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Domenica, 25 Luglio 2021 08:57

QUELL'AMORE BLU CHE ILLUMINA LA VALSASSINA

Mettete una sera d'estate di ritrovarvi in una accogliente piazzetta a sentirvi raccontare non fiabe estive, non battute da cabaret, ma storie di paure, speranze, solidarietà e, soprattutto, Amore.

Sì, perchè se è vero che quel Blu che illumina da anni la Valsassina ha anche il compito di comunicare scienza e psicologia, agli occhi di chi scrive (e che non ritiene di essere solo in questa considerazione) il messaggio che questi straordinari volontari regalano ogni volta che li leggi o li incontri è essenzialmente un invito ad Amare. Profondamente e per sempre. E incondizionatamente.

Non c'è vaccino, non c'è cura: inviamo sonde nell'Universo ma molto di quel che è dentro di noi rimane territorio inesplorato, e l'autismo, perchè è di questo che ovviamente stiamo parlando, è sostanzialmente un universo parallelo nemmeno uguale per tutti, per raggiungere il quale è necessario, come ha ben spiegato la psicologa psicoterapeuta Paola Demurtas, inviare costantemente segnali ma, prima di tutto, essere capaci di interpretarli.

E il primo "radar" in grado di recepire i sintomi di solito è la madre il cui cordone ombelicale - se vogliamo ben vedere - è stato staccato solo fisicamente. Poi ci vuole sensibilità, è vero, ma spesso è più determinante essere capaci di superare la paura di parlare con uno specialista, perchè una dignosi precocissima può risultare determinante per la qualità della vita futura.

A raccontare la sua esperienza proprio una mamma, Laura Magni, e ad ascoltarla abbiamo raccolto, come scritto all'inizio, timore, speranza ma anche tanti riferimenti alla solidarietà, visto che suo figlio oggi è circondato da un gran numero di amici.

Alberto Magatti, imprenditore mandellese e scrittore, ha colto l'occasione per presentare il suo libro "Dado e le farfalle silenti", che spiega il "Blu" in un modo del tutto speciale, così come speciali sono i suoi protagonisti.

Ben orchestrata dalla giornalista Chiara Ratti, introdotta dalle parole del Sindaco Adriano Airoldi e della presidente Morena Fazzini, la serata si è conclusa con l'intervento di Don Bruno Maggioni: poche parole espresse con la consueta sua passione che hanno raggiunto mente e cuore dei presenti.

In un periodo in cui anzichè essere uniti nell'affrontare l'incognito una (per fortuna) minoranza gioca a seminare discordia, ritrovarsi a parlare di scienza senza pregiudizi è stato un esercizio assolutamente benefico. 

Se poi, come abbiamo capito, la cura principale è l'affetto, l'attenzione, in definitiva l'Amore, dalla serata svoltasi con lo sfondo della maestosa Villa Migliavacca illuminata di blu, ne siamo usciti tutti con una buona dose di fiducia in più verso l'Umanità scolpita nel cuore.

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Domenica, 25 Luglio 2021 07:04

UN TERZO DEI LAGHI LOMBARDI MOLTO INQUINATI

Dei 32 punti relativi ai laghi lombardi analizzati da Legambiente Lombardia, 13 sono risultati inquinati, di cui 9 in modo grave. Quasi un terzo insomma. Questo il risultato di uno studio sulle acque che si aggiunge a dati già molto critici sui rifiuti abbandonati sulle spiagge.
Dati allarmanti, che trovano purtroppo conferma nel monitoraggio di Arpa Lombardia, l'ente regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente: su 27 laghi naturali analizzati da Arpa, infatti, sono solo sette i corpi idrici che risultano in stato ecologico buono.

"I laghi sono un patrimonio fondamentale della nostra regione ed è miope, oltre che poco lungimirante, ignorare un problema composto da illegalità e speculazioni edilizie. A rischio vi è la perdita della biodiversità ma anche la sicurezza della navigazione e la salute dei cittadini, oltre ovviamente all'impoverimento turistico. Sia i cittadini lombardi che i turisti sono desiderosi di poter pienamente fruire dei bellissimi laghi della nostra regione: basta perdere tempo, occorre lavorare per il loro disinquinamento!"

