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Martedì, 10 Maggio 2022 06:46

RIPUBBLICATO UN LIBRO DEL SEICENTO SUL FORMAGGIO

in Cultura

Siamo lieti di annunciare la pubblicazione del volume di Marten Schoock, Sul disgusto del formaggio (Lecco, Polyhistor, 2022), trattato che - delle nostre edizioni - inaugura una nuova collana, "Il piacere onesto. Cibo, letteratura, antropologia", dedicata alle relazioni tra il cibo, gli atti alimentari ed il mondo sociale, la loro rappresentazione linguistica e simbolica e i valori antropologici che attorno ad essi si aggrumano. 

Il trattato Sul disgusto del formaggio (il cui titolo latino suona De aversatione casei), scritto dal filosofo olandese Marten Schoock (1614-1669), fu edito una prima volta come esercitazione accademica (Groningae, Lussinck, 1658), e ripubblicato pochi anni dopo in edizione accresciuta (Groningae, Jan Cöllen, 1664): esso affronta un tema oggi attualissimo, quello che chiameremmo intolleranza enzimatica al lattosio, e lo fa con puntigliosa acribia scientifica, collocando l’avversione al formaggio nell’ambito di più diffuse idiosincrasie, non solo alimentari.

L'autore, Marten Schoock, filosofo olandese, docente di logica e fisica a Groninga, è una figura interessantissima: aristotelico ortodosso, pervicace anticartesiano (scrisse contro Descartes nell'ambito della cosiddetta 'querelle di Utrecht'),  polemista vigoroso anche su temi storico-politici, nutrì una sfrenata curiosità  per i più diversi territori della filosofia naturale, pubblicando un numero impressionante di trattati eruditi, di vistosa stravaganza ed apparente disorganicità. Sul disgusto del formaggio è la sua prima opera ad essere tradotta in italiano.

E' un eccellente esempio di discussione scientifica in una età, il '600, nella quale in tutta Europa lo scontro tra la nuova scienza e il sapere tradizionale ha esiti ancora aperti, e ad un contempo è una felice testimonianza della cultura barocca e della sua ricerca di novità. Il testo in traduzione italiana, curato da Franco Minonzio, è preceduto da un'introduzione, e seguito dal testo latino e dalle note di commento.

Il volume sarà presentato tra breve: ne daremo comunicazione.

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Martedì, 10 Maggio 2022 06:42

I RINCARI CAUSATI ANCHE DALLA GUERRA

Materie prime: ecco la top ten dei rincari, “situazione critica per imprese e consumatori”

Gli aumenti dei costi vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio con incrementi dei costi correnti di oltre 15.700 euro in media per ogni azienda

COMO-LECCO – Coldiretti Como Lecco lancia l'allarme di fronte alla top ten dei rincari: "Gli effetti della guerra ricadono anche nella vita quotidiana di imprese e consumatori, con i rincari delle materie prime che, inevitabilmente, si ripercuotono su bilanci e previsioni di spesa" rimarca il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi. Il quadro è purtroppo chiaro: più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione critica che rischia di comprometterne la sostenibilità economica, ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione.

Il dato emerge dall’indagine Coldiretti “La guerra nel piatto” sugli effetti del conflitto sulla filiera agroalimentare: “Uno tsunami che si è abbattuto sulle aziende agricole con rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari che stanno mettendo in crisi i bilanci. Nelle campagne – continua Trezzi – si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio con incrementi dei costi correnti di oltre 15.700 euro in media ma con punte oltre 47mila euro per le stalle da latte e picchi fino a 99mila euro per gli allevamenti di polli, secondo lo studio del Crea. L’impatto dell’impennata dei costi per l’insieme delle aziende agricole supera i 9 miliardi di euro”.

In difficoltà è però l’intera filiera che si è trovata a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi come il vetro, che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti. Ma i prezzi degli ordini cambiano – aggiunge la federazione Coldiretti – ormai di settimana in settimana, rendendo peraltro impossibile una normale programmazione economica nei costi aziendali.

Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti interprovinciale – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.

Sono gli effetti diretti ed indiretti del caro energia con la produzione agricola e quella alimentare che in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno. I rincari dell’energia hanno dunque un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola. Nel sistema agricolo i consumi diretti di ener¬gia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica (4,7 Mtep). Il comparto alimentare richiede invece ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro (8,6 Mtep).

“Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore anche combattendo le pratiche sleali nel rispetto della legge che vieta di acquistare il cibo sotto i costi di produzione” conclude Trezzi nel sottolineare “la necessità di risorse per sostenere il settore in un momento in cui si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e incertezza che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare”.

 

IL COSTO DELLA GUERRA NEL PIATTO

 

Tetrapack: +15%

 

Bottiglie e vasetti di vetro: + 30%

 

Cartoni di imballaggio: + 45%

 

Etichette: + 35%

 

Tappi in metallo: + 40%

 

Tappi in sughero: + 20%

 

Barattoli di banda stagnata + 60%

 

Contenitori in plastica + 70%

 

Cassette in legno + 75%

 

Fertilizzanti +170%

 

Fonte. Stime Coldiretti

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Martedì, 10 Maggio 2022 06:38

LA CONFARTIGIANATO CONTRO L'ABUSIVISMO

Abusivismo: Lecco la provincia più a rischio. Riva: “Tolleranza zero per contrastare la concorrenza sleale alle MPMI”

E’ allarme abusivismo. Secondo l’ultima analisi dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, la provincia di Lecco risulta la più a rischio, a livello regionale, a causa della quota più elevata di imprese appartenenti ai mestieri artigiani più esposti al fenomeno dell’abusivismo con il 92,2%. Seguono Mantova (91,8%) e Sondrio (90,2%).

