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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Venerdì, 30 Luglio 2021 06:49

Fontana naturale a Barzio

in Video

Molti chiedono perché quest’acqua è così pulita e bianca nonostante le forti piogge di questi giorni … Perché sgorga da una falda sotterranea poco sopra il paese che , quando piove, si riempie e la quantità in eccesso fuoriesce attraverso il terreno roccioso, quindi scorre tra i massi senza mai venire a contatto con terra e fango e detriti .

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Venerdì, 30 Luglio 2021 06:40

Green pass falsi: attenzione alle truffe. Non accettare certificati a pagamento

La Guardia di Finanza ha già sequestrato canali Telegram che mettevano in vendita QrCode falsi. Mentre sono tentativi di carpire dati sensibili i messaggi su Whatsapp

Green pass falsi e tentativi di truffa sono stati segnalati da Guardia di Finanza e polizia postale già da alcune settimane. Mentre, in questi giorni, molti cittadini si apprestano a prenotare il vaccino Covid o a scaricare il proprio certificato verde prima del 6 agosto – data dalla quale sarà necessario avere il green pass per recarsi in alcuni luoghi al chiuso – si diffondono tentativi illegali per aggirare il problema.
Su Telegram e sul dark web sono presenti canali che offrono il Green pass a pagamento, senza dover presentare l’attestazione del vaccino, della guarigione da Covid o di un tampone negativo.

Si tratta di un certificato falso, contro il quale è già disponibile, secondo Ansa, un’applicazione apposita che permette di smascherarlo in caso di controlli. Guardia di Finanza ha chiuso alcuni di questi canali ma è probabile che ne nascano altri. L’importante è non lasciarsi ingannare: il vero Green pass non è pagamento e affidarsi a questi soggetti anonimi è rischioso, oltre che illegale.
Green pass falsi: attenzione alle truffe. Come riconoscerle

Secondo quanto segnalato da alcuni media, i canali che offrono Green pass falsi chiedono prima un pagamento, in formule non tracciabili come Bitcoin e poi i dati della tessera sanitaria e del codice fiscale – come, in effetti, viene richiesto anche dalla procedura ufficiale -.

Diverso, ma sempre pericoloso, è il caso del finto messaggio su Whatsapp che invita a scaricare il certificato verde gratis. In questo caso, avverte Polizia postale, si tratta di un attacco di phishing, con il tentativo di rubare dati personali.
L’iter istituzionale per avere il Green pass autentico passa da un codice sms, ricevuto sul cellulare, e dalla piattaforma governativa https://www.dgc.gov.it/web/.
In alternativa è possibile chiedere in farmacia, dal pediatra o dal medico di base. Il Green pass si ottiene dopo un tampone negativo negli ultimi due giorni – con validità temporanea-, dopo la guarigione dalla malattia o dopo il vaccino.

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Giovedì, 29 Luglio 2021 06:51

CORSI SERALI PER ADULTI ANCHE A INTROBIO

in Cultura

Il CPIA di Lecco "F. De Andrè" è una scuola pubblica che si occupa di istruzione degli adulti nella Provincia di Lecco.

Tra le tante proposte che rivolgiamo ai nostri utenti adulti ci sono i corsi di Lingua che partiranno dal 20 settembre al raggiungimento del numero minimo di iscritti. Questi corsi sono finalizzati a promuovere, a favore degli insegnanti, dei genitori, del personale Ata e degli adulti della provincia a partire dai 16 anni, le competenze base europee di cittadinanza e a favorire l'occupabilità.

Abbiamo creato una proposta formativa molto ricca che prevede corsi in presenza dislocati sul territorio provinciale, corsi on line e corsi blended che alternano la frequenza in presenza e la frequenza on line.
Questo è il link del nostro catalogo https://read.bookcreator.com/vSVNiO9NTSdnBfBVOfRqiMPH7hF2/lazB7KOBSl-ZN5fkqlkN_A

Inoltre nelle sedi di Lecco, Casatenovo, Introbio (presso la Scuola Media) e Dervio sarà possibile per i nostri utenti frequentare in presenza e collegarsi on line quando ne avranno necessità, grazie ai sistemi di videoconferenza installati nella aule.

Accedendo al catalogo insegnanti, genitori e personale Ata troveranno l'elenco dei corsi e per ogni corso una scheda con le date del corso, il numero delle ore, il livello e il link per effettuare l'iscrizione direttamente on line.
Poichè il Cpia è una scuola pubblica senza fini di lucro chiediamo ai nostri corsisti unicamente un contributo spese di ero 2,5 all'ora che ci consente di pagare i formatori, di gestire e attrezzare gli spazi.

Il personale scolastico in servizio presso le istituzioni scolastiche del sistema pubblico della Provincia di Lecco possono iscriversi ai corsi liberi previa contribuzione dell’80% della quota prevista.

