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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Sabato, 19 Giugno 2021 19:12

MASCHERINE ALL'APERTO SÍ O NO?

Li abbiamo visti con i nostri occhi. Ieri mattina, ore 10.50. Pista ciclabile in località Primaluna. Un grumo di passeggiatori (sette o otto) in allegra e liberissima uscita. Tutti insieme attorno a una carrozzina, dotata di apposito infante, messa di traverso alla striscia asfaltata. Mascherine? Nemmeno parlarne. Siamo, come spesso accade, in bicicletta ma le nostre richieste ai membri del gruppo per l’apertura di un minuscolo varco rimangono inascoltate. Quindi piede a terra in attesa che l’”assembramento” si accorga di noi e decida di concederci il passaggio. Il che avviene, con grande calma, come in una sequenza cinematografica al rallentatore: fa caldo e movimenti troppo bruschi potrebbero procurare uno spiacevole eccesso di sudorazione. Un paio di passeggiatori si sposta sulla destra. Un altro paio a sinistra. Gli altri rimangono immobili, guardandoci con indignato stupore. Ci trafiggono anche alcuni sguardi suscitati forse dalla inusitata presenza di tre bici da corsa lungo la ciclabile. Inaudito!

Ma non è questo il punto. Il fatto è che lungo tutto il percorso incontriamo decine di persone, molte in gruppo, solo due o tre delle quali indossano un “dispositivo di protezione individuale”. La domanda, allora, sorge spontanea. Indossare la mascherina all’aperto è necessario o no? Le ultime disposizioni governative dicono che l’obbligo della protezione sul viso all’aperto scadrà il 15 luglio. Però, con repentino cambio di rotta (ma ci siamo ormai abituati) Draghi ha assicurato che domani (20 giugno 2020) chiederà lumi al Comitato tecnico scientifico per sapere “se possiamo toglierci la mascherina all’aperto oppure no”. La parola passa dunque al Cts (quello di Brusaferro e Locatelli). I dati statistici indurrebbero ad attendersi un pronunciamento positivo. Anche perché tutti gli indici di riferimento sono in caduta libera. A Lecco, per esempio, ieri (18 giugno) non è stato registrato nessun nuovo caso di contagio da Sars -cov-2. Anche il buon senso indurrebbe a pensare che l’uso “outdoors” della mascherina, in assenza di assembramenti, sia pressoché inutile. Insomma per il momento il coronavirus, variante delta permettendo, sembra si sia “attestato su nuove posizioni” per usare una metafora molto in voga nelle veline distribuite con granitico rigore dal Minculpop durante la guerra, quando “i nostri” le prendevano di santa e fascistissima ragione, in Africa o altrove. “Ritirata” non si poteva dire né scrivere. Anche se oggi, parlare di virus in ritirata, pare espressione improntata a non eccessivo ottimismo. Intanto all’estero l’hanno già fatto.

In America l’obbligo di mascherina all’aperto è caduto dall’aprile scorso ma solo per chi avesse completato il ciclo vaccinale e per i viaggiatori che transitino in spazi aperti. Anche la Francia, dal 15 giugno, ha abolito l’obbligo eliminando pure il coprifuoco. E il ministro tedesco della sanità ha dichiarato di considerare ormai inutile la mascherina fuori da aree chiuse o coperte. Su posizioni analoghe si sono attestate Spagna e Danimarca. Anche perché pare che il rischio di contagio en plein air sia molto scarso. Da uno studio riportato sul sito internet del The Journal of Infection Diseaes, si apprende infatti che “Five identified studies found a low proportion of reported global SARS-CoV-2 infections occurred outdoors (<10%): «Cinque studi verificati hanno rilevato che una bassa percentuale di infezioni globali da Sars-cov-2 è avvenuta all’aperto». https://academic.oup.com/jid/article/223/4/550/6009483

Porta acqua al mulino dei no mask (all’aperto) anche un articolo apparso sul blog del New England Journal of Medicine nel quale l’infettivologo Paul Sax si dichiara favorevole all’abolizione dell’obbligo di indossare dpi in spazi aperti e in assenza di assembramenti. Vedremo se il pronunciamento del Cts farà chiarezza o comunque contribuirà a dissipare in qualche misura i dubbi. Ma, come si dice, la prudenza non è mai troppa.

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Sabato, 19 Giugno 2021 09:39

PESCATORI VALSASSINESI IN VALMALENCO PER GLI ITALIANI

in Sport

In svolgimento oggi e domani 20 giugno a Chiesa Valmalenco le finali del campionato italiano trota torrente categoria veterani master e donne.

Sul torrente Mallero si confronteranno 160 concorrenti provenienti da tutta Italia

Alla società ASD Mallero di Chiesa l'onore dell organizzazione. Dalla Valsassina presenti Italo Galperti, Mario Grigi e Giovanni Manzoni della SPS Valsassinese, Bruno Debernardi della AS.D Seveso e Achille Lavelli dell'Aurora.

A loro il compito di portare in alto il nome della Valsassina.

Le trote sono state fornite dalla Piscicultura Valsassinese che recentemente ha riaperto i battenti.

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Sabato, 19 Giugno 2021 07:35

NON CI SONO PIU` I PATRON DI UNA VOLTA !

Antonio Conte se ne va dall`Inter perche` i proprietari Cinesi vogliono vendere i giocatori, Rino Gattuso neanche entra alla Fiorentina perche` non vogliono comprargli i giocatori che vuole lui.
E` finito il tempo in cui i Patron (come Berlusconi per creare il Grande Milan) sganciavano assegni milionari senza battere ciglio.
Ormai e` ufficiale: anche nel Calcio e` cominciato il tempo delle Vacche Magre !

