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Lunedì, 16 Agosto 2021 07:41

Magnificat di Mino Cerezo

Un felice ferragosto con questa Maria del Magnificat di Mino Cerezo (con il commento che potrete leggere nel libro guida che stiamo preparando per i 90 anni di Mino il prossimo 2022). Angelo

1993, Magnificat; Chiesa di Luciara, Prelatura di São Felix do Araguaia, Mato Grosso, Brasile; murale di 7 x 2,80 m dipinto con materiali acrilici di fabbricazione brasiliana

Il murale è un’attualizzazione del Magnificat; il testo di Luca è rappresentato facendo riferimento alla realtà e al lavoro pastorale che si svolge nella Prelatura di Sao Felix, della quale è vescovo Pedro Casaldaliga. Questo si può rilevare, ad esempio, nel particolare corrispondente a Lc 1,52: “Ha rovesciato dal trono i potenti…” nell’immagine di un’umile donna, lavandaia, che calpesta il trono rovesciato, con la forza del Lavoro e della Speranza, come scrive Casaldaliga. Oppure nell’traduzione pittorica del versetto: “Ha colmato i poveri di beni” (Lc 1,53) tramite la scelta della donna interprete dell’anelito universale dei poveri alla dignità, alla salute, all’educazione, alla giustizia, alla terra, alla partecipazione, al pane, a una casa dignitosa. Casaldaliga commenta così: “Riempie dei beni del Regno l’Umanità povera e manda nudi quanti accumulano…”.

Secondo Mino questa è l’opera più riuscita tra quelle numerose realizzate nella stessa Prelatura.

 

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Domenica, 15 Agosto 2021 13:57

Talebani a Kabul: torneranno i loro crimini ?

Nelle ultime ore, le milizie dei talebani sono entrate a Kabul. Dopo alcune settimane in cui, progressivamente, gli insorti erano riusciti a conquistare una serie importante di centri urbani, adesso i loro negoziatori stanno trattando presso il palazzo presidenziale una transizione pacifica, che riporterà l’Afghanistan alla situazione antecedente l’operazione Enduring Freedom del 2001. Dopo Kandahar, Herat, Kunduz, Mazar-i Sharif, Lashgar Gah, Bamiyan e altre zone nevralgiche, anche la capitale è quindi caduta nelle mani degli integralisti.

Esistono comprovati accertamenti dei crimini e degli assassini ordinati dal leader dei talebani, Mohammed Omar, tra il 1996 e il 2001, con il sostegno della Corte Islamica e di Dadullah, il loro comandante militare. Esecuzioni di massa e genocidi diventarono una prassi ampiamente utilizzata dal Governo instaurato da Omar. Impiccagioni, stermini, deportazioni e torture colpirono soprattutto i dissidenti e la Northern Alliance, la fazione avversa alla dittatura, i cui guerriglieri furono militarmente sconfitti. I massacri comportarono regolarmente decine, centinaia di morti.

I talebani giunsero ad occupare il 90% dell’Afghanistan e istituirono il proprio regime. I loro precetti tormentarono persino le donne. Lo stadio di Kabul fu impiegato per mostrare agli spettatori delle partite le punizioni inflitte. L’infrastruttura ellittica occupa un’ampia zona del centro urbano e si distingue dalle abitazioni. Le pareti color marmo ospitano le tribune. I crimini furono testimoniati da immagini, che presentarono i condannati, trasportati con furgoni, attaccati alle porte del campo e strangolati dalle corde, davanti agli spettatori.

All’inizio dell’autunno del 2000, i miliziani di Dadullah e Omar impiccarono due individui, colpevoli di aver svolto attentati a Kabul e di far parte delle truppe comandate da Masood. Omar firmò la loro condanna a morte. I corpi, appesi a delle gru, furono esposti nei pressi di Piazza Ariana, dove gli stessi talebani avevano ucciso il Presidente comunista Najibullah. I patiboli comparivano tra le sanzioni imposte ordinariamente nell’Emirato. Lo stadio fu usato anche per l’esecuzione di una donna, Zarmeena, nel 1999, obbligata a raggiungere il centro del terreno, giustiziata e lasciata sul campo, sdraiata. Lo stesso impianto sportivo alloggiò altre condanne a morte. Nel 1998, le mani di due ladri furono anestetizzate e tagliate nettamente, dopo la fucilazione di un individuo.

