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Venerdì, 19 Marzo 2021 07:03

VACCINI, RICOSTRUIRE LA FIDUCIA

Come aveva ben previsto la dottoressa Silvia Artusi, nell`intervista pubblicata ieri, il vaccino Astrazeneca, la cui distribuzione era stata improvvisamente bloccata lunedi pomeriggio, mandando a casa file di insegnanti e personale scolastico che gia` era in attesa nelle sedi delle ATS o altro, e` stato riabilitato dall`EMA, l`ente che certifica la qualita` dei vaccini.

Si spera quindi che da oggi pomeriggio chi era nelle liste di prenotazione torni a farsi vaccinare senza ulteriori timori.
Si spera: il dubbio e` che la campagna denigratoria nei confronti di questo vaccino proveniente dall`Universita` di Oxford, e su cui l`Italia ha investito molto per le sue forniture, lasci un segno deleterio.
Gia` prima di essere bloccato molti dei vaccinandi avevano disdettato la prenotazione: due giorni prima di lunedi ad esempio, in provincia di Napoli, su 600 insegnanti attesi se ne erano presentati soltanto un terzo, circa 200.

Ma come funziona l`Astrazeneca ? Con la sua consueta gentilezza, oltre che competenza, Silvia ieri ce l`ha spiegato molto bene, vorrei quindi ritornare sulle sue riflessioni.

Il vaccino Astrazeneca (prendo spunto da "Quotidiano sanita`", io non sono un medico) e` un vaccino per la prevenzione, cioe` garantisce da esiti nefasti o mortali della malattia. E` costituito da un altro virus, della famiglia degli adenovirus, che e` stato modificato per contenere il gene per la produzione della proteina spike SARS-COV-2. L`adenovirus pero` non puo` riprodursi e non non puo` causare la malattia. Pero` la proteina porta il gene a contatto con le cellule del corpo: queste la useranno per produrre la proteina spike. Il sistema immunitario della persona riconoscera` quindi questa proteina come estranea e produrra` anticorpi e attivera` le cellule T, cioe` i globuli bianchi, per attaccarla.

Se in seguito la persona entra in contatto con il virus vero SARS-COV-2 , il suo sistema immunitario lo riconoscera` e sara` pronto a difendere l`organismo da esso.

Spero di aver capito bene e che ne` Silvia ne` un altro medico gia` nostro collaboratore, il dott. Carlo Agostoni mi bacchetteranno !

Detto questo tra la prima e la seconda dose bisogna aspettare dalle 3 alle 12 settimane - quest`ultima e` la scadenza piu` probabile utilizzata in Italia - ma gia` a tre settimane dalla prima dose il vaccino comincia a fare effetto, e sembra molto efficace anche sulla cosiddetta "variante inglese".

Quindi e` un ottimo vaccino , e si spera che gli Italiani se ne convincano.

Silvia pero` ha messo l`accento su un altro aspetto, che ho sentito ripetere ad esempio ieri sera su Piazza Pulita dalla ormai arcinota virologa Antonella Viola.

L`obiettivo, per i prossimi anni, e` quello di dare agli Italiani un vaccino conforme alle loro caratteristiche (eta`, peso, sesso ecc.) e soprattutto alle loro problematiche mediche: per esempio chi ha il diabete e` meglio che prenda lo Pfizer piuttosto che l`Atrazeneca, e idem le donne incinte. Insomma dei vaccini quasi personalizzati, nella scelta sempre piu` ampia che si sta delineando, Moderna, Johnson&Johnson, magari in futuro Sputnik, a seconda delle proprie caratteristiche cliniche.

Alla base di tutto cio` pero` sta una cosa, che tutti gli Italiani dovranno avere: la FIDUCIA. Fiducia nel sistema sanitario, fiducia nelle vaccinazioni, che e` l`unico modo per uscire dal tunnel e rivedere la luce.

Nulla sarebbe piu` sbagliato che rifiutare di vaccinarsi, per se` stessi e anche per gli altri: si allontanerebbe l`obiettivo dell`"immunita` di gregge", che gli Americani prevedono per il 4 Luglio, noi speriamo non troppo dopo, cioe` il ritorno a una vita normale, senza queste odiose chiusure e senza piu` mascherine.

Facciamo uno sforzo, per noi e per tutti gli altri: andiamo a farci vaccinare !

 

 

Oggi Giovedì 18 marzo è la giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus. Il giorno scelto fa riferimento alla data del 18 marzo, quando nel 2020 gli autocarri militari uscivano da Bergamo carichi di bare.