Il personale in servizio presso le Istituzioni scolastiche che hanno convenzioni in corso con il CPIA finalizzate a garantire la diffusione territoriale dell’offerta formativa hanno diritto alla riduzione del 50%.
Il Cpia di Lecco ha convenzioni attive con le seguenti istituzioni scolastiche: ICS Lecco 1, ICS Oggiono, ICS Robbiate, ICS Valmadrera, ICS Cernusco Lombardone, ICS Olginate, ICS Bellano, ICS Cremeno, ICS Merate, IIS Bachelet Oggiono, IIS Fiocchi Lecco, IIS Badoni Lecco

Nell'ottica della collaborazione istituzionale chiediamo a tutte le scuole di promuovere i corsi proposti trasmettendo la proposta agli insegnanti, ai genitori e al personale Ata.

La proposta formativa prevede anche dei corsi on line provinciali ai quali gli utenti possono iscriversi da qualunque Comune di provenienza e altri corsi ubicati sul territorio.

I corsi in presenza sono stati programmati a Lecco, Casatenovo, Cernusco Lombardone, Lomagna, Merate, Oggiono, Valmadrera, Dervio e Introbio.

Nell'e book https://read.bookcreator.com/vSVNiO9NTSdnBfBVOfRqiMPH7hF2/lazB7KOBSl-ZN5fkqlkN_A troverete anche un test di livello on line che gli utenti potranno utilizzare prima di procedere all'iscrizione.

Vista la rilevanza sociale di questa proposta pubblica di formazione vi chiediamo di utilizzare i vostri canali di comunicazione con i vostri insegnanti, genitori e personale Ata per portarli a conoscenza di questa importante opportunità pubblicando sul vostro sito istituzionale il link del catalogo e esponendo il volantino che alleghiamo in tutti i luoghi pubblici frequentati.

 

Renato Cazzaniga

Dirigente scolastico CPIA Lecco e ICS Cremeno

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Giovedì, 29 Luglio 2021 06:40

IL FLIPPER ALLE OLIMPIADI

L’Anonimo telespettatore ha ragione. Guardando le Olimpiadi in tv si scoprono sport della cui olimpica esistenza neppure sospettavo. L'altro ieri, per esempio, mente ero impegnato nel consueto, frenetico zapping, ho notato sullo schermo una ragazza, con berrettino e gomitiere, che volteggiava fra scivoli (fino all’anno scorso ce n’era uno anche nel parco giochi di Introbio), ringhiere, e muretti di cemento, a bordo di uno skate board. Ebbene sì: anche le evoluzioni sulla tavola a rotelle sono diventate sport olimpico. Segno che si tratta di un'attività molto diffusa nei cinque continenti rappresentati dai cinque anelli multicolori riprodotti sul vessillo olimpico.

Detto fra parentesi: durante la fase finale della performance il lato B della giovane campionessa di skate, ha subito un duro impatto con il suolo attutito però dall’elasticità del summenzionato lato B. Quasi dimenticavo di dirvi che l’oro nello skateboard maschile è stato vinto da un figlio del Sol levante di nome Yuto. Incuriosito dalla presenza a Tokyo di uno sport che non avevo mai considerato come possibile candidato al podio di Olimpia, ho condotto qualche rapida ricerca ed ho scoperto che esistono altri sport che aspirano ad entrare nel novero delle discipline olimpiche. Fra questi (tenetevi forte) il calcio balilla. Sì proprio quello che riempiva di urla e sudore le nostre trasgressive serate in latteria. Alle 21 in punto saracinesche giù e tutti a casa e chi perdeva pagava i gettoni per consentire, la sera dopo, la prosecuzione dell’agone sportivo dalle manopole rotanti. Anche se ogni rotazione completa suscitava le veementi proteste degli avversari talché i “rullatori” ossessivi compulsivi venivano emarginati senza appello allo scopo di evitare che la purezza sublime del biliardino venisse insozzata dalla rozza tecnica della smanettata vorticosamente ripetuta a 360°. Il calciobalilla è uno sport dai molti nomi, il che indica un’origine territorialmente distribuita in tutta la Penisola. Viene infatti definito biliardino, fubalino, calcetto, calcino, pincanello, subotto.

L’esegesi onomastica sarebbe gravemente insufficiente senza un riferimento alla grafia bergamasca poiché, Wikipedia docet, “nella zona geografica della Val Brembilla e Val Brembana viene anche utilizzato il nome di "gioparlì" di etimo incerto. Ho scoperto anche, nell’ordine: l’esistenza di una Federazione italiana sport calcio balilla (FISCB ma 13 anni fa si chiamava semplicemente FICB); la consistenza, nel 2007/2008, di 18mila tesserati; la presenza a Roma di una megastruttura nazionale di 800 metri quadrati per la pratica agonistica del table soccer, per dirla all’inglese. Insomma, uno sport “sommerso” ma non troppo che ha anche avuto l’onore di partecipare, sia pur in via sperimentale, alle Olimpiadi di Pechino nel 2008. Il tentativo pare non abbia dato i frutti sperati perché, a dodici anni dalla comparsata cinese, non mi pare che il calcio balilla sia stato ufficialmente riconosciuto come disciplina sotto l’egida dei 5 anelli.

