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Domenica, 24 Gennaio 2021 15:32

I dati errati sulla Lombardia in "Zona Rossa"

La nota diffusa venerdi sera dall’Istituto Superiore della Sanità non lascia più spazio a margini di dubbio: la classificazione in “zona rossa” della Regione Lombardia è avvenuta sulla base di dati errati comunicati dalla stessa in data 13 gennaio 2021 relativi alla settimana 4-10 gennaio 2021, che sono stati rettificati il 20 gennaio 2021.

In particolare il valore medio del “Rt sintomi” stimato con il DB aggiornato il 13 gennaio 2021 è risultato pari a 1,4 mentre lo stesso valore medio stimato con il DB aggiornato il 20 gennaio 2021 risulta pari a 0,88. Questo porta l’ISS a concludere che “una rivalutazione del monitoraggio si rende necessaria alla luce della rettifica fornita dalla Regione Lombardia”.
Non ho mai ritenuto una punizione la “zona rossa” bensì una misura di prudenza per la salute di tutti i cittadini. Peraltro, il Presidente Fontana e diversi esponenti leghisti, a partire dal loro “leader” nazionale, si sono strumentalmente “scagliati” per tutta la settimana contro il Governo, responsabile, a loro dire, di questa “ingiustizia” nei confronti della Lombardia.

Ora che di questa “ingiustizia” è emersa l’origine, il Presidente Fontana dovrebbe almeno delle scuse: ai cittadini lombardi, per averli costretti ad una settimana di “zona rossa” a causa di un errore della sua struttura, ai commercianti che hanno dovuto chiudere immotivatamente in questi giorni i propri esercizi, al Governo oggetto dei suoi “strali” e sin troppo facile bersaglio proprio nei giorni della crisi.
E forse le scuse non basteranno a chi ha avuto una sensibile riduzione del fatturato!

Inoltre questo “incidente” dovrebbe finalmente convincere la Giunta Regionale a rendere trasparenti i dati che vengono raccolti. Come ha ricordato nuovamente nei giorni scorsi il Presidente della Commissione d’inchiesta sull’emergenza Covid19, Gianni Girelli, i numeri dell’incidenza del virus, che devono essere elaborati e forniti dalla Regione, non sono accessibili. E questo è grave e disorientante!

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Domenica, 24 Gennaio 2021 15:18

Archivio Badoni recuperato dall`edificio neogotico

in Cultura

I Musei Civici di Lecco ( SiMUL ) stanno ultimando l'allestimento della " Sezione Separata d'Archivio " nella ex palazzina Maternità del Politecnico che comprende numerosi Fondi tra cui " Sottoprefettura " " Famiglia Badoni" e soprattutto "Archivio Tecnico Badoni " costituito da centinaia di migliaia di disegni industriali, progetti , documenti , lastre fotografiche che vanno dalla fine Settecento agli anni ottanta del Novecento , quindi uno dei più importanti Archivi d'Impresa italiani .

L' importante Archivio e il Capannone Industriale Neogotico di corso Matteotti sono stati salvati all'ultimo momento dalla completa distruzione circa 35 anni proprio dai Musei Civici che hanno conservato i fondi fino ad ora in collocazioni provvisorie outsurcing. Un lungo impegno che raggiunge finalmente il suo risultato .

E un grazie all' Assessorato comunale alla Cultura e ai Musei di Lecco che stanno attuando e dirigendo tutta l'operazione con soldi propri e che hanno per 30 anni conservato questo grande Patrimonio , sempre con fatica e scarsissime risorse

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Domenica, 24 Gennaio 2021 07:46

VALANGA DI NEVE SABATO POMERIGGIO AL COMOLLI

Una valanga con un fronte molto esteso, di circa 500 metri di larghezza, ha interessato sabato 23 gennaio di pomeriggio la zona di Comolli, a 1850 metri di quota, nel comune di Pasturo, sulla Grigna Settentrionale (Grignone).