Tra gli appuntamenti, tutti pero` online, spiccano l’arrivo del presidente del consiglio Mario Draghi a Bergamo

In tutte le istituzioni ed enti pubblici le bandiere sono poste a mezz`asta (nella foto la scuola media di Introbio)
Nel Comune di Introbio, a Villa Migliavacca, si e` svolta in tarda mattinata una breve cerimonia e un minuto di silenzio per ricordare le vittime del Covid e in particolare i tre introbiesi deceduti l`anno scorso (Crispino Pellizzaro, Carlo Melesi e Silvestar Martini) e gli otto ospiti di Villa Serena.
adriano

Fa discutere i medici la sospensione cautelativa per due giorni anche in Italia del vaccino Astra Zeneca, dopo i consulti del premier Draghi con la cancelliera tedesca Merkel e il Presidente Macron in Francia.
Si tratta in ogni caso di un duro colpo alla campagna vaccinale appena programmata, anche se il Generale Francesco Paolo Figliuolo, da poco nominato coordinatore nazionale della logistica, ha affermato che le vaccinazioni mancate saranno recuperate in due settimane, quando la campagna sara` a pieno regime.

Molto ottimista (come a dire il vero quasi tutti i medici ascoltati in questi giorni in televisione su varie trasmissioni) la dottoressa Silvia Artusi, da ormai quasi un anno Medico di Base presso il Presidio di Introbio dell`ASST Brianza.

Pochi dubbi che l`EMA (European Medicines Agency) oggi confermera` la validita` anche del vaccino AstraZeneca "la cui sospensione e` stata peraltro solo precauzionale. Purtoppo pero` la vaccinazione riprendera` probabilmente con molte piu` paure tra la gente normale, gia` provata da quest`anno cosi` difficile e da qualcosa che non sta capendo pienamente".

E` evidente che AstraZeneca sia stata oggetto di una campagna che ha sollevato molti dubbi, come se fosse un "vaccino di serie B", ma quali sono le reali differenze tra i diversi vaccini?

"I vaccini che abbiamo oggi in Italia hanno caratteristiche diverse: tutti pero` sono efficaci nel prevenire le forme gravi, cioe` quelle che causano ospedalizzazioni ed esiti mortali della malattia, cioe` dell`infezione da Covid 19.
Alcuni vaccini hanno caratteristiche che li rendono piu` adatti ad alcuni pazienti, magari con alcune problematiche sanitarie (ad esempio diabete ecc.) piuttosto che ad altri.
E` giusto rispettare tali destinazioni d`uso con un`attenta anamnesi, presupposto di qualsiasi vaccinazione fatta in modo appropriato".

"Nello specifico Pfizer e Moderna sono vaccini a RNA, Astrazeneca invece e` un vaccino ad adenovirus: tutti pero` mirano a creare anticorpi contro la proteina spike del coronavirus, generando in questo modo l`immunita` che vogliamo ottenere.
Ricordo tra l`altro che l`ultimo che arrivera`a breve, cioe` il vaccino Johnson &Jonhson, e` anch`esso ad adenovirus, e sara` iniettato in una singola somministrazione".

Perche` si e` deciso - domando - di non somministrare l`AstraZeneca alle persone che abbiano piu` di 65 anni ?

"Perche` sono tra le fasce piu` a rischio: per gli over 65 meglio utilizzare vaccini piu` protettivi, anche verso forme lievi di Covid".

Come sta andando la vaccinazione degli anziani a Introbio e in generale a Lecco?

"Penso che tutti, cioe` medici, infermieri e pazienti, stiano dando la massima disponibilita` per una causa davvero importante. A Introbio le cose stanno funzionando molto bene, sia grazie al prezioso aiuto dei volontari sia alla disponibilita` degli enti sanitari, ATS e ASST. Certo, a volte ci sono stati alcuni inconvenienti nella fase delle convocazioni, ma sono stati rapidamente risolti con l`aiuto di tutti".

A tuo parere e` meglio vaccinare per fasce d`eta` o per categorie ? Cosa pensi della proposta del Generale Figliuolo di creare delle liste di riserva, in caso non si presenti chi si e` prenotato al vaccino ?

"A mio parere sarebbe opportuno vaccinare con priorita` le persone a rischio, cioe` pazienti oncologici, diabetici, o affetti da malattie cardiache, respiratorie o metaboliche, indiendentemente dall`eta`."
"Ritengo corretto , in un momento come questo, che non vada sprecata neanche una dose di vaccino: sarebbe facile fornire una lista di aventi diritto, da chiamare in caso di avanzi.
Pero` dire "vacciniamo il primo che passa" e` una frase forte che penso abbia quel significato detto sopra."

