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Lunedì, 22 Febbraio 2021 06:43

INDAGINE SUL TURISMO IN LOMBARDIA

 In attesa che l’emergenza Covid 19 venga superata e che il turismo possa ripartire completamente, Polis Lombardia ha tracciato lo scenario da cui si ripartirà nel dossier ‘La capacità ricettiva in Lombardia’. La fotografia del comparto è quella del 2019.

In Lombardia si possono contare 24.567 strutture ricettive di cui 2.825 esercizi alberghieri e 21.742 esercizi extralberghieri. L’andamento degli esercizi ricettivi mostra il contributo sempre più evidente del comparto extralberghiero che nel 2019 rappresenta l’88,5% del patrimonio ricettivo della Lombardia: gli esercizi alberghieri sono passati dal rappresentare il 42% del patrimonio ricettivo regionale nel 2012 al rappresentarne l’11,5% nel 2019.

La crescita del comparto extralberghiero è in parte spiegata da un’importante quota di emersione di fenomeni regolarizzati in seguito all’entrata in vigore della legge regionale 27 del 2015 e in parte dall’introduzione nel conteggio degli esercizi extralberghieri a partire dal 2018 anche degli alloggi gestiti in forma non imprenditoriale come alloggi privati in locazione ad uso turistico.

Le case e gli appartamenti vacanze sono l’81,8% delle strutture extralberghiere. Seguono i Bed & Breakfast 11,8%, gli alloggi turistici 3,3%; Ostelli 1,2%; i campeggi turistici 1,0% e infine i rifugi di montagna 0,9%.

Nella distribuzione del patrimonio ricettivo sul territorio lombardo nel 2019, la provincia di Brescia spicca per il maggior numero di esercizi ricettivi sia alberghieri che extralberghieri con 6095 strutture. Poi Milano con: 5556; Como: 3869; Sondrio: 2577; Bergamo: 2144; Lecco: 1203; Varese: 1052; Mantova: 725; Pavia: 574; Monza: 376; Cremona: 302 e Lodi: 94.

La Città Metropolitana di Milano primeggia in quanto a densità di strutture: si possono infatti contare oltre 35 esercizi ricettivi ogni 10 Km2; elevata è anche la densità misurata sul territorio di Como (30,2 esercizi), di Lecco (14,7 esercizi) e di Brescia (12,7 esercizi).

Più in generale, in Lombardia ogni 10 Km2 si possono contare 1,2 esercizi alberghieri e 9,1 esercizi extralberghieri.

In tutte le province il patrimonio ricettivo extralberghiero supera numericamente quello alberghiero, tuttavia si segnala un’incidenza maggiore del comparto extralberghiero nelle province di Como e Lecco ed al contrario un’incidenza maggiore del comparto alberghiero nella provincia di Lodi.

A livello territoriale si possono trovare notevoli differenze nella distribuzione degli esercizi alberghieri per categoria. La Città Metropolitana di Milano spicca per un’elevata quota di strutture alberghiere di categoria alta o medio-alta (37,7%), così come la provincia di Cremona (34,1%), Monza e Brianza (33,9%) e Varese (33,8%). Al contrario i territori di Pavia (41,1%), Lodi (38,5%) e Como (33,5%) spiccano per la maggior propensione verso strutture alberghiere di categoria medio-bassa.

Il territorio bresciano, con in particolare la sponda lombarda del Lago di Garda, raccoglie il 44,0% dei campeggi e villaggi turistici della Lombardia; Brescia (26,1%) insieme a Mantova (21,8%) e Pavia (16,9%) spiccano per il numero di alloggi agrituristici; Sondrio (35,6%), Brescia (24,7%) e Bergamo (19,6%) per i Rifugi di Montagna; Brescia e Milano raccolgono anche il maggior numero di Case e Appartamenti per Vacanze e Bed and Breakfast, come il maggior numero di Ostelli e Case per Ferie, in questo caso con la Città Metropolitana di Milano prima rispetto al territorio bresciano.

