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Mercoledì, 31 Marzo 2021 16:55

Un Convegno sulla ricostruzione di Ponte di Legno

in Cultura

Guerra e ricostruzione
Ponte di Legno a cento anni dalla rinascita (1921-2021)

 Deadline: 30 aprile 2021

Il 31 luglio 1921, durante una solenne cerimonia che coinvolse rappresentanti istituzionali, l’intera popolazione e i numerosi villeggianti, veniva inaugurato il borgo ricostruito di Ponte di Legno, a poco meno di quattro anni dalla sua completa distruzione, avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale.
In occasione del centenario della simbolica cerimonia inaugurale, il convegno vuole essere un momento di riflessione e di confronto interdisciplinari che, inquadrando il caso in una prospettiva nazionale, anche attraverso il confronto con altre analoghe esperienze coeve, approfondisca il tema della rinascita di Ponte di Legno dopo la Grande Guerra, preludio alla sua trasformazione da tipico borgo alpino a centro turistico di primaria importanza nel panorama sovranazionale.

Tematiche
Alcuni degli aspetti attorno ai quali si vorrebbero raccogliere contributi sono:

Le opere dell’Esercito e del Genio Militare lungo il confine lombardo tra Regno d’Italia e Impero Austro-Ungarico.
La protezione del patrimonio artistico lombardo minacciato dalla guerra.
La ricostruzione di borghi di confine: confronti con gli interventi nelle Terre liberate e redente.
Affermazione della villeggiatura e del turismo nelle aree alpine lombarde a seguito della Prima Guerra Mondiale.
Le «comunità in guerra» tra esodo, profuganza e ritorno.
Economia di guerra e società: i rapporti tra militari e civili nelle zone di confine.

Comitato scientifico
Dott. Daniele Ceschin, Storico
Prof.ssa Carlotta Coccoli, Università degli Studi di Brescia
Arch. Fiona Colucci, SABAP Bergamo e Brescia
Dott. Ivan Faiferri, Società Storica e Antropologica di Valle Camonica
Prof. Sergio Onger, Ateneo di Brescia – Accademia di Scienze, Lettere ed Arti
Prof.ssa Maria Paola Pasini, Università Cattolica del Sacro Cuore

Partecipazione
Inviare un abstract in lingua italiana o inglese (max. 2500 battute, spazi inclusi) e un breve curriculum all’indirizzo e-mail della segreteria organizzativa (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) entro il 30 aprile 2021.
Gli abstract saranno sottoposti a revisione paritaria da parte del Comitato scientifico del convegno.
La segreteria informerà gli autori dell’eventuale accettazione dell’abstract entro il 24 maggio 2021.

Pubblicazione
È prevista la pubblicazione degli atti del convegno. Le linee guida per la redazione dei contributi saranno rese note in seguito.
I testi dovranno essere presentati entro il 31 ottobre 2021.
Negli atti potranno essere ospitati contributi che, ritenuti idonei dalla revisione paritetica, non hanno trovato spazio nel convegno.

Luogo del convegno
Ponte di Legno (Brescia) e/o on-line (in caso di emergenza sanitaria)

Data del convegno
Giovedì 29 luglio 2021

Società Storica e Antropologica
di Valle Camonica

 

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Mercoledì, 31 Marzo 2021 16:17

LA NEWSLETTER DI MONTAGNE LAGO DI COMO

Cari amici,

finalmente la primavera è arrivata e la natura a poco a poco si risveglia vestendosi dei suoi bellissimi colori. Il sole caldo e il limpido cielo azzurro creano un’atmosfera magica sulle Montagne del Lago di Como.

Domani è già Aprile: il mese famoso per i primi pic-nic in famiglia all’aria aperta, delle prime escursioni per gli amanti della montagna e del trekking, tutti accomunati dalla possibilità di ammirare e godere di questi splendidi paesaggi del nostro lago e delle sue montagne.

Aprile è anche il mese della Pasqua: una delle feste più attese e amate dell’anno anche perché ci da la possibilità di mangiare tante e gustose uova di cioccolato senza sentirci in colpa.

