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Mercoledì, 15 Settembre 2021 08:14

GIOVEDI' SI APRE A VARENNA IL 66° CONVEGNO DI STUDI AMMINISTRATIVI. PRESENTE IL MINISTRO CINGOLANI

Si aprirà nel pomeriggio di giovedì 16 settembre a Villa Monastero di Varenna il 66° Convegno di studi amministrativi, organizzato dalla Provincia di Lecco e dalla Corte dei conti, sotto l’alto Patronato della Presidenza della Repubblica, dal titolo Transizione ecologica, innovazione digitale e inclusione sociale: la realizzazione del Next Generation EU.

Il Convegno, che sarà possibile seguire anche in diretta streaming, sarà introdotto dal Presidente della Corte dei conti Guido Carlino e si aprirà con i saluti delle autorità: il Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli, il Sindaco del Comune di Varenna Mauro Manzoni e il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa.

A seguire, gli interventi del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Il Giudice della Corte costituzionale Daria de Pretis presiederà la prima sessione, dal titolo Lo sviluppo sostenibile nelle dimensioni economica, sociale e ambientale: la transizione ecologica, con le relazioni di:

  • Salvatore Veneziano, Presidente del Tar Campania – Napoli: Appalti pubblici come strumento delle politiche pubbliche: sviluppo sostenibile, tutela ambientale e tutela sociale
  • Stefano Laporta, Presidente della Consulta degli esperti dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione: I «beni» da valorizzare nella logica dello sviluppo sostenibile
  • Marcello Messori, Professore di Economia e governance europee nell’Università Luiss Guido Carli di Roma: L’utilizzo efficiente delle risorse in una prospettiva di benessere sociale
  • Vera Parisio, Professore di Diritto amministrativo nell’Università degli Studi di Brescia: Protezione dell’ambiente, sviluppo sostenibile e giudice amministrativo

Il Convegno proseguirà venerdì 17 e sabato 18 settembre. Ospiti di Villa Monastero, tra gli altri, i Ministri Vittorio Colao (Innovazione tecnologica e transizione digitale), Daniele Franco (Economia e Finanze), Elena Bonetti (Pari opportunità e Famiglia), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico) e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Garofoli.

I lavori si concluderanno sabato mattina con la Tavola rotonda Economia circolare: territorio, imprese e istituzioni, presieduta dall’Avvocato generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli e moderata dalla giornalista di La7 e conduttrice di Tagadà Tiziana Panella, alla quale parteciperanno: il Giudice Costituzionale Angelo Buscema, il Presidente del Comitato per gli affari fiscali dell’Ocse Fabrizia Lapecorella, il Presidente della Conferenza dei Rettori Ferruccio Resta, la Rettrice dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma Antonella Polimeni, la Vice Direttrice generale della Banca d’Italia Alessandra Perrazzelli, la Vice Presidente di Confindustria Maria Cristina Piovesana, il Segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli, il Presidente Ance Gabriele Buia, il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga, il Presidente Anci Antonio Decaro, il Presidente Upl Vittorio Poma.

La progettazione e la direzione organizzativa del Convegno sono curate, come ormai dal 2010, da Amedeo Bianchi, già Segretario generale e Direttore generale della Provincia di Lecco, dal 2017 Consigliere della Corte dei conti in forza alla Sezione Controllo del Veneto e alla Sezione centrale delle Autonomie.

Il Comitato scientifico del Convegno, coordinato dal Capo di gabinetto della Corte Giovanni Comite, è composto da Luigi Balestra, Angelo Canale, Carlo Chiappinelli, Giovanni Coppola, Raffaele Dainelli, Gabriele Fava, Francesco Fimmanò, Francesco Saverio Marini, Mauro Orefice e Marco Pieroni.

Il Convegno è organizzato con il contributo di Regione Lombardia, Unione Province d’Italia, Unione Province lombarde, Comunità Montana Valsassina, Camera di Commercio Como-Lecco, Fondazione Cariplo, UniverLecco, Confservizi Cispel Lombardia, con il patrocinio di Unioncamere.

E’ stato accreditato dagli Ordini degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti di Lecco.

