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Giovedì, 01 Febbraio 2024 09:31

FUSIONE CORTENOVA-PRIMALUNA: IN BALLO IL FUTURO DELLA VALLE

Primo incontro con la cittadinanza per i sindaci di Cortenova e Primaluna, promotori, assieme alle rispettive amministrazioni comunali, della fusione dei due centri della media Valle, un avvenimento che non abbiamo mai esitato a definire "epocale" e che, come c'era da aspettarsi, ha richiamato un folto pubblico che ha gremito il salone del teatro dell'asilo cortenovese.

Ospiti di riguardo Fabio Canepari, presidente della nostra Comunità Montana) e Luca Buzzella, sindaco di Valvarrone, comune sorto dalla fusione di Tremenico, Introzzo e Vestreno, capolinea del percorso ultraventennale della prima unione di comuni d'Italia. Tra il pubblico anche il primo cittadino di Taceno, Alberto Nogara.

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Come dovrebbe essere ormai noto, il progetto di fusione è una prima tappa di un progetto che ha visto sedersi attorno ad un tavolo già nel 2019 Taceno, Parlasco, Cortenova, Primaluna e Introbio; incontri nel corso dei quali la prospettiva di unirsi è stata ampiamente condivisa sia pure con le naturali diverse sensibilità e sfaccettature.

Nei mesi scorsi, poi, in un evento opportunamente e intelligentemente organizzato in sede comunitaria, i tecnici della Regione che seguono questa particolare materia hanno illustrato con grande chiarezza i vantaggi derivanti da una fusione spiegando l'iter da seguire e le relative tempistiche, suggerendo caldamente un avvio a "due" per rendere minimo il "pericolo" di un "no" da parte della popolazione che sarebbe stato amplificato nel caso di referendum proposto in cinque comuni.

Un momento chiave, questo, per la decisione adottata da Sergio Galperti (Cortenova) e Mauro Artusi (Primaluna) che hanno compiuto il primo passo di quello che, in prospettiva, dovrebbe diventare un comune unico per tutto il Centro Valle (primo passo effettuato con l'accondiscendenza degli altri tre comuni con i quali negli anni si erano confrontati). 

Hanno corroborato questa "aspettativa" sia il sindaco di Taceno, Alberto Nogara, sia Riccardo Benedetti, intervenuto come amministratore introbiese. Entrambi hanno sostenuto la necessità che questo primo passaggio tra Cortenova e Primaluna vada in porto per poi avviare a loro volta la discussione sull'eventuale accorpamento.

Ai numerosissimi cittadini presenti sono state proposte alcune diapositive riportanti situazioni e numeri commentati dal vice sindaco di Cortenova, Marco Selva, situazioni e numeri oggettivamente in grado di spiegare, senza spendere molte altre parole, il perchè una fusione è non solo utile ma sta diventando sempre più indispensabile e indilazionabile per garantire sia la sopravvivenza dei comuni stessi, sia, soprattutto, la capacità di garantire alle popolazioni servizi sempre migliori nonchè, all'interno dell'entità comunale, assetti lavorativi più efficienti a vantaggio degli amministrati.

La complessità del quadro d'insieme non può essere riassunta in poche righe, ma gli interventi e le domande del pubblico hanno consentito a Galperti, Artusi, Buzzella e Canepari, di chiarire una serie di aspetti pratici di primaria importanza.

Molti, infine, i contributi giunti dai presenti: segnaliamo, tra i più critici ma sempre contenuto nell'ambito della costruttività e della propositività, quello dell'ex sindaco Luigi Melesi che ha ricordato il fallimento dell'Unione dei Comuni ed espresso alcune sue perplessità in merito all'operazione (ieri sera, tra altro, erano in sala altri due ex sindaci: Valerio Benedetti e Luigi Selva).

Per chi volesse approfondire la materia l'occasione giusta sarà martedì prossimo, 6 febbraio, quando a Primaluna avrà luogo una riunione "gemella" nel corso della quale saranno riproposte le motivazioni della fusione con conseguente dibattito.

Ultima ma importante annotazione: alle prossime amministrative i due comuni andranno singolarmente, ma prima delle elezioni sarà già stata fissata la data del referendum popolare che sancirà, in un modo o nell'altro, il futuro non solo di Cortenova e Primaluna ma, obiettivamente, anche quello dell'intera Valsassina, perchè non possiamo nasconderci che l'esito non potrà non condizionare eventuali scelte di altre amministrazioni.

Insomma, una bella e grande responsabilità.

 

 

 

 

 

 

 

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