Solitamente questo era un momento di fermento e lavoro intenso per tutte le nostre aziende, che si preparavano a ricevervi numerosi.

Quest’anno purtroppo non vi potremo accogliere come vorremo..ma le nostre aziende si sono impegnate a ideare gustose proposte gastronomiche per Pasqua e Pasquetta, con servizio di asporto e consegna a domicilio, così da sentirsi più vicini a voi.

Approfittate altrimenti di visitare il nostro ecommerce ed acquistare prodotti tipici per la Pasqua o esperienze uniche da fruire nelle prossime settimane.

Potete anche organizzare in autonomia la vostra prossima vacanza grazie al nostro ecommerce! Date un’occhiata ai servizi e alle proposte dei nostri operatori.

Non esitate a contattarci per richieste o consigli, siamo a vostra completa disposizione

E’ bello pensare di festeggiare insieme, rivolgendovi un pensiero e un augurio speciale di una buona e serena pasqua.

A presto, il Presidente – Stefano Gianola

www.montagnelagodicomo.it

 

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Mercoledì, 31 Marzo 2021 11:29

VACCINAZIONI AL PRESST DI INTROBIO: RAGGIUNTO IL 90%

L'attività di vaccinazione svolta al Presst di Introbio ha raggiunto un risultato davvero importante: la "copertura" degli over 80 in valle è arrivata al 90%, una quota che poteva sembrare complicata da raggiungere ma che, alla fine, testimonia ancora una volta (se ve ne fosse stato il bisogno) l'esempio a livello nazionale dato dai medici, dagli operatori sanitari e dalle associazioni di volontariato del nostro territorio.

Protagonisti in prima linea i medici di medicina generale Bellini, Menga, Tamagnini, Silvia Artusi, Attilio Artusi, Arrigoni e Merlo; e poi gli operatori sanitari sulla cui gentilezza e disponibilità ci sarebbe da scrivere a lungo. Infine la Protezione Civile, indispensabile pilastro di una campagna vaccinale che ha dimostrato che non servono molte parole e tanti discorsi: basta darsi da fare e collaborare tutti assieme per segnare punti a favore in questa lunga battaglia che stiamo tutti conducendo contro il Covid.

Ora l'attenzione si sposterà sull'area della Fornace, un cambio di sede necessario vista la mole di persone che si prevede di vaccinare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Saranno cinque le linee vaccinali che verranno allestite all'interno dello Spazio Valsassina dove potrà essere garantito il massimo comfort sia per i pazienti sia per tutti gli operatori. 

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Martedì, 30 Marzo 2021 17:00

Job Talent Confartigianato: lavoro offresi. Candidati, fatevi avanti!

 Dall’impiegato all’attrezzista meccanico, dal falegname all’operatore di patronato, dalla parrucchiera al tecnico hardware e software. Sono diverse e molteplici le offerte di lavoro attive in questo momento sul portale Job Talent di Confartigianato Imprese Lecco. Eppure si fatica a trovare candidati.

“Ogni mese – spiegano Matilde Petracca, responsabile del progetto JobTalent in provincia di Lecco e Marco Frantuma operatore dedicato – sono una ventina le aziende del territorio che si affidano al nostro servizio Job Talent per la ricerca di personale. Viviamo però una sorta di paradosso: più c’è “fame” di posti di lavoro, e la pandemia con la perdita di occupazione che ha causato parla da sé, più si fatica a trovare candidati”.

Secondo gli esperti, le motivazioni sono le più svariate. “Tra le prime cause della mancanza del matching tra domanda e offerta vi è l’assenza di figure professionali specializzate – precisano Petracca e Frantuma – Nelle aziende manca il turn over tra chi va in pensione e chi completa il ciclo di studi. I dati delle iscrizioni scolastiche degli ultimi anni mostrano una tendenza a preferite la formazione liceale rispetto agli istituti tecnici. Il risultato è che il numero degli studenti che escono da scuole di specializzazione non è sufficiente a colmare la richiesta delle aziende del territorio.

