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Sabato, 24 Luglio 2021 08:01

ANDARE IN BICI IN MONTAGNA? SI' MA CON PRUDENZA!

2012-2020, +116% INCIDENTI: UN ARTICOLO DA LEGGERE, DEI CONSIGLI DA SEGUIRE
Negli ultimi anni sono aumentati notevolmente gli appassionati che frequentano la montagna a bordo di mountain bike o e-bike con la pedalata assistita.

I nostri consigli per loro sono simili a quelli per gli escursionisti.

Innanzitutto: prudenza! E oltre a una buona dose di prudenza, anche dispositivi di protezione (caschetto, protezioni per ginocchia, gomiti e schiena) e rispetto per i tracciati misti ciclabili/pedonali. Infatti solo con un rispetto reciproco escursionisti-biker la convivenza tra questi sport è sicura e il divertimento assicurato per tutti.

Infine, per chi sale in sella a un'e-bike, ricordate di rispettare lo sforzo di chi arriva in cima con le proprie forze e di non eccedere in velocità durante la discesa a valle per la vostra e altrui sicurezza. Buone pedalate a tutti!
(foto di MtbCultit)

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Sabato, 24 Luglio 2021 07:47

Record storico dell’export alimentare.

Trezzi: “Considerare cibo come risorsa strategica”
Nei primi cinque mesi del 2021 il valore delle esportazioni nazionali nel comparto ha toccato la cifra
record di 17 miliardi. “Si aprono nuovi spazi anche per il ritorno dei giovani all’agricoltura”

COMO-LECCO – Record storico nelle esportazioni per il comparto alimentare Made in Italy. Nei primi cinque mesi del 2021, infatti, il valore dell’export è stato di quasi 17 miliardi di euro, cifra mai raggiunta in passato. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero con un ulteriore balzo dell’alimentare dell’8,9% da gennaio a maggio. Il settore, peraltro, è stato l’unico in crescita anche nell’anno passato in piena pandemia.

“Anche le due province lariane hanno contribuito a questo risultato – commenta il presidente della Coldiretti interprovinciale Fortunato Trezzi – ma per difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero bisogna considerare il settore agroalimentare come vera e propria risorsa strategica. L’emergenza sanitaria Covid ha provocato una svolta salutista nei consumatori a livello globale che hanno privilegiato la scelta nel carrello di prodotti alleati del benessere come quelli della dieta mediterranea.

A trainare la crescita ci sono, infatti, prodotti base come il vino che guida la classifica dei prodotti Made in Italy più esportati, seguito dall’ortofrutta fresca. Con la pandemia si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione. Ora, però, bisogna lavorare al taglio della burocrazia che frena le imprese ed investire su progetti di ampio respiro per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy, agendo anche sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccando tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti”.

Per sostenere la vera ripartenza, con il Recovery Plan, sono strategici i progetti sull’agroalimentare Made in Italy presentati da Coldiretti in grado di creare un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni: dalla digitalizzazione delle campagne all’innovazione tecnologica, dalla creazione di foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città agli invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua. Anche i fondi europei – conclude Trezzi – “vanno utilizzati per finanziare progetti strategici superando i limiti alla capacità di investimento nel comparto agricolo ed alimentare per portare benefici all’intero Sistema Paese con un impegno di lungo periodo. Per far crescere il Made in Italy, infatti, sono fondamentali i contratti di filiera in grado di garantire un’equa distribuzione di valore fra tutti i componenti”.

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Venerdì, 23 Luglio 2021 17:41

ANDAMENTO VACCINAZIONI: CRANDOLA, CORTENOVA E PARLASCO SUPERANO IL 70% DI SECONDE DOSI

All'indomani dell'annuncio dell'introduzione (a partire dal 6 agosto) dell'obbligo del green pass per poter accedere ad una serie di servizi, eventi e manifestazioni, la situazione della campagna vaccinale nei 15 comuni che teniamo da tempo monitorati evidenzia una sostanziale stabilità nelle prime dosi: questo fa pensare che chi ha voluto vaccinarsi lo ha fatto, ma, stando alle percentuali resistono ancora sacche di persone che non hanno ancora ricevuto, appunto, la prima dose.

Progrediscono le seconde, invece, ed i vaccinati "completi" superano il 63% della popolazione target.

Ha fatto molto rumore anche su alcuni rogani di stampa nazionali il dato premanese che con il 91,65% pone Premana al primo posto in Italia per prime dosi erogate.