Nel 2001, prima che l’operazione Enduring Freedom destituisse la leadership di Omar, i talebani mostrarono agli abitanti di Kabul differenti impiccagioni. La loro crudeltà non si fermò alle condanne. Lo stadio ospitò spettacoli sanguinari. Le Nazioni Unite attribuirono al regime sia i massacri di Yakawlang, Robatak e Bedmishkin, dove furono rinvenute delle fosse comuni, sia le stragi operate in differenti zone attraversate dalla guerra. I talebani assediarono il centro urbano di Herat nel 1995. La resistenza si piegò. Eliminazioni, esecuzioni e impiccagioni diventarono abituali.

Fino al 2000, i prigionieri furono torturati e uccisi. I loro cadaveri restarono ai bordi delle strade. La fine della dittatura non interruppe i crimini di guerra. Nel 2004, la provincia di Farah osservò le forche delle milizie statali. La prassi delle impiccagioni, d’altronde, era stata introdotta anche dal Governo di Rabbani e le azioni della stessa Alleanza del Nord non differirono molto dai modi utilizzati da Omar e dagli altri talebani, la cui presenza in Pakistan e in Afghanistan è ribadita.

(Alessandro Ceresa attualmente gestisce uno studio da commercialista, ha collaborato negli anni 1999-2001 con l`Organizzazione RAWA.ORG) 

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Domenica, 15 Agosto 2021 10:18

CAMPIONATI ITALIANI DI CORSA IN MONTAGNA: UNO SPETTACOLO!

in Sport

CAMPIONATI ITALIANI DI CORSA IN MONTAGNA: A CORTENOVA VINCE LO SPETTACOLO

CORTENOVA – Non era nuovo a queste manifestazioni, ma il Csc Cortenova in cabina di regia dei Campionati Italiani di corsa in montagna in occasione del suo 50° anniversario di fondazione, si è superato. La blasonata società valsassinese capitanata da Giovanni Selva e presieduta da Riccardo Benedetti, ha ricevuto solo elogi per la perfetta organizzazione della seconda prova del campionato italiano di corsa in montagna nella formula di sola salita.

 

Tre partenze separate per le categorie in gara

Prime a partire in località “La Piazza” a Crandola, sono state le Juniores che alle ore 9, puntuali, hanno iniziato la loro ascesa verso il traguardo, unico per tutte le categorie, posto nelle vicinanze della chiesetta al Pian delle Betulle. Dopo 4km e 380m di dislivello, in 27’15” taglia in solitaria il traguardo Martina Falchetti per lo Sport Club Merano, dietro in 27’31” Luna Giovannetti dell’Atl Valle di Cembra si prende il secondo posto di giornata e a completare il podio con 27’40” Manuela Pedrana dell’Atl Alta Valtellina. Le lecchesi presenti concludono al 17° posto Marta Crippa in 33’11”, al 18° Francesca Gnecchi in 33’38” entrambe dell’Atl Lecco Colombo Costruzioni, e al 19° in 41’57” per il Ca Lizzoli conclude Veronica Bassu.

A Vegno alle 9.15 prendono il via gli Juniores e le categorie dalla Seniores Master 60 in su, sia maschile che femminile, 5,4km da salire con 800m di dislivello. Dopo 36’08” a tagliare il traguardo vittorioso Samuel Demetz ancora dello Sport Club Merano, battuta la coppia della Podistica Valle Varaita composta da Elia Mattio e Simone Giolitto a completare il podio rispettivamente in 36’21” e 36’41”. Per l’Atl Lecco Colombo Costruzioni i tre campioni italiani di categoria di società della corsa campestre, Konjoneh Maggi 8° in 38’28”, Giovanni Artusi 15° in 40’21” e Jonut Puiu 16° in 40’45”, per il Cs Cortenova al 20° posto Lorenzo Pepe in 44’04”.

La lecchese Giovanna Cavalli in gara con i colori dell’Atl Paratico, già campionessa italiana di categoria a Colorina, si conferma la più forte tra le Master 60 e salendo in 49’18”, stacca Elisa Pellicioli dell’Atl Di Lumezzane, seconda in 52’22”. Al maschile sale sul podio col 2° posto Gianbattista Muttoni della Pol Pagnona salito in 49’46”, a salire più veloce di tutti è stato per l’Atl Di Lumezzane Pier Alberto Tassi che impiega 45’46”, a completare il podio di questa categoria, Flavio Mangili per l’Atl Paratico in 50’16”. I lecchesi concludono al 5° posto con Giovanni Civillini in 55’54” per la Sev Valmadrera, al 7° il compagno di club Italo Thaler in 57’33” e all’8° per la Pol Pagnona Marino Tagliaferri in 1h03’52”.