A questo si aggiunge una bassa attrazione verso l’impresa artigiana. Purtroppo molte volte si vive ancora lo stereotipo del vecchio lavoro manuale nella piccola bottega di paese. L’artigianato in questi anni, al contrario, e soprattutto nel periodo Covid, ha fatto grandi passi avanti verso la digitalizzazione e l’industria 4.0. Si sono create opportunità lavorative nuove e con modalità smart e digital. Da questo punto di vista manca un po’ di conoscenza del contesto lavorativo territoriale. Molti giovani si buttano alla ricerca di lavoro nelle grandi città pensando che la nostra provincia non abbia nulla da offrire ma non è così. Infine, la discrepanza tra realtà e mondo edulcorato dei social. Eppure anche da qui ci sarebbe molto da imparare per i giovani. Oggi sono loro i candidati ideali, in un momento storico in cui ci si può proporre e fare colloqui solo in modalità remota. Inoltre, la conoscenza dei social network e della rete – che promuoviamo con i nostri corsi di formazione – può essere di grande aiuto per farsi conoscere e attrarre clienti anche se si fa l’acconciatore, o meglio, l’hair stylist come diremmo in Instragram”.

Insomma, nella nostra provincia il lavoro non manca. E servizi specializzati come Job Talent di Confartigianato possono fare la differenza nel soddisfare da una parte la ricerca di personale da parte delle aziende, anche non associate, e dall’altra nella collocazione di persone in cerca di occupazione.

“Uno dei plus di Job Talent – conclude il presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva – così come altri servizi proposti dall’Associazione è avere uno Sportello dedicato, dove trovare operatori qualificati e disponibili sia fisicamente che telefonicamente e via mail. La qualità di Job Talent è testimoniata dal fatto che molte aziende, una volta chiusa una ricerca o con intermediazione ancora in atto, si continuano ad affidare a Job Talent per trovare il candidato ideale. Infine, novità 2021, E.L.F.I. (Ente accreditato di Confartigianato) è stato autorizzato da Regione Lombardia anche per la selezione dei candidati, andando oltre al puro ruolo di intermediazione”.

Per maggiori informazioni visitare il sito jobtalentconfartigianato.it; invio cv a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In questo momento le posizioni aperte sono:
IMPIEGATO/A D’UFFICIO
ATTREZZISTA MECCANICO
FALEGNAME ESPERTO
ADDETTO/A MACCHINE CNC
OPERAIO CARPENTIERE
CABLATORE QUADRI ELETTRICI E BORDO MACCHINA
PROGRAMMATORE/OPERATORE MACCHINE CNC
OPERAIO FRESATORE
OPERATORE DI PATRONATO/C.A.A.F.
OPERAIO TERMOIDRAULICO SPECIALIZZATO
OPERAIO MARMISTA FINITORE E POSATORE
ATTREZZISTA MECCANICO
PROGRAMMATORE/ADDETTO MACCHINE CNC
AUTISTA/MAGAZZINIERE
AUTISTA PATENTE CE/CQC
TECNICO HW E SW

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Martedì, 30 Marzo 2021 16:55

FORNACE: PREVISTE 5 LINEE DI VACCINAZIONE. I SINDACI CHIEDONO CHIAREZZA

Diffuso oggi un resoconto dell'incontro del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci dell'ATS Brianza. Premesso che continua pressante la richiesta di maggiori informazioni allo scopo di non allarmare le persone e non generare notizie non veritiere, i sindaci hanno chiesto notizie chiare in merito a:

- Criteri con cui vengono scelte le sedi territoriali, anche al fine di dare risposte ai cittadini che non hanno una sede di prossimità

- Dati relativi al numero di cittadini vaccinati sul numero di cittadini aderenti

- Dati relativi al numero di dosi disponibili, andando oltre l’informazione generica che le dosi sono scarse

- Criteri con cui le dosi vengono distribuite alle sedi vaccinali e criteri con cui vengono chiamati i cittadini

Il CDR ha anche ribadito la richiesta di poter conoscere gli elenchi nominativi degli over 80 che non hanno aderito al vaccino, in modo da poterli contattare e sostenere nella scelta, soprattutto se la mancata adesione non è frutto di una scelta consapevole, ma un problema di accesso alle informazioni o di capacità di utilizzo dei sistemi informativi.

