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Pubblicato in Cultura

JACK O'LANTERN, LA VERA LEGGENDA DI HALLOWEEN

Sabato, 30 Ottobre 2021 14:04 Scritto da  Irlandaonline.com

Ubriacone e taccagno, il fabbro Jack O'Lantern incontrò il diavolo nella notte che tutti conosciamo e ci apprestiamo a festeggiare. La vera storia di Halloween, che già di per sé è ricca di retroscena inaspettati si complica con nuovi scenari inimmaginabili. È il caso di questo personaggio irlandese che finirà per stringere un patto con il diavolo dopo averlo truffato.

Jack O’Lantern era un artigiano che aveva alzato il gomito e dunque era un po’ bevuto quando in una notte si ritrovò faccia a faccia con il diavolo in un pub. Nonostante non fosse in condizioni di normalità, il maniscalco riuscì a “imbrogliare” Lucifero offrendogli la sua anima in cambio di un’ultima bevuta. Satana accettò alla “facile proposta” trasformandosi in una moneta da sei pence, quanto bastasse per pagare l’oste. L’artigiano, ancora ignaro di diventare Jack O’Lantern, invece di saldare l’oste mise velocemente il soldino nel borsello dove già era riposta una croce d’argento. Quest’ultima impedì al diavolo di tornare alla forma originaria e pertanto, infastidito, pretese lo scioglimento del patto. Il maniscalco propose un nuovo accordo: “Ti lascio andar via ma dovrai promettere di non pretendere la mia anima negli anni a venire”. In particolare fu fissato il limite minimo di un eventuale ripensamento a dieci anni. A quel punto, il demonio in netto svantaggio non potette fare altro che accettare.

Passati dieci anni, Jack O’Lantern incontrò di nuovo il diavolo mentre camminava lungo una strada di campagna. Questa volta il demonio era deciso nel prendersi l’anima del disgraziato fabbro che, lucido, riflettendo velocemente esclamò: “Verrò, ma prima potresti prendermi una mela da quell’albero?”. Non è la storia di Adamo ed Eva. Satana – pensando di non aver nulla da temere – senza rifletterci balzò sulle spalle dell’uomo e fece per allungarsi in direzione della mela. L’artigiano personaggio tirò fuori un coltello e intagliò una croce sul tronco dell’albero. Un nuovo stratagemma che lasciò il diavolo a mezz’aria, incapace di raggiungerlo. Il fabbro lo aveva rigirato per la seconda volta. Così, di nuovo, fece promettere al diavolo di liberarlo nel caso non si fosse fatto più vedere. In altre parole aveva scampato le tenebre e rimandato l’appuntamento con la morte. Jack O’Lantern ottenne la promessa, considerando che il diavolo non aveva via d’uscita. Resta una considerazione da comprendere che la leggenda di Jack O’Lantern non spiega. Come fece Lucifero a tornare sulla Terra?

Per Jack O’Lantern arrivò il tempo di morire, di morte naturale. Egli non fu ammesso in cielo, a causa della sua vita dissoluta da ubriacone e truffatore, e dovette varcare la soglia dell’inferno. A quel punto il personaggio dovette incontrare per la terza volta il diavolo che, per non venire meno alla parola data, lo mandò via, non volle prendere la sua anima. “Ma dove posso andare?”, si chiese l’artigiano. “Torna da dove sei venuto!”, gli rispose Lucifero. La strada del ritorno era buia e ventosa e l’uomo implorò Satana di concedergli una luce che indicasse la via. Seppur spazientito il diavolo gli gettò contro un carbone ardente proveniente dalle fiamme dell’inferno. Fu l’ultimo gesto di compassione, prima di abbandonarlo al suo destino. Per illuminare il cammino e per proteggere il carbone ardente dal vento, il fabbro mise il tizzone nella rapa che stava mangiando. Così il furbo fabbro si trasformò in Jack O’Lantern e fu condannato a vagare nell’oscurità con la sua zucca illuminata, a mo’ di lanterna, fino al Giorno del Giudizio. Una lunga attesa che lo rese icona delle anime dannate.

 

Le zucche americane affondano le proprie radici nelle tradizioni irlandesi. La Grande Carestia delle patate, che negli anni 1845-50 obbligò più di 700 mila persone ad immigrare negli States, è soltanto l’inizio di una lunga storia. Il fenomeno migratorio portò con sé abitudini e tradizioni, tra cui la festa di Halloween. Dunque, ciò che emerse fin da subito è che negli Usa patate e le barbabietole non erano così diffuse come in Irlanda e per celebrare i rituali di Halloween si pensò di sostituire le rape irlandesi con delle zucche americane. Una evoluzione che si è trascinata fino ai giorni nostri e vede impegnati bimbi e adulti nel praticare l’intaglio della zucca. Ognuno assegna alla rapa la faccia sogghignante del furbo fabbro, ovvero l’icona più famosa della festa che è Jack O’Lantern.

Il termine O’Lantern apparve per la prima volta in uno scritto del 1750. Tale documento faceva esplicitamente riferimento a una sentinella, o ad un uomo, che portava un lume. Il nostro Jack, per intenderci. Ben presto l’usanza diventò storia e il costume prese piede come culto degli spiriti vaganti nella notte di Halloween. Per difendersi da visite spiacevoli, la gente cominciò a intagliare le zucche, dipingerle, svuotarle in maniera tale da introdurre delle candele. La speranza era riposta nel desidero che il simulacro di un’anima dannata potesse far scappare i fantasmi. O perlomeno ci provasse. Misteri e leggende tramandate e arrivate fino a noi che si ripetono con gli stessi rituali che il più delle volte restano incompresi poiché non se ne conoscono le origini della zucca illuminata.

 
Ultima modifica il Sabato, 30 Ottobre 2021 14:11
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