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Lunedì, 03 Maggio 2021 07:56

CON IPERAL E WWF PER LE RONDINI

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Se nelle scorse settimane avete fatto la spesa ai supermercati Iperal delle province di Lecco e Como, in questi giorni potete donare i punti "Iperal per il sociale" al Progetto WWF Lecco per la tutela di rondini e balestrucci.
Potete comunicare la destinazione dei vostri punti direttamente alle casse al termine spesa, oppure da casa dall'app Iperal.
Le rondini ringraziano!

Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia è intervenuto oggi in occasione della 51ª Giornata Mondiale della Terra. “Questa Giornata ci aiuta a riflettere sulla sfida che abbiamo di fronte, decisiva: quella di un nuovo modello di sviluppo. Deve essere sostenibile, soprattutto dopo un anno di pandemia, che ha richiamato ciascuno di noi a relazionarsi in modo diverso con l’ambiente che ci circonda”.

Protocollo d’intesa con mondo economico, associativo e sociale

“La sfida naturalmente – ha ricordato l’assessore Cattaneo – oltre a ciascun cittadino, riguarda la nostra Regione. La Lombardia ha imboccato con convinzione da tempo la strada dello sviluppo sostenibile. Un percorso che in questi anni ci ha portato a mettere in campo diversi strumenti. Come il Protocollo d’intesa per lo sviluppo sostenibile che abbiamo condiviso con tutti i soggetti del modo economico, associativo e sociale. Iniziativa a cui hanno già aderito da 76 soggetti e che ci ha portato a realizzare una serie di azioni per rendere concreti gli obiettivi fissati”.

Decarbonizzazione e transizione energetica

“Anche sul tema del cambiamento climatico – ha proseguito l’assessore – la Lombardia è all’avanguardia. Ne è un esempio il nuovo Programma regionale energia ambiente e clima (Preac): stiamo proseguendo un percorso verso la decarbonizzazione e la transizione energetica. Una transizione che è prioritaria non solo per il territorio regionale, ma per tutto il Paese”.

Giornata Mondiale della Terra, Cattaneo: azione concreta, bando contro spreco alimentare

“Per celebrare questa 51ª Giornata – ha detto Cattaneo – voglio però indicare un’azione concreta alla quale possiamo partecipare per dare il nostro contributo. Il 5 maggio Regione Lombardia aprirà il bando da 1 milione di euro, a fondo perduto, per gli enti non profit che agiscono per ridurre lo spreco alimentare. Servirà per l’acquisto di attrezzature utili al recupero e alla distribuzione dei prodotti invenduti, che potranno essere così donati a chi ne ha bisogno. Secondo un modello che guarda alla sostenibilità e all’economia circolare. Ciò poterà a una diminuzione considerevole della produzione di rifiuti organici, con vantaggio anche per l’ambiente. Alla luce del periodo di crisi che stiamo vivendo e che vede tante persone in difficoltà, contribuire ad eliminare lo spreco di cibo è un valido esempio per celebrare un’importante Giornata come questa”.

Giornata Mondiale della Terra, la scheda tecnica sul bando

Domande su bandi on line – Le domande di partecipazione dovranno essere presentate sulla piattaforma Bandi online www.bandi.regione.lombardia.it a partire dalle ore 10 del 5 maggio fino alle ore 16 del 9 giugno 2021.

Soggetti beneficiari – Possono presentare domanda gli Enti non profit che si occupano dell’attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari ai fini di solidarietà sociale aventi le caratteristiche definite da Regione Lombardia con d.g.r. n.6973 del 31/07/2017.

Dotazione finanziaria e massimale contributo – La dotazione finanziaria è di 1 milione di euro. Il contributo sarà a fondo perduto fino alla concorrenza massima del 90% dell’importo della spesa ammissibile e non oltre un massimo di 200.000 euro per Ente non profit. La quota minima di autofinanziamento a carico del beneficiario è pari al 10% della spesa ammissibile.

