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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Sabato, 05 Aprile 2025 20:23

VIABILITA' DI CASA NOSTRA: DI MIRACOLI NON SE NE SONO VISTI

Non bastano i soliti proclami e i pur utili "interventi palliativi": senza il futuribile e costosissimo tunnel Taceno-Pennaso e la sempre annunciata tangenziale di Primaluna la viabilità locale continuerà a soffrire e l'alternativa verso Valtellina e Valchiavenna resterà una chimera. Però, forse, faranno il ponte sullo stretto di Messina.
Apprendo da accreditata e documentata fonte giornalistica delle preziose prebende che da Villa Locatelli e nelle intenzioni dei soliti noti avrebbero preso la via della Valsassina per almeno migliorare la situazione sulla Taceno-Bellano e questo in attesa del famoso tunnel da realizzare fra il paese delle acque minerali e la località Pennaso senza il quale è perlomeno inopportuno indicare la Valsassina come alternativa viabilistica alla superstrada tra Lecco, la Valtellina dove, non da ultimo, la lontana Bormio fra pochi mesi ospiterà le gare delle "Olimpiadi della neve" che per la buona riuscita dell'evento molto confida su una viabilità scorrevole e in sicurezza. È chiedere troppo?
Non mi dilungo, che già ne abbiamo scritto, che quasi tutti noi sappiamo dei disagi che ci hanno costretto a subire lunghe code sul lago e pure in Valle a causa di frane e gravi incidenti che anche recentemente hanno, improvvidamente, fatto dirottare il traffico dalla riviera fin sulle Terre alte. Quel che però "la nostra gente" si chiede sono i tempi di realizzazione di queste opere di cui si parla da mezzo secolo ma delle quali non si vedono due mattoni posati l'uno sull'altro. I più attenti sono assai diffidenti sull'ennesimo annuncio di un "miracolo" quasi imminente almeno in termini di sicurezza stradale e la ragione e pure i dubbi di molti contribuenti fondano le loro fondate incertezze, ad esempio, sui lavori non ancora conclusi nella zona del ripristino viabilistico-ambientale relativo all'ultima frana sulla nuova Lecco-Ballabio.
Tutti noi però ci ricordiamo benissimo la promessa-proclama che voleva tali opere finite in un battibaleno e non vorrei essere nei panni di quegli amministratori comunali e anche dei plaudenti "vertici" della nostra Comunità Montana che, con fiduciosa deferenza, in quell'occasione avevano affidato il progetto del tunnel Taceno-Pennaso "alle mani giuste" o presunte tali. Visto che anche i lavori della frana, a distanza di anni, sono ancora da finire e tantomeno giungono notizie confortanti in merito al mega finanziamento di una settantina di milioni di euro che servono alla bisogna, cosa dobbiamo pensare se non che un bel tacer non fu mai scritto.
Sarebbe interessante sapere dalla viva voce dei sindaci più coinvolti ma anche degli amministratori provinciali e perché no Regionali, cosa ne pensano dell'ennesimo stallo. Questo, ammesso e non concesso che abbiano qualcosa di concreto da dirci. Mi riferisco, non si fosse capito, a quello stuolo di festanti rappresentanti del popolo che, accomunati dal poco produttivo e ultimo "salto della quaglia", evidentemente non trovano le parole giuste per almeno provare a rassicurarci sulla credibilità di tali periodici e vuoti annunci, ai quali molto probabilmente non credono più nemmeno loro. Infatti non ci mettono più la faccia!
Raccontarcela anche nei prossimi anni sarà sempre più dura!! Mi sa che prima si farà il non proprio indispensabile ponte sullo stretto di Messina, che lì i soldi pare li abbiano trovati... peccato che ne servissero un pochetto anche per la sgaruppata viabilità nella produttiva e turistica Valsassina. Qui da noi e per noi, invece, proprio non si trovano neppure per, almeno avviare, i lavori della sempre annunciata tangenziale di Primaluna che prima o poi forse vedrà la luce, mi auguro interamente realizzata e non soltanto un pezzo come sostengono, mestamente, i nostri eroi.
Visti i sondaggi e i malumori di automobilisti e imprenditori locali vien da ridere nel ricordare ai più attenti lettori come cambio di giacchetta e di partito, per i soliti qualcuno, mai risultò più imbarazzante e pure inconcludente.
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Sabato, 05 Aprile 2025 11:22

PARTITO IL PIANO VACCINALE OBBLIGATORIO PER GLI OVINI CONTRO LA BLUE TONGUE

Per proteggere gli allevamenti ovini dalla febbre dei ruminanti, la cosiddetta malattia della lingua blu, ATS Brianza ha iniziato la distribuzione gratuita delle dosi di vaccino agli allevamenti di maggiori dimensioni, affinché provvedano alla somministrazione dello stesso rivolgendosi al proprio veterinario libero professionista di fiducia. I veterinari ufficiali dell’Agenzia di Tutela della Salute ATS Brianza hanno inoltre iniziato a vaccinare gli ovini, in particolare negli allevamenti famigliari presenti in zone disagiate, così da garantirne la vaccinazione.

Viene così mantenuto l’impegno da parte di Regione Lombardia – evidenzia di Direttore Generale di ATS Brianza Michele Brait – nei confronti di una categoria così importante come quella degli allevatori, per rispondere a un’esigenza davvero impellente; Regione si è mossa tempestivamente e quindi abbiamo potuto già procedere con le prime dosi inoculate”.

