La Trinità “parla” di noi. Siamo creati a sua immagine e somiglianza di Dio e Dio trinità ci dice che siamo fatti per vivere in relazione con l’altro. Non possiamo pensarci come persone fatte per la solitudine. Anzi la Trinità ci spiega perché la solitudine è così dolorosa quando non è una dimensione cercata per riflettere, osservare; prendere le giuste distanze da qualcosa che accade e magari comprendere meglio di cosa si tratta, di cosa c’è in gioco; quando non è cercata per esaminare la nostra coscienza, riconoscere i nostri limiti e difetti e iniziare a prenderne le distanze; quando non è utile per essere consapevoli delle nostre capacità e possibilità; quando non è la giusta dimensione per gustare un dono e vivere una profonda gratitudine. La solitudine è dolorosa quando in qualche modo non ospita in se il nostro essere in relazione con l’altro, con Dio, in relazione tra noi.
La trinità di dice che Dio è relazione, è comunione, è dono reciproco. Dio è amore, reciprocità, scambio, superamento di sé, incontro, abbraccio, comunione. Pensiamo ai nomi che Gesù ha usato per raccontare Dio…sono nomi che contengono legami: Padre, Figlio, Paraclito.
La trinità dice chi è Dio e ci “parla di noi” e ci dice che siamo fatti per la comunione con gli altri, che siamo chiamati all’amore, che l’essere dono è ciò che ci fa veri. Siamo nati per amare e riempire d’amore il mondo.
Viviamo grazie agli altri e gli altri vivono grazie a noi e possiamo tutti fare la differenza tra il vivere in pienezza e il sopravvivere.
Nel racconto della creazione dell’uomo il creatore si esprime così: facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza…. E la somiglianza non sta nel fatto che l’uomo crea, che è come lo spirito che si librava sulle acque o che è immagine del Verbo che era da principio presso Dio ma nel fatto che l’uomo è creato a somiglianza della comunione, del legame d’amore, della condivisione della trinità.
Al termine di una giornata possiamo riconoscere di non aver pregato abbastanza o addirittura mai, di non aver creato nulla di nuovo, di non aver avuto intuizioni geniali ma se abbiamo creato o custodito legami, se ho abbracciato o accarezzato, se ho dato gioia, se ho vissuto comunione sono stato niente meno che immagine della trinità. Ho offerto una bellissima testimonianza di fede e di verità.