"ATS - si legge nel documento - si è impegnata a coordinarsi con il Consiglio di rappresentanza per garantire un miglior flusso di informazioni".

Un'informazione fornita è che ad oggi si calcola siano stati vaccinati circa il 60% degli over 80 aderenti. Il completamento è previsto entro metà aprile.

Altra informazione riguarda i cosiddetti "centri di prossimità" costituiti su proposta dei medici di medicina generale. I requisiti di questi centri erano e sono, in sintesi: disponibilità dei vaccini, autonomia gestionale da parte dei MMG senza oneri per l’ASST, possibilità per le ASST di destinare dosi a queste sedi senza impatto sulle proprie linee vaccinali. Per cui laddove i requisiti sussistevano, i centri sono stati avviati. Non è stato possibile farlo ovunque, ovviamente e la disponibilità di vaccini per le prossime settimane non consentirà l’apertura di ulteriori sedi.

Nei giorni scorsi sono stati rese note anche le localizzazioni degli HUB vaccinali. Per la Valsassina confermato quello presso lo Spazio Valsassina a Pratobuscante con 5 linee.

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Martedì, 30 Marzo 2021 16:54

IL CARCERE TRA MOLOK E NEBBIE TRANSILVANE

Il carcere continua a essere un molok tra le nebbie transilvane, qualcosa che non ci appartiene, perché a nessuno dei cittadini liberi per bene, capiterà mai di averci a che fare. Eppure anche ieri ci sono rotolati dentro; industriali, professionisti, operai e nuovamente un Corona tragicamente obnubilato. Stavo riflettendo su questa affermazione, rammentando come nelle classi scolastiche, i più giovani non sanno nulla o quasi dell’istituzione carceraria, del concetto di pena, di cosa voglia dire privazione della libertà.

Sanno quanto viene loro propinato da films, fumetti e cronache spesso riduttive. Le persone più mature, forse ne sanno qualcosa di più, dico forse perché sono oppressi anch’essi se non dall’indifferenza, quanto meno dall’insicurezza. Da una parte la precarietà lavorativa, dall’altra la scarsità di fondi e di interventi, che spostano l’attenzione dove non c’è luce per meglio vedere. In questo paese dei balzelli, della semiologia a effetto, degli ermetismi che privilegiano i suoni alle verità, sarà meglio riflettere sul dentro e sul fuori che avvolge il pianeta sconosciuto.

Il carcere non è un castello di parole, di ideologie vetuste, superate dal tempo e dalla storia, è ben altro di più importante. Non solamente la vendetta di rimando al male ricevuto, il perdono o la compassione che vorremmo incontrare. Non è recinto di violenza da accettare né da fare. Il carcere è pratica di revisione, di mutamento, di un nuovo stile di vita quale unica garanzia per una maggiore tutela sociale. Dentro e fuori, un connubio che permea la libertà di ogni persona di riparare al male fatto, che impegna il consorzio sociale ad accogliere uomini finalmente migliori. Occorre analizzare il carcere per interrogarsi sullo stesso esercizio della giustizia, non basandoci esclusivamente su una violenza opposta al delitto, al diritto violato attraverso un mero male imposto, ma affidandoci all’equità di una pena giusta perché dignitosa e di una prevenzione che non umilia la necessità del reinserimento del condannato, affinché non abbia a ripetere gli stessi identici errori.

Occorre parlare di carcere, di regole che vanno rispettate, del dazio eventualmente da pagare, forse assai meglio da riparare. consapevoli di quanto il nostro comportamento comunichi più di mille parole. Occorre farlo per riuscire a capire l’utilità e il fine specifico della pena, per scoprire cosa c’è dietro quel muro di cinta: certamente le ingiustizie perpetrate da tanti uomini in colpa, ma anche le loro esistenze, i volti, le speranze disarmanti, le disperazioni dilacerate. In un dentro inteso come discesa all’inferno della violenza, dei soprusi, dell’illegalità, “normale sindrome sociale”, fuori da una normale analisi sulla condizione del detenuto, in una altrettanto anormale ingiustizia ordinaria.