Dal Campo Sportivo Todeschini a Bindo le ultime due partenze, Vivien Bonzi 2^ e Elisa Pastorelli 3^ tra le Promesse

Alle 9.30 a prendere il via la categoria AssolutaPromesse e dalla Senior Master35 fino alla 55, poco più di 8km e 1028m di dislivello. Successo dopo 57’11” a Francesca Ghelfi della Podistica Valle Varaita che precede la sorella Erica che arriva in 57’32” e per l’Atl Saluzzo in 58’07” terza Wambuy Lucy Murigi. Tra le Promesse la compagna di club Alessia Scaini, 4^ Assoluta in 58’35” oltre a vincere la tappa di giornata indossa anche la maglia di campionessa italiana 2021 precedendo la lecchese Vivien Bonzi del Gruppo Escursionisti Falchi Olginatesi, in testa dopo la prima prova ma oggi 8^ Assoluta e 2^ Promessa in 1h01’55”. Elisa Pastorelli dell’Atl Lecco Colombo Costruzioni, al 3° posto di giornata tra le Promesse con 1h06’23” che vale anche il 17° posto Assoluto, davanti a lei per la Vam Race Martina Brambilla 15^ Assoluta in 1h05’24”. A seguire Arianna Oregioni 35^ in 1h11’10” per l’Us Derviese, Aurora Invernizzi del Team Pasturo 38^ Assoluta e 9^ Promessa, al 41° posto l’atleta di casa del Cs Cortenova, Laura Basile in 1h12’23”, al 44° per il Team Pasturo conclude Vasilica Nastrut in 1h15’37”, Elena Rusconi del Cs Cortenova 46^ in 1h16’11”, Francesca Colombo dell’Atl Lecco Colombo Costruzioni conclude in 1h16’46” con Maria Gianola del Cs Cortenova subito dietro in 1h17’16”, per la Sev Valmadrera al 51° posto Silvia Gilardi con 1h18’56” e per la Pol Pagnona al 52° posto in 1h20’12” Emanuela Fossati che precede la compagna di club Anna Busi 55^ in 1h27’59” e per il Cs Cortenova al 56° posto Silvia Ferrario con 1h36’25”.

Alle 10 lo start dell’ultime gara, la più lunga e la più numerosa con 136 partenti

10,2km e 1160m di dislivello, spettacolare colpo d’occhio con il lungo serpentone che sale le prime rampe ancora compatto, man mano che passano i km davanti si forma un gruppetto con i migliori che si giocano sia la vittoria di giornata che il titolo italiano Assoluto e Promesse 2021. Lo speaker al traguardo aggiorna la situazione ai vari passaggi, e il pubblico vive in trepidante attesa le fasi finali. Cesare Maestri fa il vuoto e si prende la vittoria di giornata e il titolo italiano bissando quello della passata stagione, Giovanni Dedivittis 3° tra le Promesse.

Arrivo in solitaria per Cesare Maestri, l’alfiere dell’Atl Valli Bergamasche Leffe con 53’37” stacca Francesco Puppi dell’Atl Valle Brembana che arriva in 54’42” resistendo al ritorno di Alex Baldaccini del Gs Orobie che si prende il gradino più basso del podio in 54’47”. Miglior lecchese Giovanni Dedivittis che per il Team Pasturo, salendo in 1h00’55” si prende il 25° posto Assoluto ma sale sul terzo gradino del podio tra le Promesse preceduto da Luca Merli dell’Atl Valchiese che sale in 56’29” e da Isacco Costa del Gs Quantin Alpenplus salito in 1h00’08”.