Però, a questo punto, mi chiedo quanti altri sporti più o meno misconosciuti avrebbero il diritto di essere illuminati dalla fiamma del tripode custodito nell’antica Grecia dalle sacerdotesse di Vesta; vestali, appunto. Penso alla lippa, universalmente diffusa nelle italiche contrade nell’immediato Dopoguerra. Intanto orienteering, bridge e biliardo scalpitano in lista d’attesa insieme a bocce, tiro alla fune, frisbee e cubo di Rubik. Anche le nazionali di flipper e fionda pare stiano sgomitando di brutto per potersi riscaldare alla sacra fiamma della XXXIII Olimpiade di Parigi. Gli appassionati di scopa d’assi e di morra cinese si facciano avanti. Non si sa mai.

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Giovedì, 29 Luglio 2021 06:35

SCUOLA: IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

Cosi` era intitolato un famoso libro pubblicato negli anni`80 dal simpatico maestro Marcello D`Orta, che raccoglieva i temi di alcuni suoi alunni di una scuola elementare di Napoli, portato poi al cinema da un grande Paolo Villaggio.

"Io speriamo che me la cavo": sono ormai anni che la Scuola italiana, soprattutto da quando e` cominciata la pandemia ( ma in realta` anche molto prima) spera di cavarsela, nessuno sa in che modo.

L`anno scorso erano i banchi a rotelle (simbolo pragmatico della stupidita` umana), oggi i Presidi sono insoddisfatti di come il Governo Draghi pensa (o meglio, non pensa) di riorganizzare la riapertura delle scuole a Settembre.

"Mancano disposizioni precise e funzionali" lamentano i Dirigenti scolastici, che hanno fatto saltare addirittura i tavoli d`incontro "cosi` e` inevitabile tornare alla DAD" (la famigerata DAD, che secondo l`Invalsi ha reso ignoranti i nostri alunni).

I Sindacati puntano il dito contro la mancata assunzione in ruolo di migliaia di insegnanti, ma magari il problema fosse solo quello !

Tutti sanno che finche` continueranno ad esserci le classi-pollaio (30 alunni per classe), i bus e i treni superaffollati (ci vorrebbe un raddoppio dei mezzi, ma chi li paga ? Intanto gli Universitari lecchesi non scenderanno piu` alla Stazione Centrale di Milano ma a quella molto piu` scomoda di Rogoredo) tutto rimarra` come prima.

Scuola aperta anche al pomeriggio ? Non se ne parla: ingressi delle classi distanziati di soli 5 minuti, una cosa ridicola. Qui la colpa pero` e` soprattutto dei Presidi e degli insegnanti, che hanno rifiutato una proposta che almeno era sensata.

Quindi si andra` avanti cosi`, sperando che almeno da qui a Settembre qualche alunno in piu` si vaccini ( solo quelli dai 12 anni ? e i bambini delle elementari ?)

Gli insegnanti sembrano siano vaccinati per l`80% , e a livello politico si litiga se introdurre o meno l`obbligatorieta` del doppio vaccino: quel 20% e` fatto di geni, che non capiscono che non vaccinandosi mettono in pericolo gli alunni e i colleghi (li ringrazieremo per questo) !

Insomma un`altra estate di "chiacchere e distintivo" (come dicono al Sud) ma alla fine il concetto e` sempre quello: "Io speriamo che me la cavo", vedremo cosa succedera` ad Ottobre, e gia` che ci siamo accendiamo ancora una volta un bel cero a San Gennaro !

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Mercoledì, 28 Luglio 2021 13:11

SMOTTAMENTI ANCHE SULLA CICLABILE

Forse la fase più cruda dell’ondata di maltempo che ha flagellato il Nord Italia sta per attenuarsi. Almeno questo è quanto indicano i meteorologi. Ma sarà solo un intervallo visto che fra venerdì 30 e sabato 31 potremmo trovarci di nuovo esposti alle ire di Giove pluvio. Intanto i torrenti sono in piena da alcuni giorni e si precipitano, grigiastri e tumultuosi, vero il fondo valle. Vento e nubifragi hanno lasciato segni evidenti anche in Valsassina.

A Introbio, durante l’ultimo temporale notturno, una frana ha invaso la pista poco dopo il ponte sul Pioverna in direzione Sprizzottolo nei pressi della pineta. Uno smottamento che ha trascinato a valle tronchi, rami spezzati, detriti e fango. Ma per l’e-biker immortalato nella foto non ci sono problemi e si limita a dare un’occhiata al cumulo di “macerie” spinte fuori dal bosco dalla furia dell’acqua.

