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Venerdì, 05 Novembre 2021 08:21

FRANA: CHIUSA LA "VALVARRONE"

La Provincia di Lecco ha disposto la chiusura al transito della strada provinciale 67 Alta Valsassina e Valvarrone in località ponte di Tremenico di Valvarrone a seguito di frana di crollo in roccia.

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Venerdì, 15 Ottobre 2021 14:42

RIAPERTA LA STRADA TRA PAGNONA E PREMANA

SP 67: OGGI LA RIAPERTURA AL TERMINE DEI LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DEL PONTE TRA PREMANA E PAGNONA

Oggi, venerdì 15 ottobre, alle 17.00 verrà riaperta la strada provinciale 67 Alta Valsassina e Valvarrone al termine dei lavori di consolidamento strutturale e restauro conservativo del ponte a scavalco del torrente Varroncello tra Premana e Pagnona.

Vengono mantenute alcune limitazioni, ma, in accordo con il Sindaco di Pagnona, si è deciso di procedere alla riapertura per ridurre prima possibile i disagi agli utenti della strada e ripristinare il collegamento viabilistico interrotto.

“Ringrazio il Sindaco di Pagnona, Regione Lombardia e le parti tecniche, con cui abbiamo lavorato per cercare di ridurre per quanto possibile i disagi agli utenti della strada - commenta il Consigliere provinciale delegato alla Viabilità Mattia Micheli - Esprimo la mia soddisfazione per aver portato a termine questa importante opera pubblica, attraverso un modus operandi di condivisione e confronto con le varie amministrazioni interessate, che verrà utilizzato per ammodernare anche altre infrastrutture del territorio. Questa infatti è la prima opera in questo senso; a breve ne seguiranno altre”.

Per consentire alla Società richiedente di eseguire la manutenzione straordinaria degli impianti di telecomunicazione in galleria Valsassina, la statale 36 racc "Raccordo Lecco - Valsassina", in provincia di Lecco, sarà chiusa al traffico in orario notturno.

Per consentire lo svolgimento dei lavori e garantire la sicurezza degli utenti, la statale resterà chiusa dal km 0,000 al km 9,015, tratto Lecco – Ballabio, nella fascia oraria 22:00 - 05:00 da lunedi 23 notte fino al 26 agosto.

Durante le ore notturne di chiusura della statale il traffico tra Lecco e Ballabio sarà deviato sulla parallela strada provinciale 62.

La riunione plenaria della scorsa settimana tra sindaci e tecnici per definire tracciato e caratteristiche della nuova tangenziale di Primaluna più che portare un chiarimento definitivo ha messo in luce problematiche di vario genere che con questo articolo cerchiamo, in modo speriamo comprensibile, di spiegare.

La prima questione sono i soldi. Come noto il finanziamento a disposizione è di 14 milioni di euro, ma è apparso chiaro sin dall’inizio che con quella cifra non si va da nessuna parte, tantomeno da Introbio a Cortabbio.

La “politica” è alla ricerca di nuovi fondi ed un ribasso in sede di aggiudicazione porterebbe anche risparmi magari consistenti, ma perché l’opera possa essere approvata è necessario avere copertura totale, quindi al lordo di sconti e ribassi.

Questa premessa è importante, perché fa intendere che la soluzione ad oggi più praticabile sotto il profilo finanziario  (anche se gli ingegneri della Serravalle magari non lo dicono apertamente) è quella di arrivare sino a Cortabbio e non oltre.

Ma iniziamo da Introbio.

Qui dovrebbe essere realizzata una rotonda in corrispondenza del curvone della provinciale (come si vede dall'immagine), dopodiché la strada passerà su un nuovo ponte da realizzarsi sulla Troggia e correrà a destra della ciclabile sino a quello che potrebbe essere (il condizionale è d'obbligo) un nuovo ponte di Barcone.

variante introbio 002

Da lì a Cortabbio la tangenziale secondo il progetto attuale (che, come vedremo, non ha ancora alcun benestare) dovrebbe restare sulla sinistra seguendo più o meno il tracciato dello sterrato attuale. La pista ciclabile, in questo caso, non attraverserebbe più la Pioverna ma correrà sulla destra sino ai tennis, poi si vedrà.

E qui siamo al punto.

L’opzione più “economica” (si parla di circa 19 milioni di euro, quindi ne restano da recuperare 5 o 6 in più rispetto ai 14) prevede che la tangenziale si immetta sul ponte e sfoci nella piazza di Cortabbio dove sarà realizzata una rotonda. I documenti individuano questa soluzione (immagine qui sotto) come la numero 3.

variante merla 002

Abbiamo scritto “ponte” ma va letto “nuovo ponte” visto che l’attuale non ha le caratteristiche indispensabili per una “strada a scorrimento veloce” come sarà poi classificata la tangenziale.

In questo futuro momento, come scritto poco sopra, saranno stati spesi 14 milioni più i 5 che sono da recuperare, meno il ribasso (oggi non quantificabile e comunque ai fini di consentire l’avvio lavori al momento da non considerare).