Gli altri lecchesi concludono

38° Danilo Brambilla 1h02’56” (Falchi Lecco), 55° Adriano Ticozzelli 1h06’28” (Team Pasturo), 56° Giovanni Malugani 1h06’53” (Ca Lizzoli), 65° Claudio Tagliaferri 1h08’06” (Pol Pagnona), 76° Fausto Lizzoli 1h09’39” (Ca Lizzoli), 81° Luca Felice Tantardini 1h11’02” (14° Promesse) (Cs Cortenova), 85° Gianni Codega 1h11’51” (Cs Cortenova), 95° Italo Conti 1h14’20” (Pol Pagnona), 96° Daniel Rubini 1h14’54” (Pol Pagnona), 107° Attilio Ezio Artusi 1h19’29” (Cs Cortenova), 109° Daniele Donadoni 1h21’12” (Team Pasturo), 110° Giacomino Lizzoli 1h21’41” (Ca Lizzoli), 113° Davide Gottifredi 1h22’45” (Pol Bellano Galperti Group), 116° Michele Basile 1h24’38” (Cs Cortenova), 120° Angelo Camarini 1h25’33” (Team Pasturo), 121° Massimiliano Meroni 1h25’37” (Team Pasturo), 123° Daniele Tagliaferri 1h27’31” (Pol Pagnona), 127° Davide Ghislanzoni 1h29’10” (Falchi Lecco), 128° Dario Aliprandi 1h30’33” (Ca Lizzoli), 129° Massimo Balossi 1h32’00” (Pol Rovinata), 130° Efisio Bassu 1h32’24” (Ca Lizzoli); 131° Luca Vitali 1h33’19” (Ca Lizzoli), 132° Luca Agostino Scarsi 1h35’59” (Cs Cortenova), 133° Roberto Regazzoni 1h36’28” (Cs Cortenova).

Premiazioni di società, 3° posto per gli Juniores dell’Atl Lecco Colombo Costruzioni

Con 97 punti la Podistica Valle Varaita vince la classifica tra gli Juniores, precedendo al 2° posto il Gp Val Chiavenna con 91 e l’Atl Lecco Colombo Costruzioni con 84, al 14° posto il Cs Cortenova con 21 punti. Tra le Juniores a vincere lo Sportclub Merano con 56 punti, solo sei punti separano la bresciana Free Zone argento con 50 e al terzo posto l’Atl Saluzzo con 42. Per l’Atl Lecco Colombo Costruzioni il 7° posto con 27 punti e per il Ca Lizzoli il 12° con 12 punti.

La classifica Assoluta femminile vede la vittoria dell’Atl Saluzzo con 167, seguita da La Recastello Radici Group con 148 e dalla Podistica Valle Varaita con 137, al 7° posto l’Atl Lecco Colombo Costruzioni con 57, al 9° gli Escursionisti Falchi Olginatesi con 53, al 12° il Cs Cortenova con 47, al 13° la Vam Race con 46, al 15° il Team Pasturo con 40, al 21° l’Us Derviese con 26, al 25° la Pol Pagnona con 15 e al 26” la Sev Valmadrera con 10.

La classifica maschile vede l’Atl Valli Bergamasche Leffe vincere con 284 punti e a seguire al secondo posto Us Malonno con 250 e Sa Valchiese con 243, le lecchesi chiudono al 12° posto col Team Pasturo a 84 punti, al 23° i Falchi Lecco con 44, al 28° il Ca Lizzoli con 32, al 32° la Pol Pagnona con 19, al 34° il Cs Cortenova con 4, al 40° la Pol Bellano Galperti Group con 1 e con lo stesso punteggio al 43° la Pol Rovinata.

Entusiasmante commento di Riccardo Benedetti, presidente del sodalizio organizzatore

Soddisfatto di quanto fatto dai suoi “uomini” il presidente del Cs Cortenova (che festeggia il 50° di fondazione) Riccardo Benedetti: “Devo fare un grandissimo ringraziamento a tutto il settore atletica del centro sportivo, quello che hanno saputo fare, è sotto gli occhi di tutti e i commenti che arrivano dai partecipanti, ci rende orgogliosi di aver organizzato questa giornata di festa, non solo sportiva. Un’organizzazione perfetta sotto tutti i punti di vista, aiutati da una giornata stupenda in questa splendida cornice del Pian delle Betulle, immersi nel verde in mezzo alla natura e come mi hanno riportato a fine gara, anche i complimenti per aver ripulito immediatamente il percorso, avevamo dei volontari che seguendo il tracciato di gara, hanno raccolto quello che i concorrenti avevano perso sul percorso, abbiamo corso in mezzo alla natura ed è giusto rispettarla al massimo. Abbiamo dei posti bellissimi e con Alberto Zaccagni del Team Pasturo, e a Massimo Sanelli del Premana potremmo organizzare congiuntamente una grande manifestazione della corsa in montagna, chissà se un domani potremo vedere la disciplina sport olimpico”.