Per quanto riguarda la densità ricettiva delle province lombarde attraverso il numero di posti letto per Km2, si può notare come la Città Metropolitana di Milano spicchi con oltre 70 posti letto per Km2, di cui 48,8 in esercizi alberghieri. In media in Lombardia si possono contare 19 posti letto per Km2 di cui 8,2 in esercizi alberghieri e 10,8 in esercizi extralberghieri.

Per quanto concerne la ricettività attraverso il tasso di ricettività (posti letto ogni 100 abitanti), si evince che come in Lombardia si possono contare 4,5 posti letto ogni 100 abitanti. A spiccare è la provincia di Sondrio con 24,9 posti letto, seguita dalla provincia di Brescia (10,8) e Como (8,6).

Intervento nella mattinata di sabato a Delebio per soccorrere un escursionista. L’uomo, 40 anni, residente in Brianza, stava percorrendo con alcuni amici il Sentiero del Viandante ma è scivolato su una placchetta e ha riportato un trauma a una spalla. Si trovavano a circa 450 metri di quota, nei pressi della frazione di Tavani. Allora hanno chiesto aiuto: la Centrale ha mandato sul posto i tecnici Cnsas della Stazione di Morbegno, VII Delegazione Valtellina Valchiavenna, il Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza, i Vigili del fuoco e la Croce Rossa di Morbegno. L’uomo è stato raggiunto, messo in sicurezza, calato per circa 150 metri, trasportato fino all’ambulanza, infine in ospedale.

Altri interventi nel pomeriggio per i tecnici della VII Delegazione Valtellina Valchiavenna del Soccorso alpino. Per la Stazione di Bormio, in due operazioni distinte soccorsi due sci-alpinisti, uno a Valdisotto, in località Le Motte, per trauma a una gamba riportato da un uomo di 42 anni di Milano, l’altro in Val Viola, sotto il Lago di Forbesana, per l’infortunio di un uomo, con una distorsione a un ginocchio. Sempre in Val Viola, intervento per un uomo di Lecco di 44 anni, che ha avuto un malore in località Palueta. Sul posto le squadre e gli elicotteri e le équipe di elisoccorso di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza), oltre al Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza. Altro intervento sul Pizzo Tre Signori anche per la Stazione di Morbegno, dopo quello di stamattina a Delebio: uno sci-alpinista è caduto e ha avuto un trauma a un ginocchio, mentre si trovava nei pressi del rifugio Falk. Si sono attivate le squadre ma poi l’uomo è stato raggiunto dall’elisoccorso di Bergamo, che lo ha portato in ospedale. Allertamento da parte di Soreu delle Alpi anche per la Stazione di Madesimo, insieme con il Sagf, per uno sci-alpinista con probabile lussazione a una spalla nella zona del Lago degli Andossi, oltre i duemila metri di quota. Intervento risolto dall’elisoccorso.

Dopo l'incredibile contrordine (che definire semplicemente "intempestivo" potrebbe risultare offensivo nei confronti di chi lo ha dovuto subire) di domenica pomeriggio, la rabbia e la frustrazione resteranno ancora per molto tempo nelle persone (perchè prima di tutto sono persone) che hanno lavorato alacremente per giorni con la prospettiva di una riapertura degli impianti ai Piani di Bobbio (e su tutto il resto dell'arco alpino). A un anno dalla chiusura l'entusiasmo degli operatori e di tutto il settore aveva avuto l'effetto di mitigare le perdite già "incassate" a causa di una stagione monca e data quasi per persa. Per cui la mazzata è stata ancora più violenta in quanto giunta dopo che alla rassegnazione si era sostituito un principio di sorriso e un bel carico di aspettative.

Ma quel che è stato è stato e continuare a parlarne significherebbe ferire ancor di più persone (ribadiamo il concetto: stiamo parlando di persone oltre che delle loro attività) già sufficientemente provate. 

