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Domenica, 12 Settembre 2021 19:35

ALPINI IN CORNISELLA PER RIPARTIRE

Una bellissima giornata di sole ed un cielo terso hanno fatto da scenario alla festa annuale degli alpini di Pasturo alla cappelletta della Cornisella. Presenti numerosi gagliardetti in rappresentanza di gruppi provenienti dalla Valle ma anche da lontano. Molto intensi gli interventi del capogruppo Locatelli e del Sindaco Artana: entrambi hanno ricordato le difficoltà degli ultimi due anni e la necessità, unita alal voglia, di ripartire. Ed enrambi hanno accennato alla situazione attuale in alcune aree del mondo dove la democrazia e la libertà sono ancora un miraggio per milioni di persone.

Una S. Messa seguita in un silenzio che amplificava ancor più emozioni e ricordi ha fatto da preludio alla cerimonia dell'ammainabandiera e, prima ancora, dal canto del Signore delle Cime che sotto lo sguardo duro e materno della Grigna tutti i presenti hanno intonato, qualcuno anche con qualche lacrima agli occhi.

Grazie agli Alpini che ogni volta ci "costringono" a riflettere sui valori importanti che devono guidare il nostro vivere quotidiano.

Cornisella1

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Domenica, 12 Settembre 2021 08:11

FESTEGGIAMENTI A CORTENOVA PER I 50 ANNI DEL CENTRO SPORTIVO

Festeggiati ieri, sabato 11 Settembre, i 50 anni dalla fondazione del Centro Sportivo di Cortenova, una lunga storia iniziata nel 1971 con l'inaugurazione del nuovo campo a sette giocatori (in erba e con pista di atletica intorno) costruito dall'intera comunità cortenovese sotto la guida del parroco di allora, Don Carlo Antonini.

Nel pomeriggio le quattro sezioni che compongono l'associazione (atletica, calcio, ciclismo e pallavolo) hanno organizzato alcune manifestazioni dimostrative al termine delle quali è stata offerta una graditissima merenda ai partecipanti.

Alle 18 Don Marco Mauri ha celebrato una S. Messa molto partecipata. Presenti, oltre a molti cittadini e appartenenti al Centro Sportivo, rappresentanti delle associazioni comunali, tanti sindaci del territorio, il presidente della Comunità Montana, i consiglieri regionali Piazza e Formenti, il sottosegretario Antonio Rossi, i rappresentanti di Fidal e CSI ed esponenti di altre associazioni sportive del territorio accolti dal Consiglio Direttivo gialloblu (ritratto nella foto sotto) composto, oltre che dal presidente, dal vice Gianni Selva (responsabile sezione atletica) e da Emanuela Mornico, Cinzia Mascheri (responsabile sezione pallavolo), Silvio Galperti (responsabile sezione calcio), Marco Acquistapace (responsabile sezione ciclismo) e Walter Negri (tesoriere).

consiglio del 50

Al termine il presidente Riccardo Benedetti è intervenuto ringraziando i presenti ma, soprattutto, chi ebbe il coraggio e la determinazione per regalare al paese una struttura che potesse andare a vantaggio delle giovani generazioni: ha anche ricordato che oggi il CSC Cortenova conta ben 473 tesserati provenienti da tutti i comuni valsassinesi e non solo, visto che si contano atleti di Bellano, Lecco e della Bergamasca.

Infine ha ripercoso brevemente la storia rammentando i momenti salienti della vita associativa: la costituzione, la costruzione del primo campo di calcio a undici, la rinascita dopo la frana del 2002 ed ora quello che tutti ci si augura debba essere il post pandemia con la costruzione del nuovo campo in sintetico.

Su quest'opera si è soffermato il Sindaco cortenovese Sergio Galperti che ha inviato un messaggio ai suoi colleghi, riprendendo i numeri citati da Benedetti poco prima, invitandoli a fare rete anche nello sport per dare sempre nuove opportunità e nuovi spazi ai giovani della Valle.