Sarà interessante ora verificare gli effetti del nuovo decreto legge. Già oggi sembra che a livello Italia si stia registrando un elevatissimo numero di prenotazioni da parte dei "ritardatari" e di "resistenti".

Come nel resto della penisola, anche da noi sono molti gli ultrasessantenni ancora non coperti ai quali viene rivolto l'invito di provvedere a recarsi ai centri vaccinali.

 

COMUNE N° prime dosi 1^ dose su popolazione target N° seconde dosi 2^ dose su popolazione target Popolazione target
CRANDOLA 199 86,52% 164 71,30% 230
CORTENOVA 889 87,59% 717 70,64% 1.015
PARLASCO 110 90,91% 85 70,25% 121
PREMANA 1723 91,65% 1294 68,83% 1.880
CASARGO 601 83,70% 493 68,66% 718
CASSINA 355 82,18% 278 64,35% 432
MOGGIO 303 77,49% 248 63,43% 391
PRIMALUNA 1510 79,02% 1196 62,59% 1.911
INTROBIO 1339 78,40% 1066 62,41% 1.708
BARZIO 831 75,14% 681 61,57% 1.106
PASTURO 1308 79,51% 1005 61,09% 1.645
TACENO 351 77,14% 277 60,88% 455
MARGNO 258 81,13% 190 59,75% 318
CREMENO 1007 72,19% 816 58,49% 1.395
PAGNONA 219 69,75% 170 54,14% 314
TOTALE 11.003 80,67% 8.680 63,64% 13.639
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Venerdì, 23 Luglio 2021 14:43

DISGRAZIA IN MONTAGNA, CI LASCIA FRANCESCO "CECO" GALPERTI

La montagna gli ha dato molto. La montagna gli ha tolto tutto. Anche la vita. Il “Ceco”, Galperti Francesco da Cortenova, classe 1955, se ne è andato nel pomeriggio di giovedì, nel cuore di quelle montagne che rappresentavano, per lui, più che una passione, un’imprescindibile condizione di vita. Una vita trascorsa fra nevi e ghiacciai, fra vertiginose lame di granito e scoscese pareti rocciose. Roccia grigia e rugosa di Grigna e Grignetta, che il “Ceco” aveva più e più volte affrontato con meticolosa perizia e infaticabile volontà legato a una corda sottile che, lui non lo sapeva, avrebbe segnato il suo destino.

È morto così, Galperti Francesco, mentre scendeva in corda doppia dal Dente del gigante, nel gruppo del Monte Bianco. Questo hanno raccontato agli uomini del soccorso alpino francese i suoi due compagni di cordata. Distrazione, un appoggio che cede, un appiglio che si sgretola, l’imprevisto che in montagna è sempre in agguato soprattutto lungo la via del ritorno. Quando la conquista della vetta ti lascia dentro una pericolosa miscela di stanchezza e gioia intensa. Quando gli occhi si abbassano e vedi il bagliore del ghiaccio, là in fondo, là in basso.

Quando ai piedi della parete ti aspettano solo passi sazi e appaganti verso il rifugio. Quando la tensione dell’ascesa si allenta e la convinzione che il difficile sia ormai alle spalle mente con spudorata crudeltà. Molti alpinisti hanno conosciuto la loro fine lungo la via del ritorno. Eppure era prudente ed esperto, il “Ceco”. Non lasciava mai nulla al caso. Aveva vinto cime italiane e straniere. Partiva spesso verso le Ande dove aveva conquistato Alpamayo e Huascaran.

E poi ascensioni e trekking in Himalaya, e Tibet e un’invernale sulla parete Fasana e cento altre imprese, grandi e piccole. Capitava di incontrarlo in “allenamento” con la moglie Ambrogina lungo i nostri sentieri e mulattiere. E ti imbattevi spesso, anche a Introbio, nel suo sguardo celeste. Nel suo volto increspato dal sole delle cime più alte. Insomma, uno di quelli che a stare fermi non ci riescono proprio. Perché la montagna è là, e ti chiama, e ti lusinga e non puoi proprio dire no. La montagna ha chiamato il “Ceco” per l’ultima volta. Aveva gli occhi azzurri Galperti Francesco detto “Ceco”.

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Venerdì, 23 Luglio 2021 13:48

IL "CECCO" SE NE E' ANDATO SUL MONTE BIANCO

La notizia a Cortenova è arrivata ieri: informazioni frammentarie, pochi particolari ed una sola certezza, il "Cecco" Galperti era stato rapito dalla montagna.