"In conclusione credo che in questo momento sia assolutamente indispensabile che gli organi di informazione forniscano notizie chiare e precise : la campagna di vaccinazione e` gestita dalle Regioni e sta procedendo in modo diverso in varie zone d`Italia. Alcune notizie date sbrigativamente dalla televisione in particolare, a volte generano confusione nella cittadinanza".

 

Lunedì, 15 Marzo 2021 06:23

LE NUOVE FAQ DEL GOVERNO SUL COVID

COVID-19 – Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo

Il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30 e il dpcm 2 marzo 2021 hanno disposto l’applicazione di misure restrittive per il contenimento del contagio da COVID-19.

Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni (articolo 1, comma 1, del decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30). Questa sezione “faq” è stata quindi aggiornata come previsto dal decreto-legge e riporta, per le zone gialle e arancioni, le medesime risposte.
Il 3, 4 e 5 aprile 2021, su tutto il territorio nazionale (tranne che nelle zone bianche), si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse.

Da lunedì 15 marzo 2021 in base alle Ordinanze del Ministero della Salute del 5 marzo 2021, del 12 marzo 2021, del 13 marzo 2021 e del 27 febbraio 2021, sono ricomprese:

nell'area bianca: Sardegna;
nell'area gialla: Calabria, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta;
nell'area arancione: Abruzzo, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria;
nell'area rossa: Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia, e Veneto.

Cliccando sulla mappa è possibile visualizzare le FAQ, relative alle disposizioni settoriali delle aree (area bianca, area gialla, area arancione, area rossa).

TEL. 039 2369000

Questo il numero dedicato a tutte le problematiche covid, con operatori specifici per le diverse linee di intervento per tutti i cittadini di ATS Brianza (cioe` tutta la Provincia di Lecco)

Il numero è  strutturato con queste sezioni relative alle problematiche indicate:

selezionare 1  per chiusura periodo sorveglianza e per rientro al lavoro o in comunità

selezionare 2  se sei positivo al tampone e hai bisogno di informazioni

selezionare 3  se sei contatto di un positivo e hai bisogno di informazioni

selezionare per sintomi riconducibili a COVID 19 ed effettuazione primo tampone

selezionare 5   per AZIENDE e LUOGHI LAVORO

selezionare 6   per SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO

selezionare 7   RIENTRO ESTERO

selezionare 8   per informazioni su VACCINAZIONE COVID

Il numero 039 2369000 sarà attivo da lunedì 15 marzo e, almeno in questa prima fase di attivazione, sarà attivo dalle 8,30 alle 12,30.

È stata inviata ai prefetti la circolare a firma del capo di Gabinetto, Bruno Frattasi, con la quale si forniscono alcune indicazioni in merito alle misure di contenimento e contrasto della diffusione del contagio da Covid 19 contenute nel decreto del Presidente del consiglio dei ministri del 2 marzo 2021.
Questo ultimo dpcm - che ha sostituito quello del 14 gennaio 2021 - trova applicazione dal 6 marzo 2021 e fino al 6 aprile 2021.
L'impianto del nuovo provvedimento conferma in larga parte le misure attualmente in vigore.

Atteso il permanere della necessità di modulare gli interventi di contrasto alla pandemia in ragione delle differenti criticità rilevate nei territori, graduando la severità delle misure in base alla maggiore diffusione del virus e alla capacità di tenuta dei servizi sanitari, anche il nuovo decreto prevede un regime differenziato sul territorio nazionale, con misure progressivamente più restrittive in ragione dei diversi scenari di rischio: zona bianca, zona gialla, zona arancione e, infine, zona rossa.

La circolare richiama l'esigenza che i prefetti adottino ogni iniziativa necessaria per una più efficace attività di controllo. Tenuto conto, inoltre, di una possibile recrudescenza dei contagi richiama anche l'esigenza di pianificare servizi di controllo mirati, con il concorso delle polizie locali, nelle zone urbane usualmente interessate dal fenomeno della movida.

Nella triste classifica quotidiana dei Comuni piu` contagiati in Provincia di Lecco, aggiornata a Mercoledi 3 marzo 2021, spiccano oltre al capoluogo di Lecco (2731 contagi) e al Meratese Casatenovo, per quanto riguarda il rapporto tra contagiati e popolazione al terzo posto Premana, con 157 contagiati, pari a piu` del 7% della popolazione, seguita da Moggio, con 33 contagiati (il 6,72%) e Barzio, con 87 contagiati, pari al 6,66% della popolazione residente. Di Premana abbiamo riportato le lettere con cui la Sindaca Elide Codega ha raccomandato ai suoi concittadini di prestare attenzione alle regole. La situazione di Barzio è ovviamente determinata anche dal contagio sviluppatosi all'interno della casa di riposo che sino al 28 dicembre era rimasta indenne ma poi ha dovuto anch'essa subire la violenza del Covid. 