La "notizia" è che l'I.T.B. a differenza del governo sarà tempestiva nei rimborsi. Ecco, infatti, il comunicato emesso dalla società per quanto riguarda la restituzione delle somme già versate dagli utenti. 

"I.T.B spa Piani di Bobbio e Snowit effettueranno in automatico il rimborso degli skipass, biglietti cabinovia, posti auto e noleggio B-Rent acquistati online, per le date a partire dal 15/2/2021. Il rimborso sarà automatico e verrà effettuato direttamente sul metodo di pagamento usato al momento dell’acquisto. L’utente non dovrà fare nessuna richiesta di rimborso via mail: tutto ciò che è stato acquistato per le date a partire dal 15/2, verrà rimborsato in automatico a partire da lunedì’ 22 febbraio. Entro 10 giorni lavorativi da tale data processeremo il tuo rimborso. Riceverai una mail che ti segnala l’avvio della procedura (controlla anche nello spam). A questo punto la banca provvede al riaccredito sulla tua carta entro i successivi 5 giorni lavorativi. Il pagamento sarà processato a nome di: Sportit srl. Se entro i 20 giorni lavorativi non vedi il tuo riaccredito puoi contattare l’assistenza di Snowit mandando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.."

Sulla possibile apertura del dopo 5 marzo, insomma, ormai non ci scommette più nessuno.

"Abbiamo appena appreso l'incredibile decisione di non consentire l'apertura degli impianti sciistici. La notizia ci arriva con solo 12 ore di anticipo rispetto a quella che doveva essere la data ufficiale di apertura. Gli impianti dei Piani di Bobbio&Valtorta non apriranno. Ci stiamo attivando per i rimborsi a tutti coloro che hanno già acquistato in questi giorni, vi chiediamo un paio di giorni per poter organizzare il tutto. Grazie."

Sotto lo scarno e tristemente laconico comunicato dell`ITB di Barzio, su Facebook, quasi 500 i commenti che in poche ore sono stati postati dai visitatori.
La maggior parte naturalmente rivolti all`appena riconfermato Ministro Speranza (che pero` e` l`ultimo anello della catena, come sottolinea qualcuno)

"Siamo capitanati da una banda di incompetenti strafottenti !! " (ma avvisiamo che questo e` il commento piu` gentile che abbiamo trovato, gli altri, e numerosi, sono irriferibili !).

"Ma è uno scherzo di carnevale vero?" scrive una signora.
"Non è giusto trattare in questo modo la gente... tutti hanno bisogno di lavorare... stanno portando l' Italia al fallimento" le risponde un`altra.

Molti gli attestati di solidarieta` agli operatori turistici e alla Valle:

"Mi spiace per voi, per il lavoro svolto invano per garantire una riapertura sicura.."
"Tutta la mia solidarieta' alla valle❤"
"Un abbraccio a tutti voi del comprensorio e addetti ai lavori...mi spiace tanto."
"Capisco pienamente la vostra rabbia! Vi sono vicino!"
"Con 12 ore di anticipo... è solo mancanza di rispetto per il vostro lavoro!!!!! "

Insomma, un vasto repertorio di malcontento non solo degli sciatori, ma che dimostra una situazione sempre piu` difficile da tenere sotto controllo ("vogliono la rivolta sociale ?"scrive qualcuno).

L`unica e` sperare in una campagna di vaccinazione che prenda veramente il via (negli Stati Uniti 50 milioni di vaccinati in meno di due mesi, in Italia neanche 3 !) per salvare almeno la stagione estiva e per uscire al piu` presto da una situazione sempre piu` esasperata.

 

Molte le polemiche suscitate dall`ultimo decreto del Ministero della Salute, guidate ancora da Roberto Speranza, che ormai archivia definitivamente, senza essere mai nata, la stagione sciistica 2020/21 (niente sci fino al 5 Marzo) .

