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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Mercoledì, 07 Febbraio 2024 16:38

CORTENOVA: RINNOVO CARICHE ALLA A.S.D. S.P.S. VALSASSINESE

Assemblea annuale ieri sera alla Società Pescatori Sportivi di Cortenova: all'ordine del giorno l'elezione del presidente e dei consiglieri per il prossimo quadriennio 2024 - 2028 .

In questi ultimi anni, causa la pandemia da "covid", la vita del noto sodalizio valsassinese è rimasta un po' nell'ombra.

La società, nata nel lontano 1965, ha avuto i suoi splendori sino al primo decennio del 2000, chiamata più volte dalla F.I.P.S.A.S. nazionale all'organizzazione di importanti gare nel settore "trota torrente", in cui si è sempre distinta in modo egregio.

In questi ultimi anni però c'è stata una forte crisi: molti pescatori si sono allontanati dall'agonismo e i giovani che si avvicinano a questo Sport sono pochi (anche per costi quasi proibitivi, regolamenti sempre più difficili, e altre cause).

Basti pensare che in Valsassina sino a qualche anno fa c'erano 12 società di pesca e ora invece ce ne sono solo due, ma a Cortenova non si sono persi d'animo e sono pronti a ripartire dopo ben 59 anni dalla prima volta!!!!

Questa è la composizione del nuovo consiglio: presidente Massimo Sanvito, riconfermato vicepresidente Massimo Galperti, segretario Andrea Piatti, consiglieri Italo Galperti, Mario Grigi, Piero Manzoni, Matteo Acquistapace, Danilo Battaglia,Giuseppe Manzoni, Alessandro Battaglia e Valerio Grigi.

La società invita chiunque fosse interessato a entrare a far parte dello storico gruppo a presentarsi alla sede della società in via Largo de Vecchi a Cortenova presso il Bar Mulino.

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Mercoledì, 07 Febbraio 2024 13:27

IL PIEDIBUS, PRIMO BALUARDO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE E DELLA SALUTE

Non c'è dubbio che il "Piedibus" abbia una indiscussa funzione educativa: essendo ad emissioni zero (a parte l'anidride carbonica generata dal respiro dei viaggiatori) salvaguarda l'ambiente e, secondo punto a suo favore, educa i bambini al movimento con l'obiettivo di rendere consapevoli loro (ed il loro genitori) che camminare fa bene, punto e basta.

Così in molti dei nostri paesi i Piedibus si avviano al mattino presto per trasportare il loro giovanissimo pubblico verso i banchi delle elementari per poi andare a riprenderli all'uscita, quando il vociare si fa più alto e riempie gioiosamente le strade.

Un servizio assolutamente gratuito, il Piedibus, che può essere messo a disposizione della comunità solo se la stessa comunità è capace di mettersi a disposizione dei suoi piccoli studenti: insomma, il Piedibus, come tutti sappiamo, può funzionare solo se ci sono i volontari che lo avviano ogni santa mattina dell'anno scolastico, che ci sia il sole, la pioggia, il vento o la neve.

Un grazie, dunque, a tutti questi volontari che invece di dedicarsi a sterili e roboanti proteste ideologiche ed imbrattamenti di varia natura per salvare l'ambiente e tutelare la salute pubblica, si mettono a disposizione della collettività e contribuiscono concretamente a questa giusta battaglia che deve vederci uniti per garantire il futuro alle nuove generazioni.

Certo, il Piedibus è solo una piccola goccia nel mare ma, come ebbe a dire Madre Teresa di Calcutta, alla fine "Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo".   

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Mercoledì, 07 Febbraio 2024 10:29

INTROBIO: IL 14 FEBBRAIO SI PERFEZIONA L'ACQUISTO DEL TERRENO PER LA FUTURA SCUOLA MEDIA

Fissato per mercoledì prossimo, 14 febbraio, l'atto di acquisto del terreno di Via Valleggio che l'amministrazione comunale introbiese ha individuato come sede per la realizzazione del futuro complesso della scuola media che andrà a sostituire quello esistente ormai obsoleto e inadeguato.

L'attuale struttura nacque come Scuola  Elementare con finanziamento del Ministero  dei LL. PP  nel 1957; in seguito ha ospitato a piano terra la scuola di Avviamento Professionale trasformata, negli anni ’60, in Scuola Media Unificata.

Dal 1985, con il trasferimento della scuola elementare nella nuova sede di Villa Cademartori, l’edificio - adibito esclusivamente a scuola secondaria di primo grado - ha accolto studenti provenienti dai comuni della bassa e alta Valle.