Veicoli isotermici, frigoriferi, abbattitori – Saranno oggetto di finanziamento le spese sostenute per l’acquisto di attrezzature, beni e applicazioni funzionali al recupero e alla distribuzione dei prodotti alimentari ai fini di solidarietà, come: veicoli isotermici rinforzati Ir certificati Atp; veicoli frigorifero certificati Atp; abbattitori di temperatura; contenitori isotermici per il trasporto di alimenti; carrelli termici portavivande; celle frigorifere, frigoriferi e congelatori; scaffalature, transpallet ed elevatori; hardware e software per la registrazione degli alimenti devoluti; realizzazione app funzionali all’ottimizzazione della devoluzione; attrezzature da cucina per la trasformazione degli alimenti e strumenti per misurare la temperatura degli alimenti.

Martedì, 20 Aprile 2021 22:43

QUELLA TANGENZIALE CHE S'HA DA FARE

Come si è appreso dalle cronache, lunedì si è tenuto un intenso incontro riguardante la cosiddetta “tangenziale di Primaluna”, progetto atteso da decenni e che ora, visti i finanziamenti messi in campo dalla Regione anche sull'onda olimpica, sembra poter diventare realtà.

Il “sembra” non è messo lì a caso. Tra altre cose, infatti, è emerso che i 14 milioni di euro stanziati rappresentano, più o meno, la metà dei denari necessari, per cui, come prevedibile, tra il dire e il fare ci sono di mezzo un sacco di soldi da trovare. 

In verità quando quei 14 milioni furono sbandierati ai quattro venti le modalità con cui furono comunicati non lasciavano intendere che ne sarebbero serviti altri. Anzi, veniva ribadito che era necessario mettersi subito all’opera (e così è stato, in effetti) perché dovevano essere spesi entro tre anni.

Bene. Anzi, no. Perché nel frattempo sono successi almeno tre fatti.

Il primo è la sistemazione (ancora in corso ma alla fine sarà indubbiamente un ottimo lavoro) da parte del comune di Primaluna dell’area “tennis-campo giochi-area camper”: conseguenza, di lì la strada (che forse doveva passare) non passerà più.

Più avanti, a Cortabbio, le Officine Santafede hanno iniziato a costruire (ovviamente con tutti i permessi) un capannone con conseguente modifica del tracciato della strada comunale attualmente esistente. Pare che non sia un problema, ma si vedrà.

Subito dopo la Pioverna negli ultimi anni ha eroso con forza gli argini, un “inconveniente” non banale se si pensa che si sta pensando ad un viadotto di duecento metri per raggiungere l'altra sponda. E lascio all’immaginazione di ciascuno quale possa essere l’impatto di un viadotto di duecento metri sul nostro martoriato torrente in quella zona.

D’altronde volendo affidare i lavori a una società che costruisce e gestisce autostrade, un viadotto rientra nella logica delle cose.

Anche sull'individuazione di questa società si potrebbe aprire un brevissimo capitolo. Un amico, usando una metafora, mi ha detto che è come affidare la costruzione di una normale abitazione dalle nostre parti ad un’impresa che costruisce palazzi di lusso a Sankt Moritz. Ve la giro come provocazione, o come motivo di riflessione, vedete voi.

Poi, naturalmente, ci saranno tutte le buone ragioni di questo mondo e non discuto oltre perché sono un pallido ragioniere e non un ingegnere.

Ma proprio perché “ragioniere” mi ha colpito molto un pensiero che ha iniziato a circolare.

Sintetizzo: “è vero che costa 24 milioni, ma poi con i ribassi si arriva a molto meno”.

È vero, succede ovunque. Ma, e lo chiedo agli esperti di bilanci di enti locali, se un ente pubblico indice un appalto da 24 milioni, di quei 24 milioni deve avere la disponibilità. E se sbaglio, per favore, correggetemi.

Ma c'è un altro aspetto di questa corsa al ribasso che non mi è mai quadrato.

Se un progettista stabilisce che il costo di quell’opera è di, mettiamo, 24 milioni, e arriva un’offerta con un ribasso, anche qui ipotetico, del 30% o magari anche oltre, un ragioniere cosa dovrebbe pensare? Forse che sarebbe meglio se il progettista cambiasse mestiere? Poi non meravigliamoci se le opere pubbliche di oggi durano lo spazio di pochi anni e quelle dei Romani sono ancora lì a farsi ammirare.

Mi chiedo, a questo punto, se forse non abbiamo sbagliato direzione.

Visto che tutte le aree industriali della Valle sono tra Taceno e Primaluna perché anziché la “tangenziale” non fare un paio di gallerie tra lo svincolo di Bellano e Taceno così che i mezzi pesanti (la maggior parte di loro, almeno) non debbano essere costretti ad attraversare tutta la valle per raggiungere la loro destinazione?