Il distacco è stato determinato dalle nevicate abbondanti e dai forti accumuli da vento dei giorni scorsi, fortunatamente non ha travolto persone. Ad avvisare i soccorsi è stato il gestore del rifugio “Antonietta al Pialeral”.

Sul posto per un sopralluogo si sono portate le squadre della Stazione di Valsassina Valvarrone della XIX Delegazione Lariana del Cnsas. La valanga ha lambito la traccia della salita invernale al Grignone.

Il Soccorso Alpino chiede agli escursionisti di prestare la massima attenzione al bollettino nivometeorologico di Arpa Lombardia, che oggi indica il grado di pericolo di valanghe forte (4) su Orobie, Retiche e Adamello, marcato (3) sulle Prealpi.

Considerato l’alto rischio di valanghe,  il sindaco di Pasturo, Pierluigi Artana, ha firmato un’ordinanza vietando le escursioni sopra quota 1200 metri in tutto il territorio comunale fino al ripristino delle normali condizioni di transitabilità. Il divieto sarà in vigore da domenica 24 gennaio.

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Domenica, 24 Gennaio 2021 07:27

BOSNIA UMANITA’ DERELITTA

Stavo guardando il telegiornale con poca voglia di impegnare la mia attenzione tanto è il fastidio per le solite urticanze politiche. Poi ecco la Bosnia invadere la mia casa e calpestare la mia cena, il mio sonno a pochi passi dal piatto ormai finito. Bosnia e umanità derelitta come un pugno sparato dritto alla pancia, il fiato che non esce, i polmoni rattrappiti in una apnea asfissiante, immagini che non hanno pietà della stessa pietà che implorano.

Migliaia di uomini in mezzo alla neve, assaliti da un freddo terribile, in strada, nei campi, nei casolari abbandonati, senza acqua e senza luce, senza alcuna possibilità di riscaldarsi. A piedi nudi, nei sandali malandati, con una coperta, picchiati, maltrattati, dalla polizia, messi da parte perfino dalla popolazione che non consente alcuna vicinanza, li caccia via come fossero appestati. In epoca remota, apparentemente trapassata dalla storia, nell’Amerika razzista come nei lander nazisti, c’erano i mezzi di trasporto adibiti soltanto a questa tipologia di umanità serie Z a loro dire. Eppure è come se il passato fosse ritornato con gli scarponi chiodati della modernità, anche adesso in Bosnia hanno istituito mezzi di trasporto e percorsi speciali unicamente per queste persone, le quali non debbono contaminare la popolazione autoctona con la loro devastante disperazione.

Un brivido giù al basso della schiena, una frustata fredda come la lama di un coltello, un po’ di sbieco me ne stavo seduto a guardare lo schermo, a cercare di comprendere l’incomprensibile. Tra me e me pensavo si sarebbe levato il solito coro massmediatico di indignazione pelosa, che stigmatizza l’operato di un paese, con un copione già visto un sacco di volte.

No, neppure questo è accaduto, solamente un silenzio contorto, come se quanto sta avvenendo in Bosnia è un accadimento a cui non è possibile porre rimedio, dunque rimanga a debita distanza, ben lontano dalla mia dimora.
Lo Stato dovrebbe applicare la giustizia non praticare la più feroce indifferenza, come a dire abbiamo fin troppi problemi a casa nostra, non possiamo farci carico delle ingiustizie degli altri.

Non riusciamo più a indignarci per davvero, non riusciamo più a pretendere che le istituzioni si assumano le responsabilità in merito al vergognoso atteggiamento del potere nei riguardi dei più deboli e indifesi, non riusciamo neanche a domandarci se le garanzie Costituzionali prevedano di potere metterci di traverso, a mezzo, come ebbe a dire tempo addietro il mai dimenticato Cardinal Martini: “fare un passo in mezzo, là, dove infuria la tempesta”. Calza a pennello per quanto più disumano ora sta perpetrandosi in Bosnia. É solo una piccola riflessione e non merita altro che di essere raccolta da chi condivide il valore della Giustizia, di chi condivide il valore della solidarietà intesa come azione costruttiva, per rendersi senza timore garanti dei diritti inalienabili delle persone maltrattate e torturate ingiustamente, pretendendo l’applicazione della legge internazionale senza distinzioni e condizionamenti esterni. Forse.

