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Completamento dei corsi di formazione per l’uso del TASER

Con la conclusione dell’ultimo corso di formazione svoltosi presso il Comando Provinciale Carabinieri di Lecco, tutto il personale delle componenti Radiomobile delle Compagnie Carabinieri di Lecco e Merate è stato abilitato all’utilizzo della “pistola ad impulsi elettrici Taser X2”.
Tutte le pattuglie di carabinieri assegnate ai servizi di pronto intervento e controllo del territorio della provincia lecchese potranno avvalersi del nuovo strumento operativo.
Il “Taser” è un dispositivo in grado di emettere impulsi elettrici a tensione controllata proiettando, a corto raggio, una coppia di dardi che rimane collegata all’arma per mezzo di fili conduttori, per inabilitare temporaneamente le funzioni motorie del soggetto attinto, mediante contrazione involontaria dei muscoli.

Il carabiniere, adeguatamente formato, può farne uso per facilitare il controllo fisico di un soggetto che manifesta atteggiamenti violenti, minacciosi e/o in stato di agitazione psicofisica, al fine di renderlo inoffensivo, neutralizzandone la minaccia, senza dover necessariamente ricorrere al “contatto fisico”, perseguendo perciò l’obiettivo di tutelare la sicurezza propria, del soggetto che resiste all’autorità e dei terzi eventualmente coinvolti, evitando così una escalation che potrebbe portare all’uso legittimo di armi letali.
Il “Taser”, portato in modo ben visibile dal militare dell’Arma, potrà anche assolvere una funzione deterrente per far desistere un soggetto da una propria condotta aggressiva e/o evitare che la stessa possa essere messa in atto.

Bene le due diverse iniziative solidali all’AgriMercato: la prima sostiene la popolazione civile ucraina, la seconda per offrire sostegno alle donne vittime di violenza

COMO-LECCO – Sono circa 2700 le donne ucraine presenti nelle due province di Como e Lecco, su un totale di 40mila in Lombardia. È quanto afferma la Coldiretti interprovinciale in base a un’analisi su dati Istat in occasione della ricorrenza dell’8 marzo, che quest’anno è dedicata in particolare a tutte le donne ucraine che stanno vivendo giorni di sofferenza e angoscia a causa della guerra.

La provincia con la maggior presenza di donne ucraine è quella di Milano (14.915) che precede quella di Brescia (6.192) e quella di Bergamo (4.075). Seguono poi la provincia di Monza Brianza (4.035), Varese (3.825), Pavia (2.981), Como (2.044), Mantova (1.593), Cremona (793), Lecco (654), Sondrio (473) e Lodi (461).

E proprio all’Ucraina è andato, oggi, il pensiero dei molti cittadini che all’AgriMercato di Cantù hanno voluto aderire alla Spesa Sospesa, non volendo far mancare il proprio sostegno per l’acquisto prodotti nei mercati contadini da inviare ai civili; molto bene anche la vendita solidale delle primule, a fronte di una piccola offerta finalizzata a sostenere l’associazione “Penta” di Mariano Comense che offre sostegno alle donne vittime di violenza: all’iniziativa di Cantù erano presenti anche il sindaco Alice Galbiati e l’assessore alle politiche sociali Isabella Girgi.

Secondo una rilevazione online della Coldiretti, per la giornata che celebra la forza e il ruolo del mondo femminile nella società, il tradizionale ramo di mimosa o un fiore quest’anno verrà omaggiato a una donna su due (50%). Se il 42% degli italiani ha scelto le mimose – sottolinea la Coldiretti – un altro 8% si è orientato su altri fiori, mentre un 7% ha scelto dolci, cioccolatini e altri doni. C’è però un consistente 43% che ha deciso di non regalare nulla, nonostante la forza celebrativa di una giornata che risale al 1908 quando un gruppo di operaie decise di scioperare per vedere riconosciuti i loro diritti, mentre è dal 1946 – spiega la Coldiretti – che in Italia le mimose sono state scelte come il simbolo dell’8 marzo grazie anche alla loro capacità di fiorire in anticipo rispetto alla primavera astronomica.

