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Domenica, 27 Giugno 2021 18:08

LA MAGICA TRADIZIONE DELLA BARCHETTA DI SAN PIETRO

in Cultura

Come ogni anno, il 29 giugno si festeggeranno San Pietro e Paolo, e come ogni festa che si rispetti ha le sue tradizioni legate alle usanze popolari.
Il culto di San Pietro risale al Medioevo quando i monaci Benedettini lo diffusero in territorio lombardo; nell’ottocento era popolare la leggenda secondo cui «nel giorno di San Pietro debba seguire temporale, perché il diavolo promette alla di lui madre di uscire dall’ inferno per quell’ anniversario», per questo motivo molti pescatori durante questa notte non escono in barca per timore di burrasche e temporali. In altri luoghi invece si pensa che questa notte sia proficua per la pesca, in altri ancora si narra ai ragazzi che le acque del lago siano infide perché la madre di San Pietro pretenderebbe un sacrificio umano, sempre la madre del santo è protagonista di altre leggende che la vedono invece benevola nei confronti dei raccolti perché nei periodi di siccità provvederebbe il 29 giugno a far cadere la pioggia per salvarli.

Oltre a queste leggende e storie che si tramandano oralmente ce n’è una che affascina particolarmente grandi e piccini e si tratta della barca di San Pietro che appare per “magia” la notte tra il 28 e 29 giugno, un’usanza figlia del Nord d’Italia.
Se si vuole sapere che cosa succederà in futuro la sera del 28 giugno è necessario prendere un vaso di vetro, o una bottiglia che deve essere sempre di vetro e leggermente panciuta, versare acqua fredda, e dopo averla riempita per metà con molta delicatezza far scivolare nell’acqua l’albume di un uovo.

Poi il contenitore deve essere lasciato all’aperto, preferibilmente sotto un albero o in mezzo ad un prato, ma anche sul davanzale di casa e bisogna attendere tutta la notte in modo che la rugiada faccia il suo dovere.
La mattina nel contenitore si vedrà che l’albume ha assunto una forma davvero unica, infatti, i filamenti bianchi che si saranno formati, sembrano alberi maestri e vele spiegate, cosi la forma che assume l’albume sembra proprio quella di una barca.
La mattina, però, il risultato va interpretato.
L’albume, infatti, forma dei filamenti e si posiziona in modo da sembrare una barca di forma variabile e con più o meno vele e alberi. A seconda di com’è il veliero, i contadini sono in grado di capire le condizioni del tempo che li aspetta, la più o meno buona annata di raccolto ma anche la salute dei componenti della propria famiglia. Vele aperte indicherebbero giornate di sole, vele chiuse e strette invece pioggia in arrivo! Un bel veliero in generale promette un’ottima annata di raccolto.

Nel bergamasco si legge che se l’albume diventa una barca con vela la sposa avrà un figlio e la zitella troverà il tanto atteso marito.
L’effetto del veliero durerà fino a mezzogiorno, poi lentamente si dissolverà.
Secondo tradizione la forma assunta dalla chiara dell’uovo è quella della barca di San Pietro, che alla vigilia della festa desidera essere vicino ai suoi fedeli, in altri paesi si narra invece che sia la barca di Pietro come pescatore e traghettatore di anime, che ha usato per diffondere nel mondo la fede di Cristo; in altri ancora è la barca che Pietro ha usato per scendere all’inferno, liberare la madre e accompagnarla in cielo.

Questa antica tradizione che proviene da lontano racchiude in sé un’ambivalenza simbolica: quella sacra e quella profana. La valenza sacra è rappresentata sicuramente dalla forma della barca che rappresenta l’apostolo che in origine era un semplice pescatore. Mentre la valenza profana consiste nell’interpretazione divinatoria del simbolo.
Ma perché si forma questa barca di San Pietro la notte del 29 giugno? In realtà si formerebbe anche il giorno prima o il giorno dopo, perché le condizioni per cui questo fenomeno accada sono simili nei giorni intorno a quella data, sole caldo di giorno e temperature ancora fresche e umide di notte.

Siccome la densità della chiara dell’uovo è di poco superiore a quella dell’acqua, essa tende ad affondare e rimanere sul fondo; l’acqua fredda raffredda il contenitore che a contatto con la superficie calda dal sole della terra o del davanzale della finestra subirà un trasferimento di calore formando dei moti convettivi, cioè l’acqua riscaldata dalla terra tenderà ad andare verso l’alto, il problema avviene quando incontra la resistenza della chiara dell’uovo che tenderà a trascinare con se e quindi a formare la famosa barchetta.
Quindi è facile intuire come più la giornata abbia scaldato la terra più la barchetta assumerà una forma più complessa

FONTI: colospaola.wordpress.com

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Domenica, 27 Giugno 2021 16:27

LA FUNIVIA DI ARTAVAGGIO DOVREBBE CHIUDERE IL 9 NOVEMBRE. LA TERRA' IN VITA UNA REVISIONE GENERALE CON APPALTO DA 862.000 EURO I

Lo scorso 14 giugno si è conclusa la procedura di gara per l’affidamento dei lavori di revisione generale e ammodernamento della funivia bifune Moggio-Artavaggio, esperita dalla Stazione unica appaltante della Provincia di Lecco per conto del Comune di Moggio.

La funivia Moggio-Artavaggio ha completato la visita di ricognizione per la prima apertura al pubblico esercizio il 9 novembre 1961, pertanto, con riferimento al decreto ministeriale 23/1985, la sua vita tecnica scadrà il 9 novembre 2021.