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Domenica, 24 Gennaio 2021 07:16

La Nostra Famiglia chiede sostegno per un nuovo Centro di Riabilitazione

Manca poco all’apertura del nuovo Centro di Riabilitazione di Como.

Abbiamo però bisogno di un gesto di amicizia per aiutarci ad arredare gli spazi dell’edificio articolato in un’area clinico-sanitario con 11 studi dedicati a medici e psicologi; un’area riabilitazione con 13 locali; un’area di 8 locali dedicata alle riabilitazione dei bambini con disturbi dello spettro autistico oltre agli spazi per l’amministrazione, la segreteria e la direzione.

Mancano meno di 13.000 € per raggiungere l’obiettivo dei 60.000 € necessari a completare l’allestimento degli spazi.
Diciamo sin d’ora grazie, anche a nome delle famiglie che accedono ai servizi del Centro, a tutti coloro che anche con piccole donazioni ci aiuteranno donando sulla piattaforma ForFunding.

 

Tutelare la dignità e migliorare la qualità della vita, attraverso specifici interventi di riabilitazione, delle persone con disabilità, in particolare bambini e ragazzi.

E’ questa la missione dell’Associazione La Nostra Famiglia, che dal 1946, con 28 sedi in 6 regioni d’Italia, si fa carico non solo della disabilità in quanto tale, ma anche della sofferenza personale e famigliare che l’accompagna.

Ci prendiamo cura di bambini con disabilità, cioè bambini che hanno problemi motori, oppure cognitivi, ma hanno la stessa voglia di vivere di tutti i bambini del mondo. Alcuni di loro sono portatori di malattie rare, altri sono stati vittime di gravi incidenti, altri ancora hanno ritardi o difficoltà nella loro crescita.

Facciamo tutto questo anche a Como dove siamo presenti dal 1971. Attualmente l’attività è svolta in un immobile di proprietà del Comune, ma non è più adeguato all’attività. Per questo grazie alla donazione di un terreno abbiamo potuto dare avvio ai lavori per la realizzazione di una nuova sede che sarà pronta entro dicembre 2020.

COSA FACCIAMO NOI

Il Centro si occupa della diagnosi e della riabilitazione funzionale neuromotoria e neuropsichiatrica di soggetti in età evolutiva affetti da disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, nonché del loro inserimento scolastico e sociale.

Presso il Centro opera un servizio interdisciplinare che si occupa della riabilitazione, nei seguenti ambiti di patologia:

disabilità neuromotorie e neuropsichiche da encefalopatie non evolutive (PCI, malformazioni cerebrali, ritardo mentale) ed evolutive (encefalopatie genetico-metaboliche); disturbi del linguaggio; disturbi dell’apprendimento; disturbi emozionali e relazionali; disturbi sensoriali e neurosensoriali complessi, in particolare visivi; disturbi dello spettro autistico.

Per ogni utente viene impostato e realizzato un progetto riabilitativo individualizzato, avvalendosi delle competenze dell’Equipe medico-riabilitativa multidisciplinare presente.

Nel corso dell’anno 2019 gli utenti che hanno beneficiato di prestazioni erogate dal Centro sono stati complessivamente 682

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Domenica, 24 Gennaio 2021 06:59

LE SCUOLE SERALI SI RIORGANIZZANO IN RETE: CAPOFILA LECCO

Nascita della Rete nazionale di scopo ICT RIDAP

Il ruolo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel sistema dell’Istruzione degli Adulti è individuato come centrale già nelle Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento dei CPIA regolamentato dal DPR 263/2012.