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Domenica, 25 Luglio 2021 06:57

IL CAI DI BARZIO RICORDA CECCO

In questi tristi momenti in cui un amico viene a mancare, vengono alla memoria tanti ricordi.
Un amico Alpinista con la "A" maiuscola, uno che ha salito le più belle montagne della Terra con la semplicità, la modestia e l'umiltà che lo hanno sempre contraddistinto.
Ci hai lasciato improvvisamente mentre percorrevi un itinerario sulla montagna che più amavi.
Ti ricordiamo con questa foto, che ti ritrae primo in piedi a destra con la tua barba rossa, mentre frequentavi il corso di arrampicata organizzato dal nostro sodalizio, quarant'anni fa circa.
Da qui hai cominciato a muovere i primi passi sulla roccia ed hai continuato con passione fino al tragico evento di ieri.
Ora stai percorrendo le creste e le pareti più alte lassù nel cielo.
Grazie per le belle cose che abbiamo fatto insieme.
Ciao Cecco

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Domenica, 25 Luglio 2021 06:35

I RIFUGI DELLA GRIGNA OGGI SU LINEA VERDE RAI 1

Conosci i #RifugidiLombardia?
Domenica, alle ore 12:20, non perderti la puntata di Linea Verde - RaiUno realizzata in collaborazione con ERSAF, potrai scoprire la storia dei rifugi Porta e Rosalba nella splendida cornice della Grigna, in Valsassina provincia di Lecco.

I rifugi di Lombardia saranno i protagonisti anche delle prossime puntate di #LineaVerde: se non hai la possibilità di vederle su Rai1, puoi riguardarle su RaiPlay a questo indirizzo: http://reglomb.it/VOs950FCmEn

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Domenica, 25 Luglio 2021 06:24

CADE IN MOUNTAIN BIKE AI PIANI DI ARTAVAGGIO

VALSASSINA (LC) – Tre interventi in poche ore nella giornata di sabato 24 luglio 2021, per il Soccorso alpino della Stazione Valsassina e Valvarrone, XIX Delegazione Lariana del Cnsas.
Il primo allertamento da parte della centrale Soreu dei Laghi è arrivato poco prima delle 12:30. Un’alpinista aveva riportato una sospetta frattura del polso, dopo avere percorso la ferrata; nonostante questo, la donna è riuscita a raggiungere la cima dei Campelli in autonomia e a chiedere aiuto. In un primo tempo non era possibile raggiungerla con l’elicottero perché le condizioni meteorologiche non erano favorevoli. È quindi partita una squadra di tecnici Cnsas per raggiungerla a piedi; nel frattempo però la situazione è migliorata e dopo circa un’ora l’elisoccorso di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza), decollato dalla base di Bergamo, l’ha recuperata e portata in ospedale.

Il secondo intervento si è svolto in contemporanea al primo, ai Piani di Artavaggio, nel comune di Moggio. Un uomo di 50 anni residente nella Brianza lecchese è caduto con la mountain-bike e ha riportato un trauma cranico; è comunque riuscito a raggiungere il rifugio Nicola per chiedere soccorso attraverso il numero unico di emergenza 112. Sul posto l’elicottero di Areu dalla base di Caiolo (SO), per il recupero e successivo trasporto in ospedale dell’infortunato.

Ultimo intervento poco prima delle 16:30 all’Alpe Baroncelli, nel territorio del comune di Premana. Un escursionista che stava scendendo lungo un percorso tra l’Alpe Barconcelli e Casarsa ha avuto un malore, con dolore al torace. Immediato l’invio dell’elisoccorso di Como e delle squadre territoriali del Soccorso alpino. L’uomo si trovava in una zona boschiva e quindi poteva essere necessaria la presenza dei tecnici, a supporto delle operazioni dell’elisoccorso. L’intervento si è concluso alle ore 17:00 con il trasporto in ospedale dell’escursionista.

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Sabato, 24 Luglio 2021 19:05

DUE SETTIMANE E SARA' SAGRA

Mancano due settimane all'inaugurazione della 56^ Sagra delle Sagre ed i lavori a Pratobuscante sono già in fase avanzata. Provenendo dalla ciclabile, infatti, è ben visibile ora la struttura di tendoni bianchi che ospiterà gli stand della manifestazione più importante della nostra Valle.

Inoltre, sul retro, si sta asfaltando e tutto sarà pronto per la fatidica data del 7 agosto.

Quest'anno vi saranno molte occasioni di intrattenimento in più rispetto al passato. Oltre agli spettacoli serali, infatti, sono previste varie iniziative organizzate in collaborazione con varie associazioni.