Conclusione?

La “tangenziale” in un modo o nell’altro si farà perchè s'ha da fare: è una promessa troppo forte per non essere mantenuta, anche in vista delle elezioni regionali del 2023.

I soldi verranno trovati e il problema della strettoia di Primaluna risolto (perchè comunque quello è un problema e in un modo o nell'altro deve essere risolto).

Ad oggi, quindi, l’unico dubbio è dove passerà la nuova strada, se i ponti saranno davvero tre e se ci sarà o meno il viadotto Santafede - Polvara.

Ne aggiungo uno, di dubbio, e riguarda l'impatto che avrà sull'ambiente. E non è, almeno dal mio punto di vista (non so dal vostro), un dubbio da poco.

Riccardo Benedetti

Si è svolta, su piattaforma Google Meet, l’Assemblea Ordinaria dei Soci dell’Associazione WWF Lecco, la prima dopo il rinnovo dello Statuto, registrato all’Agenzia delle Entrate di Lecco lo scorso luglio, per il necessario adeguamento alla nuova normativa prevista dalla Riforma del Terzo Settore.

Un passaggio burocratico pesante, con tempistiche e modalità sconvolte dall'emergenza covid-19, portato avanti grazie al costante e prezioso contributo della Dott.sa Clara Corti, Dottore Commercialista e Revisore dei Conti, che ha supportato "pro-bono" l’Associazione nel lungo percorso di adeguamento dello Statuto e nei passaggi successivi all'Agenzia delle Entrate, sui Registri Regionali e Provinciali del Volontariato.

La relazione sulle attività 2020
Al primo punto all’ordine del giorno dell’Assemblea dei Soci la relazione sulle attività associative 2020 (disponibile nell'area Documenti).

In un anno segnato dalla situazione sanitaria, difficile anche per l’associazionismo, WWF Lecco è riuscito comunque a concretizzare alcune attività divulgative di educazione ambientale, tra le quali spiccano l’organizzazione di un concorso di disegno online per i ragazzi delle scuole elementari e medie del territorio, le escursioni naturalistiche all’Orrido di Inverigo e sul Lago di Olginate (ovviamente limitate nel numero di partecipanti), la pubblicazione del libro “Gismund e gli altri”, iniziativa editoriale rivolta ai bambini, alla scoperta dei vari aspetti naturalistici del Parco.

educazione ambientale
attività di educazione ambientale

Di fondamentale importanza l’attività di “vigilanza” sul territorio, con osservazioni ai PGT dei Comuni, segnalazioni, opposizioni e denunce su ogni tentativo di sfruttamento del patrimonio ambientale: tra i momenti più significativi il flashmob sul torrente Varrone nell’ambito dell’iniziativa nazionale “La protesta dei pesci di fiume”, vicenda che si è poi conclusa lo scorso novembre con il diniego formulato dalla Provincia di Lecco per la realizzazione dell’idroelettrico sul torrente Fraina (Premana), e l’impegno, con raccolta di oltre 1.700 firme, per contrastare l’abbattimento, purtroppo poi comunque realizzato, dei pini sul lungolago di Malgrate, vicenda che ha poi portato l’Associazione a presentare un esposto alla Corte dei Conti lombarda, corredata di dettagliata perizia agronomica, al fine di sollecitare un controllo sulla correttezza delle procedure seguite.

Riconfermato l’impegno scientifico e di ricerca, in particolare con il progetto BarroBugBox, per la tutela degli impollinatori selvatici, in corso con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Lecco, CCIAA ed ERSAF. L’Associazione sta lavorando in questo inizio anno per coinvolgere nei progetti di ricerca anche alcune Università italiane.
Intensificata infine la collaborazione con le altre realtà ambientaliste del territorio, Legambiente, CAI Lecco, Greenpeace, Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero… con la partecipazione anche a iniziative e manifestazioni congiunte: dalla “Econuotata per il lago e l’ambiente”, al “mese per la Custodia del Creato”, da “Puliamo il mondo” a “Urban Nature”

Per il 2021, oltre alla normale amministrazione e ai “tradizionali” impegni nei confronti anche delle iniziative promosse dal WWF Italia, sono già identificati alcuni progetti in fase realizzativa. La gran parte delle attività “sul campo” restano purtroppo subordinate alle possibilità derivanti dalla regolamentazione delle normative di contenimento della pandemia covid-19: proprio in questi giorni, ad esempio, parte l’annuale campagna per la tutela delle migrazioni dei rospi del Moregallo, che quest’anno ha dovuto sottostare a una specifica approvazione della Prefettura di Lecco per quanto riguarda le modalità autorizzative di accesso dei Volontari ai siti migratori.