Ben prima che l’emergenza pandemica ci abituasse a sigle come DAD e DDI, proprio l’utilizzo delle ICT già contemplava la Fruizione a Distanza (FAD) come una delle principali innovazioni dell’assetto organizzativo e didattico dell’Istruzione degli Adulti, con il triplice obiettivo di sviluppare le competenze digitali degli studenti, favorire la personalizzazione dei percorsi, offrire una concreta opportunità per la flessibilità nella frequenza.

Non è dunque azzardato dire che, grazie anche alle aule Agorà, il sistema dell’Istruzione degli Adulti – da tanti, da troppi, ancora ignorato – si segnala sin dalla sua nascita come una “avanguardia” nell’ordinamento scolastico italiano.

Sulla base di queste premesse e di un percorso che ha visto protagonisti la RIDAP, il gruppo nazionale di formazione sull’innovazione didattica, il CPIA Fabrizio De André di Lecco – scuola capofila dei progetti nazionali “Leonardo Visionario” e “Poli Innovativi 1080” – è maturata l’idea di costituire una rete di scopo nazionale sui temi delle ICT, con la finalità di individuare obiettivi e linee operative, fornire carattere strutturale alle azioni, favorire lo sviluppo di comunità di pratiche, reinterpretare le previsioni del DPR 263/12 nell’ottica più ampia della Didattica Digitale Integrata.

Alla Rete di scopo nazionale ICT IdA della RIDAP hanno aderito 23 CPIA distribuiti su tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud, alle Isole. Si tratta di un gruppo di istituzioni scolastiche autonome sensibili ai temi dell’utilizzo didattico delle ICT in ambito IdA, le quali intendono fornire un servizio formativo a tutti i CPIA che aderiscono alla RIDAP. Di seguito l’elenco dei CPIA aderenti-fondatori: Bari 2, BAT, Bergamo 2, Bologna Metropolitano, Cagliari, Caserta, Cesena Forlì, Grosseto, Lazio 1, Lazio 7, Lecco, Lodi, Napoli città 1, Oristano, Roma 4, Savona, Siracusa, Taranto, Terni, Torino 3, Torino 4, Treviso, Udine.

Lo scorso 18 gennaio si è tenuta, in remoto, un’assemblea a cui hanno preso parte i dirigenti scolastici dei CPIA costituenti la Rete. Nell’ambito di tale assemblea sono stati eletti all’unanimità il presidente, il vicepresidente, i componenti della giunta. Essi sono: Renato Cazzaniga, presidente, CPIA Lecco; Carmensita Feltrin, vicepresidente, CPIA di Oristano; Claudio Corbetta, CPIA Bergamo 2; Giovanni Raimondi, CPIA Grosseto; Ornella Volpicelli CPIA Roma 1; Paolo Farina, CPIA BAT; Domenico Buscaglia, CPIA Savona.

«Le prime azioni della Rete – sottolinea il presidente Cazzaniga – mirano a condividere le risorse professionali grazie alla valorizzazione di un gruppo tecnico nazionale di insegnanti, al fine di creare una rete didattica e un gruppo di formatori sull’utilizzo didattico delle ICT; si prevede di realizzare in ambito IdA un Portale Nazionale della Formazione e di definire una proposta metodologica di utilizzo delle ICT; di promuovere un Piano di garanzia delle competenze digitali della popolazione adulta; infine, di reperire risorse attraverso la progettazione di Rete, di collaborare con soggetti quali il MI, INDIRE, EPALE».

Comunicazione dell’avvenuta costituzione della Rete e della determinazione dei suoi organi di governo sarà inviata al Ministero, alla RIDAP, alla RUIAP, ai gruppi PAIDEIA, agli Uffici scolastici regionali, all’Indire.

Albert Einstein suggerisce: “I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi. Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti. L'insieme dei due costituisce una forza incalcolabile”.

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