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Domenica, 22 Giugno 2025 17:18

DOPO LA COPPA ITALIA TITOLO PROVINCIALE PER LA SPS VALSASSINESE: MASSIMO GALPERTI SUL GRADINO PIU' ALTO DEL PODIO. OTTIME PROVE PER VALERIO GRIGI E BRUNO DE BERNARDI

in Sport

Non si è ancora spenta l'eco della vittoria della Coppa Italia ed ecco un altro prestigioso risultato per la SPS Valsassinese.

Massimo Galperti, infatti, si è laureato campione provinciale di Lecco-Como-Monza Brianza, che sono le tre provincie associate nell ambito della pesca trota torrente con esche naturali.

Sul campo gara di Porlezza (il torrente Cuccio, lo stesso della trionfale gara di Coppa Italia) Galperti, nella categoria A, ha prevalso su Andrea Scarlatta (Tre Pievi) e Custode Ogliarolo (Valsassinese).

Nella categoria B ottimo il piazzamento di Valerio Grigi (terzo) dove ha prevalso Daniel Casanova (Val Senagra).

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Valerio Grigi in azione a Porlezza

Nella categoria Veterani un altro valsassinese sugli scudi: l'intramontabile Bruno de Bernardi,  campione provinciale società Amici del Caldone.

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Bruno De Bernardi

 

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Domenica, 22 Giugno 2025 17:09

ASD SPORT VALSASSINA DONA UN CANESTRO ALL'ASILO VENINI DI INTROBIO

Un pomeriggio di sole, sorrisi e commozione ha fatto da cornice all’inaugurazione del nuovo canestro orizzontale donato dalla nostra associazione all’Asilo Venini di Introbio. Un piccolo grande gesto pensato per far giocare i più piccoli, stimolare il movimento e, perché no, accendere già da ora la passione per la pallacanestro.

L’evento si è aperto con un momento toccante in ricordo di Lory, la storica cuoca dell’asilo, recentemente scomparsa. Le maestre le hanno dedicato parole affettuose e commosse, restituendo il ritratto di una figura amata e indimenticabile, che ha lasciato un segno profondo in chi ha avuto la fortuna di conoscerla.

In suo ricordo, i bambini hanno poi lanciato in cielo dei palloncini colorati, ciascuno con un messaggio speciale per Lory. I palloncini sono volati molto in alto accompagnati dallo sguardo stupito e sognante dei piccoli, che li hanno seguiti finché non sono spariti tra le nuvole. Un momento semplice ma profondamente toccante, vissuto con emozione da tutti i presenti.

Le maestre hanno poi voluto ringraziare la comunità tutta, e in particolare i genitori, per la loro presenza e partecipazione sentita, che ha reso ancora più speciale questo pomeriggio di festa.

È seguita la scoperta delle piastrelle decorate dai bimbi che a settembre inizieranno la scuola primaria. Una tradizione colorata e significativa, che celebra il passaggio verso nuove avventure.

In rappresentanza della nostra associazione erano presenti i consiglieri Besnik Zefi e Fernando Manzoni, che hanno accolto con gioia l’entusiasmo dei bambini e il calore della comunità, felici di aver contribuito con un piccolo gesto a una grande giornata.

Per noi del Basket, è un momento dal forte valore simbolico: un modo per essere parte attiva della vita del paese anche fuori dal campo. Speriamo davvero che quegli occhietti dolci e curiosi che oggi guardavano entusiasti il nuovo canestro, un domani possano ritrovarsi con noi, in palestra, a giocare, imparare e divertirsi.

Grazie di cuore all’Asilo Venini per l’accoglienza, alle maestre per l’umanità e la passione, e a tutti i bambini per il sorriso con cui sanno riempire ogni angolo del mondo.

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Domenica, 22 Giugno 2025 09:21

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DEL CORPUS DOMINI E DELLA 2ª DOPO PENTECOSTE

in Cultura

Gesù annuncia il regno, racconta e testimonia che Dio ci sta amando. Lo fa con Parole e gesti. La gente lo ascolta volentieri, le sue parole sono autorevoli…si vede che annuncia ciò che profondamente vive. E si prende cura di chi sta ad ascoltarlo. Li accoglie nel suo cuore e si prende cura di loro preoccupandosi anche della loro fame. E con Parole e gesti fa capire a tutti che lui è colui che sazia ogni tipo di fame, perché lui stesso ha fame. Ha fame di regalarci la verità di Dio come Padre che non trascura i suoi figli, anzi stravede per loro. Ha fame di essere in comunione con tutti, di dire a tutti che meritano ai suoi occhi il dono della sua stessa vita. Ha fame di risollevarci dalla disperazione, di strapparci dalla solitudine, di aiutarci a dare senso a tutto, persino al dolore a volte assurdo. Ha fame anche di sorrisi, di “simpatia”, di “abbracci”.