I bilanci

Sono stati presentati il bilancio consuntivo 2020 e quello previsionale 2021. Seppure limitata dalla forzata riduzione delle attività “sul campo”, l’Associazione, oltre ad autofinanziare le proprie attività, è riuscita a mantenere l’impegno di sostenere economicamente un progetto del WWF internazionale, con la donazione di 2.000,00€ al WWF Australia nell’ambito del “Bushfires Appeal”, una risposta all’emergenza incendi per salvare la fauna selvatica, ripristinare ciò che è andato perduto e proteggere la biodiversità del continente australiano, a conferma della mission che caratterizza il WWF lecchese, per un duplice impegno, sia sul territorio di competenza che nell’ambito del Fondo Mondiale per la Natura, per i fini istituzionali e la mission del WWF internazionale.

Anche nel bilancio preventivo 2021 è previsto un sostanzioso contributo per le attività istituzionali del WWF Italia e internazionale, in un’ottica di ambientalismo che sappia andare oltre i confini territoriali della provincia.
Di fondamentale importanza per il sostentamento dell’Associazione il contributo degli “Amici del WWF Lecco”, realtà vicine allo spirito del WWF, che ne sostengono le iniziative e i progetti.

Il nuovo Consiglio Direttivo

L’Assemblea dei Soci ha infine provveduto al rinnovo del Consiglio Direttivo per il triennio 2021/2023.
La votazione si è svolta con il sistema di elezione della piattaforma "Election Buddy" in via anonima e segreta, e ha visto eletti membri del Consiglio Direttivo i Soci Benedetta Barzaghi, Lello Bonelli, Giovanna Corti, Raoul Manenti e Raffaella Mastalli.
Al termine dell’Assemblea dei Soci si è immediatamente riunito il nuovo del Consiglio Direttivo per la nomina del Presidente e del Vicepresidente.

Alla guida del WWF Lecco è stato confermato Lello Bonelli, in carica dal 2011: “Ringrazio l’Assemblea e il Direttivo per la rinnovata fiducia. Ringrazio il Consiglio uscente nelle persone dei Soci Jessica Bellingardi, Stefania Berna e Antonio Rigamonti, per il grande lavoro di questi ultimi due anni e per l’impegno e la presenza che sono certo continueranno ad assicurare al WWF. Il nuovo Consiglio raccoglie un’eredità pesante, ma è una sfida che affrontiamo con rinnovato entusiasmo e il supporto fondamentale di tutti i nostri volontari”.
Vicepresidente dell’Associazione è stata nominata la giovane avvocatessa lecchese Giovanna Corti.

Domenica, 18 Aprile 2021 06:42

WWF: BASTA CRIMINALIZZARE I CINGHIALI !

Rileviamo sulla stampa locale la dichiarazione del Presidente interprovinciale di Como e Lecco di Coldiretti, Fortunato Trezzi, circa le sue preoccupazioni per la presenza di cinghiali sui territori provinciali.

Riteniamo certo veritiero affermare che questa specie selvatica abbia esteso l'areale della sua distribuzione anche nel nostro territorio, ciò è innegabile. Ma contestiamo radicalmente l'approccio che la sua Associazione propone come soluzione del problema. Il cinghiale è ormai specie radicata ed è entrato a far parte della nostra fauna anche grazie ad una politica di gestione delle popolazioni di tipo utilitaristico, che comparti quali quelli del mondo venatorio hanno attuato e stanno portando avanti da oltre un decennio, affiancati da decisioni politiche assai discutibili.