Una lunga storia, insomma, per una costruzione che da tempo non è più comprensibilmente al passo con i tempi e con le diverse esigenze educative e formative maturate negli anni.

Preso atto dei costi elevati di una eventuale ristrutturazione (che avrebbe consolidato la struttura senza peraltro modificare la distribuzione ed il numero di aule) il comune di Introbio ha deciso (dopo diverse interlocuzioni con le amministrazioni di Taceno, Parlasco, Cortenova e Primaluna e con la Comunità Montana) di intraprendere la strada (più complicata ma risolutiva) della costruzione di un nuovo complesso scolastico, individuandone la sede nel terreno in acquisto che è adiacente alla palestra già in uso alle scuole (e che quindi non dovrà essere realizzata ex-novo).

Un progetto è già nelle mani dell'amministrazione e nelle prossime settimane verrà rimodulato introducendo alcune modifiche come, ad esempio, il collegamento con l'area antistante del Prà Baster che diventerà complementare all'area scolastica. La "rimodulazione" servirà anche ovviamente ad aggiornarne i costi, visto che quelli previsti risalgono al 2020.

Una volta che il comune di Introbio sarà divenuto proprietario del terreno inizierà la fase più difficile, ossia il reperimento dei fondi per costruire la scuola.

Vista la valenza intercomunale del progetto, anche gli altri comuni interessati (Taceno, Parlasco, Cortenova, Primaluna) e la Comunità Montana faranno parte della "squadra" incaricata di bussare a tutte le porte che potrebbero aprirsi per portarlo a termine.

Intanto, mercoledì si farà il primo indispensabile passo.

Il costo dell'area più le spese notarili ammonta a 485.000 euro di cui 150.000 finanziati con l'accensione di un mutuo decennale con Cassa Depositi e Prestiti ed il resto con l'avanzo di amministrazione.

 

 

  

 

 

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Mercoledì, 07 Febbraio 2024 06:59

FUSIONE DEI COMUNI: PARTECIPATO E INTERESSANTE L'INCONTRO A PRIMALUNA

Direi un coro unanime e senza sbavature quello presentato ieri sera a Primaluna dai due Sindaci, quello di Cortenova Sergio Galperti, e quello di Primaluna Mauro Artusi.
A presentare i vantaggi di un progetto che era stato iniziato nel 2019, interrotto a causa del Covid e delle sue urgenze, e finalmente ripreso da qualche mese, anche se ormai a ridosso delle prossime elezioni amministrative, che potrebbero cambiare alcuni dei protagonisti, è stata l'assessore alla Cultura di Primaluna Claudia Paroli.

Un Libro Mastro con tutti i vantaggi dalla voce "Avere" , e praticamente nessuno svantaggio a quella del "Dare" : "Tradizioni e Identità sono comunque garantite, nessuno toglierà il Santo Patrono e le altre feste identitarie delle differenti Comunità" hanno precisato a scanso di equivoci tutti gli intervenuti.

Il discorso è molto semplice e lineare:" In questi ultimi anni, dal 2010, i finanziamenti statali ai Comuni sono diminuiti in maniera impressionante" ha sottolineato il Sindaco Artusi. All'incirca c'è stato un taglio di almeno un terzo delle risorse consegnate: nel caso Primaluna da più di 300.000 euro a circa 200.000, la curva è poi risalita a causa del Covid.
"I servizi però che il Comune deve garantire non sono diventati più economici, anzi, hanno seguito il corso dell'inflazione". Si parla di manutenzione delle Scuole, Strade, illuminazione pubblica, servizi amministrativi comunali (procedure e pratiche per i cittadini).

Far quadrare i Bilanci è sempre più difficile e a volte quasi impossibile: "Volete allora mantenere la stessa qualità dei servizi, e magari migliorarla?"
La soluzione di unificare due Comuni può essere l'unica strada:"Nel futuro, quando sarà finito l'effetto PNRR e di altri fondi europei, si prevedono tagli ancora più pesanti. Con questo accorpamento invece sono promessi fondi maggiori almeno per i prossimi 15 anni". Per investire appunto nella qualità dei servizi, anche con progetti impegnativi.
Un ragionamento che non fa una grinza (bravi gli amministratori, ormai di lunga esperienza, e si vede) e che è stato accolto, ci sembra, abbastanza favorevolmente anche dal pubblico. Il Sindaco di Valvarrone da parte sua ha dimostrato gli effetti benefici della fusione precedente, tra Introzzo, Tremenico e Vestreno.