Prendendo a riferimento i 14 mestieri maggiormente sotto pressione per la concorrenza sleale ed includendo sia i servizi di riparazione di beni per uso personale e per la casa, sia i restanti mestieri operanti nella manutenzione e riparazione di autoveicoli (in particolare carrozzieri ed elettrauto) si delinea un totale di 3.959 imprese attive con un’alta vocazione artigiana: le imprese perimetrate nella nostra provincia sono 3.650 e rappresentano il 92,2% del totale.

L’analisi degli ultimi dati Istat a sull’economia non osservata (2019) evidenzia anche il peso del lavoro irregolare che nel Lecchese sarebbe pari a 4.300 lavoratori irregolari (490mila unità in Lombardia).

Le imprese potenzialmente più a rischio di subire concorrenza sleale da parte di lavoratori irregolari e operatori abusivi che popolano il sommerso sono acconciatori ed estetisti (719 imprese regolari attive in provincia), elettricisti (520), fotografi (65), idraulici (462), manutenzione e riparazione autoveicoli (438), muratori (714), pittori edili (412), giardinieri (335), servizi di riparazione beni per la casa (183), tassisti (90), traslocatori (3) videoperatore (18).

Di fronte a questi dati, il presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva chiede “tolleranza zero per un fenomeno che sottrae lavoro e reddito ai piccoli imprenditori e risorse finanziarie allo Stato, oltre a minacciare la sicurezza e la salute dei consumatori. Torniamo ancora una volta a chiedere maggiori controlli. L’ultimo allarme era stato lanciato a più riprese durante i diversi lockdown da parte della categoria benessere che si era ritrovata a dover combattere contro chi cercava di aggirare le restrizioni imposte dai protocolli proponendosi come lavoratore a domicilio, ovviamente in nero. Gli artigiani vengono spesso additati di aggirare le leggi finanziarie, ma chi ha un’impresa regolare sa bene a cosa va incontro lavorando in questo modo. Inoltre ogni imprenditore è soggetto a controlli in qualunque momento lavorando con imprese per forza di cose note all’Agenzia delle Entrate. Chi “lavora” nel sommerso invece è difficilmente intercettabile, si muove come un fantasma. Eppure incassa e toglie lavoro a chi svolge la propria professione con onestà. In un momento così difficile per le nostre imprese, chiediamo che almeno la concorrenza sleale venga tenuta sotto stretto controllo”.

A questo proposito Confartigianato lancia una campagna nazionale di informazione contro l’abusivismo dal titolo “Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani”. Tre gli obiettivi dell’iniziativa: mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati, valorizzare qualità, durata, rispetto delle norme, convenienza e sicurezza del lavoro dei veri artigiani, richiamare le Autorità ad un’azione di controllo e repressione e di contrasto all’evasione fiscale e contributiva.

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Martedì, 10 Maggio 2022 06:29

APPUNTAMENTI PLANETARIO A MAGGIO

in Cultura

Tutti a bordo della DeLorean con Doc e Marty. Il mese di maggio al Planetario avrà come appuntamento più curioso la serata dedicata alla trilogia di Ritorno al Futuro. Venerdì 20, alle ore 21, lo studioso di cinema Massimo Ferrari dell’associazione Dinamo Culturale e Loris Lazzati del gruppo Deep Space tratteranno l’avvincente tema dei paradossi del tempo nella saga firmata d Robert Zemeckis.

Naturalmente ci sarà molto altro. Questo venerdì, 13 maggio, Stefano Covino (osservatorio Inaf di Merate) racconterà l’epopea delle grandi donne nella storia dell’astronomia.

L’ultimo venerdì, il 27, un’altra novità: un botta e risposta tra il pubblico e l’astronomo Gabriele Ghisellini in una sorta di talk show interattivo. Sarà un unico grande question time che andrà nella direzione dei desiderata degli spettatori. I partecipanti potranno chiedere lumi su qualsiasi tema, dopo un’introduzione del relatore sulle grandi sfide della ricerca odierna inteso a dare il la alla batteria di domande.

Sabato 21 è previsto l’ultimo sabato dei bambini prima della pausa estiva. Ci sarà un solo spettacolo, alle ore 15, “Alla scoperta del cielo con il Piccolo Principe”, perché alle 16.30, nel cortile del Belgiojoso, è in programma un concerto di cori alpini.

Domenica 15, 22 e 29 si terranno anche le ultime proiezioni in cupola prima dello stop estivo. Questo non significa che il Planetario fermi la sua attività in giugno, luglio e agosto. Anzi, sono previste moltissime proposte, con le conferenze del venerdì spostate nel cortile (o in sala conferenze in caso di maltempo), la ripresa delle uscite osservative e i campus per bambini e ragazzi.

Per tutte le iniziative occorre prenotarsi dal sito www.deepspace.it.

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Martedì, 10 Maggio 2022 06:23

QUELLI CHE ....

Quelli che ... "non è stata la Russia a invadere l'Ucraina, ma è l'Ucraina che ha minacciato e invaso la Russia" (Putin).

Quelli che .. "L'uomo non è mai stato sulla Luna, la spedizione di Armstrong è tutta un fotomontaggio".

Quelli che .. "Siamo l'unico giornale online della Valsassina .."

Quelli che ... "La Terra è piatta, non è rotonda, le foto inviate dagli Astronauti sono false " (i Terra-piattisti)

Quelli che ... "La Terra è stata creata in 6 giorni, non in 5 miliardi di anni" (i Mormoni)

Quelli che ...: cosa vuoi rispondere a questa gente ? Cercare di ragionare con loro non è soltanto faticoso, è soprattutto inutile !

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