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Mercoledì, 28 Agosto 2024 22:10

LA "MEDICINA DI RETE", CONOSCIAMOLA MEGLIO!

L’annuncio, rilanciato anche dal nostro giornale, che il Front Office della Medicina di Rete dal 5 al 10 settembre prossimi osserverà un orario ridotto a causa delle ferie del personale ha suscitato alcuni commenti dai quali si intravvede una sostanziale disinformazione riguardo questo “servizio”.

Riteniamo pertanto opportuno fare chiarezza partendo dall’assunto che i nostri medici di famiglia sono liberi professionisti che esercitano la loro professione in “convenzione” con ASST nei vari ambulatori che ben conosciamo.

Ma in Valle esiste, da tempo, un “servizio” che va aldilà di quello che può fornire il singolo medico: e questo “servizio” si chiama Medicina di Rete, alla quale oggi aderiscono le dottoresse Eleonora Arrigoni, Silvia Artusi, Helene Fazzini, Valeria Merlo, Fortunata Palermiti, Martina Fazzini e il dottor Attilio Artusi.

In cosa consiste la Medicina di Rete?

ASST riconosce due tipi di forme per erogare il servizio di medicina di base: la forma singola e la forma associativa.

La forma associativa (la cosiddetta Medicina di Rete) prevede che medici liberi professionisti (come sono i nostri) possano decidere di creare un gruppo allo scopo di seguire e assistere al meglio i propri pazienti.

Una forma che ASST incoraggia e incentiva affinché i pazienti siano seguiti sempre con maggiore riguardo ed abbiano, in caso di necessità eccezionale, la possibilità di consultare un medico anche se non è quello da loro individuato.

Ma qual è il vantaggio per noi utenti?

I medici sopra menzionati hanno deciso di organizzarsi in una forma associativa avanzata, quindi garantiscono un “servizio” che va (come scritto poc’anzi) aldilà di quello tradizionalmente fornito dal singolo medico, infatti la forma associativa avanzata della Medicina di Rete di Introbio include anche altre figure oltre ai medici: la Collaboratrice e l’Infermiera.

La Collaboratrice si occupa della gestione del Front Office: richieste di informazioni, appuntamenti, richieste di prescrizioni di farmaci, richieste di ausili, eccetera..

L’Infermiera si occupa di follow up dei pazienti cronici (in particolare dei pazienti diabetici, che vengono valutati periodicamente), delle medicazioni, della somministrazione di farmaci, della richiesta di ausili, eccetera.

I medici garantiscono la presenza almeno di uno di loro, presso la sede di Loc. Sceregalli ad Introbio, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 del mattino alle 7 di sera ed anche al sabato mattina (per le urgenze).

Molte e diverse sono le utilità di questo “servizio” extra (per il quale ASST corrisponde un giusto contributo).

Un esempio? Venite dimessi dall’ospedale il pomeriggio e dovete rivolgervi al vostro medico di famiglia, che però si trovava in ambulatorio al mattino e nel pomeriggio sta svolgendo altre attività (es. visite domiciliari)? Con la Medicina di Rete potrete rivolgervi al Front Office e/o recarvi presso uno dei medici aderenti che sarà in grado di aiutarvi, qualora abbiate un’urgenza da evadere prima dei prossimi orari di ricevimento del vostro medico.

Lo stesso avviene quando il nostro medico di fiducia è assente e possiamo rivolgerci senza problemi e senza imbarazzo alcuno ad un altro professionista (sempre con le modalità previste).

Per tornare al Front Office, si tratta di un servizio erogato a spese dei medici della Rete e che funge da prezioso “intermediario” fra gli stessi medici e noi pazienti (che qualche volta, per la verità, tanto “pazienti” non siamo) fornendo informazioni, raccogliendo prenotazioni, distribuendo le ricette ripetitive, e molto altro ancora, come illustrato anche in precedenza.

È giusto che si sappia che l’impiegata del Front Office è una dipendente dei medici della Medicina di Rete, così come dipendente della stessa Rete è l’infermiera che svolge la sua attività in quella che oggi è chiamata “Casa di Comunità”.

Morale: tra le cose che funzionano in Valle possiamo sicuramente e senza subbio alcuno annoverare l’iniziativa della Medicina di Rete, e se per qualche giorno all’anno la dipendente (non pubblica ma dei medici) va in ferie adeguiamoci e ringraziamo il fatto che, sia pure in modo ridotto, il servizio sia comunque garantito.

Altrove, stanno peggio, molto peggio.

Qui sotto trovate gli orari dei medici, quello del front office e dell'ambulatorio infermieristico.

medicinadirete.blogspot.com è l'indirizzo del sito da dove potete consultare tutte le informazioni e le eventuali variazioni di orari.

