VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Giovedì, 16 Novembre 2023 09:27

RIAPERTO L'UFFICIO POSTALE DI CORTENOVA CHE DIVENTA "CASA DEI SERVIZI DIGITALI"

Dopo circa un mese di lavori ha riaperto al pubblico l’Ufficio Postale di Cortenova.

Come noto, i lavori di ristrutturazione e ammodernamento rientrano nel progetto "Polis - Casa dei servizi digitali" che prevede l'erogazione non solo dei tradizionali prodotti postali ma anche di un'altra serie di servizi.

Obiettivo del Progetto Polis è di dotare gli Uffici Postali interessati di nuove tecnologie e strumenti idonei a consentire, 24 ore su 24, una fruizione completa, veloce, agevole e digitale dei servizi relativi a: documenti di identità, certificati anagrafici, certificati giudiziari, certificati previdenziali, servizi alle regioni e altre tipologie come, ad esempio, l’esonero/esenzione del Canone RAI.

La fruizione ai servizi pubblici è stata prevista per mezzo di un unico punto di accesso alla piattaforma di servizio multicanale di Poste Italiane, i cui operatori, appositamente formati per questo, contribuiranno attivamente ad accompagnare la popolazione in digital divide verso l’abilitazione e la fruizione dei servizi in modalità digitale.

In questo modo si determinerà un’accelerazione della trasformazione verso il digitale del rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione, dotando, quest’ultima, di un punto di accesso unico e vicino ai cittadini, nei territori in cui la diffusione di servizi digitali incontra oggi le maggiori difficoltà."

L’ufficio postale di Cortenova è a disposizione dei cittadini con il consueto orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.45 e sabato fino alle 12.45

Leggi tutto...
Mercoledì, 15 Novembre 2023 17:03

CONCLUSE LE GIORNATE DI FORMAZIONE DEL SOCCORSO ALPINO

Si è concluso nel fine settimana il modulo formativo dedicato ai temi barella portantina - roccia (a Introbio) ed evacuazione impianti a fune (ai Piani di Bobbio), che ha coinvolto la XIX Delegazione Lariana e la VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino.

Una ventina gli allievi partecipanti, per il conseguimento della qualifica di teSA (tecnico di soccorso alpino), seguiti da cinque istruttori del Cnsas - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico.

Nelle prossime settimane, seguiranno altri moduli: prima quello di ricerca e successivamente il modulo invernale dedicato all’autosoccorso, al soccorso organizzato e alla movimentazione con gli sci.

s2

 

Leggi tutto...
Mercoledì, 15 Novembre 2023 09:41

MONSIGNOR BERNASCONI LASCIA INDOVERO PER IL SANTUARIO DI LEZZENO

Grande festa nella caratteristica chiesa di Indovero di Casargo dedicata a San Martino – di cui ricorreva la festa – per salutare monsignor Francantonio Bernasconi che dopo tre anni lascia l’Unità Pastorale dell’Alta Valsassina per andare nella sua casa a Bellano e dedicarsi a celebrare nel Santuario di Lezzeno. In verità il sacerdote è già a Bellano dal 25 ottobre. La messa è stata celebrata dallo stesso Bernasconi e concelebrata dal decano don Lucio Galbiati e insieme a don Antonio Brunello e don Emanuele Pozzi e dallo stesso parroco dell’Alta Valsassina don Bruno Maggioni. Ad accompagnare musicalmente la celebrazione Picett del Grenta. Al termine della funzione i fedeli hanno donato dei semplici regali ed offerto un rinfresco a base di dolci.

Don Francantonio, nativo di Bellano, è molto devoto al Santuario dedicato alla Madonna delle Lacrime restato di recente senza un sacerdote residente. Inoltre assisterà spiritualmente le suore della Casa di Riposo di San Francesco a cui celebrerà la messa quotidiana. Collaborerà inoltre con il parroco e il coadiutore di Bellano. Anche in passato aveva partecipato alla vita parrocchiale di Casargo dal ’68 al ’70  con l’oratorio estivo, aveva partecipato con l’allora parroco don Carlo Molteni all’ingresso di don Antonio Brunello.

Secondo la tradizione, il 6 agosto del 1688, un contadino di Lezzeno mentre tornava dal lavoro passò davanti a una cappelletta, nella quale c’era un tondo in gesso con immagine della Madonna. Recitata l’ Ave Maria, vide con sorpresa che la Madonna piangeva lacrime di sangue. Corse subito ad avvisare i parenti e il parroco, che a sua volta avvertì il vescovo a Milano. Due anni dopo, il 6 agosto 1690, venne posata la prima pietra del Santuario, nel quale in una nicchia sopra l’ altare è collocato il tondo in gesso con l’ immagine di Maria.

Monsignor Bernasconi 78 anni, risiedeva a Monte Basso ed è stato segretario dell’allora Arcivescovo emerito Giovanni Colombo dal 1980 alla morte dello stesso. Ex parroco di Asso prima e di Caronno Pertusella poi, proveniva da Carlazzo, in Valsolda. È stato responsabile delle Parrocchie di S. Margherita e S. Alessandro di Caronno Pertusella.