Anche i media, per la prima volta, potranno seguire il Convegno di studi amministrativi in diretta streaming, previa registrazione, scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Mercoledì, 15 Settembre 2021 08:04

23.000 EURO A CORTENOVA PER LA RIDUZIONE DELL'INCIDENTALITA' STRADALE

Solo Cortenova tra i comuni della nostra Comunità Montana è rientrata tra i progetti finanziati dalla Regione nell'ambito del bando per il cofinanziamento ai comuni con meno di 30.000 abitanti per la riduzione dell'incidentalità stradale attraverso il miglioramento e la razionalizzazione della segnaletica.

Tremilioni e cinquecentomila euro i fondi messi a disposizione da Palazzo Lombardia di cui 22.961 destinati al paese del centro valle.

Sono stati ammessi ma non finanziati i progetti di Casargo, Premana, Cassina, Esino e Dervio.

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Mercoledì, 15 Settembre 2021 07:46

"IL TEMPIO DELLA VELOCITA'": STORIA DELL'AUTODROMO DI MONZA

in Cultura

Domenica scorsa si è svolta l'edizione 2021 del Gran Premio d'Italia di Formula 1 all'Autodromo Nazionale Monza, universalmente conosciuto come il Tempio della Velocità, un punto di riferimento per gli sport motoristici, ma quanti sanno la storia?

L'autodromo fu inaugurato nel 1922 nel Parco reale e venne costruito in soli 110 giorni per volere dell’Automobile Club di Milano. Un’impresa straordinaria per il quale venne mobilitata una squadra composta da 3.500 operai, 200 carri, 30 autocarri, e impiegata persino una ferrovia “décauville” lunga 5 chilometri, con due locomotori e 80 vagoni per il trasporto dei materiali.
Come sempre, partiamo dall'inizio...Bisogna tornare indietro al 29 luglio 1900, quando Gaetano Bresci uccide Umberto I a Monza e il re spira proprio all’interno della Villa Reale, che per la monarchia diventa un luogo oscuro. Vittorio Emanuele III farà poi chiudere la residenza e trasferire al Quirinale gli arredi, così sulla piccola Versailles brianzola calerà l’oblio.

Finita la Prima guerra mondiale, il parco di Monza finisce in mano all’Opera Nazionale Combattenti, che l’aveva ricevuta dal re Vittorio Emanuele III, desideroso di disfarsene anche per la cattiva nomea del luogo per casa Savoia, che a sua volta lo gira a una società emanazione dell’Automobile Club di Milano, che non vuole perdere l’occasione di entrare nella modernità: perché le voci girano, e pare che in Francia stia per aprire un circuito alle porte di Parigi.
Agli albori degli anni Venti infatti le competizioni automobilistiche più note si correvano ancora su strada. Il primo circuito chiuso del mondo, Brooklands nel Regno Unito, aveva aperto nel 1907, due anni dopo aveva aperto negli Usa la pista “ovale” di Indianapolis. Ma a parte questi due casi, non esistevano altri esempi di piste fisse.
In questo contesto ancora pionieristico s’inserì appunto la proposta del giornale La stampa sportiva “perché nasca la pista automobilistica in Italia”.

Insieme alla proposta di una pista nazionale, l’articolo della Stampa Sportiva sosteneva appunto una scelta geografica precisa, la “classica brughiera di Gallarate”, vale a dire quel terreno quasi incolto che si estendeva tra Gallarate (che allora era una delle quattro città principali della provincia di Milano, sede di sottoprefettura) e il Ticino.
La storia e la realtà di oggi ci dicono che le cose andarono diversamente dai primi intendimenti: tredici mesi dopo l’articolo della Stampa Sportiva, sul finire del febbraio 1922, iniziavano i lavori dell’autodromo di Monza.
Il governo fascista allora in carica aveva quindi stabilito di sfruttare questo immenso territorio dotandolo di servizi sportivi, come piscine e campi da tennis, e strutture per l’accoglienza di orfani.
La costruzione del circuito, ben 10 km di tracciato stradale contro i 14 inizialmente progettati, si inseriva perfettamente in questa nuova visione del Parco.
La pista fu terminata in tempi record con soli tre mesi di lavori per i 5,5 km di pista e i 4,5 km di anello per l’alta velocità; lo scopo del circuito non era però solo legato alla finalità sportiva, infatti la struttura fu spesso utilizzata per testare novità scientifiche legate alla materia stradale.
Ad esempio l’asfalto drenante, i guard-rail e il telepass sono stati sperimentati proprio a Monza.
Le gare che si disputarono sul circuito erano famose per le grandi velocità raggiunte: moto e automobili da corsa registravano qui record su record. Tuttavia la spericolata velocità fu la causa di numerosi incidenti, in alcuni casi anche mortali; nel 1928 il pilota Emilio Materassi perse il controllo dell'auto sul rettilineo d'arrivo e piombò in mezzo al pubblico assiepato a bordo pista uccidendo 20 spettatori e ferendone oltre 40. Nel 1933, durante la seconda batteria del Gran Premio di Monza, gara di contorno che seguiva il più importante Gran Premio d'Italia, al primo giro, il pilota Giuseppe Campari sbandò su una macchia d'olio all'ingresso della curva sopraelevata sud e uscì di strada, rovesciandosi nel fossato che fiancheggiava la pista e morendo sul colpo. Sulla stessa macchia d'olio, alle sue spalle, uscirono di pista anche Borzacchini, Castelbarco e Barbieri: il primo, soccorso ancora vivo, morì poco dopo, mentre gli altri due ne uscirono quasi illesi. Nonostante le proteste degli spettatori la gara non venne interrotta e durante la finale, in un secondo incidente nello stesso punto della pista, perse la vita anche il pilota Czaykowski.

