E così, dopo tanta attesa, anche questo 29 maggio 2025 è stato consegnato alla storia della Valle che, in una delle tante pagine già scritte e da scrivere, annoterà il passaggio del Giro d'Italia numero 108 e della sua 18^ tappa partita da Morbegno e conclusasi a Cesano Maderno con la vittoria del tedesco Nico Denz.
Erano migliaia gli appassionati e i semplici curiosi che si sono affacciati sulle nostre strade per godersi dal vivo uno degli eventi sportivi più popolari, forse il più popolare in assoluto e certamente quello con maggiore tradizione.
L'attesa al confine tra Primaluna e Introbio
Ed è stato bello, e un tantino emozionante, vedere i nostri luoghi ripresi dall'alto, osservare il passaggio della carovana rosa, delle moto al seguito, dei poliziotti che passavano in alcuni casi a "dare il cinque" ai tifosi più piccoli, delle multicolorate auto delle squadre. Stasera, ovviamente, quasi tutti ricorderanno questo bel pomeriggio di sole estivo attraverso le immagini che sono riusciti a catturare mentre i corridori transitavano a velocità che sembrava doppia rispetto a quella che pare in televisione.
L'ingresso in Valsassina segnalato da una bandiera tricolore
Adesso che è tutto finito, che i palloncini rosa si sono sgonfiati, che la preoccupazione per le strade chiuse si è dissolta, a noi sembra giusto ricordare anche i tanti volontari che hanno assicurato la sicurezza sia dei ciclisti sia del grande pubblico che li applaudiva. Assieme alle forze dell'ordine hanno contribuito con il solito grande spirito di abnegazione a far sì che la festa riuscisse in ogni particolare, e così è stato.
Due i momenti "speciali" in Centro Valle.
A Introbio davanti alla Ciresa Formaggi è stata allestita una specialissima zona ristoro a base di polenta taragna preparata, con il formaggio offerto dalla Casa, da volontari introbiesi coadiuvati dai Soci de Pastur. I più piccoli, inoltre, hanno ricevuto in regalo una maglietta rosa che conserveranno per molto tempo tra i loro cimeli.
Il "ristoro" organizzato davanti al caseificio Ciresa
Primaluna, invece, oltre ad aver "ospitato" un prestigioso traguardo volante, ha ricordato il Patron Vincenzo Torriani in quanto discendente della famiglia Della Torre (o, appunto, Torriani) e quindi appartenente alla propria storia. Torriani, peraltro, era grande amico di un altro illustre lecchese che tanto fece per la Valsassina, ossia Renato Corbetta il quale, grazie a questa amicizia, riuscì nel 1956 a portare per la prima volta il traguardo del Giro a Lecco.
I "saluti" al Giro di Primaluna e la dedica a Vincenzo Torriani
Insomma, come già scritto, una giornata destinata a restare ben impressa in tutti coloro che hanno avuto la possibilità di gustarsela e una splendida cartolina della nostra Valle proiettata in mondovisione: l'auspicio sarebbe quello di vivere un arrivo di tappa nel ricordo (per chi c'era) di quel 5 giugno 1979 quando a Barzio si concluse una frazione di ben 245 chilometri proveniente da Trento con la vittoria di Amilcare Sgarbazzi (quell'anno la corsa rosa la vinse Giuseppe Saronni).
A sinistra Vincenzo Torriani con Renato Corbetta in occasione della partenza del Giro da Lecco nel 1984