Dopo un breve intervento del consigliere regionale Formenti (che ha raccontato delle sue esperienze di atleta dove spesso si è trovato a dover battagliare con i cortenovesi), ha preso la parola Antonio Rossi. Il sottosegretario e plurimedagliato atleta olimpionico ha fatto i complimenti al Centro Sportivo ed ha voluto esprimere la sua gratitudine verso che ogni giorno si adopera affinchè lo sport raggiunga sempre più persone, dichiarandosi rincuorato dal vedere tanta gente stringersi attorno ad un'associazione sportiva, ai suoi dirigenti, agli allenatori e agli atleti.

Il presidente ha ricordato nel suo discorso anche i sindaci di questi cinquant'anni, a partire da Erino Acquistapace e Tonino Melesi, oggi scomparsi, e poi Luigi Melesi, Luigi Selva, Valerio Benedetti e l'attuale Sergio Galperti al qaule è stata donata una giacca creata appositamente per l'occasione.

Un omaggio anche per i presidenti che in questi lunghi anni hanno contribuito a far crescere il Centro. In mattinata è stato deposta una composizione floreale sulla tomba dove viene ricordato Don Carlo Antonini. Nel corso della cerimonia del pomeriggio sono state consegnate le giacche commemorative a Mario Benedetti (figlio del primo presidente "laico" Luigi), a Lino Mascheri, Alfredo Comis e Domenico Ceppi.


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Domenica, 12 Settembre 2021 06:47

MOTO GUZZI A PRIMALUNA

La Mostra delle Moto Guzzi storiche arriva all`Hotel Bianco di Primaluna

E` giunta all`Hotel Bianco di Primaluna la Mostra itinerante delle moto storiche Moto Guzzi, partita ad Aprile da Milano, mostra in cui sono esposte i modelli piu` iconici e rappresentativi della Casa Mandellese, dagli anni '20 al 1950 circa.

Moto esempi di ingegno e di meccanica, modelli rappresentativi di stile e di tecnologia all`epoca avveniristica ( e anche oggi bisogna dire con la nuova V100 , la moto dedicata al Centenario,  ingegneristicamente la casa dell`Aquila di nuovo precorre i tempi !).

Dalla Sport 15 500 del 1931, monocilindrico 500 cc 5 marce che andava alla velocita` di 100 km l`ora, al piu` economico Sport 13 del 1927, motore 4 tempi a 90km l`ora (che per le strade sterrate dell`epoca non era poco !) al diffusissimo  Guzzino degli anni `40, al Falcone, entrato prepotentemente nella cultura popolare, al C2V sempre 500 cc del 1924, 3 marce lanciate a 100 km l`ora, al GTW del 1935 con il quale due primalunesi, Marco e Tino, sono arrivato nel 2005 fino in Sicilia, a Sciacca, al Galletto 192 degli anni `60 , al SuperAlce 500, molti modelli sono esposti sulla terrazza sotto il porticato.

La Mostra, portata all`Hotel Bianco dalla passione dei titolari Gianni Beri e la moglie Patrizia Dall`Ara (entrambi ex Sindaci di Primaluna) rimarra` nella localita` valsassinese fino a domenica 12 Settembre, corredata da pannelli espositivi, in particolare sulla storia sportiva del Circuito del Lario, iniziata nel 1921 . Nel 1923 e per alcuni anni vi partecipo` anche il mitico Tazio Nuvolari, su una Bianchi 350, mentre il mattatore fu spesso Achille Varzi su Guzzi 500: la velocita` media, su quelle strade strette e sterrate, era di quasi 70 km l`ora !

 



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Domenica, 12 Settembre 2021 06:28

STRANE SCRITTE SUL SAN MARTINO

Nella tarda serata di  venerdì 10 settembre, il monte San Martino a Lecco è stato illuminato da un fascio di luce laser verde con alcuni simboli ed una scritta “Questa montagna fa parte della Provincia di Como”.

Goliardata, trovata pubblicitaria, scherno di alcuni comaschi? Ancora non si sa nulla, sicuramente questo ha fatto scalpore in quanto il San Martino è sito a Lecco e quindi Provincia di Lecco. In tanti, in città, sono rimasti per minuti con il naso all'insù, stupiti da ciò che si leggeva sulle pareti della vetta.