Leggi tutto...
Mercoledì, 15 Novembre 2023 09:15

DOMENICA I MERCATINI DI NATALE A PRIMALUNA

𝐌𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐚 𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚𝐥𝐮𝐧𝐚 domenica 19 novembre, dalle 8 alle 17.30 nelle vie del centro storico (Piazza Quattro Novembre e adiacenti)
Prodotti tipici, bancarelle di hobbistica e artigianato
Alle 12 piatti tipici da asporto - nel pomeriggio frittelle, vin brulè e the
Dalle 14 racconto di una magica storia di Natale con la presenza di Babbo Natale e dei suoi aiutanti truccatori
Per informazioni:
Daniela 339 6064521; Elena 377 0972588
Leggi tutto...
Mercoledì, 15 Novembre 2023 06:16

10^ EDIZIONE DI “NUOTABILE", UN GRANDE SUCCESSO DI ATLETI E PUBBLICO

Domenica 12 novembre 2023, presso la piscina del centro sportivo “Al Bione” di Lecco, dopo una
pausa durata quattro anni, si è svolta la 10^ edizione di “Nuotabile”, un meeting di nuoto "unificato" per atleti diversamente abili e normodotati, organizzato dal CSI Comitato di Lecco, ASD OLTRETUTTO 97, ASD TUTTI INSIEME, POLISP. MANDELLO sez. Arcobaleno, e SPECIAL OLYMPICS Team Lecco, con il patrocinio del Comune di Lecco, del CONI e di Regione Lombardia.

Anche quest'anno, hanno partecipato le associazioni presenti sul territorio, i Team Special Olympics della Lombardia e aperto la partecipazione anche a parenti, amici e simpatizzanti dei nostri atleti, ad atleti "normo" di alcune squadre locali.

Hanno partecipato 14 squadre del territorio e di tutta la Lombardia, con 193 atleti di cui 133
diversamente abili e 60 normodotati. C’è stata anche la partecipazione di alcune squadre arrivate per la prima volta, come Aole di Brescia o Acquavitae di Erba e tanti altri team che prima del covid hanno dato vita a splendide manifestazioni. Tutti insieme, maschi e femmine, giovani e meno giovani, con e senza disabilità, si sono confrontati tra loro con grande gioia ed agonismo, confermando che siamo tutti uguali e tutti diversi e che ci piace fare sport insieme.

Il pomeriggio è iniziato con la sfilata delle variopinte squadre a bordo vasca della piscina, addobbata con palloncini in segno di festa ed è poi proseguita con il canto dell'inno nazionale e la lettura del giuramento dell'atleta.

Tra un tifo calorosissimo, sono scese in vasca le staffette miste. A seguire gli atleti alle prime armi,
nelle batterie dei 15 e 25 metri assistiti, con ausili o semplicemente accompagnati dai loro partner;
tanti atleti più giovani emozionati per la loro prima gara, nei 25 stile, dorso e rana, mentre i più esperti sulla distanza più lunga nei 50 m.

Tutte le batterie sono state composte in modo "unificato", cioè con i nostri atleti speciali con disabilità che hanno gareggiato, in tutte le specialità, fianco a fianco, con tanti loro amici, tecnici, volontari, conoscenti e atleti normodotati di altre squadre, senza tante divisioni e contro ogni pregiudizio.

Tutti si sono impegnati al massimo, secondo quanto recita il motto di Special Olympics “che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”.

La conclusione, anche quest’anno, è stata la sfida della staffetta 4 x 25 s.l., in cui si sono cimentati
quasi tutti gli atleti presenti e tutte le squadre, impegnati sportivamente a primeggiare.
Dopo le gare, tutti gli atleti sono stati premiati con una simpatica medaglia realizzata in 3D ed a seguire consegnati, dai referenti del CSI e delle associazioni organizzatrici, alle squadre i pacchi gara in ricordo della manifestazione.

Tutti gli atleti, accompagnatori e famigliari hanno trascorso un pomeriggio bellissimo che ci ha permesso di incontrare tante persone che condividono con noi l'idea che l’inclusione è facilitata dalla pratica sportiva.

Un doveroso ringraziamento a tutti gli organizzatori, in particolare al CSI per la sensibilità dimostrata e per l'importante sostegno economico, ai volontari, agli atleti partecipanti, agli accompagnatori e ai familiari, che renderanno possibile questo bel momento di sport, che genererà tante emozioni, serenità e tanta amicizia.

GIUSEPPE MAZZOLENI

Leggi tutto...
Martedì, 14 Novembre 2023 08:37

L'ALBANIA E L'APPELLO DI EDI RAMA

Il progetto meloniano di costruire campi di trattenimento di migranti provenienti dall’Italia in Albania probabilmente decadrà per le troppe incongruenze giuridiche, che cozzano con le normative europee, e anche perchè è evidentemente inutile traghettare i migranti avanti e indietro per l’Adriatico in attesa di verificare i loro diritti.

