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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

RIAPERTO IL PONTE SULLO SPRIZZOTTOLO DOPO L'INTERVENTO DEL COMUNE DI INTROBIO
Riaperto dopo alcune settimane il ponte della ciclopedonale allo Sprizzottolo. La chiusura era stata disposta con ordinanza dal comune di…
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PRESENTATA A BARZIO LA TAPPA VALSASSINESE DEL MONDIALE TRIAL
Presentato lunedì in Comunità Montana l'evento sportivo più importante dell'anno per quanto riguarda la Valsassina. La tappa italiana del Mondiale…
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SOCCORSO ALPINO: DOMENICA SCORSA ESERCITAZIONE CONGIUNTA SUL LEGNONE
Domenica scorsa, 21 aprile 2024, trenta tecnici del Soccorso alpino, Stazione Valsassina - Valvarrone della XIX Delegazione Lariana, in collaborazione…
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TREDICI ANNI DALLA SCOMPARSA DI MARIO CERATI
Ripubblichiamo un articolo già pubblicato da Valbiandino nel 2011: la figura di Mario Cerati verrà ricordata mercoledi 23 aprile dall'Università…
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PROSSIMI INCONTRI DELLA UNIVERSITA' TERZA ETA' VALSASSINA
Ricordo i prossimi appuntamenti,in particolare settimana prossima, in occasione della Festa del 25 Aprile, ricorderemo gli atti della Resistenza in…
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PRESENTATA LA CORSA IN MONTAGNA UTLAC 2024
UTLAC 2024: MONTAGNE DEL LARIO PROTAGONISTE DI UN EVENTO SPORTIVO PRESTIGIOSO, CAPACE DI VALORIZZARE IL TERRITORIO. “UTLAC 30” è una…
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CELEBRATO IN BIANDINO L'80° ANNIVERSARIO DELLA BRIGATA ROSSELLI
Nemmeno il tempo inclemente e la neve che ad un certo punto è scesa ad imbiancare la Val Biandino, ha…
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IL CORDOGLIO DELLA FAMIGLIA CAROZZI PER LA SCOMPARSA DI DONATA BARONE
Carozzi Formaggi è profondamente addolorata nel comunicare la scomparsa di Donata Barone in Carozzi, avvenuta ieri 21 Aprile 2024. Guidando…
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IL CORTENOVA PERDE MA I PLAYOFF DIPENDONO DAL RISULTATO DI DOMENICA PROSSIMA
Era stato preannunciato come un "campo difficile" e così è stato: a Carenno un Cortenova - peraltro con qualche assenza…
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REGIONALI CADETTI E ALLIEVI CORSA IN MONTAGNA: PASTURO, PREMANA E CORTENOVA TENGONO ALTA LA BANDIERA DELLA VALSASSINA
In Val Brembilla (Bergamo) la terza tappa di Coppa Lombardia giovanile ha assegnato oggi, attraverso il quinto Trofeo Comune di Val Brembilla, i titoli…
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DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA QUARTA DOMENICA DI PASQUA
Gesù è il pastore che si dà da fare per la felicità delle sue pecore, soprattutto quelle che non ce…
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FUSIONI DI COMUNI: PARTITA LA CACCIA AL FALSO SINDACO DI PRIMALUNA
Sullo scottante e molto discusso (anche a sproposito) argomento della fusione dei comuni irrompe un fatto di cronaca definibile quantomeno…
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LE ECCELLENZE DEI POSTI BELLISSIMI
La mia Birra di Primaluna, Mattia Citterio e il suo  magico vino d'Indovero, Paolo Bettiga e lo spettacolare recupero di Borgo…
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INTRATTENIMENTI MUSICALI IN VALSASSINA
Intrattenimenti musicali; Sabato 20 a Cremeno , il 21 a Introbio e il 27 a Taceno
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A CORTENOVA E PRIMALUNA DUE INCONTRI SULLA FUSIONE DEI COMUNI
"Sbrigate" le pratiche amministrative e dato il via ad un processo che vedrà coinvolta anche Regione Lombardia, è giunta l'ora…
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DA DUE NONNI UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO ALL'ASILO VENINI DI INTROBIO
Gentile Direttore di Valbiandino.net, Siamo i nonni di Elia e Raffaele, due bimbi residenti a Milano, ma che stanno trascorrendo…
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Pubblicato in Opinioni

QUALE FUTURO PER L'ALTOPIANO?

