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Mercoledì, 14 Aprile 2021 17:38

PONTE DI PAGNONA: AFFIDATO L'INCARICO PER LA RISTRUTTURAZIONE

La Provincia di Lecco ha affidato l’incarico professionale per la progettazione esecutiva, la direzione lavori, il coordinamento sicurezza e adempimenti connessi delle opere di consolidamento strutturale del ponte di Pagnona, lungo la strada provinciale 67 in direzione di Premana, realizzato in ferro a singola campata con una luce netta di circa 17 metri.

Nel giugno del 2019 il territorio comunale di Pagnona, a seguito delle forti precipitazioni registrate, è stato interessato da un’alluvione che ha causato la tracimazione della diga presente in paese e l’ingrossamento del torrente Varroncello che si è riversato anche sul ponte e ha interessato le strutture di supporto laterali.

Il progetto complessivo comporta una spesa pari a  300.000 euro, 150.000 euro di contributi statali per i danni del maltempo e 150.000 euro di contributo regionale.

La Provincia di Lecco ha approvato il progetto definito lo scorso 11 marzo, mentre il 1° aprile si è conclusa con esito positivo la Conferenza dei servizi. Una volta conclusa la progettazione esecutiva si potrà procedere con la procedura di appalto e successivamente dare avvio ai lavori.

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Mercoledì, 14 Aprile 2021 15:33

PRESI GLI IMBRATTATORI DI INTROBIO: DENUNCIATI DUE MINORENNI RESIDENTI IN COMUNE

Che alla fine il "delitto" (più o meno grave lo lasciamo decidere ai lettori) non paghi è stato più volte certificato anche dalle nostre parti.

L'ultimo esempio in ordine cronologico la notizia di oggi che parla della conclusione, da parte dei carabinieri di Introbio, delle indagini volte ad identificare gli autori degli imbrattamenti e delle scritte comparse la mattina del 19 marzo scorso in tutto il territorio comunale di Introbio. 

I militi hanno fermato due minorenni introbiesi grazie alle immagini della videosorveglianza, riscontri visivi e fotografici che hanno permesso loro di concentrare le ricerche sui due.

Ottenuta l'autorizzazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Milano, sono scattate infine le perquisizioni ed il rinvenimento sia degli indumenti indossati nel corso del loro raid, sia le bombolette spray usate per le scritte.

Il materiale è stato sequestrato e messo a disposizione della Procura della Repubblica. I minorenni sono stati denunciati a piede libero per imbrattamento e deturpamento aggravato di cose altrui.

Sin qui la cronaca.

Poi ci sono le reazioni, prima fra tutte quella del Sindaco di Introbio Adriano Airoldi.

"Prima di tutto voglio riconoscere pubblicamente lo sforzo effettuato dai Carabinieri che sono riusciti a raggiungere l'obiettivo di identificare i colpevoli mettendo assieme, con discrezione ma con determinazione, tutti i tasselli. Detto questo non posso certo dirmi felice: ci si aspetterebbe che dei minorenni di notte dormissero perchè stanchi per lo studio, o per aver fatto sport, o per aver aiutato in casa, non che se ne andassero in giro a compiere vandalismi ingiustificabili".

"Si tratta di giovani che erano già stati messi in guardia anche recentemente - continua Airoldi - ma che, evidentemente, hanno preferito continuare sulla loro strada ed ora si trovano a dover fare i conti con una denuncia che si porteranno dietro tutta la vita".

"Di positivo in questa vicenda posso pensare al fatto che averli identificati potrebbe far capire ai loro possibili emulatori e amici quali sono le conseguenze: e cioè che prima o poi la verità viene a galla e bisogna fare i conti con la giustizia".

Ci sarebbe ancora molto da scrivere e commentare ad esempio sulle responsabilità di famiglie che non si preoccupano se i loro figli minorenni stanno in giro tutta la notte, ma ci inoltreremmo un un sentiero molto insidioso per cui la chiudiamo qui.

In fondo, almeno per il momento, giustizia è fatta.

 

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Mercoledì, 14 Aprile 2021 07:11

LO TSUNAMI NEL LAGO E LA LEGGENDA DELLA CHIESA SOMMERSA DI LENNO (CO)

in Cultura

Altro che "placido Lario". Quando la natura s'arrabbia è capace di scatenare uno tsunami anche qui.
Il Lario sarebbe stato sconvolto da due tsunami nel VI e nel XII secolo dopo Cristo. Gli studiosi lo deducono da corpi sedimentari in una delle zone più profonde del lago, tra l’Isola Comacina e Brienno, frutto di eventi franosi sub lacustri, verificatisi nel 500 e nel 1100. Luogo d’origine sarebbe la scarpata, a 140 metri di profondità, tra la punta di Bellagio e Tremezzo.
Conseguenza degli smottamenti sarebbe stato poi il verificarsi di due tsunami che potrebbero aver travolto edifici civili o chiese.
Ed è proprio di una di queste Chiese che vi parliamo oggi.

Siamo a Lenno, dove si entra nel cuore della Tremezzina, territorio costiero del ramo occidentale del Lago: da qui in avanti i pendii montuosi si ammorbidiscono e il litorale è un susseguirsi ininterrotto di parchi e ville.
Fin dal lontano 59 avanti Cristo, quando Giulio Cesare inviò 500 greci a colonizzare la sponda occidentale lariana, Lenno doveva essere un luogo incantevole e, non a caso, gli venne dato lo stesso nome dell’isola da cui provenivano quegli uomini: Lemnos. Non è così azzardato ipotizzare, all’epoca, la suggestiva visione di un piccolo arcipelago con due isole, una vicina all’altra: l’Isola Comacina e dinanzi, una seconda più grande,che oggi si identificherebbe con il promontorio di Lavedo.

