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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Mercoledì, 10 Novembre 2021 18:53

PARTITA OGGI LA CAMPAGNA PER LA TERZA DOSE IN FARMACIA. IN VALLE SOLO A CASARGO

E' partita oggi la campagna vacinale per la terza dose presso 56 farmacie della Lombardia che hanno aderito.

In Valsassina è presente nell'elenco solo quella di Casargo.

E' opportuno sapere che la terza dose può essere erogata solo a chi ha completato da sei mesi il ciclo vaccinale.
 
Il cittadino dovrà prenotarsi direttamente in farmacia ed il vaccino sarà il Pfizer: una volta ricevuta la dose (denominata "booster"), il green pass rilasciato avrà validità 12 mesi.

 

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Mercoledì, 10 Novembre 2021 14:53

COVID 19: L'ONDATA STA ARRIVANDO

Non è ancora il caso di parlare di tsunami, nonostante le pessimistiche previsioni avanzate da più parti. E neppure di semplice mareggiata. Ma la quarta ondata del coronavirus pare proprio che stia montando lungo la penisola. Anche se non dovunque. In Lombardia, ad esempio, le cose stanno andando meglio che in altre regioni. Ieri, 9 novembre, si sono registrati nel territorio regionale +849 contagi (lunedì +294) ma a fronte di +144.283 tamponi (lunedì +34.781) mentre il rapporto percentuale fra tamponi e casi positivi scende allo 0,5% contro lo 0,8 di lunedì e il 9,3% a livello nazionale. Come si vede, dati più che confortanti. I ricoverati nei reparti covid degli ospedali sono 379 (ieri 348) ma in terapia intensiva è entrato un solo paziente. Lecco non va male con appena tre casi di positività accertati contro i 34 di Brescia e i 22 di Bergamo.

Fortunatamente, come si vede, in Lombardia e nel Lecchese le cose vanno per ora meglio che altrove anche se le cifre assolute dei casi di positività indicate nei grafici prodotti dalla Fondazione Gimbe, collocano la nostra regione al secondo posto preceduta solo dal Veneto: 13.170 positivi contro 12.164. Ma se si osservano i dati riferiti ai contagi da Sars-CoV-2 ogni 100mila abitanti, la curva precipita letteralmente collocando la Lombardia al 13° posto nella classifica delle Regioni con 121 positivi contro una media nazionale di 168. (Fonte: https://coronavirus.gimbe.org/). Va subito osservato che contagio non significa malattia poiché in altissima percentuale i contagiati non sviluppano sintomi particolari.

Intanto la campagna vaccinale per la dose booster prosegue a tutta velocità e da qualche giorno l’hub del Palataurus funziona a pieno ritmo. La novità positiva riguarda anche chi è solito sottoporsi alla vaccinazione annuale contro la “normale” influenza. Al Palataurus, su richiesta, potrà infatti essere inoculato insieme al vaccino anticovid anche quello antinfluenzale. Come si dice: basta chiedere. Però fate attenzione perché la terza dose del vaccino potrà essere somministrata solo a chi è stato immunizzato con la seconda inoculazione da almeno sei mesi.
Ma dalla prima linea della guerra contro il coronavirus arrivano in rapida successione novità positive. L’ultima riguarda un’altra “pillola” anticovid in avanzata fase di sperimentazione clinica da parte di Pfizer, il cui vaccino Comirnaty sembra essere uno dei più efficaci attualmente in uso. La società statunitense (la più grande al mondo nel campo della ricerca, commercializzazione e produzione di farmaci) ha annunciato di aver messo a punto un nuovo farmaco (chiamato per ora PF-07321332) in grado, se utilizzato precocemente, di abbattere con grande efficacia le probabilità di ricovero ospedaliero. Pfizer ha annunciato che su 389 persone trattate con il nuovo prodotto entro 3 giorni dalla comparsa dei sintomi, solo 3 hanno subito il ricovero mentre delle altre 385 alle quali è stato somministrato un placebo, ne sono finite in ospedale 27: nove volte di più rispetto al primo gruppo.

I risultati sembra siano dunque molto incoraggianti. Al punto che la Commissione di valutazione ha sospeso in anticipo i test per consentire l’accelerazione delle procedure legate alla richiesta di autorizzazione all’utilizzo di emergenza del farmaco. Il nuovo prodotto, ottenuto dalla modifica di un antivirale già noto dal 2003 per combattere la Sars e la cui sperimentazione era stata abbandonata a causa della rapida estinzione di quell’epidemia, deve essere assunto per via orale sotto forma di compresse (6 al giorno per 5 giorni) unitamente ad un altro antivirale, il Ritonavir, che ne rallenta la metabolizzazione consentendo così all’organismo di assorbirlo e utilizzarlo completamente. Altri vantaggi non secondari del PF-07321332 sono la sostanziale assenza di significativi effetti collaterali, il bassissimo costo di produzione e la facile conservazione anche a temperatura ambiente.