È bellissimo il fatto che vuole coinvolgere i suoi discepoli in questa sua fame. Ce la si trova addosso se si vive in comunione con lui, se si ascolta davvero la sua parola e si cerca di comprenderla facendola, se si prova a vedere con i suoi occhi la folla che non possiamo evitare di vedere. Così si può anche fare qualcosa che permette il miracolo. “Date loro voi stessi da mangiare”. Basta non trattenere, basta condividere quello che si ha. Basta non mandare via nessuno, non delegare.

La solennità del Corpo e del Sangue del Signore solitamente in tutte le comunità cristiane è arricchita dalla pratica di devozione popolare della processione eucaristica.

Gesù ci porta per le strade delle nostre città. Ci porta dove lui è già! Non siamo noi a portarlo per le nostre strade tra le nostre case per testimoniare la nostra fede nella sua presenza nel dono dell’eucaristia. È lui che ci vuole lì dove lui sta già amando come suoi discepoli che desiderano fare altrettanto, uomini e donne che desiderano dare vita al mondo mettendo a disposizione del Vangelo la propria vita. Non è facile stare al passo di Gesù, amare come ama lui, andare dove va lui…si dona a noi come pane del cammino.

Chiamiamo il nutrirci dell’eucaristia “santa comunione”. Lui è il Dio che si è fatto vicino e vuole stare sempre con noi, nella nostra vita. Noi vogliamo stare con lui, custodirlo nel nostro cuore, essere in comunione con lui ma volgiamo anche essere in comunione con tutti coloro per i quali lui stesso ha dato la vita.

Durante le nostre processioni possiamo camminare e guardare e pensare: io voglio essere con te, voglio essere un dono per te, perché tu abbia più vita, voglio arricchirmi di te, della tua bellissima umanità. Voglio renderti più leggero il cammino, voglio condividere tutto con te. Mi piacerebbe camminare con te e con te costruire un mondo diverso, un mondo di figli e di fratelli.

Vangelo della seconda domenica dopo Pentecoste – Per sei volte nel brano di Vangelo di questa domenica ricorre il verbo “preoccuparsi”. Il numero sei nella scrittura è per così dire il numero dell’uomo. Nel primo capitolo della Genesi è raccontato che il sesto giorno è stato creato l’uomo. Il settimo giorno è il giorno della comunione tra uomo e Dio, il giorno del riposo. L’uomo (6) è desiderio di Dio (7), la sua vita è attraversata da una tensione meravigliosa verso la pienezza della gioia che è la comunione con Dio. Il Vangelo di oggi ci aiuta ad essere consapevoli del fatto che proprio per questo è facile vivere “preoccupati”. Non è in noi la pienezza della vita, in noi abita il desiderio di questa ma questa ci è donata nella comunione con Dio. Se ci dimentichiamo di questo è facile inciampare in preoccupazioni che a volte tolgono il respiro. Diventano ansie che disturbano, a volte consumano e distruggono. Possiamo essere aiutati a vivere.

Ma come facciamo a non preoccuparci? Di noi, di chi ci sta accanto, dei giovani, dei piccoli, degli anziani, e delle sorti del mondo? Come è possibile? Come non preoccuparsi del rispetto della dignità di ognuno? Del lavoro dei giovani? Degli equilibri sociali? Della bellezza così minacciata del creato? Della evangelicità della chiesa?

Potrebbe anche andar bene a molti di noi l’esortazione di Gesù al non affannarsi, ma come è possibile a chi è meno fortunato, chi ha meno possibilità, chi è povero, chi ogni giorno sente tremendamente che la sua vita è in pericolo?

E in altri brani di vangelo non è Gesù stesso che invita a prendersi cura di altri, di preoccuparsi per loro fino a donare generosamente se stessi. Con molte parole Gesù ci sprona, ci scuote, ci sveglia. Non c’è tempo da perdere, dobbiamo amare, fare, prenderci cura.

Il dono di questo brano forse sta nella distinzione tra il giusto preoccuparsi e l’ansia che divora, consuma, distrugge, che fa commettere errori e crea separazioni.