Quest’anno in Italia – sottolinea la Coldiretti – la produzione della mimosa ha dovuto però affrontare il saliscendi dei cambiamenti climatici. A causa di un inverno “bollente” le piante sono fiorite, infatti, con almeno due mesi di anticipo, dovendo poi fare i conti con il ritorno del freddo e della neve che ha sicuramente ridotto la produzione. Oltre a essere il simbolo della presenza femminile nel mondo, dalla famiglia al lavoro, la mimosa esprime anche un importante valore ambientale perché è realizzata in Italia con tecniche eco-compatibili soprattutto nei tipici terrazzamenti che si affacciano sul mare, altrimenti destinati al degrado e all’abbandono. I ramoscelli che verranno regalati sono praticamente tutti di origine nazionale e soprattutto della provincia di Imperia, in Liguria, dove si realizza oltre il 90 per cento della produzione italiana.

Dal punto di vista botanico si tratta in realtà un’acacia dealbata, arbusto sempreverde originario delle zone tropicali, che insieme al genere della mimosa appartiene all’unica famiglia delle Leguminose. Le varietà più diffuse sono – precisa la Coldiretti – la Floribunda e la Gaulois che è più rigogliosa. Le foglie di mimosa, composte da tante foglioline verde chiaro, in caso di pericolo (per esempio se vengono sfiorate o la temperatura supera i 20 gradi) si ritraggono, ed è per questo particolare atteggiamento che ha preso il nome scientifico “mimus”, dal latino attore mimico. La mimosa – conclude la Coldiretti – venne introdotta in Europa intorno al 1820 e con il passar del tempo riuscì ad adattarsi molto bene al clima Italiano, soprattutto nelle zone temperate.

 

Sabato, 05 Marzo 2022 07:20

RACCOLTA FONDI PER L'UCRAINA

Sia l'Ambito di Bellano che la Comunità Montana Valsssina aderiscono alla raccolta fondi per l'Ucraina: cibo in scatola, materiale sanitario, per l'igiene, coperte abbigliamento  e vario.
"A seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina, il nostro territorio - scrive Fabio Canepari Presidente della Comunità Montana - intende offrire supporto e aiuto alle popolazioni colpite dalla guerra e raccogliere l’appello di solidarietà per i cittadini ucraini.

La Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera, in collaborazione con i Comuni dell’Ambito di Bellano e le realtà del Terzo Settore e del Volontariato, organizza a tal fine una raccolta centralizzata di beni di prima necessità da inviare alla popolazione in difficoltà.

“È fondamentale dare una risposta concreta ed organizzata all’emergenza. Abbiamo quindi deciso di istituire questo centro di raccolta presso cui far confluire quanto spontaneamente donato dai cittadini e/o raccolto dalle Amministrazioni Comunali anche presso le proprie sedi” dichiara il presidente della Comunità Montana - Fabio Canepari - a cui si unisce la presidente dell’Ambito di Bellano – Gabriella Del Nero: “ Il nostro territorio ha dimostrato in più occasioni di essere dotato di grande solidarietà e sensibilità e siamo certi lo farà anche in questa occasione” .

Le Amministrazioni Comunali e i cittadini interessati potranno portare i generi alimentari, i prodotti sanitari e per l’igiene personale e gli indumenti – indicati nel volantino - presso la sede della Comunità Montana - Via Fornace Merlo 2, Barzio (palazzina rosa).

Il centro di raccolta sarà aperto da sabato 5 a domenica 13 marzo nei seguenti orari: tutti i giorni compresi sabato e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18; mercoledì e venerdì fino alle ore 20.

Le donazioni confluiranno all’interno delle due iniziative promosse nel territorio provinciale: Serming Arsenale della Pace “Uniti per l’Ucraina” e Comunità Pastorale Beata Vergine di Lourdes di Lecco e dalla Chiesa Ortodossa San Nicola di Myra e Comune di Lecco.