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Mercoledì, 10 Novembre 2021 14:29

TORNA LA CORSA IN MONTAGNA CON IL TROFEO VALVARRONE

in Sport

Tra una campestre e l'altra c'è anche tempo per una manifestazione di corsa in montagna. E dove poteva svolgersi se non a Premana? 

Domenica pomeriggio (orario inusuale ma certamente meno "fresco") l'A.S.P. organizza il Trofeo Valvarrone. Il via alle 14.30.

Ecco la locandina con i riferimenti per le iscrizioni.

 

trofeo valvarrone

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Mercoledì, 10 Novembre 2021 14:06

INTESA SUL PREZZO LATTE: SECONDO L'ASSESSORE ROLFI E' UNA BUONA NOTIZIA. 80 GLI ALLEVAMENTI IN PROVINCIA DI LECCO

“Una buona notizia l’intesa sul prezzo del latte. L’accordo firmato da tutti gli attori certifica come sia necessario ragionare di filiera per valorizzare il lavoro e i prodotti italiani sul mercato. Ancora una volta la Lombardia viene presa come riferimento. Del resto, produciamo il 45% del latte italiano. Nella nostra regione sono 4.768 gli allevamenti di bovini da latte e sono più di 500.000 le vacche allevate. Ora la strada è quella della valorizzazione effettiva del latte italiano, sia per il consumo diretto che per la trasformazione, puntando sulla qualità e sulla sicurezza alimentare del nostro latte”. Lo ha detto l’assessore di Regione Lombardia all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, in merito al protocollo d’intesa siglato tra le parti della filiera lattiero-casearia per la salvaguardia degli allevamenti italiani.

Ha prevalso il buonsenso

“Ha prevalso nell’intesa sul prezzo del latte – ha sottolineato – il buonsenso. L’aumento del costo delle materie prime è diventato un fattore estremamente impattante in questo periodo. Così come le quotazioni di latte spot hanno reso inaccettabile il livello di prezzo ad oggi contrattualizzato dall’industria”. “Era giusto – ha aggiunto l’assessore – che il Governo intervenisse per dare respiro a un settore strategico, che esprime alcune tra le più importanti Dop italiane nel mondo e che vale per l’Italia oltre 16 miliardi di euro, promuovendo un approccio di filiera e di condivisione del valore in questa fase di emergenza che anche come regione abbiamo condiviso e sostenuto”.

Premio di emergenza per le stalle

“Il premio di emergenza per le stalle – ha detto l’assessore – è un passo importante, ma non basta nel lungo periodo. A livello strutturale la Lombardia sta lavorando in sede tecnica con l’obiettivo di definire gli indici del costo di produzione del latte lombardo, vale a dire una soglia sotto la quale non si potrà scendere nella remunerazione del latte, anche alla luce della direttiva sulle pratiche sleali, nelle compravendite agroalimentari grazie alla quale non potrà più esserci un prodotto agricolo pagato meno del suo costo”. “È un lavoro – ha concluso l’assessore Rolfi – che termineremo entro fine anno e potrà essere anche un riferimento nazionale”.

I numeri degli allevamenti di bovini da latte

Di seguito, il numero degli allevamenti di bovini da latte per provincia.

  • Bergamo 685
  • Brescia 1.347
  • Como 122
  • Cremona 683
  • Lecco 80
  • Lodi 255
  • Mantova 847
  • Milano 255
  • Monza e Brianza 28
  • Pavia 88
  • Sondrio 303
  • Varese 75
  • Lombardia 4.768.
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Mercoledì, 10 Novembre 2021 14:03

DALLA REGIONE DUE NUOVI BANDI A SOSTEGNO DELLA CULTURA

Regione Lombardia ha pubblicato due nuovi bandi a sostegno della cultura:

Bando per l’assegnazione di contributi per la valorizzazione del patrimonio pubblico lombardo a fini culturali: innovazione e sostenibilità

Il bando è finalizzato al sostegno per la realizzazione di interventi di valorizzazione del patrimonio pubblico lombardo, di proprietà o nella disponibilità di amministrazioni locali, che rivesta interesse culturale o che ospiti attività culturali, quale incentivo agli investimenti per la ripresa economica.

La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa Bandi online all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it  entro le 16.00 del 13 gennaio 2022.