I gestori valsassinesi dei rifugi e gli sciatori si sfogano prevalentemente sui social: a essere messo sotto accusa soprattutto lo scarso preavviso, di neanche 12 ore, con cui si seppellivano le ormai residue speranze di far partire gli impianti sciistici di Bobbio.
Il problema, fanno rilevare i gestori dei rifugi in Alta Valle, sono anche le scorte alimentari che erano state appena acquistate in previsione di un rilevante afflusso turistico in Valsassina.

Un afflusso che, per inciso ieri e` stato rilevantissimo, ma si e` fermato ad intasare le strade di fondo valle, come hanno dimostrato le lunghissime file che domenica sera si snodavano tra Lecco e Primaluna !

Stesso problema per esempio, per i ristoratori liguri, molti dei quali hanno sfidato multe e sanzioni pur di rimanere aperti e non gettare via le scorte acquistate.

Dall`altra parte si fa rilevare la precaria situazione della Lombardia, rimasta ancora per pochissimo in zona gialla ma con un indice di contagio del 5,4% e un RT appena al di sotto dell`1%. A preoccupare, in attesa dei vaccini che per ora saranno destinati solo agli ultraottantenni, la variante inglese del Covid 19 che colpisce molto anche i bambini e i ragazzi, e che ha un tasso di diffusione del 20% superiore a quello originale.

Per la qual cosa il dott. Walter Ricciardi, a cui adesso si e` aggiunto anche Crisanti, membri del Comitato Tecnico Scientifico, propongono addirittura di ritornare a un lockdown completo in tutta Italia, compresa la chiusura delle scuole, per almeno due settimane.

Da rilevare poi che in gran parte dell`Europa, e in primis proprio nei paesi piu` vicini all`Italia, la situazione e` abbastanza drammatica: zona rossissima in Germania (dove c`e` il lockdown fino a Marzo), in Gran Bretagna,in Francia (soprattutto Francia Meridionale) e in Spagna e in Slovenia. Il virus insomma ci sta assediando, e le previsioni anche per il nostro paese al momento non sono positive.

Una bella grana per il nuovo Governo Draghi !

Ultimo aggiornamento da ITB Barzio:
GLI IMPIANTI SCI DEI PIANI DI BOBBIO&VALTORTA NON APRIRANNO

Gli impianti sci dei Piani di Bobbio&Valtorta non apriranno. Ci stiamo attivando per effettuare i rimborsi a chi ha acquistato nei giorni scorsi. Riceverete tutte le info nel giro di un paio di giorni

La Provincia di Lecco ha stabilito l’ingresso gratuito a Villa Monastero per tutti i medici, gli infermieri, il personale tecnico e sanitario ausiliario in servizio presso le strutture sanitarie pubbliche e private italiane.

L’iniziativa è valida da sabato 13 febbraio fino al termine dell’emergenza sanitaria, attualmente fissato al 30 aprile; per ricevere il titolo di ingresso gratuito basterà presentare alla biglietteria della Villa il tesserino di riconoscimento rilasciato dagli ordini professionali o dalle aziende sanitarie di appartenenza.

“Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano il Presidente Claudio Usuelli e la Consigliere provinciale delegata alla Cultura, Turismo e Villa Monastero Irene Alfaroli – in segno di gratitudine per il lavoro svolto da tutti gli operatori sanitari che durante la pandemia da Covid-19 si sono distinti per la loro dedizione e lo spirito di sacrificio per contrastare l’emergenza sanitaria in atto, mettendosi sin da subito in prima linea e sacrificando spesso tempo, salute e affetti. Un gesto semplice, ma con un grande significato: unire cultura e medicina per una cura della persona nella sua integralità”.

Per informazioni: www.villamonastero.euwww.facebook.com/villamonasterolc e www.instagram.com/villamonastero.

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