E come non ricordare tra questi il celeberrimo episodio che vide protagonista Alberto Ascari, morto in pista durante un giro di prova nel maggio del 1955, nel punto in cui oggi si trova la variante che ne porta il nome.
Per rendere il tracciato più sicuro furono apportate negli anni numerose modifiche, eliminando lunghi rettifili a favore di chicane e rinunciando ad utilizzare alla spettacolare curva parabolica; rispetto agli esordi, il percorso di gara oggi risulta notevolmente ridotto a 5,793 km di pista.
Curioso fu l’utilizzo del circuito durante la Seconda Guerra Mondiale: in una sezione dell’Autodromo di Monza furono infatti sfollati gli animali esotici del giardino zoologico di Milano. Disgraziatamente un grande felino riuscì a fuggire da una gabbia e uccise il guardiano che aveva cercato di riacciuffarlo. Nell’aprile del ’45 invece una sfilata di mezzi corazzati alleati distrusse il fondo stradale e furono quindi necessari grandi interventi per ripristinare l’utilizzo della pista.
Dalla fine 1945 e per oltre due anni, il circuito fu destinato allo stoccaggio dei residuati bellici gestiti dall'ARAR. Nella primavera del 1948 furono iniziati i lavori per rimediare ai danni causati dagli eventi bellici. Curiosamente le curve sud furono dotate di una pavimentazione in cubetti di porfido, particolarmente pericolosi e sdrucciolevoli in caso di pioggia. Il 17 ottobre 1948 viene inaugurato il nuovo ingresso pista ed altre strutture dell'autodromo.
Il 25 aprile 1965 si corse la prima 1000 km di Monza e venne posizionata una chicane prima dell'imbocco della Sopraelevata Sud per rallentare la velocità in entrata delle auto in curva.
L'ultima gara ufficiale sulle sopraelevate fu la 1.000 km del 25 aprile 1969, da allora si sono corse solo rievocazioni storiche.
Negli anni settanta, crescendo sempre più la velocità (nel Gran Premio del 1971 fu superata la media dei 240 km/h) e con essa la pericolosità del tracciato, si resero necessari nuovi interventi per rallentare la pista: dapprima furono realizzate delle chicane provvisorie, quindi nel 1976 si costruirono tre varianti permanenti in altrettanti punti del tracciato. La lunghezza della pista aumentò lievemente e diventò di 5.800 metri.

Ulteriori interventi per migliorare la sicurezza furono effettuati nel 1994, 1995, 2000, e 2014.
Che la presenza del circuito abbia alterato gli equilibri del Parco, è indubbio e fuori discussione: le prospettive naturali create da Luigi Canonica, la vegetazione secolare e la fauna hanno risentito enormemente di questo massiccio intervento su un’area molto ampia.
Monza però oggi è anche l’Autodromo: una struttura e una tradizione che rendono la città famosa nel mondo, della quale difficilmente si riesce ad immaginare di poter rinunciare. La discussione però tra favorevoli e contrari alla presenza della pista nel Parco è sempre aperta, e il dibattito sembra non esaurirsi mai.
Fonte: www.monzareale.it

