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Pubblicato in Editoriali

LA TRAGICA DOMENICA DELL'ALTA VALSASSINA In evidenza

Lunedì, 30 Giugno 2025 08:48 Scritto da  Riccardo Benedetti

Una calda, caldissima, domenica di fine giugno. Cielo sereno, sole cocente, tanta gente in giro a cercare refrigerio chi nelle acque (poche) rimaste nella Pioverna, chi sui monti, chi all'ombra di qualche albero nel proprio giardino.

Poi il rumore dell'elicottero ha scosso l'aria e la tranquillità ha lasciato il posto al dubbio.

Era là, tra Ortighera e Oro, alpeggi che guardano lontano e presidiano dall'alto boschi, valli e dirupi; luoghi di riferimento per chi cerca, anche in una stagione secca come questa, funghi. 

E il dubbio, guardando dal basso il procedere lento del velivolo bianco e rosso dei Vigili del Fuoco, cresceva sino a quando le cronache hanno certificato che un uomo aveva perso la vita lassù, in mezzo a qualche canale di quelli che se non stai attento ti risucchiano e non ti mollano più.

Solo pochi giorni fa un altro "fungiatt" ci aveva perso la vita, ma basta conoscere la storia della Val Granda per ricordare altri morti, altre vite spezzate, altre tragedie.

Ma, purtroppo, mentre il caldo cedeva alla frescura della sera in quel di Premana se ne consumava un'altra di tragedia. 

Una di quelle per cui ti vien da dire che il destino esiste ed anche se tu cerchi di correre sempre più veloce per stargli davanti ad un certo punto ti raggiunge e succede l'imponderabile.

Già, perchè puoi pensare a tutto ma non che potrebbe succedere quel che è successo lì, a casa tua, mica lontano su qualche montagna o in mezzo al mare o al lago in burrasca. 

A noi non resta che fare le condoglianze alle famiglie e, se ancora ne siamo capaci, riflettere su quanto siamo fragili in balia delle onde della vita.

 

 

Ultima modifica il Lunedì, 30 Giugno 2025 09:30
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