Per il Comune di Primaluna è attivo un servizio di trasporto dei beni da Primaluna alla sede della Comunità Montana Valsassina per coloro che sono impossibilitati a raggiungere il centro di raccolta.
Contattare il numero di tel. + 39 347 400 3488 (Gabriella)

Anche il Soccorso Centro Valsassina organizza la raccolta fondi: "Per i volontari che passano in sede e per tutte le persone impossibilitate a recarsi al centro raccolta, raccoglieremo come Soccorso tutto il necessario entro mercoledì 9 pomeriggio, portandolo direttamente noi con furgoni!
Potete lasciare tutto ciò che è indicato nel volantino presso la nostra sede a Introbio in Località Sceregalli 8/a previo contatto telefonico al 3489963250 (whatsapp/chiamate)"





Sabato, 26 Febbraio 2022 07:31

FACEBOOK PERDE META' DEL SUO VALORE

Riferisce il New York Mag che da quando l'azienda di Mark Zuckerberg ha cambiato nome da Facebook in Meta il suo valore di mercato è calato di ben 500 miliardi di dollari.

Questo si deve innanzitutto e in buona parte alle recenti scelte di Apple, che vanno a incidere pesantemente sul modello di business della creatura di Zuckerberg, che si regge sulla pubblicità personalizzata.

Con iOS 14, infatti, gli utenti possono disattivare gli spot mirati e anche bloccare il tracciamento tra le diverse app, vanificando quindi l'efficienza degli algoritmi di Facebook, che si trovano così a corto di dati su cui lavorare. Secondo Meta ciò ha già causato una perdita di 10 miliardi di dollari nelle entrate di quest'anno, e questa rivelazione è ciò che ha causato (in un solo giorno) un crollo del valore di mercato pari a 232 miliardi.

Il resto dei 500 miliardi se n'è andato per altri motivi, tra i quali il fatto che Google ha intenzione di seguire le orme di Apple implementando funzionalità analoghe a quelle di iOS 14 nelle prossime versioni di Android: è pur vero che ci vorranno due anni prima che le promesse diventino realtà, ma la prospettiva non fa certo piacere agli investitori.

Facebook stesso, nel senso del social network, sembra iniziare ad accusare un serio calo di popolarità: il numero di utenti giornalieri è calato leggermente per la prima volta nel corso dell'ultimo trimestre del 2021, fenomeno che ha portato a una riduzione del 20% del valore delle azioni di Meta.

A tutto ciò bisogna aggiungere una perdita di 10,2 miliardi di dollari registrata dalla divisione che si occupa di realtà virtuale e aumentata (i Reality Lbas) e il fatto che il metaverso sembra entusiasmare solo le aziende, non gli utenti.

A parte le polemiche per il mezzo milione di euro speso da Zuckerberg per il suo nuovo yacht, per varare il quale è stato tagliato un ponte (nella foto) , buona parte del pubblico sembra considerare il metaverso e le parole d'ordine che lo accompagnano - come per l'appunto NFT e Web 3.0 - niente più che una sorta di Second Life con in aggiunta la realtà virtuale o, come dice Microsoft, semplicemente videogiochi: nulla, insomma, per il quale andare pazzi.

Attualmente Meta vale, sul mercato, 561 miliardi di dollari: una bella cifra ma soltanto la metà di quanto valesse alla fine del 2021. Il New York Mag sostiene che potremmo essere di fronte all'inizio della fine per l'impero in blu, ma bisogna pur ricordare che le entrate per il quarto trimestre del 2021 ammontano alla rispettabile cifra di 33,67 miliardi di dollari. Certamente non si tratta dei numeri di un'azienda che si trovi sull'orlo del collasso.