Però ha il merito di sollevare la questione albanese in Europa, come ben ha espresso il Premier Edi Rama.
Dico subito che a mio parere avrebbe molto più senso far entrare subito l’Albania nell’Unione Europea, piuttosto che un paese ormai più che disastrato economicamente e in guerra come l’Ucraina, ma questa è solo la mia opinione.

Rama ha dichiarato che il motivo della sua disponibilità, espressa quest’estate alla Meloni, è il sentimento di amicizia che lega i due paesi:”Se l’Italia chiama, Albania risponde”. Ottimo, ma al di là dei sentimentalismi è vero che ci sono legami profondi tra i due paesi.

A partire dai tempi medievali, quando forti gruppi albanesi si stabilirono in Puglia e in Calabria (La “Piana degli Albanesi”) già dai tempi del Regno angioino delle Due Sicilie (e probabilmente dai tempi dei Bizantini).
Ma rimaniamo al secolo scorso, il Novecento. Negli anni ’30 l’Albania, nata dalla dissoluzione dell’Impero ottomano dopo la I Guerra Mondiale, era già diventata un protettorato italiano. Mussolini guardava all’Albania per ricostruire un piccolo “Mare Nostrum” nell’Adriatico. Nel 1939, alla vigilia della II Guerra Mondiale, l’Albania entrò ufficialmente nell’ “Impero” italiano: l’invasione durò meno di una settimana, dal 7 al 12 aprile 1939, e il Re Zog costretto a fuggire in Grecia.

La resistenza albanese fu sostanzialmente minima, e questo illuse Mussolini che anche la Grecia fosse alla sua portata.
Ma non fu così. Il 28 Ottobre 1940, poco più di 4 mesi dopo la dichiarazione di guerra alle “potenze plutocratiche” del 10 Agosto, e 18″ anniversario della Marcia su Roma, Tirana e Valona si rivelarono ottime basi per la partenza del contingente italiano contro la Grecia : “Spezzeremo le reni alla Grecia” aveva dichiarato il dittatore.

Come andò è abbastanza noto: bastarono ben pochi giorni per rivelare la totale disorganizzazione e la vacuità dell’attacco italiano. Gli Alpini, tra cui vorrei ricordare il grande introbiese Mario Cerati, furono mandati sulle montagne del Montenegro a congelarsi (a Novembre già faceva parecchio freddo).

Dopo poche settimane ritornarono alle basi di partenza, umiliati e confusi, in Albania. La Grecia si era rivelata un osso molto più duro del previsto.
Il timore dello Stato Maggiore però era che anche gli Albanesi potessero ribellarsi. Ci sarebbe voluto poco, in quei momenti di grande confusione e smarrimento, per ribellarsi e far tornare gli Italiani alla loro primitiva base di partenza, cioè il porto di Brindisi.
Ma gli Albanesi non lo fecero: il loro legame con l’Italia era molto più solido della falsa retorica mussoliniana.

Un altro momento importante fu dopo l’8 Settembre 1943, quando l’Esercito italiano praticamente si sciolse dopo la dichiarazione di Armistizio.
Molti soldati italiani, di stanza nei Balcani, chiesero e ottennero rifugio presso le case dei civili albanesi, per nascondersi dai rastrellamenti tedeschi, in cerca di prigionieri da mandare in Germania.

Allora bisogna sapere che gli Albanesi hanno un altissimo concetto dell’ospitalità (come era per gli antichi Greci di Omero): una volta che un ospite entra in casa tua, liberamente accettato, egli diventa una persona sacra, intoccabile.
Moltissimi Italiani ed anche Ebrei hanno trovato rifugio nelle case albanesi. L’Albania è probabilmente l’unico paese europeo che non ha mai collaborato con i Nazisti, e non ha mai consegnato neanche un Ebreo alle SS (diversamente da quanto hanno fatto Italiani Fascisti, Francesi, per non parlare di Ungheresi, Rumeni, Lituani ed Ucraini).

Moltissimi Albanesi si sono fatti fucilare (dal 1943 al 1945) piuttosto che rivelare ai Tedeschi dove avevano nascosto i loro scottanti “ospiti” nelle loro case, fienili e nascondigli segreti.

Un’ultima cosa: quando si parla della nave Vlora, che in un colpo solo portò nel 1991 25.000 Albanesi sulle sponde italiane, sempre a Brindisi, bisognerebbe anche ricordare che era la prima volta dopo decenni di dittatura di Henver Hoxa che gli Albanesi poterono uscire dalle loro frontiere, bloccate per moltissimi anni (dal 1945 al 1990) da un regime oppressivo che non permetteva nè di uscire nè di entrare in Albania, e che non era alleata neanche alla Russia sovietica ma alla Cina di Mao Tze Tung, in un regime di totale isolazionismo !

Insomma, diamo ascolto a Edi Rama: l’Albania merita di più, e lo sappiamo bene anche noi valsassinesi, che abbiamo ampie comunità integrate di integerrimi lavoratori !

ENRICO BARONCELLI

Leggi tutto...
Pagina 8 di 16