A seguito dell’entrata in vigore del decreto ministeriale 203/2015 e successivo decreto direttoriale 1/2016, relativamente al proseguimento dell’esercizio dopo la scadenza della vita tecnica, il Comune di Moggio, quale proprietario dell’impianto, intende proseguire l’esercizio con la funivia e quindi eseguire una revisione generale e ammodernamento.

In osservanza alle disposizioni di legge emanate con i decreti indicati, la funivia Moggio-Artavaggio, per poter proseguire il pubblico esercizio, deve essere sottoposta a una revisione generale il cui programma è stato trasmesso all’Autorità di Sorveglianza per ottenere un giudizio di ammissibilità preliminare ai sensi dell’articolo 3 del decreto direttoriale del 7 gennaio 2016.

I lavori avranno una durata di 76 giorni decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori, l’importo dei lavori, appaltati ammonta a 862.095,60 euro (oltre IVA).

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Domenica, 27 Giugno 2021 16:04

CORTENOVA PORTA BENE A TOURNOUR: DOPO LA PROVA DELL'EUROPEO SI PRENDE ANCHE L'INDOOR

in Sport

Cancellata la stagione 2020 per l’emergenza Coronavirus, presso il Campo Sportivo “Ambrogio Melesi” di Cortenova (Provincia di Lecco) ha preso il via il Campionato Italiano Trial Indoor 2021. L’evento, organizzato dal Moto Club Valsassina Vittorio Ciresa A.M. ASD a distanza di poche settimane dalla buona riuscita del round inaugurale dell’Europeo Trial 2021, ha visto l’adesione di 9 tra i migliori trialisti italiani e da una rimarchevole partecipazione di pubblico, nel pieno rispetto delle normative vigenti per il contrasto e la diffusione del contagio COVID-19.

Nella serata di gara, Gianluca Tournour (GASGAS Factory Racing Team) si è imposto nel conclusivo duello con Matteo Grattarola (Beta Factory Trial), assicurandosi il primo successo stagionale nel tricolore Indoor. In trionfo proprio a Cortenova nella tappa dell’Europeo, Tournour è riuscito a spuntarla nella seconda e conclusiva manche, sfruttando una disavventura occorsa a Grattarola proprio nella fase decisiva della contesa.

Con Gianluca Tournour vincitore e Matteo Grattarola accontentatosi dell’argento di serata, Luca Petrella (GASGAS Farioli) ha concluso terzo nonostante problemi fisici alla spalla che lo attanagliano sin dalla recente prova dell’Italiano Outdoor tenutasi a Montoso. Il trialista lecchese è riuscito a qualificarsi per la manche finale vincendo lo spareggio con Lorenzo Gandola (Beta Factory Trial), dopo l’ex aequo di 12 verificatosi nella prima.

Scorrendo la classifica della prima manche, quinto posto per Andrea Riva (Team TRRS Italia NILS) seguito da Carlo Alberto Rabino (Beta Rabino Sport) e dai tre piloti TR2 presenti: Mattia Spreafico (Sherco), Matteo Bosis (Vertigo) ed Andrea Gabutti (Team TRRS Italia NILS).

Per il Campionato Italiano Trial Indoor prossimo appuntamento a Lazzate (Provincia di Monza e della Brianza) il 17 luglio, regia organizzativa del Moto Club Lazzate e con l’adozione del format “Urban Trial”.

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Domenica, 27 Giugno 2021 07:16

IMPENNATA DEGLI INATTIVI IN LOMBARDIA

in Video

Nel giorno della manifestazione nazionale di CGIL CISL e UIL Sindacato TV percorre un viaggio tra gli inattivi della Lombardia. Tra coloro che sono scoraggiati e non cercano più lavoro. Un dato con delle proporzioni incredibili

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Domenica, 27 Giugno 2021 07:09

MOLTI INTERVENTI SABATO PER IL SOCCORSO ALPINO E, PURTROPPO, ANCHE UNA VITTIMA

LECCO - Tre interventi in poche ore per la XIX Lariana del Cnsas. Il primo allertamento è arrivato alle 13:40; i tecnici delle Stazioni di Lecco e Valsassina - Valvarrone sono stati attivati per un uomo precipitato sul Dito Dones, nel comune di Ballabio. Intervento risolto dall’elisoccorso di Sondrio di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza). L’infortunato è stato portato in ospedale a Lecco. Alle 14:45 incidente nel Vallone, tra i Piani di Artavaggio e Moggio. Una donna brianzola di 71 anni è caduta e si è ferita al ginocchio; sono usciti 8 tecnici della Stazione di Valsassina Valvarrone, tra cui un medico del Cnsas. Poco dopo le 16:00 al Passo del Gandazzo, comune di Introbio, un uomo ha avuto un malore; i soccorritori sono andati in piazzola a Barzio, pronti per essere imbarcati; anche in questo caso ha completato l’intervento l’elisoccorso di Sondrio

ABBADIA LARIANA (LC) - Una donna di 56 anni di Cassina de’ Pecchi (MI) ha perso la vita oggi in Grignetta. Si trovava con il marito lungo il sentiero della Direttissima. Erano partiti durante la mattinata dai Resinelli poi, a un certo punto, per cause in corso di accertamento, ha perso l’equilibrio ed è caduta per una sessantina di metri in un canale. Per caso tre soccorritori del Cnsas erano in zona e sono intervenuti; intanto la centrale ha inviato sul posto l’elisoccorso di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza) di Como. L’escursionista è stata raggiunta, il medico ha constatato il decesso; dopo il recupero, la donna è stata trasportata con l’elicottero non in camera mortuaria ma al Centro del Bione.

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