 

Leggi l'articolo originale su ZEUS News - https://www.zeusnews.it/n.php?c=29196

Immagini prese da un videogioco spacciate per immagini dai bombardamenti veri

I telegiornali in questione sono stato infatti colti in fallo Venedi scorso a mostrare immagini prese da un videogioco - War Thunder - spacciandole per riprese della guerra in corso in Ucraina, con tanto di commenti circa la «pioggia di missili» su Kiev che quei fotogrammi avrebbero mostrato, nella (infondata) speranza che nessuno si accorgesse dell'inganno perpetrato.

Perché mai i giornalisti della RAI si siano sentiti in dovere e in diritto di mostrare immagini fasulle quando combattimenti sono davvero in corso resta una domanda alla quale ognuno può dare la propria risposta, mentre evidente è l'impossibilità di fidarsi completamente di quelle che si autodefiniscono fonti di informazione ufficiali e affidabili.

Tutto ciò porta inevitabilmente a chiedersi quali e quanti altri fatti vengano abitualmente comunicati non così come sono ma alterati secondo oscuri disegni o, più banalmente, perché un bombardamento tratto da un videogioco è più scenografico e meno complicato da somministrare agli spettatori, nei quali forse si vuole soltanto innescare una risposta emotiva anziché cercare di informarli correttamente.

Leggi l'articolo originale su ZEUS News - https://www.zeusnews.it/n.php?c=29199

Domenica, 23 Gennaio 2022 07:43

PENSIONI, LE FINESTRE PREVISTE NEL 2022

La Legge di Bilancio 2022, ha apportato scarne novità in materia di accesso a pensione. La discussione per una radicale riforma del sistema previdenziale è stata rinviata alla valutazione dei tavoli di lavoro che a breve si dovranno riunire per sviluppare le indicazioni sortite dopo l’accordo intervenuto tra Governo e parti sociali. In attesa di novità più corpose, ripercorriamo le principali possibilità di accesso a pensione previste nel 2022.

Pensione di vecchiaia e anticipata ordinaria: nessuna novità è intervenuta rispetto al 2021. Restano confermati i previgenti requisiti di età e contribuzione per la vecchiaia pari a 67 anni d’età e 20 di contribuzione. Immutato anche il requisito di contribuzione richiesto per la pensione anticipata, pari a 42 anni e 10 mesi se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna con l’aggiunta dei 3 mesi di finestra. Da ricordare che i lavoratori dipendenti addetti a mansioni gravose previste dal decreto del MLPS del 5 febbraio 2018, con almeno 30 anni di contribuzione, non titolari dell’ape sociale al momento del pensionamento, potranno conseguire la pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi con decorrenza, di regola, il primo giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti.

Quota 102: la prima novità di rilievo è la nuova possibilità di accesso prevista con almeno 38 anni di contribuzione e 64 anni di età da far valere entro il 31/12/2022. Viene confermata la finestra mobile di tre mesi per i lavoratori del settore privato e di sei mesi per il settore pubblico. Per i lavoratori del settore scolastico che raggiungono i requisiti entro il 31.12.2022 si riaprono sino al 28 febbraio
2022 i termini per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio con decorrenza della pensione dal 1° settembre 2022.

Quota 100: rimane sempre aperta la possibilità di accesso a pensione per coloro che hanno maturato i requisiti di 38 anni di contribuzione con almeno 62 anni d’età entro il 31/12/2021.

Precoci: nessuna novità per questa tipologia di accesso anticipato a pensione che, ricordiamo, ha un carattere strutturale nel nostro ordinamento previdenziale. Il requisito contributivo è sempre di 41 anni di contribuzione associato a quello di far valere almeno 12 mesi di contribuzione da lavoro prima del 19° anno di età. Le condizioni che permettono tale accesso restano invariate: a) disoccupati con esaurimento integrale dell’indennità di disoccupazione; b) invalidi civili con grado d’invalidità almeno al 74%; c) caregivers; d) addetti ad attività particolarmente “difficoltose e rischiose” inclusi nel predetto decreto del ministero del lavoro del 5 febbraio 2018; e) addetti a mansioni usuranti e notturni di cui al D.Lgs. n. 67/2011.