ORARI MEDICI GIUGNO 2024

7 ORARI FRONT OFFICE PER WA

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Mercoledì, 28 Agosto 2024 17:19

CONTINUE CHIUSURE TUNNEL LECCO-BALLABIO: IL SINDACO DI BALLABIO PROTESTA CONTRO ANAS

Le chiusure del tunnel della SS36 Racc. Lecco – Ballabio rappresentano ormai una lunga telenovela fonte di parecchi disagi per i ballabiesi e tutti gli automobilisti che dalla Valsassina si dirigono verso il capoluogo e viceversa.
“Nella giornata odierna ci sono state ben 4 chiusure del tunnel, della durata di circa 15/20 minuti ciascuna. Sono arrabbiato - dichiara il Sindaco Giovanni Bruno Bussola – perché la collaborazione tra enti (Anas, Provincia, Prefettura e Comuni di Lecco e Ballabio) aveva portato all’installazione di un semaforo nel tunnel volto proprio a limitare i disagi conseguenti le operazioni di cantiere.
Tuttavia i dirigenti Anas, in questi giorni, hanno deciso di non utilizzare più l’impianto semaforico e di chiudere il tunnel in discesa ogni qual volta si renda necessario senza nemmeno comunicarlo agli interessati.
La cosa paradossale è che tali chiusure, effettuate presso la rotonda di Ballabio, vanno pure contro la stessa Ordinanza di Anas che prevede il fermo della circolazione in corrispondenza dell’area di cantiere e l’utilizzo di un moviere all’imbocco della galleria solo per avvisare di procedere con cautela.
Anas ha agito senza coordinarsi con nessuno e senza considerare gli altri cantieri presenti nella SP62 della vecchia Lecco -Ballabio – conclude il Sindaco Bussola – e chiedo che Anas attivi soluzioni alternative a queste chiusure totali, a singhiozzo, del tunnel in discesa.”
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Mercoledì, 28 Agosto 2024 16:38

ELEONORA LAVELLI: POCHI GIOVANI E POCHE DONNE NEI CONSIGLI COMUNALI. SERVE UN CAMBIO DI PASSO

Ho letto con molto interesse l'articolo "La politica? Non è per donne e per giovani" pubblicato qualche giorno fa sulla Provincia di Lecco, da cui emerge un dato francamente poco incoraggiante: la presenza giovanile e femminile nei Consigli comunali lecchesi si ferma, rispettivamente, al 10% e al 30% degli eletti.
Mi permetto una riflessione perché appartengo a questa sparuta categoria di giovani donne appassionate di cosa pubblica.
Ho 29 anni, siedo in Consiglio comunale a Imbersago da quando ne avevo 24, sono avvocato e da un anno e mezzo ho la responsabilità di coordinare e far crescere la sezione lecchese di Azione in provincia.
La passione per la mia comunità è nata sui banchi del Liceo Agnesi di Merate ed è stata stimolata dalle belle persone incontrate e dal servizio all'interno delle associazioni culturali del territorio meratese.
In poche parole: sono stata coinvolta e ho trovato compagni di viaggi con cui condividere un percorso di crescita prezioso e ricco di stimoli. Volevo raccontare la mia storia perché dietro ogni fiamma accesa c'è qualcuno che ha contribuito a "mettere della legna" e a far "scattare la scintilla".
E quando il cuore si scalda la vita, privata e collettiva, fa un salto di qualità.
Finché la Politica viene vista come qualcosa di distante, inutile e fazioso, non verrà scelta né vissuta (tantomeno dai giovani e dalle donne, troppo spesso "utilizzate" come mere riempilista).
Questo cambio di passo dipende da noi!
Dall'esempio che diamo e dal coinvolgimento che riusciamo ad alimentare.
Per questo, per Azione anche il rinnovo del Consiglio provinciale è un'occasione importante di partecipazione, ascolto e coinvolgimento di amministratori e cittadini in un progetto che abbia un orizzonte più ampio.
Rimettere al centro la Persona (uomo, donna, maturo o giovane che sia) non è più rimandabile.

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Mercoledì, 28 Agosto 2024 10:12

DIRIGENTI SCOLASTICI: MARTOCCHI CONFERMATA REGGENTE A PREMANA. A CREMENO ARRIVA GIANFRANCO BONOMI BOSEGGIA

Una conferma e una novità per quanto riguarda le reggenze a dirigente scolastico per gli Istituti Comprensivi presenti sul nostro territorio.

A Premana, nell'ICS Giovanni XXIII, continuerà nell'incarico Lorenza Martocchi mentre a Cremeno (ICS San Giovanni Bosco) Gianfranco Bonomi Boseggia succederà a Maria Luisa Montagna.

Bonomi Boseggia è dirigente scolastico dell'ICS Lecco 2 che fa capo alla scuola Don Ticozzi e comprende, fra altro, anche due plessi a Ballabio per un totale di oltre 1.100 alunni.

Il neo reggente, laureato in Fisica, ha una lunga storia di docente e dirigente scolastico maturata in Valtellina.

L'ICS Cremeno contava nell'anno scolastico 2023-2024 complessivamente ben 835 alunni suddivisi in 45 classi; il Giovanni XXIII di Premana 285 alunni in 17 classi.

Come già scritto sul nostro giornale, gli esiti del concorso per dirigenti scolastici sono sub judice per una serie di ricorsi ed anche per questo motivo si è dovuti, un'altra volta, ricorrere alla formula della "reggenza".

Aldilà della situazione particolare dell'ICS Premana e della decisione adottata di non accorparlo a Bellano, resta il fatto che un comprensivo ampio e numeroso come quello di Cremeno non disponga ancora di un dirigente scolastico "residente".

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