La Regione concede contributi per il sostegno di progetti e iniziative, relativamente ai soggetti partecipati da Regione Lombardia ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 25/2016

Le richieste di contributo, sottoscritte digitalmente dal legale rappresentante o da un suo delegato con potere di firma, dovranno essere presentate sulla piattaforma BandiOnline all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it.

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Mercoledì, 10 Novembre 2021 14:01

SEGNALAZIONE DI MINORE SCOMPARSA

Dalla giornata del 6/11/2021 si è allontanata da Barzanò Sara, classe 2006, alta 155 cm, peso 56 kg, corporatura magra, carnagione scura, occhi castani, capelli lunghi lisci e castani con ciocche più chiare.
Al momento dell’allontanamento indossava scarpe Nike di colore bianco, pantaloni di tuta di colore nero con riga viola, una canotta, una giacca di pelle di colore nero.
Chi può fornire utili contributi alle ricerche, è pregato di contattare la Stazione dei Carabinieri di Cremella (LC).
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Mercoledì, 10 Novembre 2021 08:43

MAURO ARTUSI E GUIDO AGOSTONI NELLA CIVICA PER LA PROVINCIA. AIROLDI SMENTISCE IL SUO PRESUNTO APPOGGIO

Anche nomi valsassinesi tra i Sindaci e i consiglieri comunali che presenteranno una terza lista "civica" alle prossime elezioni provinciali a Dicembre, in cui voteranno solo gli amministratori comunali (elezioni di II livello).

In realtà più che "civica" , la lista rappresenta l'ala dei "Renziani" recentemente separatisi dal PD: il primo promotore della lista è infatti il Sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi, già deputato e Senatore del PD ( ex DC, Popolari e Margherita) dal 2001 al 2013.

Seguono, tra i promotori vecchi e nuovi della componente , altri nomi noti di "Renziani" del territorio: da Stefano Motta (Sindaco di Calco) a Giuseppe Conti (Sindaco di Garlate) a Raffaele Grega (ex Sindaco di Colico, sconfitto alle ultime elezioni) a Giancarlo Valsecchi (Sindaco di Erve) ex segretario dell'Italia dei Valori di Di Pietro, a Corrado Valsecchi, di Appello per Lecco, renziano della prima ora già nelle primarie PD del 2011.

Tra i valsassinesi oltre al Sindaco di Primaluna, Mauro Artusi, già presente quando i firmatari erano solo quattro, si è aggiunto il conosciutissimo Guido Agostoni (ex Sindaco di Pasturo, ex DC ed ex Margherita).

Nell'elenco diffuso figura per la verità anche il Sindaco di Introbio Adriano Airoldi il quale però, non appena saputo di essere stato incluso, ha decisamente smentito il suo appoggio a questo gruppo.

La lista che idealmente si pone al "Centro", presenterà un proprio candidato alla Presidenza della Provincia (gli altri due sono Marco Passoni per il Centrosinistra e, ancora non ufficialmente, Alessandra Hoffman per il Centrodestra).

Nel programma della Lista (gli obiettivi programmatici pubblicati da Leccoonline li trovate qui) "rilanciare il ruolo della Provincia quale Ente programmatore e regolatore", la "riqualificazione delle infrastrutture", soprattutto le Ferrovie, e quindi investimenti sul "Besanino", il "potenziamento del Ponte Manzoni tra Lecco e Pescate", "manutenzione delle strade" e vigilanza contro chi lascia rifiuti ai loro margini, favorire il "turismo di prossimità" ed altro.

La lotta quindi ancora piuttosto indecisa tra centrosinistra e centrodestra (le ultime elezioni amministrative hanno dato un vantaggio a quest'ultima) è resa ancora più incerta, con l'intervento di questo terzo segmento, il cui peso numerico è da verificare (mentre a livello nazionale quello di Italia Viva sembra molto ridimensionato rispetto alle aspettative dell'ex Sindaco di Firenze, le cui percentuali nei sondaggi si attestano ormai stabilmente intorno al 2% dei voti).

 

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Mercoledì, 10 Novembre 2021 07:52

CORRADO VALSECCHI SULLA NUOVA SEDE DEL COMUNE DI LECCO

LA NUOVA SEDE COMUNE DI LECCO, VALSECCHI: “COLTO DI SORPRESA, MOLTI DUBBI SULLA FATTIBILITA’”

La problematica legata all’individuazione della nuova sede del Comune di Lecco non sarà di facile soluzione. Ne parla Corrado Valsecchi, di Appello per Lecco, già protagonista come assessore del progetto di spostamento all’ex Politecnico.