Il COE ha già iniziato a vendere i biglietti della sottoscrizione a premi tradizionalmente abbinata alla Sagra e che ha contribuito in tanti anni a sostenere numerose associazioni e iniziative sul territorio.

Permane il riserbo sull'inaugurazione ed anche su chi sarà assegnatario del Premio Sagra "Renato Corbetta" 2021.

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Sabato, 24 Luglio 2021 17:21

STRAZIANTE ADDIO A MARGHERITA

Come previsto , l`ultimo commosso addio alla piccola Margherita si e` svolto a Introbio in due locazioni diverse, per evitare assembramenti pericolosi in tempo di Covid, e cioe` uno presso Pra` Baster, dove si e` raccolta buona parte della popolazione introbiese, e uno presso la Chiesa di San Michele, dove si e` svolta la cerimonia trasmessa in diretta a Pra` Baster.

Alta la partecipazione e il sostegno di tutta la comunita` ai genitori Giuditta e Michele, che hanno diffuso un opuscolo su cui erano stampati gli ultimi due racconti a cui Margherita era molto affezionata, la storia di Abdallah e lo Specchio di Misurina.

"Non piangete per Margherita - hanno scritto i genitori nei manifesti funebri - lei sta ridendo, correndo e cantando.
Lei sta vivendo la Vita, quella vera, dove i sogni sono realta` e gioia.
Margherita non se n`e` andata, i suoi occhi curiosi continueranno a guardare i fiori e le stelle e insieme continueranno a scoprire il mondo.
Quando ci manchera` il suo sorriso , il suo profumo, lo troveremo nel sole d`estate, nel vento d`autunno, nel profilo innevato dei nostri monti. Margherita sara` nei nostri passi , ci sciogliera` dalle paure e ci sosterra` nel cammino del vita."

"L`avete amata e ci siete stati vicini in questi anni - dicono rivolgendosi agli introbiesi - sappiamo che ci siete anche adesso, ma ora noi abbiamo bisogno del silenzio. Lasciateci, per favore, il tempo del silenzio", concludono, ricordando cosi` le motivazioni di un funerale che avrebbe dovuto svolgersi in forma privata e invitando a dare sostegno alla ricerca Pro Rett.

"L`amore e` gioia" ha ricordato il Parroco nella sua omelia, "e Margherita sicuramente di gioia ne ha ricevuta e data tanta".
Il Parroco ha poi ricordato la parabola di Gesu` che cammina sulle acque: "sotto il mare c`e` l`ignoto, ma con la fede anche Pietro riusci` a camminare sulle acque chiamato da Gesu`"

Al termine del funerale si sono ascoltate alcune testimonianze di medici e operatori che hanno aiutato e curato Margherita per cercare di alleviare la sua malattia.

Diversi organi , con un gesto estremo di generosita` sono stati donati, tra cui gli occhi, che ora serviranno per far vedere qualche altro bambino, il feretro e` stato poi successivamente portato a Como per la cremazione.

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Sabato, 24 Luglio 2021 08:53

DOMANI E' LA GIORNATA DEI NONNI ISTITUITA DA PAPA FRANCESCO. IL MESSAGGIO DEL PONTEFICE

in Cultura

A partire da quest’anno, la quarta domenica di luglio, quindi in prossimità della festa dei Santi Gioacchino ed Anna, i nonni di Gesù, si terrà la Festa dei Nonni e degli Anziani, voluta da Papa Francesco. Riteniamo sia superfluo sottolineare l'importanza nella nostra società della presenza dei nonni, spesso unica sponda per tante famiglie. Ma, più in generale, dobbiamo sempre guardare con affetto ai nostri anziani che rappresentano la storia e che, soprattutto dalle nostre parti, ci aiutano a ricordare e conservare tradizioni senza le quali perderemmo di vista la nostra identità e i nostri valori. Abbiamo voluto riportare per intero il messaggio di Francesco, un messaggio di speranza e di un'attualità immensa. A noi ha colpito particlarmente la frase che dice: "dalla crisi in cui il mondo versa non usciremo uguali: usciremo migliori o peggiori", ma il testo è talmente ricco di riflessioni che, ne siamo certi, ciascuno saprà trarne profitto per la propria condizione. 

Cari nonni, care nonne!