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Mercoledì, 28 Luglio 2021 08:45

LA PIANTA GRASSA DI CENERENTOLA

La potete trovare quasi dovunque anche in Valsassina. Fa capolino dalle crepe delle massicciate lungo le strade, nelle pietraie, sulle rupi e tra i ghiaioni. Ma anche in molti giardini dove la borracina cinerea fa spesso bella mostra di sé anche perché non richiede nessuna cura. La definiscono cinerea proprio a causa del colore grigioverde delle foglioline che ricorda la cenere. Ma a me l’aggettivo suscita il ricordo di una delle fiabe che più ho amato: Cenerentola.

Ad ogni modo sempre di cenere si tratta. La borracina è pressoché immortale e resiste benissimo a quasi ogni tipo di clima visto che alle nostre latitudini vegeta da 0 a 1800 metri di quota. È una pianta grassa (per la precisione: “succulenta”, ma non mangiatene mi raccomando) che fra giugno e luglio produce fiori delicati, giallo rosa dotati di cinque petali e da uno stelo lungo e sottile. I botanici la chiamano Sedum dasyphyllum. Ma borracina suona meglio, no?

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Mercoledì, 28 Luglio 2021 08:32

Gara regionale di corsa in montagna

in Sport

Domenica 8 agosto a Cimbergo (Bs) ci terrà la seconda gara regionale di corsa in montagna alla quale prenderanno parte diverse società del comitato Csi di Lecco.

La competizione, organizzata dal Csi Lombardia sarà in concomitanza con la 40ª edizione della “CIMBERGO-VOLANO”.

Potranno partecipare alla gara gli dovranno appartenere ad una società affiliata al Centro Sportivo Italiano e dovranno essere affiliati al Csi nella categoria atletica leggera.

C’è tempo fino al 5 agosto per iscriversi alla competizione tramite il tesseramento online a disposizione delle società affiliate al Csi e operativo nel comitato lecchese.

Gli atleti non tesserati CSI che volessero partecipare al Campionato Regionale di Corsa in Montagna dovranno comunicare la propria adesione agli organizzatori nei modi da questi previsti; sarà quindi predisposta una apposita CSICARD che verrà consegnata all’atleta la mattina della gara, da parte del Responsabile CSI presente, dietro pagamento della quota di € 10,00. La quota dà la possibilità di partecipare a tutte le prove del Campionato Regionale di Corsa in Montagna.

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Mercoledì, 28 Luglio 2021 06:34

CONFCOMMERCIO LECCO RICORDA GIANDOMENICO BERI

Diversi gli incarichi ricoperti in associazione: dalla presenza in Giunta alla guida della Fiva e della delegazione Valsassina

La notizia della scomparsa di Giandomenico Beri, storico ambulante e titolare della attività Val Shoes sas di Primaluna, ha colpito anche Confcommercio Lecco, associazione presso la quale aveva ricoperto diversi incarichi e a cui era tutt'ora iscritto.
"Ieri sera abbiamo appreso con profonda tristezza la notizia della morte di Giandomenico Beri - interviene il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati - Lo ricordiamo nei suoi lunghi anni di impegno a fianco degli ambulanti sia a livello provinciale che regionale, ma anche per la sua attività in Valsassina e nella Giunta di Confcommercio Lecco. Era abituato a spendersi senza riserve per la categoria e per i commercianti. Tutta l'associazione condivide il dolore delle persone che oggi lo piangono e che gli hanno voluto bene".

"Abbiamo lavorato fianco a fianco per tantissimi anni nella Fiva: sono stato il suo vicepresidente per molto tempo - ricorda il presidente di Fiva Confcommercio Lecco, Rino Barbieri - Ha fatto tanto per gli ambulanti lecchesi, impegnandosi sempre a fondo. Sono numerose le battaglie che abbiamo condotto per difendere la categoria, tanti gli incontri nei Comuni. Era un uomo preparato".
Beri, 61 anni, ha ricoperto, come detto, diversi incarichi nell'associazione di piazza Garibaldi. Per un lungo periodo è stato presidente della Fiva Lecco: ha ceduto il testimone all'attuale presidente Rino Barbieri nel 2012. Sempre per gli ambulanti è stato dal 2004 al 2016 presidente regionale Fiva, entrando anche nella Giunta nazionale nel 2012. E' stato inoltre presidente della Zona Valsassina negli Anni Duemila. Beri è stato anche componente di Giunta di Confcommercio Lecco, quando ancora si chiamava Unione Commercianti Lecchesi, sia durante la presidenza di Massimo Sesana che durante i primi anni della presidenza di Peppino Ciresa.

 

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