Opzione Donna: la proroga della prestazione offre la possibilità di accesso alle donne che hanno raggiunto i 58 anni (59 se autonome) d’età unitamente a 35 anni di contributi entro il 31.12.2021; in pratica apre l’accesso alle lavoratrici dipendenti nate nel 1963. Ricordiamo che per valutare il requisito contributivo deve esser esclusa la contribuzione per disoccupazione e malattia a copertura. La pensione è erogata con il metodo contributivo di calcolo, di norma meno favorevole rispetto al misto. Per le lavoratrici del settore scolastico interessate dalla proroga si riaprono sino al 28 febbraio 2022 i termini per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio con decorrenza della pensione dal 1° settembre 2022.

Lavori usuranti e notturni: nessuna novità per gli addetti alle mansioni usuranti e ai lavori notturni. Restano in vigore i requisiti ridotti di accesso a pensione anticipata previsti dal D.Lgs. n. 67/2011: nel 2022 l’uscita è prevista con 61 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi ed il perfezionamento di quota 97,6.

Ricordiamo anche che dal 1° febbraio arrivano nuove regole anche per i pensionati.  Si potrà ritirare la pensione in Posta o in Banca soltanto se muniti di green pass.

Il gioco d’azzardo patologico (GAP) è attualmente riconosciuto come una dipendenza che – al pari delle altre – ha implicazioni dirette e indirette non solo sulla situazione economica, ma anche su una molteplicità di aspetti della vita di chi ne è portatore e delle persone che gli sono vicine.
Per richiamare l’attenzione su questo problema l’ASST di Lecco, nell’ambito della seconda annualità del “Piano Locale GAP”, sta promuovendo una serie di eventi di formazione e sensibilizzazione (“Mind the GAP 2.0” e “Mind the GAP progress”) su tutto il territorio provinciale, in collaborazione con ATS Brianza e vari Comuni ed Enti della rete dei servizi.

In questo contesto si colloca anche un’iniziativa che si svolgerà all’interno dei presidi ospedalieri: a partire dal 20 dicembre infatti, nella maggior parte dei reparti di degenza e nelle mense dei dipendenti degli ospedali di Lecco, Merate e Bellano, verranno distribuite sui vassoi dei pasti le tovagliette “L’azzardo azzanna” con il logo e i contatti dell’équipe di trattamento del gioco d’azzardo patologico dell’ASST.

La proposta, già sperimentata nel 2018, è finalizzata a riportare l’attenzione sul GAP da parte di due target diversi di popolazione: i dipendenti di un’azienda che si occupa di salute e le persone degenti che si trovano in una situazione favorente una maggior sensibilità alle tematiche relative alla salute stessa.

Paolo Favini, Direttore Generale ASST Lecco
“È importante che il gioco d’azzardo patologico, come le altre dipendenze, venga considerato nell’opinione comune non un vizio o un generico comportamento dannoso risultato di scelte sbagliate, ma una patologia che, come tale, va trattata con percorsi terapeutici specifici e specialistici. L’ASST di Lecco è impegnata in tal senso, con attività di cura e sostegno dei giocatori e delle loro famiglie, nei Servizi della Rete Dipendenze di Lecco e Merate e nel “Punto d’ascolto” di Bellano. Le persone interessate vi si possono rivolgere direttamente, per avere informazioni e affrontare un eventuale percorso terapeutico”.

Antonio Lora, Direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze
“Da anni abbiamo attivato una significativa azione preventiva del gioco d’azzardo patologico attraverso collaborazioni con le reti territoriali. Anche Regione Lombardia è parte attiva nel contrasto a questo fenomeno che sembra aver conosciuto solo una momentanea riduzione a seguito delle restrizioni imposte dalla pandemia, riguardanti in particolare l’accesso e/o la permanenza nei principali luoghi di gioco (casinò, sale giochi, bar); di fatto, proprio la situazione degli ultimi due anni ha aumentato alcuni dei fattori di rischio che possono determinare o peggiorare un problema di gioco, quale l’impoverimento economico, l’isolamento relazionale, il peggioramento dello stato emotivo”.