Quello che oggi viene definito uno squilibro ambientale è in realtà il risultato di ben precise scelte gestionali che hanno trasformato il cinghiale in una specie selvatica su cui assicurare ed impostare quella continuità di prelievo venatorio necessaria a ridare vigore a un comparto, quello appunto della caccia, che ha mostrato un drastico calo nel numero dei praticanti sin dai primi anni 2000. Gli stessi piani di prelievo approvati dagli uffici deputati alla gestione faunistica non hanno mai avuto come fine quello di portare alla estinzione locale del cinghiale ma, anzi, quello di rendere la sua presenza quanto più redditizia in termini di numero e di tipologia di capi prelevabili. In pratica è stata data una precisa risposta ad una domanda di mercato.

Ne sono prova i dati statistici relativi alle classi di età degli esemplari, che ancora oggi vengono preferite dai cacciatori nella scelta del capo da abbattere. Se a questa esplicita strategia aggiungiamo le caratteristiche biologiche della specie in termini di frugalità e di strategia riproduttiva dell'animale, il risultato è quello che possiamo osservare oggi sotto i nostri occhi.

A riprova di questa distorsione nella gestione del cinghiale, in cui si predilige il mantenimento dello stock piuttosto che la sua eliminazione, va letta anche la notizia che una amministrazione comunale locale è dovuta arrivare ad elargire un incentivo economico ai cacciatori pur di condizionarli nelle loro scelte di abbattimento di cinghiali verso capi giovani e piccoli invece che adulti, per ottenere, alla fine, una riduzione più efficace della popolazione presente sul suo territorio.

Il prelievo ormai è diffusamente guidato più dalla ricerca del miglior trofeo o del capo più grosso, piuttosto che verso giovani riproduttori, con il risultato che la popolazione non decresce ma, anzi, si espande.

Sarebbe auspicabile che si cambiasse una volta per tutte la rotta nella gestione di questa specie attraverso serie campagne di contenimento, basate su dati scientifici certi, là dove la presenza è veramente problematica, finendola di nascondersi dietro inefficaci azioni dettate solo da opportunismo. Ancora più significativo per dimostrare un cambiamento di mentalità e il conseguimento di maturità, sarebbe poter vedere riconosciuto da categorie, come quelle degli agricoltori ed allevatori, il ruolo che il lupo, animale in grado di dominare anche in ambiti territoriali promiscui, possono avere per regolare la presenza del cinghiale in Italia, piuttosto che lanciare falsi allarmismi.

Riguardo infine al rischio sanitario che il cinghiale rappresenta quale vettore per la diffusione dei malattie infettive, ci preme ricordare che in Italia sono allevati in modo intensivo circa 9.500.000 maiali all'interno di allevamenti in cui il controllo sanitario è assicurato soltanto grazie ad un impiego, altrettanto intensivo, di antibiotici e farmaci ad uso veterinario. Lo abbiamo visto e compreso recentemente che sono proprio le condizioni di allevamento degli animali a costituire il vero problema su cui si incardina il rischio sanitario, e a seguire economico, per le relative categorie produttive.

Con gli attuali sistemi di allevamento sono a rischio la salute degli animali e dell'uomo, la resistenza degli ecosistemi, la capacità di recupero in caso di danni ambientali e, di conseguenza, derivano sempre maggiori ripercussione economiche in caso di epidemie.

Per ridimensionare efficacemente questo rischio, basterebbe ridurre il consumo di carne e tutti, sul nostro pianeta, saremmo molto più in salute.

 

Un’occasione sempre più importante per riflettere sulla salvaguardia del nostro pianeta. Forse la sfida più grande per tutti noi. Di sicuro, una leva per sensibilizzare, promuovere stili di vita sostenibili, agire. Le nuove generazioni, dai piccoli ai più grandi, hanno già dimostrato di avere a cuore la tutela del mondo in cui viviamo. Ecco una serie di iniziative e attività per coinvolgerli, aspettando l’Earth Day.

Cominciamo dal MIUR.

Il 22 aprile 2021 la Giornata Mondiale della Terra verrà celebrata con la quinta edizione del Festival Educazione alla Sostenibilità. Tutte le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e di secondo grado potranno partecipare al Festival seguendo su Rai Play la Maratona Multimediale #OnePeopleOnePlanet con ospiti in studio, testimonial, tutorial, approfondimenti scientifici, storie di ragazzi e del loro impegno per il Pianeta e la Comunità, intrattenimento e tanta musica.