Un doveroso ringraziamento a chi ha contribuito alla manifestazione

E prima di salutare il presidente del Cs Cortenova, raccogliamo i suoi ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita manifestazione, agli sponsor, alle autorità che sono intervenute, alle istituzioni presenti, al comitato nazionale della Fidal, a quello regionale e provinciale, a Gianni Mauri nella duplice veste di speaker e di presidente fidal regionale, a Fabiano Nana che si è alternato prima alla partenza e successivamente all’arrivo a sua volta come speaker, agli atleti, allenatori e accompagnatori che sono saliti in valle per gareggiare o per tifare , insomma un lungo elenco di ringraziamenti per questa riuscita festa di sport.

QUI TUTTE LE FOTO DEL BELLISSIMO EVENTO SPORTIVO (foto Sandro Marongiu)

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Domenica, 15 Agosto 2021 07:02

Un Museo delle Radio davvero eccezionale

in Cultura

Per capire che cos`e` il Museo delle Radio Vecch diBellano, a cui abbiamo accennato in un articolo precedente, ripubblichiamo un servizio fotografico che abbiamo fatto poco piu` di tre anni fa ai coniugi Panatti ( prima del Covid).

Sappiamo che il Sindaco di Bellano, Antonio Rusconi, e` molto interessato ai problemi dello sviluppo turistico non solo di Bellano ma del Lario (ottimo il suo intervento di riqualificazione dell`Orrido di Bellano).
Ci rivolgiamo allora  a lui perche` non lasci cadere questa iniziativa culturale di grande livello (e` un Museo che non sarebbe disdegnabile in nessuna grande citta`) e in qualche modo non lasci che la raccolta cosi` faticosamente creata dai Panatti venga magari piu` avanti divisa e venduta ad antiquari o collezionisti vari.

Un Museo davvero eccezionale a Bellano

Sono pochi purtroppo a saperlo, ma dentro i vicoli di Bellano si nasconde un Museo che farebbe felice qualsiasi citta` italiana, "La Ca` di Radio vecc", in via Achille 7.

Un Museo nato dalla passione e dalla raccolta di due bellanesi puri, GianPaolo Panatti ( classe 1938, ma ne dimostra di meno) e sua moglie Rina .
Panatti da giovane ha studiato elettronica in in Istituto tecnico di Milano, poi ha lavorato dieci anni alla Philips prima di decidere di mettersi in proprio.
A Bellano aveva un negozio-officina ( probabilmente lo stesso dove adesso risiede il Museo, in cui riparava televisori, radio, apparecchi elettronici di ogni genere.

La passione per l`elettronica, e la voglia di raccogliere tutto cio` che trovasse di significativo, gli era pero` nata subito: spesso invece di farsi pagare per qualche lavoro di riparazione chiedeva in cambio una vecchia radio, o un altro apparecchio, che aveva notato nella casa del cliente.

Molti sono poi i viaggi presso antiquari, o soffitte varie, che gli costavano anche parecchio denaro:"invece di portarmi al mare - fa finta di lamentarsi la moglie Rina, sempre pronta pero` a illustrare con entusiasmo ai visitatori i pezzi pregiati del Museo - comprava radio o altri apparecchi che ci costavano un occhio della testa !".

"Alcuni di questi, come l` altoparlante detto Il Marziano, costavano per l`epoca quasi come una casa".

Il risultato pero` e` davvero strepitoso, e speriamo che non vada mai perso anche in futuro. Le due salette stipate di "elettronica d`antan" contengono la prima Radio di Marconi (anno 1922), la Radiola RCA 3 sempre del 1922 ( da ascoltarsi con cuffia dell`epoca) , poi successivamente la CGE Audiola X1 del 1933.

Molte le radio dell`epoca fascista (il Fascismo utilizzava molto l`EIAR, antenata della RAI, come strumento di propaganda), come la "Radio Rurale", che doveva essere presente in ogni Municipio, per trasmettere anche nei paesi piu` remoti d`Italia i discorsi di Mussolini , Radio Balilla ecc.

