TORNA A CASA, NAMELESS!
Come hanno ampiamente raccontato le cronache di questi giorni, il Nameless, una volta calato il sipario sull'edizione che si inaugura oggi ad Annone, ha scelto di tornare al passato.
Un passato remoto, quello del Bione a Lecco, ed uno un po' più prossimo, quello di Pratobuscante a Barzio.
Una sorpresa per quasi tutti, vista la dimensione e la notorietà globale che la manifestazione ha raggiunto in questi anni: e se l'abbandono di Annone veniva dato per certo, le ipotesi sulle sedi del trasloco erano tutt'altre rispetto a quelle annunciate l'altro ieri dal promoter Alberto Fumagalli.
Il quale, Fumagalli, avrà avuto sicuramente le sue buone motivazioni imprenditoriali per decidere di 1) restare sul territorio 2) vista la situazione Bione, voler dare un'altra dimensione all'evento rispetto a quello attuale 3) tornare in quel di Barzio dove, nel frattempo, il suo amico Andrea Ferrari l'anno scorso è tornato a governare il comune.
E non si svela certo un segreto se diciamo che lo stesso Fumagalli sarebbe rimasto volentieri in Valle ancora qualche anno, non fosse stato per alcune "incomprensioni" e richieste non giudicate consone arrivate in concomitanza della sconfitta alle elezioni 2019 dello stesso Ferrari.
Ora il Nameless torna sui suoi passi e le polemiche non mancheranno sia nel capoluogo (da dove fu costretto ad andarsene) che in Valle.
Francamente, vista la situazione generale viabilistica e di accoglienza in cui versa Lecco, qualche punto interrogativo me lo pongo, molto modestamente, anch'io.
Infatti, il solo pensare di dover gestire 90.000 giovani in arrivo da tutto il mondo (così è oggi) richiede molta fantasia, immaginazione e una dose fotonica di ottimismo per una città che si blocca anche solo scavando un buco in una via qualsiasi.
Il "Nameless invernale" di Barzio (come si chiamerà e dove lo si farà lo scopriremo poi) durerà solo due giorni, il 14 e il 15 febbraio (sabato e domenica) cioè, San Valentino a parte, nel bel mezzo delle Olimpiadi e di una stagione invernale che nei fine settimana già di per sè contribuisce a creare movimento e difficoltà varie.
Insomma, come si vede, i dubbi non mancano e certamente nei prossimi mesi l'argomento terrà banco.
Nel frattempo, ad Annone, la festa dell'Innominato è cominciata.