Sempre questo mese, le scuole possono celebrare insieme a Twinkl la Giornata Mondiale dell'Arte (15 aprile 2021) e la Giornata della Terra, inviando opere d’arte a tema ambientale prodotte dalle classi per entrare a far parte della galleria d'arte virtuale Twinkl e ricevere un diploma ufficiale "Eco Champion".

Per raccontare a scuola la sostenibilità e divulgare i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 fissati dall’ONU a salvaguardia del pianeta, sul nostro sito abbiamo dedicato un’intera sezione alla sostenibilità. Articoli di approfondimento, schede di esperimenti, lesson plan, video esplicativi, laboratori esperienziali, webinar informativi: tanti contenuti per la primaria, la secondaria di 1° e di 2° grado.

Qualche esempio? L’attività didattica con un bicchiere e un cubetto di ghiaccio per capire le differenze tra Polo Nord e Polo Sud sull’innalzamento del livello dei mari. La relazione tra cambiamento climatico e cibo che mangiamo. La sostenibilità come leva di ripresa post pandemia nel turismo crocieristico.

Domenica, 11 Aprile 2021 10:35

BIOMASSA LEGNOSA: RISORSA O PROBLEMA?

Verranno presentati il prossimo 12 aprile i risultati della ricerca sulla combustione sostenibile della biomassa legnosa per il riscaldamento domestico nelle aree alpine, avviato tre anni fa con il progetto europeo BB-CLEAN. Alla tavola rotonda on line, che inizierà alle ore 18, parteciperà, fra gli altri, anche Guido Lanzani, responsabile Qualità dell'aria di Arpa Lombardia. 

Coordinato da un team di ricerca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ente capofila, il progetto BB-CLEAN ha coinvolto otto partner dell'Area Alpina Europea, con la partecipazione di esperti da Francia, Austria, Germania e Slovenia, oltre che dall'Italia.

Oltre ad individuare una serie di buone pratiche per ridurre anche a livello individuale l'impatto sulla qualità dell'aria, i ricercatori sottolineano la necessità di puntare verso sistemi di teleriscaldamento a biomassa, ove l'orografia del territorio lo consenta, o quanto meno sull'adozione di impianti a piccola scala alimentati a pellet di ultima generazione dotati di sistemi di abbattimento del particolato.

Fra le varie attività svolte, il Team ha messo a punto una app per cellulare che indica in tempo reale le fasce orarie in cui è meglio evitare di usare stufe a legna o caminetti, sulla base delle previsioni meteorologiche e di accumulo di inquinanti in aria nelle successive 48 ore.

Link per partecipare all'incontro in diretta: https://www.alpine-space.eu/projects/BB-CLEAN/en/home

Scarica il Programma completo e il comunicato stampa BB-CLEAN:

BBCLEAN_PRESS-EVENT_ITA.pdf

CS BBCLEAN.pdf

Sabato, 10 Aprile 2021 07:18

AGGIORNAMENTO INCENDIO A ESINO

Si fa sempre più critica la situazione sul Monte Croce, dove un incendio di grandi dimensioni sta bruciando decine di migliaia di metri quadri di vegetazione. I Vigili del fuoco del comando provinciale e i volontari delle Squadre antincendio boschivo continuano a lottare contro le fiamme nel tentativo di spegnerle.
Il dispiegamento di uomini e mezzi si fa sempre più importante, con tanto di rinforzi dal cielo: al momento a Esino sono impegnati tre elicotteri e un canadair.
In azione tre autobotti da 7000 litri dei Vigili del Fuoco, tre elicotteri antincendio privati della comunità montata, un elicottero Erickson e un Canadair del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, oltre a numerosi pompieri del comando provinciale e delle squadre antincendio boschivo

INCENDI A ESINO E SUL CORNIZZOLO

Diversi incendi ( non a caso era stata diramata l`allerta per Zona Rossa, non dal punto di vista della pandemia ma per la probabilita` che con il clima secco esistente si propagassero degli incendi) nel territorio lecchese.
Ieri alle pendici del Monte San Martino sfiorando la periferia di Lecco, poi piu` tardi a Esino Lario, nella zona di Monte Croce, dove sono intervenute le squadre antincendio Boschivo della Comunità montana valsassinese (foto di Diego Panzeri) infine a Civate, e sul Monte Cornizzolo.

Sono giornate sicuramente di grande impegno per i Vigili del Fuoco lecchesi.

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