Il meccanismo della manipolazione del sentire cosa è giusto o no, legittimo o illegale, è pratica di tutti i giorni per non significare l’importanza valoriale di legalità e civiltà non soltanto dell’apparato penitenziario, ma dell’intero Paese. Occorre parlare della disumanità che avanza, della richiesta di giustizia che spesso arranca. Bisogna farlo per non farci travolgere dal dolore degli accadimenti, dalla sofferenza delle tragedie, dall’indifferenza verso la morte. Il carcere deve potersi riappropriare della sua autorevolezza, perché rispettando la dignità delle persone detenute, si alimenta il riconoscimento della vittima del reato, come di chi attraverso questa esigenza di riconoscere la solitudine degli innocenti, scopre la possibilità di cambiare la propria esistenza.

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Martedì, 30 Marzo 2021 16:41

Pasqua, solidarietà in tavola per i più bisognosi

A Como e Lecco arrivano i pacchi-cibo di Coldiretti

Toccherà anche il territorio lariano la nuova iniziativa di solidarietà promossa a livello nazionale da Coldiretti a sostegno delle famiglie povere piegate dall’emergenza Covid, che nelle prossime settimane mettere in tavola i migliori prodotti agroalimentari Made in Italy e passare delle feste più serene grazie all’importante operazione di solidarietà del sistema agroalimentare italiano presentata al premier Mario Draghi dal Presidente nazionale della Coldiretti, Ettore Prandini e dal Segretario Generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo.

L’iniziativa promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica in occasione della Pasqua, conta sulla partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese e ha visto la spedizione del primo carico di aiuti alimentari dal cortile di Palazzo Chigi “A sostegno di chi ha più bisogno”.

Decine di mezzi sono stati organizzati per le consegne lungo tutta la Penisola per procedere poi alla distribuzione a nuclei familiari in stato di bisogno individuati da Coldiretti/Campagna Amica insieme ai servizi sociali dei comuni e alle parrocchie: nelle province di Como e Lecco, l’arrivo dei pacchi è annunciato per i prossimi giorni. Ogni famiglia è destinataria di un pacco di oltre 50 chili con prodotti 100% Made in Italy come – spiega Coldiretti – pasta e riso, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, biscotti, sughi, salsa di pomodoro, tonno sott’olio, dolci e colombe pasquali, stinchi, cotechini e prosciutti, carne, latte, panna da cucina, zucchero, olio extra vergine di oliva, legumi e formaggi fra caciotte e pecorino.

“Un’operazione con cui – afferma il presidente di Coldiretti Como Lecco   – vogliamo dare un ulteriore segnale di speranza per il Paese e per tutti coloro che in questi mesi hanno pagato più di altri le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Covid. Ma anche evidenziare le grandi eccellenze del Paese che hanno contribuito a fare grande il Made in Italy in Italia e all’estero e rappresentano un risorsa determinante da cui ripartire. Un sistema dove lavorano oltre tre milioni gli italiani che – precisa la Coldiretti – continuano a operare nella filiera alimentare, dalle campagne alle industrie fino ai trasporti, ai negozi e ai supermercati, per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione. Non dimentichiamo che l’approvvigionamento alimentare è assicurato in Italia grazie al lavoro di 740mila aziende agricole e stalle, 70mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione con 230mila punti vendita tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica che non hanno mai dimenticato la solidarietà. Importante è anche il contributo degli agricoltori lariani”.

Nel 2020 – continua la Coldiretti – sono stati oltre 5,5 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometro zero e di altissima qualità, distribuiti dagli agricoltori di Campagna Amica per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi. Un impegno reso possibile dalla partecipazione volontaria dei cittadini al programma della “Spesa sospesa” nei mercati di Campagna Amica e dal contributo determinante del management dei Consorzi Agrari D’Italia (Cai) e della Coldiretti che ha deciso di rinunciare a propri compensi straordinari. Non si tratta di un aiuto risolutivo ma è un segno per chi ha bisogno e una sollecitazione a tutti coloro che possono, perché facciano altrettanto.

“Abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà della filiera agroalimentare italiana verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche”, conclude Trezzi nel sottolineare che “il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza diventi un impegno strutturale che aggiunge valore etico alla spesa quotidiana degli italiani”.

L’iniziativa di Pasqua è stata resa possibile dalla partecipazione di: Conad, Bonifiche Ferraresi, Philip Morris, Eni, Snam, Intesa San Paolo, Generali, De Cecco, Cattolica Assicurazioni Grana Padano, Barilla, Enel, Confapi, Fondazione Tim, Inalca, De Rica, Pomì, Casillo Group, Mutti, Monte dei Paschi di Siena, Granarolo, Coprob, Virgilio, Parmigiano Reggiano, Casa Modena, Ismea, Fondazione Osservatorio Agromafie, Crea.

 

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Martedì, 30 Marzo 2021 08:28

IMPRESE AGRICOLE BIOLOGICHE: DALLA REGIONE 14 MILIONI

La Regione Lombardia, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale, aprirà il 9 aprile un bando da 14 milioni di euro per le imprese agricole biologiche. Rivolto a imprenditori agricoli iscritti come produttori nell’elenco nazionale degli operatori biologici. È concesso un premio per ettaro di superficie come indennizzo, sulla base dei maggiori costi e dei minori ricavi connessi. Sono 1.180 le aziende che nel 2020 avevano in corso impegni sulla misura e che, pertanto, possono accedere ai benefici anche nel 2021.

Ettari biologico in crescita del 5%

“La Lombardia – ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi – ha oltre 56.000 ettari coltivati a biologico, aumentati del 5% nell’ultimo anno. Prosegue la spinta verso un’agricoltura più sostenibile, sempre più attenta al basso impatto ambientale dei processi produttivi, al benessere animale e alla sicurezza alimentare”.

Tra le principali produzioni biologiche in Lombardia ci sono i cereali (25.077 ettari), le colture foraggere (12.623 ettari) e la vite (4.055 ettari), mentre sono oltre 3.000 gli operatori tra produttori e preparatori.

Obiettivo della misura

“Con questa misura per le imprese agricole biologiche – ha aggiunto l’assessore Rolfi – intendiamo promuovere lo sviluppo di pratiche agricole che prevedono un impiego ridotto di sostanze per migliorare la qualità dei suoli e delle acque superficiali. Favorendo la diversificazione colturale, la biodiversità e la qualità dei prodotti agricoli”.

Il bando

Il bando regola la presentazione delle domande per le aziende agricole che hanno impegni pluriennali che devono essere confermati annualmente. Anche i beneficiari che avrebbero terminato gli impegni il 31/12/2020 possono presentare domanda di conferma per l’anno 2021, se decidono di aderire alla possibilità di proroga di un anno degli impegni. Le domande dovranno essere presentate entro il 17 maggio 2021.

I numeri degli operatori

Di seguito il numero degli operatori del settore biologico in Lombardia suddiviso per provincia.

  • Bergamo 262
  • Brescia 569
  • Como 87
  • Cremona 155
  • Lecco 68
  • Lodi 64
  • Mantova 330
  • Milano 502
  • Monza e Brianza 80
  • Pavia 697
  • Sondrio 104
  • Varese 87
  • Sede legale fuori regione 133
  • Totale 3.138
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Martedì, 30 Marzo 2021 07:38

LE GROTTE, IL CIMITERO E LEONARDO DA VINCI: LAORCA, LECCO

in Cultura

Laorca oggi è una frazione di Lecco, sulle pendici del Monte S. Martino, lungo il torrente Gerenzone, ma la sua è una storia antica, che mescola religiosità e tradizione, industria e devozione e che risale al medioevo, quando era un centro piccolo ma molto attivo nella lavorazione siderurgica. All’epoca il paese ospitava mulini, trafilerie e fucine ed attirava manodopera dai paesi e dalle valli vicine.
Poco sopra il paese, in un anfiteatro naturale protetto da speroni rocciosi e traforato da grotte, il paese seppelliva i propri morti: prima nell’antica chiesa cimiteriale di S.Giovanni ai Morti poi, a partire dal 17° secolo, anche nel cimitero circostante.

