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Venerdì, 01 Aprile 2022 07:54

PREMANA: SI VOTA IL 12 GIUGNO. RIFLESSI ANCHE SULLA COMUNITA' MONTANA

Finalmente ufficializzate le date della prossima tornata di elezioni amministrative che saranno "accompagnate" dalle schede di 5 referendum sulla giustizia.

Già si sapeva che il mese sarebbe stato giugno, restava solo da decidere la data ed è stata scelta domenica 12. 

Dalle nostre parti gli unici cittadini che dovranno scegliere il nuovo sindaco sono i premanesi ed è grande l'interesse verso il responso delle urne, e non solo a livello comunale.

Elide Codega, primo cittadino uscente, è infatti anche attualmente assessore in Comunità Montana (dove ha ben svolto il suo ruolo nell'ambito dei servizi sociali) e non è da escludere che anche il governo dell'ente della Fornace possa subire qualche modifica dopo le elezioni.

Le voci che si rincorrono in Alta Val Varrone sono tante e tra le tante qualcuna sarà anche vicina alla verità.

Ma , per il momento sono appunto solo "voci" che dovranno tradursi in fatti e pertanto non ci resta che attendere qualche settimana.

Si avvicina intanto - e torniamo a parlare di Comunità Montana - il momento del passaggio ufficiale dei consiglieri di Forza Italia al gruppo della Lega.

All'orizzonte un'assemblea che dovrebbe essere convocata a brevissimo: in quella sede potrebbe essere ufficializzato il cambio di casacca originato dall'adesione al movimento di Salvini da parte di Mauro Piazza e dei suoi più stretti collaboratori, e sarà perciò interessante verificare i nuovi equilibri che si stabiliranno.

 

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Venerdì, 01 Aprile 2022 07:05

OMICRON NON PUO’ BALLARE IN DISCOTECA

La curva dei contagi da Sars cov-2 in Lombardia rallenta ma è tuttora in ascesa. Nel territorio regionale il tasso di incidenza ogni 100mila abitanti è ancora alto mentre a Lecco e provincia la situazione è del tutto analoga con percentuali confrontabili a quelle regionali. In provincia di Lecco il tasso di contagio (percentuale delle infezioni rispetto ai tamponi rilevati) è in leggera decrescita passando dal 12.7 di mercoledì al 12.1 di ieri, con andamento oscillatorio per tutti gli ultimi sette giorni. Gli epidemiologi sono comunque ancora riluttanti a parlare di quinta ondata anche perché l’incremento dell’indice dei contagi non sembra decollare con decisione.

Insomma la diffusione della covariante Omicron 2 del coronavirus, ormai responsabile della quasi totalità dei contagi, sta ancora sobbollendo nel calderone epidemico ma senza tracimare. Le mappe colorate che seguono, contenute nel report settimanale prodotto da ATS Brianza, spiegano ad ogni modo che nella seconda parte del mese di marzo il contagio da coronavirus nel Lecchese si è esteso in maniera evidente. Le aree più scure, con il maggior indice di infezioni calcolato ogni 100mila abitanti, si sono chiaramente allargate nell’ultima settimana.

Qualche motivata preoccupazione tuttavia arriva, secondo alcuni osservatori, dalla sostanziale abolizione delle restrizioni che sono entrate in vigore oggi su tutto il territorio nazionale. L’Italia, insomma, è tutta vestita di bianco. Ma come spesso accade, le indicazioni governative appaiono in qualche caso contraddittorie anche perché la prosa oracolare con la quale sono spesso redatti i decreti legge richiede esegesi complesse e interpretazioni problematiche, rivelando una non sempre cristallina coerenza fra lettera e spirito.

Ad esempio, l’art. 5 del decreto legge del 24 marzo dispone fra l’altro che “…è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 (…) per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all'aperto in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportivi…”. Poche righe più avanti si precisa anche con ineffabile chiarezza che l’obbligo della mascherina tipo FFP2 è esteso pure a balere e discoteche “…ad eccezione del momento del ballo”. Non c’è chi non veda come nelle discoteche e nelle balere (un tempo, con nostalgico inglesismo, chiamate dancing) “al momento del ballo” ognuno sia perfettamente in grado di mantenere un’adeguata distanza di sicurezza con gli altri ansimanti e sudaticci danzanti. E tutti fra loro. Così che, dimenandosi all’unisono e prudentemente da remoto, si mettano al riparo da qualsivoglia contagio. Alla variante Omicron, sembra dunque interdetto per decreto l’accesso alle vie respiratorie di coloro che il testo citato autorizza ad agitarsi senza dispositivo di protezione individuale. Purché impegnati nell’antico rito collettivo della danza. Ma sedersi ai tavoli no, questo non si fa senza mascherina FFP2. Qual è la ratio dell’esenzione in pedana o pista da ballo? Dunque, par di capire, a ritmo di salsa o merengue ci si contagia meno che sorseggiando un gin fizz in compagnia.

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Venerdì, 01 Aprile 2022 06:58

GLI UCRAINI SI BOMBARDANO DA SOLI !

Ce lo aveva anticipato il "nostro" barziese Vittorio Rangeloni (anche se trovo un po' umiliante che un giornalista occidentale si presti a questi giochetti) ma confermato dagli spezzoni di alcuni telegiornali russi trasmessi ieri sera nella trasmissione condotta dal bravissimo Formigli  "Piazza Pulita".

Dopo un mese di devastazioni e di città rase al suolo (Mariupol) anche i Russi hanno dovuto cominciare a far vedere ai loro concittadini gli effetti tremendi della "Operazione Speciale". Ma capovolgendo la realtà: i palazzi e le case distrutte non sono opera dell'esercito russo, che anzi va lì a portare panini alla popolazione affamata e sostegno alla "denazificazione" del paese contro l'ebreo Zelensky, ma degli stessi Ucraini, che imitando la strategia della "terra bruciata" adottata dal Generale Kutuzov nel 1812 davanti alla "Grande Armée" napoleonica, si distruggono da soli i loro stessi palazzi. E per far sì che nessuno possa dubitare di questa "verità" (in russo "Pravda") il "criminale di guerra" Putin ha cancellato internet e la possibilità per i Russi di collegarsi a qualsiasi sito o giornale occidentale che possa far venire loro anche qualche minimo dubbio.

Ma, come diceva Abramo Lincoln, "Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre". Prima o poi comunque la verità verrà a galla, e quel giorno per Putin sarà la resa dei conti, io spero non solo davanti al Tribunale della Storia, ma soprattutto davanti a quello dell'Aja, come il suo predecessore e collega di stragi Karadzic.

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