“Io sono con te tutti i giorni” (cfr Mt 28,20) è la promessa che il Signore ha fatto ai discepoli prima di ascendere al cielo e che oggi ripete anche a te, caro nonno e cara nonna. A te. “Io sono con te tutti i giorni” sono anche le parole che da Vescovo di Roma e da anziano come te vorrei rivolgerti in occasione di questa prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani: tutta la Chiesa ti è vicina – diciamo meglio, ci è vicina –, si preoccupa di te, ti vuole bene e non vuole lasciarti solo!

So bene che questo messaggio ti raggiunge in un tempo difficile: la pandemia è stata una tempesta inaspettata e furiosa, una dura prova che si è abbattuta sulla vita di ciascuno, ma che a noi anziani ha riservato un trattamento speciale, un trattamento più duro. Moltissimi di noi si sono ammalati, e tanti se ne sono andati, o hanno visto spegnersi la vita dei propri sposi o dei propri cari, troppi sono stati costretti alla solitudine per un tempo lunghissimo, isolati.

Il Signore conosce ognuna delle nostre sofferenze di questo tempo. Egli è accanto a quanti vivono l’esperienza dolorosa di essere messi da parte; la nostra solitudine – resa più dura dalla pandemia – non gli è indifferente. Una tradizione narra che anche San Gioacchino, il nonno di Gesù, fu allontanato dalla sua comunità perché non aveva figli; la sua vita – come quella della sua sposa Anna – era considerata inutile. Ma il Signore gli mandò un angelo per consolarlo. Mentre egli, rattristato, rimaneva fuori dalle porte della città, gli apparve un inviato del Signore per dirgli: “Gioacchino, Gioacchino! Il Signore ha esaudito la tua insistente preghiera”. [1] Giotto, in un suo famoso affresco, [2] sembra collocare la scena di notte, una di quelle tante nottate insonni, popolate di ricordi, preoccupazioni e desideri alle quali molti di noi siamo abituati.

Ma anche quando tutto sembra buio, come in questi mesi di pandemia, il Signore continua ad inviare angeli a consolare la nostra solitudine e a ripeterci: “Io sono con te tutti i giorni”. Lo dice a te, lo dice  me, a tutti. È questo il senso di questa Giornata che ho voluto si celebrasse per la prima volta proprio in quest’anno, dopo un lungo isolamento e una ripresa della vita sociale ancora lenta: che ogni nonno, ogni anziano, ogni nonna, ogni anziana – specialmente chi tra di noi è più solo – riceva la visita di un angelo!

Alcune volte essi avranno il volto dei nostri nipoti, altre dei familiari, degli amici di sempre o di quelli che abbiamo conosciuto proprio in questo momento difficile. In questo periodo abbiamo imparato a comprendere quanto siano importanti per ognuno di noi gli abbracci e le visite, e come mi rattrista il fatto che in alcuni luoghi queste non siano ancora possibili!

Il Signore, però, ci invia i suoi messaggeri anche attraverso la Parola di Dio, che Egli mai fa mancare alla nostra vita. Leggiamo ogni giorno una pagina del Vangelo, preghiamo con i Salmi, leggiamo i Profeti! Rimarremo commossi della fedeltà del Signore. La Scrittura ci aiuterà anche a comprendere quello che il Signore chiede alla nostra vita oggi. Egli, infatti, manda gli operai nella sua vigna ad ogni ora del giorno (cfr Mt 20,1-16), in ogni stagione della vita. Io stesso posso testimoniare di aver ricevuto la chiamata a diventare Vescovo di Roma quando avevo raggiunto, per così dire, l’età della pensione e già immaginavo di non poter più fare molto di nuovo. Il Signore sempre è vicino a noi, sempre, con nuovi inviti, con nuove parole, con la sua consolazione, ma sempre è vicino a noi. Voi sapete che il Signore è eterno e non va mai in pensione, mai.

Nel Vangelo di Matteo, Gesù dice agli Apostoli: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato» (28,19-20). Queste parole sono rivolte anche a noi oggi e ci aiutano a comprendere meglio che la nostra vocazione è quella di custodire le radici, trasmettere la fede ai giovani e prendersi cura dei piccoli. Ascoltate bene: qual è la vocazione nostra oggi, alla nostra età? Custodire le radici, trasmettere la fede ai giovani e prendersi cura dei piccoli. Non dimenticate questo.

