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Martedì, 28 Gennaio 2025 11:11

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE: ANCHE VILLA MONASTERO TRA LE OPPORTUNITA'

Villa Monastero di Varenna e il Sistema Museale della provincia di Lecco partecipano al progetto di Servizio Civile Universale ‘Musei Evoluti’. 

Si tratta di un’esperienza di 12 mesi nel mondo della cultura, con un orario di servizio di 25 ore settimanali e un monte ore annuo di 1.145. Il compenso mensile è di 507,30 euro. 

Il volontario sarà di supporto nella gestione delle attività ordinarie d’ufficio, della comunicazione e promozione, collaborando nella gestione dei progetti e nell’organizzazione di eventi e iniziative. 

È possibile presentare la domanda di partecipazione entro le 14.00 di martedì 18 febbraio attraverso la piattaforma DOL. 

Al termine del servizio viene rilasciata la certificazione delle competenze acquisite.

Per ulteriori informazioni:
Servizio civile universale Provincia di Lecco – 0341 295332 –  
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Martedì, 28 Gennaio 2025 10:11

PIOGGIA E TEMPORALI: ANCHE A BOBBIO COSTRETTI ALLA CHIUSURA

Un temporale a gennaio non è una novità assoluta ma resta sicuramente un evento. Così come un evento, soprattutto se registrato durante la notte, sono i quasi 10 gradi (sopra zero!) registrati verso le 5 del mattino in bassa Valle mentre in Orscellera a quell'ora la temperatura era di circa un grado (sempre sopra).

Tutto (o quasi) preannunciato dai meteorologi che prevedono un miglioramento nel pomeriggio e una bella giornata domani: vedremo.

Nel frattempo oggi impianti chiusi (e non poteva essere altrimenti) ai Piani di Bobbio dove ci si è dovuti arrendere di fronte ad un maltempo che è andato decisamente sopra le righe.

 

 

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Lunedì, 27 Gennaio 2025 15:26

ANCHE DOMENICA REGAZZONI TRA GLI ARTISTI IN MOSTRA ALLA AFFORDABLE ART FAIR DI BRUSSELS

in Cultura

Anche opere di Domenica Regazzoni in mostra dal 5 al 9 febbraio a Bruxelles alla Affordable Art Fair Brussels, ospitate da Galleria Immaginaria di Firenze, insieme ad altri artisti contemporanei.

Questa Fiera è molto importante e aperta non solo ai collezionisti ma anche al grande pubblico degli appassionati.

In questa 16a edizione sono presenti oltre 85 gallerie internazionale con oltre mille opere di artisti contemporanei.

"Sono onorata di essere presente anche in questa edizione", scrive l'artista nata a Cortenova i cui lavori stanno ricevendo grande attenzione da parte della critica e del pubblico.

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Lunedì, 27 Gennaio 2025 13:38

“OTTANT'ANNI, OGGI, DALL'APERTURA DEI CANCELLI DI AUSCHWITZ. NON POSSIAMO DIMENTICARE". UNA TESTIMONIANZA DI ELEONORA LAVELLI

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del “1º Fronte ucraino” liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, dove nei giorni precedenti i nazisti si erano ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri ancora in grado di camminare, molti dei quali morirono nel tragitto.

L'apertura dei cancelli del campo fece conoscere al mondo l’orrore dei lager nazisti e dei metodi di tortura e annientamento delle vite umane utilizzati.

A distanza di ottant’anni, non possiamo e non dobbiamo dimenticare quello che è avvenuto in Europa; un trauma atroce che ha posto le basi per la creazione dell’Unione Europea.

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“Essere cittadini europei, oggi, significa fare memoria di ciò che è avvenuto e scegliere, giorno per giorno, di affrontare insieme le sfide contemporanee, avendo bene in mente che i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto vanno difesi, strenuamente” scrive la segretaria provinciale di Azione Lecco, Eleonora Lavelli, reduce nei giorni scorsi da un viaggio di mobilità europea a Cracovia e ad Auschwitz-Birkenau, organizzato - con i fondi Erasmus+ - dall’associazione Mente Pubblica, che riunisce giovani amministratori locali italiani.

E continua Lavelli: “è proprio varcando, oggi, le soglie dei campi di concentramento e di sterminio che alimentiamo, con l’esperienza personale, il ricordo vivo di ciò che è stato e che, come scrive Primo Levi, può riaccadere se siamo distratti e duri di cuore”.

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Per questo, Azione Lecco desidera condividere con voi alcune testimonianze e fotografie scattate.