Le scritte erano, altresì, accompagnate da altre in pieno stile "writer", e sono stato bersaglio di insulti e scherno sui social lecchesi dove l'accostamento tra Como e il San Martino è stato visto come un affronto.
Anche la Questura di Lecco si è interessata allo strano evento, con alcune volanti impegnate in attività di controllo attorno alla zona del San Martino per individuare i presunti autori dopo le numerose segnalazioni. 

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Domenica, 12 Settembre 2021 06:24

TOMBINI PERICOLOSI A OLATE

Questa mattina, in via Caldone nel rione di Olate a Lecco, un signore anziano ha inciampato nei nuovi tombini posizionati per il cablaggio della fibra ottica ed è caduto rovinosamente.

Nel mese di luglio avevo personalmente chiamato il Comune di Lecco segnalando la pericolosità dei nuovi tombini mal posizionati, e delle strisce degli scavi che erano mal stese, in quanto in alcuni punti presentavano dei dislivelli importanti. Mi fu risposto di pazientare che forse a settembre avrebbero sistemato.

Ora è vero che la stesura dei cavi della fibra ottica è un’importante miglioria ed innovazione, che per far ciò si debba necessariamente sopportarne il disagio, ma è anche vero che questo non debba perdurare sine die, ma soprattutto deve avvenire in totale sicurezza.

I privati quando debbono fare dei lavori che necessitano la rottura dell’asfalto debbono immediatamente ripristinare “ex ante” le condizioni del manto stradale.

Nel caso del posizionamento, fatto salvo la grandezza e l’importanza dei lavori, è ammissibile un certo lasso di tempo per risistemare la situazione, ma è anche vero che questo non debba avvenire molto tardivamente.

Si aggiunga che, secondo me, l’Amministrazione Comunale, dovrebbe avere il compito di vigilare e sollecitare la chiusura dei cantieri.

Insomma, a Lecco parafrasando il motto dell’attuale Sindaco, più che CAMBIAMO PASSO, bisogna stare attenti a DOVE SI METTONO I PIEDI

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Domenica, 12 Settembre 2021 06:19

FRATELLANZA E AMICIZIA SOCIALE

Appunti sulla serata di condivisione sul mese di Agosto del Calendario Clarettiano

lunedì 5 settembre 2021

Questa sera ripenseremo insieme al mese di agosto, quello tradizionalmente dedicato alle ferie, alle vacanze, e padre Angelo si augura che sia stato per tutti un tempo positivo, riposante; annuncia poi che il Capitolo Generale dei Missionari Clarettiani che sta concludendosi a Nemi sui Colli Albani, ha rieletto Superiore Generale padre Mathew Vattamatam, uomo saggio, di grande spiritualità, che ha guidato la Congregazione negli scorsi sei anni.

Introducendo il tema cui è dedicato il mese di agosto, padre Angelo rilegge le ampie citazioni da Fratelli tutti sottolineando l’importanza di sognare insieme; ricorda che episodi di sogni e di visioni sono molto frequenti nelle pagine della Bibbia: ne sono stati scelti dodici per il Calendario del 2022: parole profetiche non per conoscere il futuro, ma per leggere la realtà dell’oggi.

Per il tema di questa sera un primo riferimento è al n.115 di FT che propone la figura del poliedro dalle molte facce come immagine di una unità ricca di sfumature, che include differenze e periferie, basata sulla cultura dell’incontro, del dialogo e non dello scontro; un altro riferimento è l’invito a fare della nostra vita un laboratorio di artigianato, prendendo ad esempio la cura nella scelta dei materiali, l’attenzione ai tempi giusti, il rispetto per la specificità di ognuno, la capacità di cogliere le differenze. Invita poi tutti a condividere le nostre scoperte/esperienze del mese di agosto, a dire come lo abbiamo vissuto.

Fausta, che si è riposata restando però sempre a casa, dice di aver avuto più tempo per seguire le notizie sul giornale e nei notiziari televisivi e di aver letto le parole del Papa avendo davanti agli occhi la tragedia che ha sconvolto il martoriato popolo afghano, le storie di sofferenza, di violenza, di libertà negate, di morte: “ciascuno con la ricchezza della propria fede”… ma se la fede è difesa e diffusa con la violenza e le armi … “ciascuno con la propria voce”….ma se è una voce che soffoca quella degli altri… come credere che “da tutti si può imparare, nessuno è inutile”?...