Non mancano pero` le radio "politicamente" opposte, come le radio americane sempre degli anni Trenta da cui si poteva ascoltare la BBC ed altro ( notevole la Radio Marconi, italiana, del 1939).
Fino alle piu` recenti del modernariato ( anni `60 e `70), sponsorizzate dalla Coca Cola o da marche di sigarette (Radio Camel).

Persino radiotrasmettitori usati dai soldati tedeschi nella II Guerra Mondiale .

L`interesse di Panatti pero` si e` esteso anche ai grammofoni (sono presenti addirittura grammofoni della fine Ottocento, come il Dictaphone, con i cilindri al posto dei dischi di vinile, che verranno successivamente) dei radio registratori (Castelli fondatore della Magnetofoni Castelli e dell`indimenticabile "Geloso" era anche lui nato a Bellano) , e in un angolo del Museo anche i primissimi televisori ( addirittura il primo televisore sperimentale a cinescopio rotodo del 1949 !) .

UN Museo davvero inestimabile "Molti visitatori, inglesi o cinesi o giapponesi, ci hanno chiesto di comprare dei pezzi magari per portarli nei loro Musei, ma noi abbiamo risposto che non vendiamo niente !" dice ancora la signora Rina.

Sarebbe auspicabile un maggior interesse degli Enti pubblici ( Provincia , Comune o altro) per aiutare un patrimonio che, pur nato dall`iniziativa privata, e` davvero di un grande valore culturale !

Di seguito una panoramica di cio` che si trova nel Museo, con i loro fondatori: direi che stavolta le immagini parlano davvero da sole !

 

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Domenica, 15 Agosto 2021 06:54

MOTO GUZZI IN SAGRA

MOTO GUZZI: LA SAGRA HA CELEBRATO IL 100°. PROTAGONISTE LE MOTO CHE HANNO FATTO LA STORIA RACCONTATE DA OSCAR MALUGANI

Nel tardo pomeriggio di ieri grande sorpresa per i visitatori della Sagra delle Sagre che si sono trovati coinvolti nel racconto della lunga e straordinaria vicenda della Moto Guzzi nell'anno del centenario che gli organizzatori della manifestazione hanno deciso di festeggiare.

Sono affluite decine di motociclette che hanno segnato la storia della Casa di Mandello del Lario accompagnate dai loro fortunati proprietari, veri e propri collezionisti che mantengono in vita gioielli il cui valore non lo si può definire solamente in termini di denaro.

La Moto Guzzi è un mito mondiale e la Valsassina ha sempre fornito meccanici (soprattutto prima dello sviluppo dell'industria metalmeccanica in loco) ed anche le strade per le prove. Il "giro della Grigna" è sempre stato utilizzato come percorso indicatissimo per testare i nuovi modelli sia da parte della stessa Guzzi sia da parte dei giornalisti della stampa specializzata.

A raccontare e illustrare le moto con enciclopedica competenza e la grande passione che lo contraddistingue il giornalista Oscar Malugani: per ciascun modello ha indicato le caratteristiche tecniche ma, soprattutto, diversi aneddoti che hanno incantato il centinaio di persone nel frattempo accorse intorno al palco.

Una bella iniziativa, insomma, che la Sagra ha voluto allestire in quanto, come noto, per gli effetti della pandemia il "vero" centenario Guzzi è stato, si spera, solo rinviato di un anno.

La manifestazione si è conclusa con il rombo di due prototipi e gli applausi del pubblico per moto, collezionisti, organizzatori e l'Oscar.


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Sabato, 14 Agosto 2021 15:57

CIRCA120 VACCINATI IN SAGRA

Circa 120 vaccinazioni eseguite dalle ore 9 alle ore 15, tre linee di vaccinazione in tre gazebo posti accanto al furgoncino dell`Areu, soddisfatti i medici e i sanitari che hanno eseguito questa esperienza tra l`area della Sagra e il Museo La Fornace.

Supportati dai Volontari della Protezione Civile di Pasturo, e da alcuni Militari dell`Aeronautica Italiana, i medici hanno somministrato vaccini ( a scelta del richiedente) soprattutto Pfizer, Jhonson & Jhonson e Moderna ( no AstraZeneca, che come e` noto ormai e` destinato solo alle seconde dosi).