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Mercoledì, 15 Settembre 2021 07:36

RIPARTITI I CORSI DI BASKET A INTROBIO

Sono ripartiti i corsi di Minibasket e Basket in palestra. Le lezioni si tengono nella palestra delle scuole medie di Introbio rispettando il protocollo anticovid Csi e Fip. I giorni e gli orari di lezioni sono:

MARTEDI e GIOVEDI dalle 17.30 alle 18.45 Seconda, terza e quarta elementare, dalle 19.00 alle 20.15 quarta, quinta elementare e scuola media, (per i ragazzi dai 12 anni compiuti è richiesto il Green Pass o tampone negativo per partecipare ai corsi)

Lunedì 20 settembre invece parte il corso di MICROBASKET & MOTORIA, dedicato ai nati negli anni 2015-2016, sempre a Introbio dalle 17.15 alle 18.15.

Tutti i corsi e gli allenamenti sono tenuti da istruttori Fip e allenatori Csi certificati.

INIZIO ALLENAMENTI

MARTEDÌ’ 7 SETTEMBRE 2021

 

ORARIO LEZIONI e ALLENAMENTI

PALESTRA DI INTROBIO

(Scuole Medie - Viale della Vittoria 5 - Introbio)

 

CATEGORIA UNDER 10

(bambini e bambine dal 2012 al 2014)

MARTEDÌ e GIOVEDÌ

17.30 - 18.45

 

CATEGORIA UNDER 12/14

(bambini e bambine dal 2008 al 2011)

MARTEDÌ e GIOVEDÌ

19.00 -20.15

 

MICROBASKET & MOTORIA

PALESTRA DI INTROBIO

(da Lunedì 20 SETTEMBRE)

(Scuole Medie - Viale della Vittoria 5 - Introbio)

 

Bambine e bambini nati negli anni 2015-2016

 

LUNEDÌ

17.15 - 18.15

 

per informazioni

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https://www.facebook.com/asdsportvalsassina

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Mercoledì, 15 Settembre 2021 06:40

OSTELLO DI LECCO UNA GRANDE OPPORTUNITÀ MA NON SI PUÒ SBAGLIARE

OSTELLO DELLA GIOVENTÙ A LECCO: 14 anni di attesa, e quasi 3 milioni di euro spesi tra Regione Lombardia, Provincia e Comune di Lecco.

Finalmente lo scorso 10 settembre il bando di appalto per la gestione della struttura è giunto a conclusione ed è stato assegnato a all'associazione temporanea di impresa costituita da Ristogest e la cooperativa Ubunto.

Ristogest è un'azienda con sede legale a Lecco e sede operativa a Desio (Monza e Brianza). Si tratta di una “società specializzata nell'ideazione d'innovativi format nel campo della ristorazione e di tutti i relativi servizi integrati, così sta scritto sul sito.

La Ubonto, invece, costituita nel 2016, ha sede a Filago (Bergamo) ed è operativa nel settore dell'“accoglienza sostenibile dei migranti”.

La concessione durerà sei anni, con ipotesi di rinnovo già fissata per un periodo altrettanto lungo; il canone mensile si dovrebbe aggirare intorno alla cifra di tremila euro, a salire fino ai quattromila di metà percorso.

Ebbene,dopo così tanto tempo e soldi, l’auspicio è quello che i gestori ci sappiano fare, siano competenti e professionali, ma soprattutto sappiano attirare molta clientela.

Gli viene consegnata una struttura nuovissima, funzionale ed una grande opportunità per mettere un altro mattoncino nella tanto auspicata Lecco turistica ed è quindi doveroso che il Comune di Lecco vigili attentamente affinché tutto sia fatto a regola d’arte.

Però una domanda mi viene subito spontanea.

In questi giorni su tutta la stampa nazionale si parla di un possibile aumento fino al 40% del costo dell’energia elettrica. Se non interverrà il Governo per calmierare questo aumento si tratterà di una vera stangata.

Ebbene, con queste prospettive, il risparmio energetico, anche se era già d’obbligo anche prima, deve diventare una priorità assoluta.