Ma se vogliamo proseguire?

Si può, basta trovare un’altra decina di milioni di euro.

Ma come?

Arrivata al ponte di Cortabbio la tangenziale proseguirebbe sin dopo la Santafede e si dovrebbe immettere su un ponte di circa 200 metri che scavalca la Pioverna per atterrare in “zona Polvara”.

Qualcosa di meno “invasivo”? Stando ai tecnici non è possibile: deve essere mantenuta la larghezza dell’alveo (quindi andate a vedere con i vostri occhi) e tener conto di eventuali esondazioni nonché della morfologia del fiume e della zona.

Morale: tre bei plinti in mezzo alla Pioverna, tre piloni ed ecco a voi un cavalcavia di cemento che sorvola il fiume.

E questa sarebbe la soluzione numero due.

La soluzione numero uno contemplerebbe un ulteriore prolungamento del tracciato sino alla corrispondenza, sulla sponda opposta, della ex Cava di Cortabbio.

È la soluzione di cui si discute da decenni e che, almeno ad oggi, sembra più la numero zero, visto che per realizzarla oltre ai 14 milioni che abbiamo nel portafoglio dobbiamo recuperarne almeno altrettanti.

E allora, direte voi, cosa si fa?

La strada, anzi, la tangenziale, come avrete capito, non è in discesa, anzi, al momento, nonostante la pianura, assomiglia moltissimo al Mortirolo.

Le criticità che sembrano essere emerse non sono di secondo piano ed hanno reso necessari ulteriori approfondimenti a livello progettuale che sono in corso: la sensazione è che potremmo assistere a dei cambiamenti importanti del tracciato per cercare di renderlo il meno impattante possibile sul territorio.

La volontà di tutti i soggetti coinvolti è di realizzare la nuova strada ma il “come” diventa adesso un elemento fondamentale ed imprescindibile.

E il “come”, come avrete capito, non è per niente facile da definire.

 

 

Ci sono ben tre strade della Valsassina interessate al passaggio dalla Provincia all'ANAS. Una per intero (la strada che collega Varenna a Esino e poi Cortenova) e poi ci sono due tratti che interessano la zona Pennaso/Portone/Bellano.

Ecco il comunicato della Provincia di Lecco.

 

Anas ha comunicato alla Provincia di Lecco che entro la fine di marzo saranno ultimate le ispezioni sulle opere (ponti e viadotti) facenti parte delle strade di competenza provinciale che saranno trasferite ad Anas in base al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2019 “Revisione delle reti stradali relative alle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.

Conseguentemente Anas ha annunciato che nel mese di aprile potrà essere perfezionato l’iter per il trasferimento delle strade con la firma del verbale di consegna, secondo quanto previsto dall’articolo 3 del citato Dpcm.

Per quanto riguarda la Provincia di Lecco le strade provinciali che verranno trasferite ad Anas sono:

  • Sp 342 Briantea: 18,415 km, confine provincia di Bergamo/provincia di Como
  • Sp 639 dei laghi di Pusiano e di Garlate: 15,302 km, svincolo Ss 36 Civate/confine provincia di Bergamo a Monte Marenzo
  • Sp 65 di Esino: 28,800 km, inizio strada Varenna/innesto Sp 62 a Cortenova
  • Sp 73 Parlasco-Portone: 2,800 km, inizio strada Bellano/innesto Sp 62 a Pennaso
  • Sp 62 della Valsassina: 5,178 km, innesto Sp 62 a Bellano/innesto Sp 73 a Pennaso

“L’iter di trasferimento ad Anas delle strade provinciali si sta avviando positivamente alla conclusione – commentano il Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli e il Consigliere provinciale delegato alla Viabilità Mattia Micheli – La Provincia di Lecco già da tempo ha completato le attività propedeutiche per il trasferimento delle strade, trasmettendo ad Anas la documentazione necessaria e le schede di censimento ed effettuando i relativi sopralluoghi congiunti. Per la firma del verbale di consegna abbiamo dovuto aspettare che anche tutti gli altri enti interessati completassero questo iter: ora la comunicazione ufficiale di Anas ha fissato il mese di aprile per la firma del verbale di consegna. Nel frattempo la Provincia di Lecco non ha certo abbandonato al loro destino i Comuni attraversati dalle strade in procinto di passare ad Anas, ma ha scelto di supportarli concretamente, come nel recente caso del sovrappasso di Bulciago sulla Sp 342mettendo a disposizione le proprie competenze e il proprio bagaglio di conoscenze tecniche e amministrative, quale ente più vicino al territorio e con una visione sovracomunale indispensabile. E così sarà anche per il futuro”.

Mercoledì, 24 Febbraio 2021 09:31

Ripresi i lavori Anas ad Abbadia e Bellano

Anas ha avviato Lunedi mattina 22/02 i lavori di adeguamento delle barriere laterali di protezione, programmati lungo la statale 36 "del Lago di Como e dello Spluga" tra Abbadia Lariana e Lecco.