Alla fine del mese la notizia che padre Britto sarebbe stato a lungo assente dalla nostra comunità ha messo in crisi la speranza di poter finalmente riprendere un cammino “quasi normale” dopo le limitazioni della pandemia con la morte di padre Dario, la grave malattia di padre Cesare, il ritorno di padre Sebastiano in Brasile e il trasferimento di padre Massimo a Roma. Perciò, nella pagina della storia di Elia, è stata colpita dalle parole dell’omelia di Papa Francesco a santa Marta: ci sono momenti brutti, che ci tirano giù, ma dobbiamo riconoscere sempre il Signore che viene e ci dice “alzati, vai avanti, cammina” ; ha pensato anche al Vangelo dell’ultima domenica di agosto in cui Gesù ci dice “come” andare avanti: senza avere paura (della fatica, delle prove, delle difficoltà ) e temendo piuttosto il male (critiche, lamentele, delusioni) perché Gesù, che si prede cura anche dei passeri, è sempre con noi.

Anna Q., per cui il mese di agosto è stato per tanti motivi difficile e faticoso, quasi a compensare la storia di sofferenza che ci ha raccontato nel precedente incontro, ci parla di una bella esperienza vissuta in una settimana di vacanza “imprevista” con un figlio e i nipotini, in un agriturismo tranquillo e isolato in Umbria, nonostante il grande caldo e l’ansia dei bambini per la mancanza della mamma (rimasta a casa per la malattia dell’altra nonna); la sera del 10 agosto nella notte di san Lorenzo, ha raccontato al bimbo più grande di 7 anni la storia delle stelle cadenti che lo ha interessato molto; ma dopo essersi messa con lui sulle sdraio della piscina a fissare il cielo, dove c’era anche qualche nuvola oltre alle stelle, ha cominciato a temere di non vederne nessuna, come altre volte le era capitato… e invece dopo pochi minuti ne hanno vista una bella luminosa, così veloce che il desiderio è rimasto un sogno, ma la gioia è stata grande.

Padre Angelo racconta l’esperienza di un breve viaggio di 4 giorni nell’ultima settimana di agosto, con lo spiacevole imprevisto della macchina rotta, nonostante fosse stata revisionata: un inconveniente che gli ha permesso di conoscere l’intelligenza, la competenza e l’umanità delle persone che sono venute in soccorso, che lo hanno rincuorato, con la capacità di fare bene il loro lavoro.

Dobbiamo lasciarci interrogare dall’esperienza di tanti che vivono la vita religiosa, eppure i loro figli sono da un’altra parte. Nella nuova lettera Pastorale per una Chiesa “unita, libera, lieta”, il nostro Arcivescovo si domanda perché dalle nostre liturgie usciamo poco lieti; i giovani possono esprimere altri valori, con altri linguaggi.

La sosta a Sulmona con il monte Morrone è stata occasione per conoscere la vicino la persona di Celestino V, vissuto non solo nell’eremo sulle montagne, ma in un grande Monastero da lui fondato, con l’ordine celestiniano diffuso nel mondo: una figura di risonanza europea: eletto papa dopo un conclave durato circa due anni, dimissionari dopo tre mesi, perseguitato e morto in prigione.

Un’altra esperienza positiva è stata l’accoglienza a Firenze da parte di una coppia impegnata da sempre in esperienze di servizio, lei insegnante per venti anni nella scuola dell’Isolotto; storie di volontariato sociale, in una rete di accoglienza vissuta semplicemente e tacitamente.

Maurizio B. offre due riflessioni positive, in questo tempo ancora segnato dalla pandemia: il suo lavoro in Ospedale, anche se come Amministrativo, lo ha portato a constatare come sia diventato importante unire le forze, sfruttare questo momento per una ri-partenza, dopo aver imparato da un’esperienza mai fatta prima, con la scoperta di una nuova dimensione umana, in cui l’uomo non è più invincibile, non può permettersi tutto; e anche la Chiesa, di fonte al diffondersi del contagio, ha scelto di schierarsi con la scienza, facendo rinunce dolorose, ma necessarie, come le chiese vuote per mesi, invece che con le folle in processione, come nella peste del seicento.

