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Arancione rinforzato in provincia di Como. L’ordinanza vale dal 3 marzo. Limitazioni confermate per il bresciano e per la cintura di comuni orientali del cremonese, oltre a una serie di altri comuni del mantovano e del pavese, sempre arancione scuro. Queste le nuove misure rese note ieri sera e in vigore dal 3 marzo. Le ordinanze di Regione Lombardia sono già on line su agenzie e quotidiani e fanno passare una lunga serie di comuni dalla zona arancione alla zona arancione scuro, con scuole chiuse.

Arancione scuro l’intera provincia di Como.

In provincia di Mantova:

Viadana, Pomponesco, Gazzuolo, Commessaggio, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Quistello, San Giacomo delle Segnate, San Benedetto Po, Asola, Castelgoffredo, Casaloldo, Medole, Casalmoro, Castiglione delle Stiviere.

In provincia di Pavia:

Casorate Primo, Trovo, Trivolzio, Rognano, Giussago, Zeccone, Siziano, Battuda, Bereguardo, Borgarello, Zerbolò, Vidigulfo

In provincia di Milano:

Besate, Motta Visconti, Binasco, Casarile, Truccazzano, Melzo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Vignate, Rodano.

In provincia di Cremona:

Cremona, Spinadesco, Castelverde, Pozzaglio ed uniti, Corte dei Frati, Corte de Cortesi con Cignone, Bordolano, Olmeneta, Spineda.

La proroga delle misure nella cintura orientale

Le zone arancione scuro annunciate la settimana scorsa restano tali per un’altra settimana. La conferma riguarda la provincia di Brescia, il comune di Soncino nel cremonese e nel bergamasco

Sarnico, Gandosso, Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Villongo, Castelli di Calepio, Credaro.

I tre comuni che fino al 3 marzo sono in zona rossa, Bollate, Mede e Viggiù, da giovedì 4 marzo passano in zona arancione scuro. Sotto il profilo delle scuole, nelle zone arancione scuro il solo cambiamento riguarda l’apertura degli asili nido.

Nelle zone oggetto dell'ordinanza, oltre alle normali disposizioni previste in zona arancione, ci saranno anche altre regole: divieto di spostarsi verso seconde case, la chiusura di tutte le scuole e delle università, obbligo dello smart working ogni volta che è possibile.

Sabato, 27 Febbraio 2021 11:11

DA LUNEDI LA LOMBARDIA IN ZONA ARANCIONE

Le nuove misure che partiranno da lunedì prossimo

Da lunedì, 1 marzo, la Lombardia torna in zona arancione. Ecco, in sintesi, cosa si può fare:

SPOSTAMENTI

Ci si può muovere liberamente, senza autocertificazione, soltanto all’interno del proprio Comune dalle 5 alle 22. Dalle 22 alle 5 si può uscire di casa solo per comprovate esigenze, compilando l’autocertificazione. E’ vietato uscire dal proprio Comune e dalla propria Regione, salvo per ragioni di lavoro, istruzione, salute o per necessità. E’ permesso andare, una sola volta al giorno, verso un’altra abitazione privata nello stesso Comune a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI

Aperti tutti i negozi e i servizi alla persona senza limitazioni.
Chiusi, durante le giornate festive e prefestive, i negozi che si trovano nei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole.

BAR E RISTORANTI

Bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie sono chiusi.
I ristoranti possono fare asporto fino alle 22 e consegna a domicilio senza limiti d’orario. I bar, pub, etc., possono fare asporto fino alle 18 e la consegna a domicilio senza limiti d’orario.

SCUOLE

Didattica in presenza al 100% per le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie. Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli alunni. Università aperte o chiuse su autonoma decisione dei rettori, in base all’andamento dell’epidemia.

SPORT

Restano chiusi palestre, piscine, centri benessere e centri termali. Vietato lo sport di contatto, ma è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale gli allenamenti. Resta vietato usare gli spogliatoi.

CULTURA

I musei, le mostre, i cinema, i teatri restano ancora chiusi.

 

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