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Sabato, 19 Giugno 2021 06:58

COLLA NELLA SERRATURA

#Attentialladro Ci sono giunte segnalazioni di tentativi di furto in casa. Se vi capita di vedere della colla sulla serratura del vostro appartamento fate attenzione e chiamateci. La tecnica è usata per sapere se qualcuno è in casa o meno. Se quando tornano per fare il colpo la colla è ancora sul nottolino, per i ladri è il segnale che in quell’appartamento non è rincasato nessuno e possono tentare l’ingresso.

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Sabato, 19 Giugno 2021 06:52

TRE INTERVENTI DELL`ELISOCCORSO IN ZONA

LECCO - Tre interventi in poche ore Giovedi 17 Giugno per la XIX Delegazione Lariana, Stazione di Valsassina - Valvarrone. Il primo allertamento da parte della centrale è arrivato verso le 12:00, per una persona con un problema a una caviglia. Si trovava in località Alpe Paglio, nel comune di Casargo, in Valsassina, e non riusciva a proseguire.

È uscita una squadra con cinque tecnici, a supporto dell’elisoccorso di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza). La persona infortunata è stata portata in ospedale. Circa un’ora dopo, intorno alle 13:00 a Varenna, lungo il Sentiero del viandante, un uomo di 70 anni di Treviglio (BG) ha avuto un malore. Sul posto l’elisoccorso e le squadre territoriali del Soccorso alpino, in ausilio all’équipe dell’elicottero. Il medico ha constatato il decesso. In contemporanea, intorno alle 13:30, richiesta d’intervento per un escursionista di 41 anni che si era fatto male a una gamba sul Monte Legnone, nel territorio del comune di Colico. È intervenuto l’elisoccorso di Areu decollato dalla base di Caiolo (SO), che lo ha portato in ospedale.

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Sabato, 19 Giugno 2021 06:32

ONLINE LE GUIDE ALLE GRIGNE DI GIANCARLO MAURI

in Cultura
 
ALTA VIA DELLE GRIGNE
Giancarlo Mauri

Giancarlo Mauri, alpinista, esploratore e fotografo, è un grande conoscitore del Gruppo delle Grigne di cui ha descritto le numerose vie  nella guida ESCURSIONI NELLE GRIGNE (prima Edizione Tamari Bologna, 1976).

Successivamente ha descritto l` "Alta Via delle Grigne", che ha pubblicato come appendice della guida del '76.

Di seguito (per sua concessione) pubblichiamo i link da cui si ha la possibilità di scaricare la documentazione storica relativa all'Alta Via ed alla Guida.

Potete scaricare tutti i pdf a questa pagina


Nel dettaglio:

Inoltre:

 

 

   
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Sabato, 19 Giugno 2021 06:16

AL RIALZO I PREZZI DEI PRODOTTI ALIMENTARI

Coldiretti Como-Lecco: “Allarme inflazione, inversione di tendenza solo con green e territorio”

Trezzi: “I prezzi dei prodotti base dell’alimentazione sono sempre più dipendenti dalle dinamiche

mondiali. Occorre agire con politiche di filiera corta per garantire sovranità e sostenibilità alimentare”

COMO-LECCO – Scommettere su territorio, politiche green e filiera corta “per arginare le montagne russe di un’inflazione che, negli ultimi anni, ha visto contraccolpi sempre più imprevedibili ed estremi”. Lo rimarca Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco, nell’osservare come anche oggi i prezzi dei prodotti base dell’alimentazione abbiano raggiunto a livello mondiale livelli marcati, pari al massimo da quasi dieci anni, trainati dalle quotazioni in forte aumento per oli vegetali, zucchero e cereali.

A tirare la volata sono i prezzi internazionali dei cereali cresciuti del 36,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ma va anche segnalato il balzo del 10% nelle quotazioni della carne.

“Sono gli effetti delle manovre finanziarie sul cibo che stanno “giocando” senza regole sui prezzi delle materie prime agricole dove hanno provocato una grande volatilità impedendo la programmazione e la sicurezza degli approvvigionamenti in molti Paesi” rileva il presidente. Il quadro è confermato dall’analisi della Coldiretti diffusa in occasione dei dati ISTAT sull’inflazione a maggio sulla base dell’Indice FAO dei prezzi delle materie prime agricole dello stesso mese. Si tratta del risultato di un anno di aumenti consecutivi con l’indice FAO che ha raggiunto un valore medio di 127,1 punti, che costituisce un incremento del 39,7 percento rispetto a maggio 2020.

“Con la pandemia – continua Trezzi – si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza per gli effetti dei cambiamenti climatici che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione. L’emergenza Covid sta innescando un nuovo cortocircuito sul fronte delle materie prime che registrano il +80% per la soia ed il +50% per il mais mettendo in crisi soprattutto gli allevamenti di bovini e di suini che hanno già a che fare con la crisi che sta colpendo, a causa delle continue chiusure che si sono verificate nei mesi scorsi, la ristorazione dove le nostre pregiate carni trovavano lo sbocco principale. Per questo occorre garantire la sostenibilità finanziaria delle stalle affinché i prezzi riconosciuti agli allevatori non scendano sotto i costi di produzioni in forte aumento per effetto dei rincari delle materie prime”.

L’aumento delle quotazioni conferma che l’allarme globale provocato dal Coronavirus ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare nuovi posti di lavoro. Le sfide e i progetti del PNRR per l’agroalimentare rappresentano una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale che potrà offrire un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni.

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