Anna P. prende la parola riallacciandosi a quanto detto da padre Angelo sui giovani che sono da un’altra parte: secondo lei hanno valori diversi per diverse esperienze di vita, hanno una spiritualità di fondo che non è la nostra, ma è altrettanto ricca nonostante questo momento “oscuro”; hanno progetti e sogni che non sono i nostri, forse siamo noi che dobbiamo andare da un’altra parte. Grazie alla conoscenza di una Associazione che si prende cura degli “invisibili”, ha incontrato persone che hanno fatto scelte radicali di cambiamento di vita; sono realtà “forti”, anche se resta la fragilità delle relazioni.

Padre Angelo suggerisce di interrogarci su cosa stanno sperimentando i giovani oggi, che parole di profezia ci stanno dicendo (come il Battista, ultimo profeta che ha accettato di diminuire perché un altro cresca); ad Anna P. che si domanda perché le idee diverse debbano essere quasi sempre espresse in un clima di sconto, padre Angelo cita don Filippo, responsabile dell’Oratorio di Lecco, che auspica oratori non troppo confessionali, ma luoghi di incontro in terra “neutra” in cui educarsi all’ascolto reciproco.

Vania C. dice di sentirsi, anche se non è più giovanissima “da un’altra parte”; si sente religiosa, cattolica, ma non si riconosce in certe celebrazioni; vorrebbe ripartire, ma non tornare a come era prima; vorrebbe una vita con più senso, fare la fatica di pensare cose nuove; in questo mese è stata colpita da un’amica di sua figlia di 26 anni che è entrata in clausura: una scelta tradizionale e radicale, pur nel nostro tempo.

Padre Angelo ricorda l’esperienza di Charles de Foucault che aveva scelto di vivere nel deserto, il luogo della solitudine, eppure la sua cucina era sempre piena di Tuareg; forse i giovani ci stanno dicendo di cercare il centro (che per lui è la figura di Cristo), il resto si può cambiare, può essere diverso, ma siamo fatti per dialogare, come diceva il Card. Martini, per “fermentarci” reciprocamente.

M. Rosaria A. interviene sul tema dei giovani dicendo che, secondo lei, seppur in ambito ristretto, ci sono tante cose positive; se stanno scomparendo i gruppi giovanili in alcune parrocchie, rimangono tuttavia piccole “oasi”.

G. Rosaria racconta la sua vacanza in Valsassina, dove la partecipazione alla vita delle Parrocchie, anche da parte dei giovani, è ancora viva; ha ritrovato con piacere gli amici di sempre, ma ha anche fatto la tragica scoperta della morte per droga di uno di loro e si è fatta la drammatica domanda: chi o che cosa lo ha portato a questo? perché non ha incontrato l’aiuto giusto?

Suo marito ha notato con piacere che tante persone, molte famiglie con bambini sono ritornate in Valsassina, preferendo questa meta alle vacanze all’estero; richiama la lettera pastorale di quest’anno in cui l’Arcivescovo Mario vede nella pandemia un’occasione da non perdere per imparare a pregare, pensare, sperare, prendersi cura e ricorda la prima lettera pastorale del Card. Martini che si rivolgeva ai milanesi, sempre occupati nel lavoro, invitandoli a riscoprire la “Dimensione contemplativa della vita”: anche ai giovani va proposto questo aspetto, più che invitarli alle attività parrocchiali.

Ricordando l’appuntamento di mercoledì 8 settembre in Duomo per la Festa di Maria Nascente con la presentazione della proposta pastorale per il nuovo anno, padre Angelo ci augura di vivere un buon mese: facciamo crescere dentro di noi le cose che abbiamo ascoltato e domandiamoci, con l’aumentare degli impegni, del lavoro, degli incontri, qual è la nostra dimensione contemplativa, che cosa contempliamo?

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