Ecco perché chi di competenza farebbe cosa gradita nello spiegare perché dentro l’Ostello di Corso Matteotti, non ancora attivo, alla sera ci sono accese molte luci. Sicurezza, prove tecniche, dimenticanza? Speriamo che i responsabili siano appunto responsabili e di questa cosa siano al corrente come sono altresì sicuro che vi sia un valido motivo

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Mercoledì, 15 Settembre 2021 06:34

Luigi Sabadini confermato nella giunta di Confapi

Il Presidente di Api Lecco Sondrio rieletto nella squadra che guiderà la confederazione nazionale per i prossimi tre anni

Giovedì scorso a Roma il nuovo Consiglio direttivo di Confapi ha eletto la giunta di presidenza che affiancherà Maurizio Casasco per il prossimo triennio.
Tra i membri di giunta è stato confermato il Presidente di Api Lecco Sondrio Luigi Sabadini che sarà presente anche nella commissione finanziaria, organo cruciale all’interno della federazione.

“E’ un rinnovo di continuità – commenta il Presidente Sabadini -, questa squadra di giunta è composta da elementi confermati e alcune novità, si caratterizza per avere una connotazione importante e di alto profilo. Stiamo vivendo un periodo molto difficile e complicato, i prossimi mesi saranno determinanti per il mondo del lavoro e dell’economia in generale. Confapi è un’associazione molto ascoltata dal Governo in questi mesi e soprattutto apprezzata per le posizioni equilibrate e propositive. Abbiamo instaurato un dialogo costruttivo con tutte le parti sociali in questi anni e continueremo a farlo nei prossimi”.

Per le aziende lecchesi la presenza di Luigi Sabadini nella giunta di Confapi è garanzia di rappresentanza: “Avere un proprio punto di riferimento territoriale a Roma è fondamentale per portare avanti le proprie istanze, problemi o proposte. Per i prossimi tre anni continuerò ad essere ambasciatore delle nostre aziende e dei nostri imprenditori”, conclude il Presidente di Api Lecco Sondrio.

Questa la composizione della nuova giunta di Confapi in carica, insieme al Presidente Maurizio Casasco, per i prossimi tre anni: confermati Delio Dalola, Lorenzo Giotti, Corrado Alberto, Giorgio Binda, Amedeo Bonomi, Cristian Camisa, Fabrizio Cellino, Gian Piero Cozzo, Vincenzo Elifani, Marco Mariotti, Filiberto Martinetto, Francesco Napoli, Luigi Sabadini, Carlo Salvati e Carlo Valerio. Nuovi ingressi Luca Adinolfi, Giorgio Delpiano, Cristina Dibari, Massimo De Salvo, Pierantonio Invernizzi, Raffaele Marrone, Donatella Pecchini, Manfredi Ravetto.

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Mercoledì, 15 Settembre 2021 06:30

POSTE ITALIANE CONSEGNA A LECCO I VACCINI MODERNA

Arriveranno a destinazione mercoledì 15 settembre i furgoni del corriere di Poste Italiane, SDA, per la consegna a Lecco di 3800 dosi del vaccino Moderna, in collaborazione con l’esercito italiano.

I mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, prenderanno in carico i vaccini a Piacenza e proseguiranno il loro viaggio, sempre grazie ai mezzi di SDA, per raggiungere le loro destinazioni finali presso il Polo Ospedaliero Manzoni di Lecco.

"Sono particolarmente orgoglioso della nostra collaborazione con l'Esercito Italiano nell'ambito del   piano di somministrazione nazionale dei vaccini: un bacino potenziale  del 37% della popolazione verrà vaccinato grazie alle dosi prenotate  sulla nostra piattaforma Cloud e consegnate da Poste Italiane". Lo afferma Matteo Del Fante, A.d. e Direttore Generale di Poste Italiane, commentando i risultati del primo trimestre e il ruolo del gruppo in  questa fase difficile. "Mentre continuiamo ad avanzare rispetto ai  nostri obiettivi strategici, crescendo in aree chiave e accelerando la nostra trasformazione digitale, siamo anche consapevoli - aggiunge -  del fatto che il nostro successo non è soltanto misurato dalla performance finanziaria, ma anche da come agiamo in modo responsabile a servizio del Paese".

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Mercoledì, 15 Settembre 2021 06:26

Anniversario morte di Dante

Nel giorno anniversario della morte di Dante ( 14 settembre 1321) giro un’immagine che ho scattato anni fa nel centro storico di Ravenna. Grazie a lui per la bellezza dei suoi versi. Un saluto a tutte/i. angelo

 

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