Rimane però l'incognita di allargare ulteriormente la fusione ai paesi del Centro Valle, in particolare a Introbio.
"Attenzione" hanno chiarito Artusi e Galperti, in risposta a qualche domanda "è una cosa diversa dall'Unione dei Comuni , che ha funzionato così così dal 2002 al 2016: lì era un organismo aggiuntivo, con costi e personale a parte, qui invece si tratta proprio di fondere in un'unica unità comunale due enti che prima erano diversi, con razionalizzazione del personale addetto, mentre entrambe le sedi rimarranno aperte ai cittadini" .

Molti i Sindaci presenti e interessati alla discussione : il Sindaco di Taceno Alberto Nogara, di Casargo Antonio Pasquini, di Parlasco Renato Busi, il Presidente della Comunità Montana Fabio Canepari, e altri, mentre assente quello di Introbio (che però era presente a Cortenova con il delegato alla materia Riccardo Benedetti).
Proprio su Introbio quindi si è accentrato qualche dubbio (emerso già nella prima riunione a Cortenova) : accetterà di essere successivamente accorpato anche lui, ed entrare nella fusione di un solo Comune?
"Attenzione - ha ben chiarito Galperti - non abbiamo coinvolto immediatamente tutti i sei Comuni del Centro Valle su consiglio di un assessore regionale. Infatti in ogni Comune la eventuale fusione va anticipata da un referendum: nel caso che anche in un solo Comune il referendum fosse negativo, cioè contrario all'unificazione, salterebbe tutto e non si potrebbe ripresentare più nulla per i successivi 7 anni" .

Quindi piedi di piombo e tanta cautela, si comincia con solo due Comuni e poi si vedrà.
La domanda però è (e lo dico da cittadino introbiese) : accetterà Introbio di entrare eventualmente, tra qualche anno, in una istituzione che non ha fondato, da cui è rimasta fuori dalla porta, accettando di "accorparsi" come una qualsiasi frazione di poco conto in un ente dove tutto è stato deciso senza di lei (nome dell'ente, organizzazione e sede del Comune, e molto altro) adeguandosi poi supinamente a processi decisionali a cui è stata del tutto estranea ?

Personalmente avrei molti dubbi , considerando che Introbio per secoli, dal Medio Evo fino quasi a oggi, è stato il centro politico della Valsassina.
A Introbio c'era il Palazzo del Pretorio (purtroppo inopportunamente distrutto nel 1991) dove aveva sede non solo la Comunità ma anche il Consiglio di Valle (l'antenato della Comunità Montana) e dove si prendevano le decisioni più importanti per tutta la Valsassina.
A Introbio aveva sede il Collegio dei Notai (istituzione importantissima), il Cancelliere Delegato dell'età Teresiana (nel Settecento), il Pretore e addirittura le Carceri.
A Introbio , nella sua storica Torre, non a caso prese dimora, nel 1648, il nuovo Feudatario della Valsassina, il Conte Cesare Monti.
La Procura e il Mandamento di Introbio, che avevano giurisdizione su tutta la Valsassina, vennero riconfermati nel 1859, quando iniziò l'unificazione d'Italia.

Insomma, il paese che fino a ieri era sicuramente il centro politico più importante della Valsassina oggi dovrebbe stare alla finestra e non partecipare in prima persona a un evento decisionale così significativo, limitandosi forse a entrare poi successivamente dall'ingresso secondario o dalla porta di servizio ?
Forse servirebbe un po' più di coraggio: i cittadini di Introbio oggi capirebbero, domani non lo so (avrei forti dubbi).

A mio parere allora Introbio dovrebbe entrare SUBITO in questo ambizioso progetto, anche per un motivo ben specificato dal Sindaco Artusi.

"I due Comuni di Cortenova (1143 abitanti nel 2023) e Primaluna (2259) unificandosi arriverebbero a circa 3400 abitanti: una fascia cioè superiore e più interessante, con la quale avrebbero più importanza anche nelle istituzioni provinciali e superiori (avrebbero anche 13 consiglieri comunali invece di 11)".

Giustissimo Sindaco Artusi: più hai popolazione e più conti, è una legge della Politica.
Allora però farei notare che se entrasse subito anche Introbio (1920 abitanti)  la popolazione del nuovo Comune arriverebbe a 5322 cittadini, quindi nella fascia dei Comuni tra i 5.000 e i 10.000 abitanti (quella che comprende un Comune come Oggiono, tanto per fare un esempio).

Un salto di qualità formidabile e tutta un'altra dimensione! Possibilità di Bilancio ancora superiori, e di molto! E un peso a livello provinciale non indifferente!
Concluderei allora con un appello: serve più coraggio! Non possiamo trattare gli Introbiesi come gli ultimi arrivati!
Introbio va coinvolta subito in questo progetto! 

ENRICO BARONCELLI

 

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