Non importa quanti anni hai, se lavori ancora oppure no, se sei rimasto solo o hai una famiglia, se sei diventato nonna o nonno da giovane o più in là con gli anni, se sei ancora autonomo o se hai bisogno di essere assistito, perché non esiste un’età per andare in pensione dal compito di annunciare il Vangelo, dal compito di trasmettere le tradizioni ai nipoti. C’è bisogno di mettersi in cammino e, soprattutto, di uscire da sé stessi per intraprendere qualcosa di nuovo.

C’è, dunque, una vocazione rinnovata anche per te in un momento cruciale della storia. Ti chiederai: ma come è possibile? Le mie energie vanno esaurendosi e non credo di poter fare molto. Come posso incominciare a comportarmi in maniera differente quando l’abitudine è divenuta la regola della mia esistenza? Come posso dedicarmi a chi è più povero quando ho già tanti pensieri per la mia famiglia? Come posso allargare il mio sguardo se non mi è nemmeno consentito uscire dalla residenza in cui vivo? La mia solitudine non è un macigno troppo pesante? Quanti di voi si fanno questa domanda: la mia solitudine non è un macigno troppo pesante? Gesù stesso si è sentito rivolgere una domanda di questo tipo da Nicodemo, il quale gli chiese: «Come può nascere un uomo quando è vecchio?» (Gv 3,4). Ciò può avvenire, risponde il Signore, aprendo il proprio cuore all’opera dello Spirito Santo che soffia dove vuole. Lo Spirito Santo, con quella libertà che ha, va dappertutto e fa quello che vuole.

Come ho più volte ripetuto, dalla crisi in cui il mondo versa non usciremo uguali: usciremo migliori o peggiori. E «voglia il Cielo che […] non sia stato l’ennesimo grave evento storico da cui non siamo stati capaci di imparare – siamo duri di testa noi! –. Che non ci dimentichiamo degli anziani morti per mancanza di respiratori […]. Che un così grande dolore non sia inutile, che facciamo un salto verso un nuovo modo di vivere e scopriamo una volta per tutte che abbiamo bisogno e siamo debitori gli uni degli altri, affinché l’umanità rinasca» (Enc. Fratelli tutti, 35). Nessuno si salva da solo. Debitori gli uni degli altri. Fratelli tutti.

In questa prospettiva, vorrei dirti che c’è bisogno di te per costruire, nella fraternità e nell’amicizia sociale, il mondo di domani: quello in cui vivremo – noi con i nostri figli e nipoti – quando la tempesta si sarà placata. Tutti «dobbiamo essere parte attiva nella riabilitazione e nel sostegno delle società ferite» (ibid., 77). Tra i diversi pilastri che dovranno sorreggere questa nuova costruzione ce ne sono tre che tu, meglio di altri, puoi aiutare a collocare. Tre pilastri: i sogni, la memoria e la preghiera. La vicinanza del Signore donerà la forza per intraprendere un nuovo cammino anche ai più fragili tra di noi, per le strade del sogno, della memoria e della preghiera.

Il profeta Gioele pronunciò una volta questa promessa: «I vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni» (3,1). Il futuro del mondo è in questa alleanza tra i giovani e gli anziani. Chi, se non i giovani, può prendere i sogni degli anziani e portarli avanti? Ma per questo è necessario continuare a sognare: nei nostri sogni di giustizia, di pace, di solidarietà risiede la possibilità che i nostri giovani abbiano nuove visioni, e si possa insieme costruire il futuro. È necessario che anche tu testimoni che è possibile uscire rinnovati da un’esperienza di prova. E sono sicuro che non sarà l’unica, perché nella tua vita ne avrai avute tante e sei riuscito a uscirne. Impara anche da quella esperienza a uscirne adesso.

I sogni sono, per questo, intrecciati con la memoria. Penso a quanto è preziosa quella dolorosa della guerra e a quanto da essa le nuove generazioni possono imparare sul valore della pace. E sei tu a trasmettere questo, che hai vissuto il dolore delle guerre. Ricordare è una vera e propria missione di ogni anziano: la memoria, e portare la memoria agli altri. Edith Bruck, che è sopravvissuta al dramma della Shoah, ha detto che «anche illuminare una sola coscienza vale la fatica e il dolore di tenere vivo il ricordo di quello che è stato – e continua –. Per me la memoria è vivere». [3] Penso anche ai miei nonni e a quanti di voi hanno dovuto emigrare e sanno quanto è faticoso lasciare la propria casa, come fanno ancora oggi in tanti alla ricerca di un futuro. Alcuni di loro, forse, li abbiamo accanto e si prendono cura di noi. Questa memoria può aiutare a costruire un mondo più umano, più accogliente. Ma senza la memoria non si può costruire; senza delle fondamenta tu mai costruirai una casa. Mai. E le fondamenta della vita sono la memoria.