“Sono stato diverse volte a visitare i campi di concentramento di Oswiecim. Ogni centimetro trasuda l'orrore che lì si è consumato, nel sacrificio di decine di migliaia di persone. Tutti dovrebbero visitare un campo almeno una volta nella vita... Da Europei, da umani non possiamo abdicare ai rigurgiti dell'epoca più buia della nostra storia!” racconta Basilio Pugliese.

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Caterina Landolfi ricorda poi: “mio marito ed io siamo stati nel campo di Dachau insieme ai nostri figli nel 2011. È stato terribile. Ma è stato altrettanto terribile visitare i cimiteri in Normandia, di soldati americani da una parte e tedeschi dall'altra. Quel mare di croci. Ricordo che nel cimitero americano abbiamo visto un reduce in carrozzina con la sua numerosa famiglia, figli e nipoti. E poi i cimiteri britannico e polacco a Cassino. Sarà che mio padre, che ora non c'è più, ha sempre raccontato dei suoi ricordi di guerra ai nipoti. Era un bambino quando si è trovato in mezzo tra l'avanzata degli americani e la ritirata dei tedeschi proprio vicino Montecassino. Sono luoghi che rimangono impressi e se non lo fanno le famiglie, dovrebbero essere le scuole ad organizzare visite del genere. Purtroppo pochissime lo fanno”.

Qui, per chi volesse approfondire, il link al video realizzato da un cittadino lecchese in visita ad Auschwitz:  https://youtu.be/XIuGdflwW04?si=s0-R5r7ZKwjzUFk5.

 

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Lunedì, 27 Gennaio 2025 09:46

VILLA MONASTERO (E IL NOSTRO LAGO) SU "DISCOVER ITALIA!"

in Cultura

La Camera di Commercio di Como-Lecco, in collaborazione con la Provincia di Lecco, lo scorso mese di marzo ha organizzato un press tour per la giornalista inglese Rachael Martin.

Grazie a questa proficua collaborazione è stato pubblicato un articolo uscito sul numero dicembre 24-gennaio 25 della prestigiosa rivista Italia!

L’articolo illustra le principali attrattive turistiche della sponda lecchese, tra cui Villa Monastero a Varenna, della Valsassina, oltre al paese di Gravedona in provincia di Como.

Potete scaricare l'articolo cliccando sull'allegato.

 

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Lunedì, 27 Gennaio 2025 07:58

IL GIORNO DELLA MEMORIA ALL'UNITRE VALSASSINA

Mercoledi prossimo, 29 gennaio, alle ore 16 presso la Comunità Montana a Barzio, sarà commemorato Il Giorno della memoria con un incontro molto speciale, cioè con l'artista lecchese Federico Bario, che nel 2005 aveva pubblicato un libro molto interessante, basato sui ricordi di Fausta Finzi, una ebrea milanese che nel 1944 fu deportata nel lager nazista di Ravensbrück, definito significativamente "L'Inferno delle Donne".

I ricordi della Finzi sono molto dettagliati, a volte crudi nella loro tragica realtà: è incredibile come qualcuno sia riuscito a sopravvivere a situazioni così pesanti e difficili: fame, freddo, lavoro forzato 12 ore al giorno, mancanza di minimi servizi (lo stesso vestito per mesi, nessuna possibilità di lavarsi ecc.) .

Eppure la forza di volontà della Finzi alla fine ce l'ha fatta, grazie anche a un forte sentimento di solidarietà che si era creata tra un gruppo di prigioniere italiane.

Anche la fine della terribile detenzione fu drammatica: le "Marce della Morte", gli spostamenti inutili che i Nazisti imponevano alle poverette (anche 30 chilometri al giorno in una situazione di denutrizione e con zoccoli lisi) per cercare di scappare dall'avanzata delle truppe russe ormai molto vicine.

Naturalmente poi il senso della liberazione, quando il gruppo di donne finalmente entra in un campo americano, dopo aver vissuto anche momenti tragici di violazione personale da parte di Russi o Polacchi.

Un libro decisamente avvincente, che Bario ci riporterà nella sua relazione.

Invitiamo quindi a partecipare numerosi.

Enrico Baroncelli

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Domenica, 26 Gennaio 2025 17:16

QUELL'INCOSCIENZA CHE NON FINIRA' MAI

Dunque. I gestori del Brioschi venerdì avevano annunciato che il rifugio sarebbe stato chiuso a causa delle pessime previsioni meteo, poi tramutatesi in realtà con pioggia battente in basso e neve in quota. Questa decisione conteneva un chiaro messaggio: domenica fa brutto, non salite, non rischiate.

