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Mercoledì, 08 Marzo 2023 12:22

GIOVANI CON DISABILITA': FORMAZIONE E ORIENTAMENTO AL LAVORO

La Provincia di Lecco ha attivato, anche per il 2023, progetti di formazione e orientamento al lavoro di primo e secondo livello a favore di giovani con disabilità che prevedono una fase di accoglienza iniziale dedicata al contesto formativo/lavorativo e una successiva fase di formazione al lavoro, in cui i giovani possono sperimentare direttamente il lavoro all’interno di cooperative con una pluriennale esperienza in materia di disabilità, che hanno presentato una manifestazione di interesse e sono stati invitati per la successiva presentazione di progetti attraverso la piattaforma regionale Sintel.

Queste esperienze di orientamento e formazione hanno l’obiettivo di dare un’utile e immediata risposta al disagio che i giovani con disabilità incontrano al termine del percorso scolastico, permettendo di sviluppare nuove competenze e autonomie, nell’ottica del rispetto dei tempi individuali di crescita e di maggiore preparazione al mondo del lavoro.

Per ogni ulteriore informazione: Provincia di Lecco, servizio Collocamento mirato, 0341 295561.

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Mercoledì, 08 Marzo 2023 08:48

PRIMA BALLABIO: SALVARE IL BARECH DAL CEMENTO

Si è costituito PRIMA BALLABIO per la salvaguardia del territorio e per salvare il pascolo del Barech dal cemento.

Un gruppo di cittadini ha costituito il gruppo Prima Ballabio che ha come scopo quello di battersi perché nel nostro paese prevalga sempre su tutto il resto l’interesse e il bene dell’intera comunità. Noi riteniamo che scelte fuori luogo come quella di consentire e addirittura sostenere la costruzione di una grande fabbrica nel vasto pascolo detto del Barech comporteranno svantaggi certi per la collettività di gran lunga superiori ai presunti vantaggi solamente ipotizzati. Quando una cattiva politica tenta di far passare scelte assurde che vanno a discapito del territorio e di chi le dovrà subire, i cittadini hanno il diritto e il dovere morale di organizzarsi e scendere in campo. PRIMA BALLABIO nasce per affermare il principio che gli amministratori pubblici sono al servizio dei cittadini, del loro benessere e della qualità della loro vita, cosa che non si ottiene dedicandosi agli spot ad effetto sui social ma impegnandosi per un’amministrazione seria, equa ed operosa.

PRIMA BALLABIO ha affidato al concittadino Italo Thaler (nella foto) l’incarico di portavoce.

Dichiarazione del sig. Italo Thaler portavoce di PRIMA BALLABIO:

“In particolare il mio impegno sarà quello di agire con chi vuole salvaguardare il territorio anche salvando il pascolo del Barech dalla cementificazione e la zona circostante dall’aumentato transito dei TIR che sarà legato alla crescita della produzione, come si capisce dai previsti ampliamenti delle strade circostanti. In generale la nostra prospettiva è quella di impegnarci perché il Comune di Ballabio, dopo il fallimento dell’amministrazione dimissionaria favorevole all’industrializzazione del Barech sia finalmente guidato da amministratori che intendono rispettare e valorizzare il territorio con la sua realtà di comune montano e la sua vocazione turistica, che non può essere ancor più stravolta. Lo scopo sarà quello di far si che prima di tutto venga il bene di tutti i ballabiesi”.

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Mercoledì, 08 Marzo 2023 08:45

L'ERBA DELLA TRINITA'

I piccoli boccioli riprodotti nella foto spuntavano solitari in un mare bianchissimo di “campanellini”, attorno ai 1000 metri. La foto è stata scattata lungo il sentiero della “Traversata bassa” la valle che collega i Grassi e lunghi ai Piani Resinelli. Si tratta della Hepatica nobilis, un’essenza erbacea, conosciuta da molti secoli grazie anche alle sue presunte proprietà curative, che fiorisce al primo sciogliersi delle nevi invernali insieme a Bucaneve ed Elleboro, dei quali abbiamo già trattato in questa rubrica.

Il nome generico “Hepatica” deriva dal termine greco ήπαρ, ήπατος (epar, epatos) che indica il fegato, forse a causa del colore della pagina inferiore delle foglie ma più probabilmente perché si riteneva che questa pianta potesse curare alcune patologie epatiche. La medicina moderna ritiene comunque che l’Hepatica, non possieda alcuna capacità terapeutica anche se alcune ricerche sono ancora in corso per indagarne le proprietà. È certo ad ogni modo che si tratta di un’ essenza tossica, caratteristica del resto comune alle Ranunculacee, alla cui famiglia appartiene. L’epiteto specifico “nobilis” è termine latino e sta a significare “notabile o “conosciuto” a causa della notorietà acquisita dalla “Fegatella” (altro nome popolare dell’Hepatica nobilis”) fin dall’antichità. Uno dei nomi più usati per indicare questa pianta erbacea è “Erba della Trinità” poiché durante il medioevo gli affreschi a carattere religioso spesso ne raffiguravano le foglie come simbolo della natura trinitaria di Dio.

Ma fate attenzione: come abbiamo già detto la Fegatella è un’essenza tossica. Contiene infatti alcune sostanze come epatotrilobina, anemonina e saponine che possono causare avvelenamento anche se la medicina popolare ritiene che la pianta sia in grado di attenuare nevralgie e spasmi muscolari mentre svolgerebbe anche una funzione diuretica. Però siate prudenti. Non preparatevi tisane o decotti a base di Fegatella: la lavanda gastrica non è un’esperienza piacevole.