Costanza Agostoni, specialista Servizio NOA (Nucleo Operativo Alcologia)
“Purtroppo durante la pandemia gli accessi ai nostri servizi sono molto diminuiti ma crediamo, al contrario, che l’attività del gioco d’azzardo non si sia mai interrotta. Da qui la necessità di iniziative di sensibilizzazione, promozione, diffusione delle informazioni e sostegno alle persone con problemi di gioco d’azzardo patologico e alle loro famiglie”.

Per contatti:
• Lecco: c/o NOA Lecco Via Tubi 43 – Tel. 0341 253884; cell. 333 6163295
• Bellano: c/o Punto d’Ascolto Ospedale “Umberto I” Bellano – Tel. 0341 811036; cell. 366 9273480
• Merate: c/o SerT /NOA Merate – Via S. Maria di Loreto 80; Tel. 039 9908991

BANDO 2020/2021 SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE: FINANZIAMENTO PROGRAMMI E PROGETTI

Il Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale, ha reso nota la graduatoria definitiva dei progetti finanziati relativi al Bando ordinario 2020/2021.

Il programma di intervento Il Green New Deal dei giovani, presentato dalla Provincia di Lecco in co-partenariato con l’ente Parco Nord Milano nell’ambito del Patrimonio ambientale e riqualificazione urbana e approvato con 90,5 punti, ha ottenuto il finanziamento.

Pertanto verrà richiesta l’attivazione di 12 volontari nel progetto Comunità resiliente: territorio, il rispetto dell’ambiente e attività di protezione civile - Parco Monte Barro: ripartenza rilanciata. Sedi e volontari: Provincia di Lecco (Protezione civile) 3, Parco Monte Barro 1, Comuni di Barzio 1, Moggio 1, Pasturo 1, Primaluna 1. Partner: Morganti spa di Civate, Società cooperativa sociale Eliante onlus di Milano, Studio Pteryx di Basiano (Milano), Wwf Lecco for a living planet, Comunità montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera.

Restano esclusi dal finanziamento i seguenti due Programmi di intervento con i relativi progetti:

Programma Connessione legalità e cultura 2022, costituito da 3 progetti con richiesta di attivazione di 18 volontari distribuiti in 15 sedi:

Progetto Biblioteca_amica (8 volontari). Sedi: Barzio, Brivio, Calolziocorte, Colico, Galbiate, Introbio, Sirtori, Viganò. Partner: Parrocchia Sant’Alessandro e Asilo nido Il Trampolino di Barzio, Istituto comprensivo di Brivio, Proloco di Calolziocorte, Proloco & Tourist InfoPoint di Colico, Consorzio Brianteo Villa Greppi di Monticello Brianza, Gruppo cultura Viganò.

Progetto Destinazione amici miei musei (5 volontari). Sedi: Sistema museale della provincia di Lecco, Villa Monastero, Villa Ronchetti, Villa de’ Ponti, Ecomuseo di Valvarrone.

Progetto Per una giustizia che dialoga col territorio (5 volontari). Sedi: Ufficio dibattimenti Procura di Lecco, Segreteria Magistrati Procura di Lecco. Partner: Camera di Commercio Como-Lecco, Ordine degli Avvocati di Lecco, Tribunale di Lecco.

Programma La Provincia verso un welfare per tutti, costituito da 3 progetti, con richiesta di attivazione di 15 volontari distribuiti in 10 sedi:

Progetto Costruire opportunità e resilienza per i minori (4 volontari). Sedi: Brivio, Calolziocorte, Nibionno, Montevecchia. Partner: Adda soccorso emergenza&servizi di Brivio, Società cooperativa sociale Sineresi di Lecco, Società cooperativa sociale Abibook di Brescia, Istituto comprensivo statale di Costa Masnaga.

