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DAL BANDO VALLI PREALPINE 2,3 MILIONI PER IL NOSTRO TERRITORIO
Era attesa ed ora è finalmente arrivata la sottoscrizione dell'accordo di collaborazione per la "Valorizzazione turistica delle Valli prealpine della…
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LA LOTTERIA DELLA SAGRA ASSEGNATA ALL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI DI LECCO
E' stata assegnata all'Associazione Nazionale Alpini di Lecco la tradizionale sottoscrizione a premi della 59^ edizione della Sagra delle Sagre:…
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IL PANATHLON LECCO IN VISITA A VILLA BERETTA A COSTAMASNAGA
Una nutrita delegazione del Panathlon International Lecco, con in testa il presidente Andrea Mauri, è stata ricevuta a Villa Beretta…
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NEL MESE DI MAGGIO IL CSC CORTENOVA RICORDA BATTISTA BENEDETTI E TONINO MELESI
Anche quest'anno il CSC Cortenova vuole ricordare due personaggi che tanto hanno contribuito alla crescita dell'Associazione.  Nel mese si maggio,…
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AMELIA CORTI, EX CEO DELLA P.F.A. E' IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DI SACBO
Amelia Corti, volto noto in Valle per essere stata CEO della P.F.A. di Cortenova dal marzo 2013 al febbraio 2017, è…
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INTROBIO: PROSEGUONO I LAVORI SULL'ACQUADURO
Proseguono a pieno ritmo i lavori in corso sull'Acquaduro che hanno come scopo quello di mettere in sicurezza l'abitato di…
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TRE SOCCORRITORI FERITI DURANTE UN'OPERAZIONE DI SOCCORSO. L'APPELLO DEL CNSAS AD UN MAGGIORE SENSO DI RESPONSABILITA' DA PARTE DI CHI VA IN MONTAGNA
Stanno meglio i tre soccorritori del Cnsas, due uomini e una donna, rimasti feriti stanotte mentre svolgevano un’operazione di soccorso…
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TRATTORE RUBATO: APPELLO PER RITROVARLO
Riprendiamo anche noi l'appello lanciato da Tecla Bertarini nella speranza che qualcuno possa dare il proprio contributo a ritrovare il…
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ALL'UNITRE VALSASSINA SI E' PARLATO DI SPORT SEMI PROFESSIONISTICO
Non molto pubblico ma decisamente interessante l'incontro dedicato allo Sport, lunedi pomeriggio presso la Comunità Montana, organizzato dalla Università della…
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LAVORAZIONE 2.0: SI PARTE!
Domani sera, martedì 16 aprile ci sarà il primo evento pubblico nel contesto della settimana dedicata al lavoro e a…
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MARTEDI' PROSSIMO A PRIMALUNA LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DELLA
Martedì 23 aprile alle ore 18 al Cineteatro di Primaluna si parlerà, in un incontro aperto alla cittadinanza, della "tangenziale…
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IL CORTENOVA VINCE ANCORA: LE ULTIME DUE GIORNATE SARANNO DECISIVE PER L'ACCESSO AI PLAYOFF
Una vittoria di misura contro l'Aurora San Francesco ha proiettato il Cortenova in piena zona playoff a condividere gli stessi…
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A PRIMALUNA MARTEDI' 16 APRILE SI PARLA DEL CASTAGNO DA FRUTTO
"La biodiversità del castagno da frutto. Come salvare le nostre varietà autoctone": martedì 16 aprile alle 20.30 nella sala consiliare…
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PEQUENO HOTEL, UN ALBERGO DIMENTICATO
All'inizio dello sviluppo turistico di Barzio, dove arrivava la seggiovia per Bobbio, era stato costruito negli anni Cinquanta un grand…
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L'ERSAF AL LAVORO SULLA TROGGIA
Taglio degli alberi invadenti, rimozione dei rifiuti vegetali, risagomatura dell'alveo e manutenzione di una soglia ammalorata: questi i lavori in…
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PRIMALUNA: APERTA L'AREA CAMPER
Aperta a Primaluna l'area camper con già numerosi veicoli all'interno. Da evidenziare anche il bel lavoro effettuato a fianco per…
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RIAPERTA LA TACENO-BELLANO
Riaperta nel pomeriggio di ieri la Taceno - Bellano chiusa da un paio di giorni a causa di grossi massi…
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Pubblicato in Opinioni

GENERAZIONE LOCKDOWN

Mercoledì, 20 Gennaio 2021 13:38 Scritto da  VINCENZO ANDRAOUS

Leggo continuamente che la Dad per gli studenti non comporta niente di problematico, dunque non bisogna fare tante manfrine, in fin dei conti è un evento critico che può esser tranquillamente superato. Non so come mai ma questa dichiarazione di intenti mi crea una sorta di torsione alquanto innaturale, per cui nutro seri dubbi che possa esser davvero così.

Operando in una comunità, mi rendo conto che privare un adolescente della relazione sociale, dell’incontrare un’emozione che scaturisce da un racconto di un proprio compagno e soprattutto del docente che insegna con il cuore e non soltanto attraverso la mera trasmissione di nozioni, si corra il rischio-impatto con un pericolo fondato, quello di una solitudinarizzazione forzata, o quanto meno indotta dal nuovo sistema didattico. Stavo pensando, ma forse mi sbaglio, a quelle scene viste in televisione, in più città, in più regioni, in più occasioni, che hanno coinvolto come protagonisti negativi ragazzi e ragazze, i quali in assenza di altre passioni, hanno sentito il bisogno di sfidarsi nelle strade e nelle piazze, a suon di calci e pugni, ritengo per provare il brivido dello scontro fisico e così sopperire allo stress e all’ansia dell’angolo imposto. Piazzate rumorose come queste non possono essere liquidate come: ma si sono le solite ragazzate, oppure come semplici e chiari atti criminali, peggio, sistemarle alla belle meglio sotto l’ombrello del solito bullismo dilagante.

Come a dire che non se ne può più di app come House Party o Google Meet per restare in contatto e quindi sentirsi vivi. Chiaramente il raffronto è altrettanto forzato ma dovrebbe indurre una riflessione per comprendere che qui non si tratta più di lamentazioni come ha detto qualcuno, ma di manifestazioni più o meno urticanti e fastidiose, che mi azzardo a definire figlie di un disagio galoppante. D’altro canto se disagio c’è, ne consegue il rischio di una manifestazione contestataria, alla quale non è accettabile rispondere con una etichetta o slogan per rendere tale circostanza una istanza prettamente vittimistica che sale alta da parte degli studenti. Ci sono giovani che sono veramente spaventati dal futuro che rimane perennemente obliquo, ci trasmettono segnali inequivocabili di malessere non solo psicologico, ma anche fisico.

Credo sia il caso di svolgere una piccola indagine su quanti studenti anche del quinto anno sono colti da attacchi di panico davanti al pc, che magari vorrebbero lasciare la scuola, o che addirittura sono entrati in terapia. Ascoltare alunni e alunne affermare che è un piacere studiare, ma questa percezione di non riuscire a tornare a relazionarsi a scuola come prima, sta rovinando drasticamente il loro bel ricordo scolastico, fa veramente male. In tutta sincerità questa situazione di sofferenza da parte dei ragazzi credo abbia una causalità di spessore con quanto stanno sopportando perché costretti, non mi pare un buon viatico l’atteggiamento del mondo adulto che sembra licenziare queste alzate di mano-richieste di aiuto con una scrollata di spalle.

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Gennaio 2021 13:41
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