E per evitare l’ansia Gesù ci regala la sua esperienza. Chissà quante volte Gesù passeggiando per strade, sentieri, mulattiere si è guardato attorno, si è fermato, ha ammirato, contemplato tutti i segni della cura di Dio per le sue creature. Lo immagino sereno, davvero felice alla constatazione che tutto poi può essere apprezzato, gustato solo dagli uomini. Poteva dire: “tutto, tutta questa cura, tutta questa bellezza è per me, per noi”.

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Sabato, 21 Giugno 2025 15:43

DOMANI A PREMANA LA TRADIZIONALE CELEBRAZIONE DEL CORPUS DOMINI

Nel cuore delle montagne lecchesi, Premana rinnova ogni anno la sua profonda devozione con la festa del Corpus Domini, una delle celebrazioni religiose più sentite dalla comunità. L’evento si apre con la messa solenne nella chiesa parrocchiale alle 10, accompagnata dalla Corale Santa Cecilia, e prosegue con una suggestiva processione eucaristica che attraversa le vie del centro storico

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Le strade si trasformano in un percorso riccamente decorato: lenzuola, drappi antichi, fiori freschi e quadri adornano le facciate delle case, mentre le confraternite sfilano con stendardi e candelabri. Le donne indossano il tradizionale “cotoon” e lo “strasciööl”, un velo bianco ricamato, rendendo l’atmosfera ancora più solenne e affascinante.

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Questa festa non è solo un rito religioso, ma un momento di profonda comunione e identità per Premana, dove fede, tradizione e bellezza si intrecciano in un’unica, emozionante testimonianza di spiritualità.

Il programma:

Ore 10 solenne, in chiesa parrocchiale, presieduta da mons. Giuseppe Scotti, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Milano e segretario della Conferenza Episcopale Lombarda

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Al termine della messa si svolgerà la processione Eucaristica del Corpus Domini. I fedeli accompagnino Gesù, presente nell’Eucaristia, secondo le indicazioni dei volontari del servizio d’ordine. La preghiera, il canto, il silenzio e un comportamento composto e ordinato esprimano il nostro rispetto, la nostra adorazione e la nostra lode al Mistero Eucaristico.

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Venerdì, 20 Giugno 2025 10:38

SABATO A PASTURO PREMIAZIONE DEI VINCITORI DEL PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA DEDICATO AD ANTONIA POZZI

in Cultura

Sabato 21 giugno 2025, alle  15.30 al Cine Teatro Colombo di Pasturo, si svolgerà la cerimonia di premiazione della nona edizione del Premio Internazionale di Letteratura “Per troppa vita che ho nel sangue”, dedicato alla poetessa Antonia Pozzi, figura centrale della poesia italiana del primo Novecento e, come noto, legatissima allla Valsassina e aller terre di Pasturo in particolare.

Il premio, ideato e organizzato dalla poetessa Caterina Silvia Fiore e patrocinato dal Comune di Pasturo, rende omaggio alla voce intensa e appassionata di Antonia Pozzi, che proprio a Pasturo trovò ispirazione e rifugio. L’edizione 2025 vede una partecipazione record: 1.490 opere giunte da tutta Italia e dall’estero, suddivise nelle cinque sezioni in gara. Particolare soddisfazione ha suscitato l’introduzione della nuova sezione dedicata ai romanzi editi, che ha raccolto oltre 50 partecipazioni.

 

La giuria, composta da esponenti di spicco del panorama letterario italiano e internazionale, è presieduta da Ave Comin, studiosa di Alda Merini e Antonia Pozzi e ambasciatrice culturale per il supplemento “La Lettura” del Corriere della Sera. Al suo fianco: il poeta catalano Joan Josep BarcelóGiovanni Ronzoni (fondatore del Premio “I Silenzi del Mare – Isola d’Elba”), le poetesse Mirella Musicco e Geraldina Giuseppina Riccobono, la scrittrice Lorena Marcelli (in rappresentanza di Roseto degli Abruzzi), lo scrittore Giovanni Gentile e Luciano Vasta.

Momento particolarmente atteso sarà l’intervento videoregistrato di Paolo Cognetti, Premio Strega 2017 con Le otto montagne e autore del testo L’Antonia, dedicato proprio alla Pozzi.

La cerimonia sarà arricchita dalle esecuzioni pianistiche dell’artista Antonietta Incardona e dalle letture a cura dell’attrice Chiara Turrini.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

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