E voi pensate che tutti gli abbiano dato ascolto?

No, perchè l'incoscienza (ma forse ancora di più la mancanza di rispetto verso sé stessi e gli altri) ancora una volta si è manifestata, non in Grigna ma in Grignetta (differenza pari a zero, anzi con pericolosità probabilmente superiore) dove, apprendiamo, un escursionista cinquantenne a un certo punto non era più in grado di andare nè avanti nè indietro per via delle condizioni meteo e per rimediare alla propria stupida scelta ha dovuto chiamare il Soccorso Alpino.

E il Soccorso Alpino - elicottero compreso - prontamente ha risposto alla chiamata, come fa sempre, come è logico che faccia, come è scritto nel suo "statuto" dove da qualche parte deve esserci stampato che tutti vanno messi in salvo, indipendentemente dalla bontà o meno delle loro scelte e dal quoziente di incoscienza dimostrato.

Servirà a qualcosa questo esempio, e le decine e decine di precedenti?

La risposta la conosciamo già ed è tristemente e purtroppo "no".

 

 

 

 

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Domenica, 26 Gennaio 2025 09:40

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO NELLA FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA

in Cultura

Perché erano andati in Egitto? Per fuggire dalla pazzia di Erode, per scappare dalla morte. Hanno ricevuto il dono di essere stati avvertiti in sogno sulle intenzioni di Erode e hanno fatto tutto ciò che potevano per salvare la vita al loro figlio. Perché ritornano a Nazareth? Perché lì avrebbero trovato ciò che serviva per educare al meglio Gesù e aiutarlo a vivere la propria vocazione.

La vita del proprio figlio, per chi è genitore è il tesoro più grande cui tutto subordinare. Che il proprio figlio viva giustifica ogni fatica, ogni sofferenza, ogni rinuncia. Tanti genitori, come Maria e Giuseppe, non si accontentano di proteggere la vita fisica dei propri figli ma si spendono soprattutto perché sia una vita bella, vera, viva. Si lasciano spingere, sostenere, guidare dal sogno/desiderio che sia proprio così. Spesso non è così per altri, per molti motivi anche comprensibili o giustificabili. Alcuni pensano che sia un grande successo garantire ai figli una vita tranquilla, se non solo comoda.

Ci sono troppi genitori che non possono di fatto garantire nulla per i propri figli. Devono avventurarsi, devono rischiare, devono sottoporsi a sacrifici indescrivibili, devono elemosinare tutto, semplicemente per tenerli vivi.

Chissà per quanti giorni, quanti mesi, attraverso quali “avventure” anche Maria e Giuseppe si sono trovati proprio così! Se ci pensiamo ci commuoviamo magari chiedendoci se saremmo stati capaci di fare anche noi così…

Come non posso a questo punto della riflessione fare almeno un accenno alla strana schizofrenia che alcuni vivono? Comprendono, condividono, piangono per ciò che hanno vissuto Maria, Gesù e Giuseppe ma non sono per nulla attraversati da un brivido alla schiena pensando a quante migliaia e migliaia di persone vivono disperatamente e in vergognosa solitudine situazioni simili alle “fughe in Egitto”?

Poi mi chiedo: come hanno vissuto Maria, Giuseppe, Gesù il loro essere vivi e sopravvissuti? Come è diventato il loro sguardo sulla vita a partire dal fatto che sono scampati alla morte perché in un certo senso benedetti e “privilegiati”?

E non dovremmo tutti comprenderci come dei privilegiati? Se siamo in un certo senso anche noi dei sopravvissuti, come dovremmo guardare alla vita? Cosa dovremmo pensare della vita, di ciò che per la vita è indispensabile? Come dovrebbe essere il nostro sguardo verso chi non ha il privilegio di potersi dedicare anche alla qualità della vita?  Forse dobbiamo sentirci in debito nei confronti di chi non ha alcune delle nostre possibilità. Se tutto ciò che abbiamo e possiamo ci è stato donato forse dovremmo darci un po’ da fare perché tutti abbiano le stesse nostre opportunità.

Preghiamo perché nelle nostre famiglie ci aiutiamo reciprocamente a fare in modo che la vita per ciascuno sia davvero piena, bella, e perché tutti arriviamo a sentirci addosso la santa responsabilità di fare il possibile perché tutte, davvero tutte le famiglie del mondo la abbiano così.

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