Mercoledì, 15 Marzo 2023 14:13 Scritto da  Claudio Baruffaldi
Giusto qualche giorno fa, a Lecco, in un incontro al quale non ho purtroppo potuto partecipare, amici della montagna, associazioni ambientaliste e pubblici amministratori si sono confrontati sui possibili sviluppi del turismo nelle Terre alte e questo soprattutto a causa degli evidenti e non più smentibili mutamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti e che inevitabilmente condizioneranno sulla media montagna l'esercizio degli sport invernali e la pratica dello sci da discesa.
Non starò a ripercorrere le fasi di quel dibattito che ha riepilogato le opposte posizioni di chi, sempre e comunque, intende procedere con un modello di crescita anche turistica che non riesce a svincolarsi dalla cosiddetta "visione dei padri" ancorato a un modello ereditato dalle passate generazioni ma che oggi non ha le gambe per camminare anche se, purtroppo, i più diretti interessati non riescono proprio a vedere una valida alternativa e si arroccano in difesa dell'indifendibile.
Mute e silenziose testimonianze di quel mondo affidato ad una memoria che non ritorna sono le arrugginite infrastrutture che ancora "fanno bella mostra di sé" in vari punti del territorio anche fuori dalla Valsassina ma comunque sulle montagne a noi vicine, tra Valcava e l'Alto lago: piccole località che ancora e forse sperano di poter far rivivere questi impianti sciistici, come sempre più spesso accade utilizzando soldi pubblici per riesumarli, ammodernarli o farne di nuovi gravando sulle tasche dei cittadini e perpetrando un nuovo e comodo modello di imprenditorialità senza rischio d'impresa per chi lo propone e ancora vorrebbe vedere il preponderante intervento pubblico in fase di finanziamento e realizzazione di infrastrutture private.
La cosa é stata stigmatizzata anche da qualche relatore che ha ricordato come questo "modello imprenditoriale" viva esclusivamente e fiduciosamente sulla residua speranza metereologica e sulla stantia rievocazione di fasti che non valgono più e ormai sono stati affidati all'archivio di una nostalgia che non porta un nuovo sviluppo e tantomeno uno sviluppo sostenibile per le nostre montagne, sempre più spesso aggredite e offese.
Se i Piani di Bobbio sono la più frequentata stazione sciistica in terra lecchese, il discorso é diverso per i Piani di Artavaggio dove la diversa esposizione e conformazione dei versanti consentirebbe di potenziare una scelta turistica alternativa, il cosiddetto turismo "slow", come il trekking, l'escursionismo a piedi, con ciaspole e zaino in spalla o con mezzi di trasporto a impatto zero ma le voci che si sono levate in difesa dello "status quo" lasciano poche speranze che a livello locale si voglia convintamente invertire la tendenza in atto.
Pare si voglia insistere ancora e fino in fondo con la costruzione di una seggiovia con la motivazione, questa si più che lecita, di difendere i posti di lavoro che però si possono tutelare anche facendo scelte diverse con un occhio rivolto al futuro e con lungimiranza e professionalità, come si sta facendo in Alta Valsassina, in un Ambiente meraviglioso che va tutelato e non aggredito con interventi superati e non più difendibili.
E' infatti del tutto evidente che mancando le precipitazioni nevose come le conoscevamo e mancando anche l'acqua a causa della persistente siccità non si potrà continuare in eterno allargando i bacini pensati per l'antincendio boschivo o peggio scavandone di nuovi e troppo grandi e finalizzati a quell'innevamento artificiale che, giova ricordarlo, necessita di temperature che gli inverni miti di questi ultimi anni non hanno quasi mai potuto garantire.
In questo contesto, ed é stato ribadito in sala Ticozzi anche da qualche amministratore, non si devono ripetere gli errori del passato legati in modo del tutto evidente ad una scriteriata cementificazione del territorio che, soprattutto sull'Altopiano valsassinese, ha puntato fin dai primi anni 60 soltanto sulla costruzione di condomini che oggi mi dicono essere desolatamente vuoti e certamente non servono più alla ricettività turistica del nuovo millennio che ha cambiato pelle e mutato e qualificato le sue esigenze. Altri territori si sono adeguati velocemente e convintamente, altri e nonostante i segnali che ci dà la Natura, ci stanno ancora pensando e viaggiano in direzione ostinata e contraria.
Tuttalpiù, pensando di fare cosa gradita al Turismo di casa nostra, intendono liberalizzare l'accesso dei mezzi motorizzati sui sentieri e sulle mulattiere nei boschi.
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