Secondo il piano di riparto definito da Regione Lombardia, ATS della Brianza si appresta a distribuire gratuitamente a tutte i proprietari di pecore, montoni e agnelli del proprio territorio 11.550 dosi. In via prioritaria deve essere garantita la copertura vaccinale agli allevamenti che praticano il pascolo vagante e la movimentazione per l’alpeggio. Considerato che l’inizio dell’immunità sopraggiunge a circa 40 giorni dalla somministrazione del vaccino, è necessario che la campagna si concluda entro giugno, e comunque prima dell’inizio della monticazione.

Per questo, ai fini di una opportuna programmazione, si invitano gli allevatori, che non avessero ancora provveduto, a consegnare il modulo di richiesta gratuita del vaccino al Distretto Veterinario competente, cui è possibile rivolgersi anche per ogni esigenza di chiarimenti o informazioni.

Questi i riferimenti:

per la provincia di Lecco, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; telefono 0341.482454;

per provincia di Monza Brianza, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; telefono 039.6288028/29.

In alternativa il modulo può essere consegnato personalmente presso l’Ufficio veterinario competente per territorio.

I nostri uffici dei Distretti di Monza e Lecco sono a disposizione per fornire ogni chiarimento e informazione agli allevatori – dichiara il dottor Fabio Ravanelli, Direttore Sanità Animale del Dipartimento Veterinario -. Confidiamo in una collaborazione responsabile per l’attuazione del piano di vaccinazione obbligatoria, perché al momento la profilassi vaccinale è l’unica arma per contrastare il manifestarsi di una sintomatologia più severa della blue tongue, con esiti anche mortali, e preservare la salute del nostro patrimonio ovino”.

Il fenomeno nella nostra regione si è manifestato in modo acuto lo scorso anno tra agosto ed ottobre, con oltre 300 casi, di cui circa 70 nel territorio di ATS Brianza. Parliamo della “blue tongue”, la malattia della lingua blu. La cosiddetta febbre catarrale degli ovini è una patologia infettiva dei ruminanti, non contagiosa per l’uomo, trasmessa da insetti vettori, appartenenti alla specie dei culicoidi, soliti succhiare il sangue dagli animali e deporre le uova in ambienti fangosi, come pozze piovane, corsi d’acqua, campi irrigati, scoli di abbeveratoi.

Il virus si trasmette da un animale all’altro attraverso la loro puntura. Tra i ruminanti, ad essere più colpiti dalla malattia veicolata da questi agenti patogeni sono gli ovini: i sintomi sono febbre, scolo nasale, edema della testa e congestione delle mucose della bocca. Nei casi più gravi la lingua, ingrossata e cianotica, esce dalla bocca, da qui il nome. L’infezione, avverte il Ministero della Salute, è altresì causa di malformazioni fetali e aborti, e può essere letale. Nemmeno i bovini sono immuni, anzi, possono essere “serbatoio” del virus più a lungo, trasmissibile fino a 60 giorni dall’infezione.

Come combattere la blue tong

ue? Non esiste per ora una terapia capace di far guarire gli animali malati. La vaccinazione rappresenta lo strumento più efficace di protezione dalle sue manifestazioni cliniche, oltre che di prevenzione della viremia, la diffusione di particelle virali nel sangue.

Per questo Regione Lombardia ha messo in atto un Piano di vaccinazione obbligatoria di tutti i capi ovini nei confronti del sierotipo, rilevato nei nostri territori.

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Sabato, 05 Aprile 2025 11:01

VALSASSINA: MAGGIOR SICUREZZA SULLA PROVINCIALE CON LA NUOVA ROTONDA DI TACENO E CON QUELLA DI CORTENOVA. PER LA "TANGENZIALE" DI PRIMALUNA INVECE...

Con un investimento intorno ai 350.000 euro (a carico della Provincia di Lecco) sarà realizzata l'auspicatissima rotonda a Taceno laddove la Provinciale si incrocia con la strada che sale da Bellano: un punto sulla cui attuale pericolosità non c'è tanto da discutere e che la nuova viabilità contribuirà sicuramente a rendere più sicuro.

Per chi scende dall'Alta Valle il rischio è sempre quello di dover fare i conti con veicoli che non rispettano lo stop se provenienti da Bellano oppure si "buttano" letteralmente  in quella direzione; per chi arriva da Bellano, invece, il pericolo è originato dall'alta velocità tenuta spesso e volentieri da chi scende da Taceno.

Insomma, una situazione complicata che solo una rivisitazione dell'incrocio poteva risolvere e, finalmente, tra un paio di anni la potremo vedere operativa.

Nel frattempo va avanti anche la prevista rotonda a Cortenova in corrispondenza dell'incrocio con la via che porta a Prato San Pietro e alla circonvallazione verso Parlasco. 

Anche questa è un'opera necessaria per due motivi: il primo relativo alla viabilità ordinaria, il secondo per consentire ai mezzi pesanti di raggiungere in sicurezza (per loro e per gli altri) le azienda metalmeccaniche presenti nei pressi.

Sullo sfondo, ovviamente, resta sempre la "tangenziale" di Primaluna, ma se per le rotonde di Taceno e Cortenova i tempi sono accettabili, la soluzione di quel problema si prospetta (come dichiarato dalla stessa Provincia) di lungo (lunghissimo) termine e, stante i denari attualmente disponibili, ancora non risolutivo. 

 

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