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Mercoledì, 08 Marzo 2023 07:59

"SCEMI DI GUERRA"

Molti gli elementi di riflessione che l'ultimo libro di Marco Travaglio offre ai suoi lettori. Travaglio ripercorre quasi tutto l'anno che è passato dall'invasione russa del 24 Febbraio 2022, assolutamente deprecabile e frutto di una logica predatoria inaccettabile in era moderna (non a caso Putin si è richiamato più volte a Pietro il Grande) , ai primi mesi del 2023 .

Molto interessanti poi le "Previsioni del giorno" , lanciate dai vari quotidiani analizzati (i "giornaloni" Repubblica, Il Corriere, ma anche altri minori come Il Giorno, Messaggero, Libero ecc.) che fin dal primo mese pronosticavano il crollo dell'economia russa dopo le sanzioni, la svalutazione del rublo, l'implosione della società russa e dell'esercito dopo le prime difficoltà della primavera dell'anno scorso.

Se la propaganda russa ormai la conosciamo, ed è normalmente il ribaltamento della realtà (il Ministro Lavrov ha provocato grosse risate una settimana fa in India affermando che è stata la Russia ad essere aggredita, non l'Ucraina) anche quella occidentale però ha avuto il suo ruolo, finendo per passare per buone tutte le "fake news" di fonte ucraina.

Proprio oggi per esempio il New York Times ha smentito definitivamente che a far saltare in aria il condotto di gas Main Stream 2 sul fondo del Baltico, buttando letteralmente "a mare" 20 miliardi di dollari di investimenti, siano stati i Russi: chi è stato allora ?

A distanza di un anno, le previsioni sono ancora oggi le stesse: l'Esercito russo sta per sfaldarsi, nonostante l'arrivo di centinaia di migliaia di nuove reclute, del tutto inesperte e mandate a morire in inutili assalti alla baionetta come nella I Guerra Mondiale, la Russia è quasi al default, il popolo russo sta per ribellarsi, e via dicendo.

Tutte affermazioni in realtà smentite dai fatti: il PIL (Prodotto interno lordo) russo in un anno è diminuito solo di poco più del 2% (infatti il gas viene venduto non più all'Europa ma alla Cina e all'India), il consenso a Putin è salito all'80% (come sappiamo noi Italiani dai tempi di Mussolini, le sanzioni aumentano la propaganda e rafforzano la coesione di un popolo intorno al proprio leader) nessuno dei disastri che un anno fa venivano previsti si sono realizzati, se non nelle economie occidentali, come quella italiana, dove le bollette elettriche e del gas sono letteralmente esplose mandando in gravissima difficoltà le famiglie e le imprese aziendali.

Le sanzioni si ritorcono contro chi le emette ? Sostanzialmente si, e non c'è molto da discutere. Ci siamo privati del gas russo per rivolgerci ad altri dittatori decisamente poco democratici e soprattutto poco affidabili, Bin Salman in Arabia, l'Algeria, l'Egitto e la Tunisia, dove la situazione è tutt'altro che stabile, e in più ci siamo privati del mercato russo, che finanziava molte ditte di import export nonchè il mercato del Turismo.

Insomma, dall punto di vista economico, la guerra ci sta già costando veramente molto cara, senza contare i miliardi in armi che abbiamo mandato e vogliamo mandare a Zelensky.

C'è almeno qualche prospettiva di pace ? Lo ha ripetuto proprio due giorni fa il bravissimo direttore di Limes, Lucio Caracciolo: "al momento molto poche" , dopo un anno, anche perchè Zelenskj, nel Novembre del 2022, si è impedito per legge di intavolare qualsiasi negoziato con la Russia di Putin.

Le uniche proposte sensate che erano state avanzate nei mesi scorsi, per arrivare alla fine della guerra, cioè quella di riconoscere la Crimea alla Russia e soprattutto una larga autonomia alle regioni del Donbass e di Lugansk, sul modello italiano dell'Alto Adige (una volta che noi Italiani abbiamo un modello vincente da proporre e di cui dovremmo andarne fieri, questo invece viene ignorato a livello internazionale !), oltre alla non adesione dell'Ucraina alla Nato, sono state sdegnosamente respinte. Zelenskj, ormai ipnotizzato dalla sua tuta mimetica e dal suo nuovo ruolo di leader militare (Travaglio ricorda che alla vigilia della guerra la sua popolarità era scesa al 30%, essendosi dimostrato un leader chiaccherone ma poco abile nella soluzione dei problemi) vuole andare avanti con le stragi fino alla riconquista della Crimea, combattendo con le armi americane "fino all'ultimo ucraino".

Questa la situazione, con il rischio di ulteriori "escalation" finora per fortuna evitate, ma Putin ci ricorda spesso che stiamo ballando sul ciglio della Terza Guerra Mondiale e del disastro atomico.

Vogliamo andare avanti così ? Altro che "Agenda 2030" e progetti di recupero ambientale. Il rischio è quello di trovarci a breve senza nemmeno più un pianeta da recuperare !

Da notare, in ultimo, lo schiacciamento ormai totale delle posizioni dell'Europa su quelle americane, con la Von Der Leyen sempre in prima linea e con la neo premier Meloni che ultimamente si è adeguata: L'Europa ha perso una grossa occasione per portare avanti una politica propria, tanto più che è evidente che gli interessi del nostro continente non coincidono ormai quasi per niente con quelli degli Stati Uniti , dove il gas è abbondante, la benzina e l'elettricità costano molto meno che da noi.

Elmetto in testa, pronti per la guerra totale ? Gli "Scemi di Guerra" ci stanno portando proprio lì ! A proposito: queste non sono considerazioni da "putiniani" , ma da persone che hanno qualche concetto di Economia e di Storia politica ! Ricordandoci, possibilmente, che le nostre scelte saranno i nostri figli a pagarle !

 

 

 

 

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