Poi la ricerca di qualcosa di più preciso fino a questa mattina quando le agenzie di stampa hanno battuto uno scarno comunicato in cui si dice che "Un alpinista italiano di 66 anni, originario di Cortenova, in Lombardia, è morto ieri pomeriggio, durante la discesa da una vetta del massiccio del Monte Bianco, al confine franco-italiano. Lo hanno reso noto i soccorritori alpini. La cordata di tre alpinisti italiani era impegnata nella discesa dal Dente del Gigante (4.013 metri di altezza) quando, intorno alle 16.30, l’alpinista lombardo è caduto a circa 3.850 metri di altitudine".

"I soccorsi italiani, subito allertati, hanno chiesto l’intervento della Gendarmeria francese d’alta montagna di Chamonix, arrivata sul posto con un medico. Inutili i tentativi di rianimare lo scalatore. Come per ogni incidente grave in montagna, è stata aperta un’inchiesta sulle circostanze e sulle cause, al momento non ancora accertate. I due compagni di squadra, sotto choc, sono stati ascoltati già ieri".

E sotto choc c'è una comunità, quella cortenovese, ma anche tutto il mondo dell'alpinismo lecchese che conosceva bene Francesco Galperti, scalatore e alpinista esperto, motore di molte spedizioni extraeuropee sia in Asia che in Sudamerica, e forse proprio nel Sudamerica il "Cecco" aveva trovato le maggiori soddisfazioni.

Descritto come uno "prudente" e "mai in competizione se non con sè stesso", Francesco Galperti era pervaso da quella passione per la montagna che contraddistingue molti valsassinesi che però preferiscono stare ai bordi della notorietà seppure avrebbero tutti i titoli per essere protagonisti.

Ai familiari giungano le condoglianze del nostro giornale.

(foto cortesemente da Lecconotizie.com)

 

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Venerdì, 23 Luglio 2021 06:12

PROMULGATO IL DECRETO SULL GREEN PASS

PRINCIPALI NOVITÀ DEL NUOVO DECRETO EMANATO DAL GOVERNO GREEN PASS (QUI SOTTO POTETE SCARICARE L'INTERO DECRETO):

È valido per chi abbia avuto almeno una dose di vaccino, abbia fatto un tampone negativo nelle 48 ore precedenti o sia guarito dal Covid nei sei mesi precedenti - servirà dal 6 agosto per:
🍝 accedere ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti (mentre non sarà invece necessario per consumare al bancone, anche se al chiuso);
🎭 spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive;
🖼 musei, mostre e luoghi della cultura;
🏊🏻 piscine, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
🌭 sagre, fiere, convegni e congressi;
🎢 centri termali, parchi tematici e di divertimento;
🏫 centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
💵 attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
✍🏻 concorsi pubblici.
👫💉💊Le disposizioni non si applicano ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della Salute.
🚊 Treni e trasporti pubblici non sono al momento soggetti al Green pass per far entrare i passeggeri.
💃 Le discoteche restano chiuse.
⛔️Lo stato di emergenza è prorogato al 31 dicembre 2021.

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Venerdì, 23 Luglio 2021 06:03

DOMANI L'ARRIVEDERCI A MARGHERITA

Si svolgeranno sabato pomeriggio alle ore 14,30 a Introbio i funerali di Margherita, la cui vicenda ha commosso e coinvolto da anni tutta la Valle.

La bimba di otto anni, afflitta dalla Sindrome di Rett, stava trascorrendo alcuni giorni al Dynamo Camp di terapia ricreativa a Pistoia, quando ha accusato un problema respiratorio ed è stata ricoverata all’ospedale di Firenze dove si è spenta nella serata di mercoledì.

Varie erano state le iniziative negli anni scorsi per raccogliere fondi e contrastare la sua terribile malattia, ma purtroppo non c`e` stato nulla da fare.

Come ha sottolineato il Sindaco Adriano Airoldi “Tutta la nostra comunità è vicina alla famiglia, in questi anni il paese si è mobilitato come ha potuto per cercare di dare un aiuto. E’ una famiglia esemplare la loro, per la forza e il coraggio con cui in questi anni hanno lottato affinché si potesse trovare una cura per la loro Margherita ma anche per gli altri bimbi affetti da questa malattia. Siamo tutti addolorati e ci stringiamo a loro in questo momento”.

I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata presso la Chiesa di San Michele a Introbio, come detto Sabato 24 Luglio alle 14,30, ma saranno seguiti in diretta online presso Pra Baster da tutto il paese colpito al cuore da questo lutto.

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