Progetto Adultità (7 volontari). Sedi: Calolziocorte Centro diurno anziani, Garlate, Montevecchia, Viganò. Partner: Associazione anziani di Calolziocorte, Società cooperativa sociale Consorzio Blu di Bologna, Associazione Lo Specchio Aps di Vercurago, Fondazione Bruni di Garlate, Gruppo volontari paramedici di Garlate, Società cooperativa sociale Sineresi di Lecco, Gruppo Amas trasporto sociale alpini e amici di Monticello Brianza.

Progetto People Equality (4 volontari). Sedi: Aido, L’altra metà del cielo. Partner: Ats Brianza, Avis.

Sono 521 i programmi di intervento di Servizio civile universale che potranno essere realizzati sul territorio nazionale ed estero e nelle regioni interessate dal PON-IOG Garanzia Giovani, con l’impiego complessivo di 55.198 volontari, a fronte di una richiesta da parte dei ragazzi di oltre il doppio dei posti, ma anche decisamente inferiore alla capacità progettuale degli enti (l’Ufficio nazionale aveva considerato finanziabili oltre 76mila posti).

La Provincia di Lecco si unisce alla nota congiunta di Cnesc, Csv.net, Forum Terzo Settore e Forum nazionale Servizio civile: “Ci sono 22.458 opportunità di Servizio civile che rischiano di finire nel cestino. Questo l’assurdo dato che emerge dal decreto di finanziamento del bando. Infatti, a fronte di 76.639 posizioni valutate positivamente dal Dipartimento, risultano stanziate risorse per 54.181 posizioni. Chiediamo alla Ministra Dadone, al Presidente Draghi e al Parlamento di evitare questo colossale spreco. Sono molti i provvedimenti in Parlamento cui il Governo e i gruppi parlamentari possono attingere per trovare i circa 100 milioni necessari per impegnare 76.639 giovani”.

“Ringrazio gli amministratori e gli operatori della rete di Servizio civile della Provincia di Lecco, che ogni anno si impegnano nell’ideazione di nuovi programmi e progetti con l’obiettivo di riconoscere l’importanza della dimensione giovanile nel conseguimento di risultati di sviluppo sostenibile a livello nazionale e territoriale - commenta il Vice Presidente vicario Bruno Crippa - Malgrado il Pnrr e tante lodi verbali, il Governo considera il servizio civile un privilegio per pochi. La drastica e inaspettata contrazione di risorse economiche operata dal Dipartimento per il finanziamento dei programmi e dei progetti e la conseguente sensibile riduzione dei volontari da avviare rappresentano una perdita con connotazioni fortemente negative in termini di sottratta opportunità formativa, esperienziale e civica per i giovani del nostro territorio e in termini di mancata opportunità di far conoscere il mondo del lavoro e della pubblica amministrazione da parte degli enti locali, pubblici e associazioni no profit della rete di Servizio civile universale”.

Domenica, 12 Dicembre 2021 15:21

ALCUNE RIFLESSIONI SULLA MONTAGNA

Molto interessante l'Agorà Telematica svoltasi a Introbio sabato pomeriggio, organizzata dal Partito Democratico, con la partecipazione di molti operatori ed amministratori, alcuni in presenza ed altri collegati online, coordinato da Michele Castelnovo.

Dopo i saluti iniziali della Segretaria provinciale Marinella Maldini, ha preso la parola Chiara Braga, deputato del PD delegata alla Montagna la quale ha affermato che nel PNRR europeo non ci sono finanziamenti specifici per i territori montani, ma che l'obiettivo è quello di riequilibrare i diversi ambiti territoriali e diminuire le diseguaglianze. Braga ha citato i cambiamenti climatici, la crescita forestale dei boschi attraverso un Piano Forestale che deve essere implementato, il contrasto ai problemi e ai rischi idrogeologici (le frane).