La nuova modalità di lavoro prevede l’esecuzione degli interventi a partire dalle ore 9:30 del lunedì mattina fino alle ore 14:00 del venerdì quando sarà eliminata la limitazione con il ripristino della viabilità su entrambe le corsie per tutto il fine settimana.

La parzializzazione della carreggiata avrà una lunghezza massima di 150 metri e l’intero lavoro di adeguamento delle barriere riguarda il tratto compreso tra i km 55,000 e 57,900.

Il completamento dei lavori è previsto il 19 maggio.
Il cantiere sarà rimosso ogni venerdì per evitare disagi nel fine settimana

Al via inoltre da giovedi sera 24/02 i lavori di manutenzione programmata degli impianti tecnologici e la verifica dei presidi antincendio posti a servizio delle gallerie presenti lungo la strada statale 36 "del Lago di Como e dello Spluga" nel tratto compreso tra il km 75,350 ed il km 92,400 tra i comuni di Bellano e Trivio di Fuentes, in provincia di Lecco.

Nel dettaglio la statale verrà chiusa al traffico dalle ore 21 di domani 24 febbraio sera fino alle 5 del giorno successivo, in direzione Sondrio, tra gli svincoli di Bellano e Trivio di Fuentes.

 

Dopo il disastro di domenica scorsa originato da una miscela esplosiva composta da migliaia di auto e dal folle restringimento nei pressi di Abbadia, il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha presieduto ieri pomeriggio in Prefettura un tavolo tecnico per cercare di porre rimedio ad una situazione che potrebbe ripetersi anche nel prossimo weekend, vista anche la chiusura di molte scuole in corrispondenza del carnevale ambrosiano (sempre che i dati della pandemia non costringano ad una retrocessione in fascia arancione della nostra regione così come già si sta vociferando da più parti).

Il Prefetto ha incontrato i vertici provinciali delle Forze di polizia, il Comandante della Polizia Stradale - Sezione di Lecco, i rappresentanti di Provincia ed i responsabili di Anas esprimendo il proprio "rammarico su quanto verificatosi domenica scorsa, da imputarsi prevalentemente alla presenza di un cantiere di manutenzione posto in prossimità dell'uscita per la SP72".
 
Il Dott. De Rosa ha invitato Anas a prendere gli opportuni provvedimenti e la stessa Anas ha garantito che, già a far data dal prossimo fine settimana, il maledetto cantiere "sarà smobilitato nelle prime ore del pomeriggio del venerdì, in modo da assicurare l'ordinaria viabilità su entrambe le direzioni di marcia, per poi essere ripristinato nella mattinata del lunedì".

Ci auguriamo che i toni del Prefetto siano state adeguati a quel che è successo domenica, un evento destinato a restare a lungo nei ricordi anche dei valsassinesi che hanno dovuto fare i conti sino a tarda serata con un traffico probabilmente mai visto in precedenza. Stesso discorso per i paesi in riva al lago, anch'essi vittime della "disattenzione" (un gentile eufemismo) di Anas in primo luogo ma anche di chi avrebbe dovuto segnalare il potenziale pericolo, peraltro ampiamente prevedibile visto che era la prima domenica "gialla" dopo mesi di "reclusione" più o meno rispettata.
Ora, come detto, si guarda ai dati del contagio: in Lombardia quattro comuni sono stati dichiarati "zona rossa" e l'indice RT regionale sembra essere in risalita sopra la fatidica soglia di 1. Dovesse superarla potrebbero esserci i presupposti per un ritorno in arancione.
Cantieri aperti o meno, a un anno esatto dai primi casi il Covid e le sue diverse varianti sono purtroppo ancora in circolazione e continuano a condizionare le nostre vite.
 

In relazione ai pesanti disagi verificatisi in particolare nella giornata di ieri sulla strada statale 36 e sulle strade provinciali connesse, il Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli e il Consigliere provinciale delegato alla Viabilità Mattia Micheli intendono sottolineare quanto segue:

“Già nei giorni scorsi avevamo segnalato ad Anas i possibili disagi che avrebbe comportato, soprattutto nel fine settimana, il restringimento a una sola corsia in direzione sud sulla strada statale 36 proprio all’altezza dell’immissione della strada provinciale 72 ad Abbadia Lariana.

Oggi abbiamo scritto nuovamente ad Anas per evidenziare i pesanti disagi registrati in particolare nella giornata di ieri, che hanno interessato anche le strade provinciali connesse alla strada statale 36.

Sappiamo che i lavori sono programmati da tempo; quello che stona è vedere il cantiere allestito già da diversi giorni e non ancora gli operai al lavoro.

Comprendiamo che lo svolgimento dei lavori crea necessariamente dei disagi, ma chiediamo ad Anas maggiore attenzione e che vengano messe in campo tutte le opere provvisionali e i correttivi necessari per limitare al minimo i disagi ed evitare il ripetersi di situazioni critiche come quelle di ieri”.