La lingua di terra che collega il promontorio alla terra ferra , insomma, potrebbe essersi sganciato dall'alto in seguito ad un'onda anomale che riempì il braccio di lago esistente tra isola e costa, facendo sprofondare nell’abisso una fascia di paese e un pezzo della stessa isola.
Pare che proprio a Lenno, in prossimità del lago, secoli fa vi si trovasse una chiesa che, a causa di questa inondazione, finì per essere sommersa.
La leggenda vuole che una dirompente alluvione cambiò la morfologia del litorale lennese, facendo sprofondare nel lago una fascia di paese e cancellando l’isola in corrispondenza dell’attuale promontorio di Lavedo.
Alcuni abitanti del luogo giurano di udire strani rintocchi di campane quando il vento soffia sul lago nei giorni di burrasca: le campane della chiesa scomparsa.

La campana della chiesa inghiottita dalle acque, grazie ad un’intercapedine di materiale sabbioso, rimane vuota all’interno e il suo batacchio è ancora libero di suonare: dalle profondità lacustri echeggiano i rintocchi in occasione di violente ondate di maltempo, quando, come ricordano i vecchi pescatori, il suono della campana arriva a spezzare le nuvole minacciose a tutela degli abitanti.
Ma una leggenda, si sa, diventa tale se c’è qualcosa che la innesca.
Infatti sul fondo del lago è stato visto qualche pezzo di pavimentazione, gradini e massi lavorati. Inoltre è stato riportato in superficie, nel 2006, un oggetto rassomigliante ad un'acquasantiera.

Di questi eventi catastrofici, come dicevamo prima, si racconta ne siano avvenuti due. Il precedente, nel VI secolo, avrebbe spazzato la famosa Villa Comoedia, una delle sontuose residenze lariane di Plinio il Giovane: ad essa potrebbero appartenere le due colonne rinvenute all’inizio del secolo scorso nelle acque del Golfo di Venere, ora esposte al Museo Civico di Como

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Mercoledì, 14 Aprile 2021 07:06

13 aprile 1914: la prima partita del Lecco

in Sport

Si Celebra Oggi Martedi 13 aprile la ricorrenza della prima partita della squadra di calcio di Lecco, allora chiamata Lecco Football Club ⚽️
Benché fondata ufficialmente il 22 dicembre 1912, si deve aspettare infatti il 13 aprile 1914 per il primo incontro di cui si abbia notizia, e si tratta di un'amichevole con l'Associazione Bergamasca (c'è chi scrive contro il Milan, ma il libro "Blucelesti. Cento anni di calcio a Lecco" descrive chiaramente e nei minimi dettagli l'incontro con i bergamaschi): una partita "tesissima", come viene citata dalle cronache dell'epoca, perché arbitrata nientepopodimeno che... da un giocatore della quadra avversaria. La partita finirà 4 a 2 per i lecchesi, con 3 reti di Saverio e una di Romano.
Per l'esordio in un campionato ufficiale, invece, si dovrà aspettare fino al campionato 1920-1921, ma di questo vi parleremo un'altra volta

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Mercoledì, 14 Aprile 2021 06:36

Campagna vaccinale: mediamente 286.000 dosi al giorno

Come procede la campagna vaccinale anti-Covid: in media 286 mila dosi al giorno

In Lombardia, secondo i dati ministeriali, sono stati vaccinati con almeno una dose il 75,07 per cento degli over 80

Il report settimanale sul piano vaccini sul territorio nazionale, aggiornato al giorno 10 aprile, dà, in tutta Italia una media di 286 mila somministrazioni al giorno. La presidenza del consiglio dei Ministri pubblica, nel rapporto, curve in ascesa, per quanto riguarda l’aumento delle forniture di vaccini e il proseguire della campagna, anche se regione per regioni i dati percentuali sono molto diversi tra di loro.
Nell’ultima settimana sono state inoculate 2.008.057 dosi di vaccino, presso una rete di centri che oggi sono 2174.
Gli over 80 vaccinati con almeno una dose sono 3.132.974, il 68 per cento.

In Lombardia questo valore è un poco più alto, cioè il 75 per cento degli ultraottantenni ha ricevuto almeno la prima dose del vaccino anti-Covid. Il numero delle seconde dosi è più basso: in Lombardia vale il 37,64 per cento.
La fascia d’età dai 70 ai 79 anni ancora poco vaccinata

Percentuali minori si riscontrano nei vaccini per la fascia anagrafica immediatamente più giovane rispetto agli over 80. La campagna è iniziata da poco in Lombardia e vede, per gli anziani tra i 70 e i 79 anni, 58.737 vaccinati con la prima dose. Solo 29.266 persone hanno ricevuto anche la seconda. Secondo il report in attesa del vaccino, per questa fascia anagrafica, ci sarebbero 947.824 lombardi.

Il piano vaccinale sembra agli inizi anche nelle altre regioni, con qualche differenza. In Veneto, ad esempio, 183.40 anziani della stessa fascia d’età hanno ricevuto la prima dose. In Toscana sono 129.305, in Lazio 168.640, in Campania 130.175, in Emilia Romagna 127.015.
Con ben 1.006.561 persone di popolazione target, la Lombardia è la regione con il numero più alto di over 70 da vaccinare, così come accade per le altre fasce d’età.

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