A questo argomento ha accennato, nel suo saluto iniziale, il Sindaco di Introbio Adriano Airoldi, paventando una situazione di pericolo che può crearsi in alta montagna, quando i torrenti sono ostruiti e non vengano ripuliti, creando delle pericolose dighe naturali (insistendo poi successivamente sul problema del "cippato") e invitando la politica a rimanere sul piano concreto della realtà, dei cittadini.

Braga ha anche citato la questione delle energie rinnovabili che interessa la filiera del legno e delle Biomasse , a cui è necessario dare incentivi fiscali.
Un altro parlamentare collegato, Enrico Borghi, ha ricordato che le Agorà nascono dall'esigenza di costruire un programma a partire dai problemi concreti, mentre tutto è in evoluzione. Borghi ha ricordato il problema del mantenimento dei "Negozi di vicinanza", cioè dei negozietti che magari hanno una lunga storia nei paesi, oggi però soffocati non solo dai Supermercati ma anche dall'estendersi del commercio online (Amazon in primis). La tecnologia, ha detto Borghi, deve venire in aiuto agli abitanti di montagna, che fanno più fatica a consrvare il loro tradizionale "senso di comunità".

Un tema ritornato a più riprese, ritornando alla logica delle cosiddette AREE INTERNE, è quello dei Servizi: servizi sanitari in primis, ma anche la Scuola e i Trasporti.
"Basarsi solo sui numeri - ha detto Borghi - sarebbe sbagliato, perchè è chiaro che i numeri degli abitanti di montagna non possono essere quelli della Pianura o delle città, il confronto non è proponibile".

Antonio Girelli, consigliere regionale, ha ribadito il diritto degli abitanti di montagna ad avere questi servizi, in particolare per quanto rigurda la Sanità (che quindi deve essere decentrata, non accentrata negli Ospedali cittadini, come ci ha insegnato la Pandemia).

Anche Raffaele Straniero, che diverse volte era già stato a Introbio con Jacopo Scandella per presentare una ricerca sulle Comunità Montane, ha ricordato che di fronte al problema della riduzione e soprattutto dell'invecchiamento della popolazione non si può reagire solo con criteri economicistici. Sono augurabili degli Accordi Quadro tra le diverse Comunità Montane anche a questo proposito. Accordi che, ha poi ricordato il Presidente della Comunità Montana Valle San Martino Carlo Greppi, in parte già esistono.

Nel dibattito seguito si è inoltre ricordato che occorre favorire anche lo sviluppo dell'Artigianato, dei Caseifici (le più grandi e celebri aziende casearie sono nate in Valsassina, Locatelli, Galbani, Invernizzi, Cademartori, e per fortuna ancora oggi Mauri, Acquistapace, Ciresa, Carozzi e altre) favorire l'allevamento e la produzione lattiera, oltre alle minuterie mealliche e le flange che da sempre caratterizzano l'economia valsassinese.

Simone Masdea, del Resinelli Tourism Lab, ha ricordato l'importanza di progetti per lo sviluppo turistico ma anche per il controllo e la manutenzione dei boschi, anche in vista di nuovi Piani Forestali.

Il Turismo quindi deve essere sostenibile, oggetto di una seria programmazione territoriale, insieme all'Agricoltura e alla zootecnia.

Anche Flavio Cipelli, già Sindaco di Tremenico (ora unificato con Introzzo e Vestreno nella Valvarrone) ha ricordato che l'associazione tra Comuni aumenta i fondi disponibili e permette di trovare le risorse e rispondere meglio ai problemi amministrativi.

 

Sabato, 11 Dicembre 2021 08:56

ATTENTI AL FALSO SMS

#attentialletruffe Arriva come un SMS da un numero non memorizzato in rubrica e contiene un link. Il testo incuriosisce perchè avverte della presenza di un messaggio vocale. Una volta aperto il link, in genere si prende un virus che infetta lo smartphone oppure si sottoscrive un abbonamento non voluto. Fate attenzione, segnalate alla Polizia postale anche tramite il sito www.commissariatodips.it. Bloccate il numero e cestinate. #essercisempre

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