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Pubblicato in Opinioni

LORENZO RIVA: "SERVE UNA MAGGIORE ATTENZIONE PER CHI SI PRENDE CURA DELLA DISABILITA'"

Venerdì, 20 Gennaio 2023 20:24 Scritto da  Ufficio Stampa Lorenzo Riva

Si è svolto questa mattina un incontro alla sede dell’IRCCS Medea e del Polo Riabilitativo di Bosisio Parini tra i vertici operativi della struttura, specializzata nella cura e riabilitazione delle persone disabili con particolare attenzione ai bambini, e Lorenzo Riva, candidato alle Elezioni Regionali per il Terzo Polo.

L’incontro, a cui ha fatto seguito una visita alla struttura, ha visto la presenza dell’ing. Ivan  Snider, Direttore Regionale Operations e Responsabile Polo IRCCS E. Medea, e Laura Baroffio, responsabile comunicazione interna e formazione.

“È stata una visita particolarmente significativa, che mi ha permesso di approfondire i problemi concreti di chi ogni giorno si dedica con impegno e passione alla cura e riabilitazione dei bambini con disabilità e al supporto alle loro famiglie. – sottolinea Lorenzo Riva – Penso in primo luogo alla necessità che si arrivi ad un pieno riconoscimento da parte di Regione Lombardia, anche da un punto di vista economico, dell’attività di riabilitazione poli-specialistica che La Nostra Famiglia” dedica ai bambini in età evolutiva. Oltre a ciò ci sono altri aspetti su cui, a livello regionale, si può lavorare, come ad esempio la mancanza di un aiuto alle famiglie i cui figli hanno una disabilità lieve e che sono privi di voucher o sussidi anche per coprire i costi di trasporto verso le sedi di riabilitazione. Ci è stato infine evidenziato il grave problema di reperire il personale sanitario specialistico, a causa sia del dumping contrattuale che oggi esiste tra pubblico e privato, sia del numero chiuso e della mancanza di una programmazione del fabbisogno di queste professioni”.

“Ho assicurato in tal senso il mio impegno. – conclude Riva – Realtà come “La Nostra Famiglia” e l’Ospedale Medea sono fiori all’occhiello del nostro territorio, che esprimono livelli assoluti di eccellenza ma che devono essere messi in grado di svolgere quella straordinaria  funzione socio-assistenziale e sanitaria a cui sono chiamati. A maggior ragione essendo questa l’unica, in Italia, a svolgere tale compito nei confronti dei bambini in età evolutiva”.

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