Regione Lombardia annuncia le linee della campagna di vaccinazione massiva

L'ipotesi è vaccinare 170 mila vaccinazioni al giorno. Le note stampa dei sindacati dei giorni scorsi: la media era sui seimila al giorno

Regione Lombardia ha annunciato mercoledì 3 marzo, in conferenza stampa, il programma della vaccinazione massiva per 6,6 milioni di persone. Letizia Moratti, assessore al Welfare e Guido Bertolaso, coordinatore della campagna hanno confermato l’intento di concludere la campagna entro il mese di giugno e, come ha spiegato Giovanni Pavesi, direttore generale Welfare, senza interferire con le campagne di vaccinazione già in corso, per esempio quelle per gli ultraottantenni.

Regione Lombardia ha presentato il suo piano in una serie di slide che, calcolando il numero delle persone da vaccinare, registrano che si dovrebbero somministrare una media di 170 mila vaccinazioni al giorno. Sono stati previsti, ha detto Letizia Moratti, nuovi centri, oltre ai 60 hub e ai 600 punti spoke già attivi nell'attuale campagna.

Pavesi e Bertolaso hanno spiegato che già a partire dalla prossima settimana si inizierà a vaccinare gli insegnanti, ai quali seguiranno altre categorie e fasce di popolazione, fatto salvo, hanno precisato, le disponibilità dei vaccini.

Emilio Didonè: terzo piano vaccini in un mese, incompleto in alcuni punti

Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, commenta così la notizia del nuovo piano vaccinale:

"Dopo la disastrosa gestione della piattaforma per gli appuntamenti over80, con molti anziani costretti a fare anche 40 km per raggiungere il punto vaccinale "più vicino" assegnato, Regione Lombardia ha presentato un nuovo piano vaccinale, il terzo nel giro di un mese.

In Lombardia la situazione è molto più seria di quanto sembra. I dati sulla pandemia parlano chiaro e non vanno bene, come del resto anche in altre regioni. Si sta andando verso un nuovo blocco totale da zona rossa. È in questo contesto che Bertolaso e Moratti hanno presentato il nuovo piano che apre la vaccinazione di massa entro fine marzo per 6 milioni di lombardi. Prevede 140 mila dosi al giorno nei 55 hub pubblici, cui si aggiungono le 30 mila giornaliere dei privati. Un piano molto ridimensionato rispetto agli annunci precedenti ma secondo noi ancora incompleto in alcuni punti: non dice dove si troverà il personale (servono circa 4 mila tra medici e infermieri e 2.500 amministrativi) e come sarà pagato, né definisce un preciso cronoprogramma con date da comunicare ai cittadini. E non è chiaro neanche quando sarà il turno dei più fragili e disabili (circa 1 milione)."

Visto i precedenti siamo tra gli scettici anche se auspichiamo, di cuore, che che la nuova e ridimensionata campagna vaccinale questa volta funzioni. Del resto i numeri fino a oggi sono li da vedere: dal 18 febbraio al 1° marzo gli over 80 vaccinati sono stati 72.282, a fronte di una platea di 720.000. Mentre la fase 1, che avrebbe dovuto già coprire tutti i 319.952 sanitari e ospiti delle Rsa, non è ancora finita (per ora hanno ricevuto due dosi 243.027 persone, il 76%).

Vaccino anti-Covid: ad oggi, la media è di seimila dosi al giorno

Nei giorni scorsi i sindacati dei pensionati hanno ricordato che la campagna vaccinale per gli over 80 sta andando in modo diverso rispetto alle attese. Lungaggini, ritardi nella conferma delle prenotazioni sono stati rilevati in più di un comunicato stampa a firma di Fnp Cisl Lombardia.
Secondo i dati diffusi fino a pochi giorni fa, la campagna vaccinale per gli ultraottantenni prosegue al ritmo di circa 6 mila vaccinazioni al giorno e già Emilio Didonè, segretario generale del sindacato dei pensionati Cisl Lombardia, aveva osservato che con questa tempistica sarebbe difficile raggiungere l’obiettivo di giugno anche solo nella fascia di età dei grandi anziani.

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