Occorre ricordare che Valsecchi, nelle ultime elezioni comunali del settembre 2020, ha fatto da ago della bilancia facendola pendere per la vittoria finale di Mauro Gattinoni, che ha vinto per solo 31 voti di differenza (su circa 22.000 votanti).

“Dopo l’ultimo consiglio comunale dello scorso 2 novembre – ricorda Valsecchi – l’immobile ex Politecnico è stato messo in alienazione. Questa è una decisione che ha preso l'attuale maggioranza. Si parla di un edificio di una certa importanza in quanto occupa una superficie di ben 6000 mq, secondo il progetto presentato dalla Giunta Brivio, al quale va aggiunta la cosiddetta Sede di rappresentanza del palazzo Bovara”.

“Per questo immobile – prosegue l’ex Assessore – era previsto l’abbattimento della parte “meno nobile”, ovvero l’attuale ragioneria, l’anagrafe ed altre superfici sottoposte a degrado. Tre anni fa era stata sistemata l’impianto elettrico. I muri non sono per nulla pericolanti e non creano nessun rischio di staticità. E' chiaro che vanno sostituiti gli infissi, ma non parliamo certo di interventi invasivi e di sicuro non di 6/8 milioni di lire di costi”.

“Quindi – prosegue Valsecchi – si parlava di un costo totale di circa 19 milioni di euro, tra l’adeguamento dell’ex Politecnico e di palazzo Bovara. Di contro, ipotizzando che l’Amministrazione comunale decida di propendere per l’ex Deutsche Bank, si potrebbe ventilare un costo complessivo di 40 milioni di euro, una cifra enorme a cui vanno aggiunti 6/8 anni di tempo per portare a termine i lavori. Detto immobile, inoltre, deve sottostare al parere della Sopraintendenza, in quanto tratta di edificio di valore storico ed artistico, quindi con ulteriori problemi e vincoli. Il Segretario Generale ed i tecnici comunali hanno ammonito la Giunta Gattinoni che tutto questo inciderà sulla spesa corrente, con un indebitamento pesante presso prossimi anni. Mi preme, inoltre, sottolineare che con la precedente operazione il contribuente non perdeva nulla perché i soldi spesi per l’acquisto della Sede dell’ex Politecnico di via Marco d’Oggiono prevedeva un trasferimento di fondi da un’amministrazione pubblica ad un'altra, quindi senza intromissione di interessi privati”.

“Il progetto rivisto e corretto – sottolinea Valsecchi –tra l’altro, non prevede più l’alienazione del palazzo di via Sassi, attuale Sede della Polizia Locale e dei Servizi Sociali. La previsione di due Sedi, una, per modo di dire operativa rappresentata dagli Uffici e Servizi, l’altra di “Rappresentanza” era già stato deliberato da maggioranza e opposizione, quindi soddisfaceva tutti”.

“Quello che mi colpisce – evidenzia il consigliere comunale - è il fatto che il nuovo indirizzo intrapreso per individuare la nuova Sede del Comune, dal punto di vista politico-amministrativo, non è un progetto lungimirante. Mi spiego meglio. Recentemente sono stato ad un incontro con gli esperti del Ministero i quali hanno sottolineato che con i fondi derivanti dal PNRR (Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza) non bisogna impegnarsi in progetti a lunghissimo termine e che detti fondi premieranno piani a breve e medio termine. Inoltre il problema sollevato dall’attuale Giunta relativo allo spazio mancante per ospitare tutti gli uffici comunali non è stato rilevato da alcun progetto specifico, valutazione, perizia e diagnostica che ne attesti la reale insufficienza. Parrebbe che questo stravolgimento del progetto sia dovuto al fatto che il Sindaco Gattinoni vorrebbe un'unica Sede per Servizi comunali, consiglio, Giunta”.

“Si aggiunga – prosegue l’ex Assessore - che il Ministro Brunetta ed il Presidente del Consiglio Draghi, hanno detto chiaramente che per il futuro prossimo la Pubblica Amministrazione necessiterà di sempre meno spazi fisici, in quanto si sta andando nella direzione della digitalizzazione. Francamente non mi capacito del motivo per cui in queste settimane siano giunti a questo cambio di progetto sulla Sede del Comune”.

“Per quanto riguarda l’aspetto politico vero e proprio – conclude Valsecchi – sottolineo che coloro che nella scorso mandato votarono a favore del progetto, solo per citarne alcuni tra i più convinti, come gli ex assessori Roberto Nigriello, Simona Piazza e la consigliera Anna Sanseverino, ora fanno marcia indietro e approvano lo stravolgimento del progetto. Ma non è finita qui perché, da questo cambio di passo, sono scaturite le dimissioni dell’ex Assessore Francesca Bonacina, che nell’attuale Giunta era Presidente del Consiglio Comunale. Per un anno come Appello per Lecco abbiamo votato a favore di tutte le delibere, è evidente che ora cambieremo atteggiamento. Sono curioso di sapere se l’ex Sindaco di Lecco Virginio Brivio interverrà sul tema”.