La chiesa è già citata nei documenti del 1289 e sotto il suo pavimento trovavano riposo gli abitanti del paese passati a miglior vita.
Il sito originariamente ospitava una serie di cappelle che ricostruiscono ancora oggi la Via Crucis, realizzate nel 1765, simili a quelle trovate presso i vari Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia. Già nel 1649 venne realizzato un ossario per ospitare i resti delle vittime della peste portata in Italia dai Lanzichenecchi; dopo la prima guerra mondiale, al sito vennero aggiunti un deposito ed un memoriale per i caduti nel conflitto.

Nel 1930, l'ingegner Giosuè Todeschini, realizzò un terrazzamento inferiore per ospitare otto cappelle private.
Il cimitero di Laorca rappresenta un complesso unico, che ha raccolto nel corso dei secoli le istanze storiche, religiose, devozionali, tradizionali della popolazione locale. Un luogo che gli abitanti di Laorca hanno plasmato secondo le proprie esigenze materiali e spirituali, in cui hanno espresso i propri bisogni più profondi e che hanno riconosciuto come espressione autentica dell’identità del paese.
A partire dal 1933, durante gli anni del regime fascista, il cimitero venne dichiarato "Luogo che non dovrebbe esistere": difatti, con la costruzione del nuovo camposanto di Malgrate, ne fu disposta la chiusura e la traslazione delle salme sia a Malgrate che nel cimitero monumentale della città, comportando così la soppressione dei cimiteri locali. Tutta la popolazione locale insorse ed il cimitero di Laorca rimase immutato.

Si raccontava anche dei miracoli avvenuti nell’area del camposanto, che attirava così pellegrini e devoti: al di sopra del cimitero la tradizione indicava in un’ampia grotta la dimora di San Giovanni Battista, all’interno della quale stillava un’acqua miracolosa che favoriva la coltura del baco da seta. Altra acqua miracolosa stillava dal roccione soprastante il cimitero: raccolta in un bacile di pietra, veniva utilizzata per curare le malattie degli occhi.
Ma veniamo a Leonardo da Vinci....
Quanto il paesaggio e le montagne del Lecchese hanno ispirato Leonardo da Vinci? Difficile dare una risposta certa anche se molti sono gli elementi che rendono questa ipotesi plausibile.
Seppur molto sintetici ed essenziali, i suoi appunti di viaggio documentano il suo interesse per la Brianza, la valle dell'Adda ed i laghi Eupilei, le Grigne, il Resegone, la Valsassina e la Valtellina.

Tra i luoghi che più colpirono l'immaginazione di Leonardo è verosimile pensare al sito di Laorca.
Il luogo in cui Leonardo ambienta la "Vergine delle Rocce" è una grotta, questo è certo, ma non di fantasia, come qualcuno racconta, bensì un luogo ben preciso: la grotta di San Giovanni Battista a Laorca appunto: in cui l'artista sostituisce il naturale paesaggio che si offre al visitatore (la conca di Lecco col il ramo orientale del Lario) con i pinnacoli che popolano la soprastante Val Calolden, una valle in località Pian dei Resinelli, sita in linea retta poco sopra.

Per raggiungere Laorca da Lecco basta prendere la provinciale per la Valsassina e si giunge all'abitato addossato alla montagna.
Si accede alla piazza centrale del paese salendo le vie strette: l'imponente chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo è il cuore dell'abitato. Un sentiero verso monte conduce, a breve distanza, all'area sacra occupata da una settecentesca Via Crucis ed il panoramico cimitero con le sue cappelle.

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Martedì, 30 Marzo 2021 07:31

Il Santuario di Dozio

Il santuario di Dozio, situato su un’altura che sovrasta Valgreghentino, costituisce una meta per pellegrini e fedeli dell’intero territorio. Il contesto circostante è molto notevole: dalla balconata del sagrato l'orizzonte spazia sulla vallata dell'Adda fino a Bergamo, ma soprattutto si sofferma sull’imponente Resegone.

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