Da parte sua il pubblico, prevalentemente di giovani turisti, ha risposto bene a questa proposta: al mattino lunghe file coordinate dai volontari per sottoporsi all`iniezione (un po` meno al pomeriggio, quando ha cominciato a fare molto caldo) .

Un`esperienza sicuramente utile e possibilmente da ripetere magari in occasione di qualche altra manifestazione estiva, per facilitare il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi posti dal Generale Figliuolo, e arrivare possibilmente all`inizio delle scuole a meta` settembre in una situazione di tranquillita`.

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Sabato, 14 Agosto 2021 15:38

VAX DAY: OLTRE CENTO VACCINAZIONI. A INTROBIO, DOPO MESI, TORNA UN POSITIVO

"Siamo decisamente soddisfatti" questo il giudizio degli operatori che dalle 9 alle 15 di oggi hanno gestito il "vax day" alla Fornace.

Sono state 114 le dosi erogate di cui gran parte a minorenni che magari avevano già prenotato la vaccinazione per i prossimi giorni e che in questo modo sono riusciti ad anticipare.

Nel frattempo a Introbio - dopo mesi di assenza - è stato segnalato ufficialmente un caso di Covid19 che coinvolge anche quattro persone a stretto contatto (da quel che risulta una famiglia intera non vaccinata).

 

 

 

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Sabato, 14 Agosto 2021 13:48

L`AFGHANISTAN E` MOLTO PEGGIO DEL VIETNAM !

Persino il grande conquistatore Alessandro Magno si era fermato alle porte dell`India, i Cinesi non ci sono mai entrati e anche l`Impero Mongolo di Gengis Khan (che in realta` non si e` mai dato una vera organizzazione statale) vi era passato di sfuggita.

In tempi piu` recenti, nel XIX Secolo, era sfuggito alle grinfie dell`Impero Inglese (Commonwealth) che guardacaso si era fermato al Pakistan (che all`epoca era unito all`India).
I Russi ci si sono scornati per dieci anni, dal 1979 al 1989, fino alla dissoluzione dell`URSS, sconfitti dai Mujaiddin finanziati dalla CIA , tra cui cresceva un certo Osama Bin Laden.

La verita` e` che quei guerrieri che sono un tutt`uno con le loro montagne pietrose ed aride, insensibili e cinici, rozzi duri e violenti quanto si vuole, non sono mai stati sconfitti nella Storia.

L`Afghanistan non e` come il Vietnam: e` molto peggio, da sempre. Gli Americani hanno impiegato inutilmente 20 anni, quasi centomila uomini, 2500 morti, e soprattutto 2.000 miliardi di dollari buttati al vento (tra armi, aerei, bombe, carri armati, stipendi, uomini) per organizzare un esercito- fantoccio di circa 250.000 soldati che alla prima occasione si e` smaterializzato subito davanti a 75.000 Talebani neanche tanto bene armati ma decisi a tutto.

Che gli USA non abbiano capito bene la situazione lo hanno dimostrato fino all`ultimo, anche due giorni fa: "Kabul potrebbe cadere entro 90 giorni", aveva affermato la CIA. C`e` uno zero di troppo, probabilmente Kabul cadra` entro 9 giorni, e sara` il panico piu` totale (peggio di Saigon 1975).

E` in realta` la piu` colossale figuraccia mai fatta dall`America dalla fine della II Guerra Mondiale in poi (e i Cinesi, non c`e` dubbio, sono pronti ad approfittarne). Che cosa rimane degli Stati Uniti come "Gendarme della Democrazia" ?  Quale sara` d`ora in avanti il loro ruolo nel mondo ? E quello della NATO ? Serve ancora a qualche cosa ?

Nel giorno in cui e` morto il piu` grande teorizzatore della Pace, Gino Strada, queste riflessioni assumono un significato ancora piu` pregnante.

E` finita l`eta` dell`Imperialismo (o almeno cosi` si spera), il Presidente USA Biden vuole investire 3.500 miliardi per rilanciare l`Economia americana e risollevarsi dal Covid (bene).

Le povere donne afghane , le vere vittime di questa sciagura, torneranno a rimettersi il burqa, a non poter piu` studiare ne` lavorare, a dover uscire solo accompagnate da un maschio, a essere represse come in nessun`altra parte del mondo.

Tocchera` a loro, se ci riescono, e naturalmente speriamo di si, cercare di cambiare anche la societa` afghana, ma non avranno piu` l`apporto dei B-52 !

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