 

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Mercoledì, 10 Novembre 2021 07:47

Nei boschi sono tornate le castagne, “il bilancio della raccolta è buono”

 “Ma prezzi ancora troppo bassi”. Negli agriturismi, cresce la trasformazione diretta de prodotto in farina e ricette

“Da “pane dei poveri”, oggi la castagna è diventata protagonista di una cucina di ricerca e avanguardia”

 COMO-LECCO – Il raccolto delle castagne nei boschi delle due province lariane vede numeri positivi, anche se il prezzo riconosciuto ai castanicoltori è ancora troppo basso per far fronte alla situazione di rincari e costi operativi che gravano sulle stesse.

Il quantitativo è in crescita di oltre il 10% rispetto allo scorso anno, come conferma il monitoraggio effettuato da Coldiretti Como Lecco, mentre anche la produzione nazionale è in aumento con una previsione superiore ai 38 milioni di chilogrammi di ottima qualità per il frutto simbolo dell’autunno.

Un ritorno atteso dopo che negli anni scorsi si era rischiata l’estinzione per la presenza del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi lungo la Penisola provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni. “Contro questa minaccia – evidenzia il presidente della Coldiretti interprovinciale Fortunato Trezzi – è stata avviata una capillare guerra biologica con la diffusione dell’insetto Torymus sinensis, che è un antagonista naturale”.

Si resta tuttavia ancora lontani – sottolinea Coldiretti Como Lecco – dai fasti produttivi del passato per quello che Giovanni Pascoli chiamava “l’italico albero del pane”, simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. Basta ricordare che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili.

La situazione è in realtà differenziata lungo la Penisola, con il potenziale produttivo in ripresa, grazie al ritrovato equilibrio nella fisiologia delle piante, la cui produzione è però stata penalizzata dalla forte siccità che ha interessato le aree produttive. Dall’analisi dei ricci emerge una ridotta pezzatura dei frutti, ma le castagne raccolte nei boschi delle due province lariane nel 2021 si sono caratterizzate per una buona qualità e non presentano particolari anomalie.

Resta comunque alto il rischio di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto da Turchia, Portogallo, Grecia e dalla Spagna, considerato che le importazioni nel 2020 sono risultate pari a ben 24,3 milioni di chili di castagne, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori. Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori. Ancora peggiore è la situazione dei trasformati, per i quali non vi è l’obbligo di etichettatura di origine e per le farine di castagne che, non avendo un codice doganale specifico, non è neppure dato a sapersi quante ne vengano importate.

In alternativa all’acquisto delle caldarroste in città, è praticabile l’antico “fai da te casalingo” per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica o quelle sagre che si potranno svolgere in questi giorni dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alle imprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne. E proprio per le sagre e per le manifestazioni che ruotano attorno al gustoso frutto del castagno, è grande attesa. Dopo le cancellazioni e le forti limitazioni provocate dalla pandemia lo scorso anno, questi eventi puntano al rilancio con la riscoperta, attraverso castagne e marroni, di piccoli borghi e località di collina e montagna.

Un modo anche per tutelare l’alta qualità della produzione made in Italy che conta ben quindici prodotti a denominazione di origine legati al castagno che hanno ottenuto il riconoscimento europeo. Cinque – precisa la Coldiretti – si trovano in Toscana e sono il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp, la Farina di Neccio della Garfagnana DOP e la Farina di Castagne della Lunigiana DOP mentre in Campania è riconosciuta la Castagna di Montella Igp, il Marrone di Roccadaspide Igp e il Marrone di Serino/Castagna di Serino IGP, in Emilia Romagna il Marrone di Castel del Rio Igp, in Veneto il Marrone di San Zeno Dop e i Marroni del Monfenera Igp, ed i Marroni di Combai Igp, in Piemonte la Castagna Cuneo Igp e il Marrone della Valle di Susa Igp, e nel Lazio la Castagna di Vallerano DOP. E’ in via di riconoscimento la Castagna di Roccamonfina IGP, ma anche altre iniziative sono in corso, a testimonianza di come il mondo della castagna sia legato al territorio ed alla sua valorizzazione.

 

Un patrimonio che continua a essere presente nelle tradizioni alimentari autunnali degli italiani da consumare – conclude Coldiretti Como Lecco – in diversi modi: arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti.

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