Infine la preghiera. Come ha detto una volta il mio predecessore, Papa Benedetto, santo anziano che continua a pregare e a lavorare per la Chiesa, disse così: «La preghiera degli anziani può proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo più incisivo che l’affannarsi di tanti». [4] Questo lo ha detto quasi alla fine del suo pontificato, nel 2012. È bello. La tua preghiera è una risorsa preziosissima: è un polmone di cui la Chiesa e il mondo non possono privarsi (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 262). Soprattutto in questo tempo così difficile per l’umanità, mentre stiamo attraversando, tutti sulla stessa barca, il mare tempestoso della pandemia, la tua intercessione per il mondo e per la Chiesa non è vana, ma indica a tutti la serena fiducia di un approdo.

Cara nonna, caro nonno, nel concludere questo mio messaggio, vorrei indicare anche a te l’esempio del Beato – e prossimamente santo – Charles de Foucauld. Egli visse come eremita in Algeria e in quel contesto periferico testimoniò «la sua aspirazione a sentire qualunque essere umano come un fratello» (Enc. Fratelli tutti, 287). La sua vicenda mostra come sia possibile, pur nella solitudine del proprio deserto, intercedere per i poveri di tutto il mondo e diventare davvero un fratello e una sorella universale.

Chiedo al Signore che, anche grazie al suo esempio, ciascuno di noi allarghi il suo cuore e lo renda sensibile alle sofferenze degli ultimi e capace di intercedere per loro. Che ciascuno di noi impari a ripetere a tutti, e in particolare ai più giovani, quelle parole di consolazione che oggi abbiamo sentito rivolte a noi: “Io sono con te tutti i giorni”. Avanti e coraggio! Che il Signore vi benedica.

Francesco

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Sabato, 24 Luglio 2021 08:10

LA TRUFFA DEL FINTO INCIDENTE E ALTRO

Sono sempre più gli anziani che denunciano e che non cadono nei raggiri dei truffatori. Questo anche grazie al vostro aiuto. D'estate i truffatori non vanno in vacanza. Una delle classiche #truffe è quella del finto #avvocato. Un signore dai modi gentili al telefono si presenta come un avvocato e avvisa l’anziano che un familiare, di solito un figlio o un nipote, è stato responsabile di un incidente e che ha necessità di ricevere del denaro per non avere problemi con la giustizia. È un complice a presentarsi dall'anziano per ritirare soldi e gioielli. Continuate a parlare con i vostri anziani e aiutateli a difendersi. Consultate altri stratagemmi ricorrenti al link https://www.poliziadistato.it/articolo/40151
#essercisempre #chiamatecisempre

Le truffe non vanno in quarantena e neanche in vacanza. I malintenzionati, infatti, non si fanno scrupoli e vanno sempre a caccia di qualcuno da raggirare, soprattutto le persone anziane. Ora ladri e truffatori hanno anche una scusa in più per tentare di entrare in casa: l’emergenza dovuta al Coronavirus.

Parlate con i vostri anziani, familiari o vicini di casa, e metteteli in guardia da possibili raggiri. Bastano pochi consigli per aiutarli a difendersi.

Negli ultimi mesi si sono, infatti, già verificati casi in cui finti operatori della Asl hanno tentano di contattare al telefono diverse persone, con la scusa di dover fare il tampone per verificare la presenza del coronavirus, e finti infermieri si sono presentati alla porta con la scusa di sanificare i soldi o per offrire farmaci o presidi medici.

Nel periodo estivo, poi, il pericolo delle truffe è maggiore a causa del parziale svuotamento delle città. Le persone della terza età sono quelle che rimangono più sole. Dobbiamo far sapere ai nostri nonni e genitori che non sono soli. La Polizia di Stato è sempre presente e quando si hanno dubbi sulle persone che si incontrano o che vogliono entrare in casa è bene telefonare al 113 o al Numero unico di emergenza 1 1 2.

Se qualcuno resta vittima di una truffa o di un furto è importante denunciare l’accaduto perché così si dà la possibilità alle Forze dell’ordine di svolgere indagini ed evitare che altri subiscano il raggiro.

Quindi è fondamentale rivolgersi sempre con fiducia alle Forze di polizia per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo.

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