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Quest'anno il concerto, tradizionale appuntamento nel calendario del nostro sodalizio, è stato dedicato alla memoria di don Alfredo Comi, scomparso un anno fa. Inoltre segna un anno speciale per la banda che, infatti, festeggia il 135° anniversario di fondazione.

Ad arricchire la serata in musica, diretta dal maestro Iose Ratti, ha contribuito l'esibizione del maestro Massimo Borassi, all'organo Mascioni, strumento voluto proprio da don Alfredo.

 

L'ordinanza del Sindaco di Barzio è esplicita: il settore primo Sperona edella falesia dell'Angelone può costituire un pericolo e quindi ne va interdetto l'accesso.

Il provvedimento è stato adottato a seguito di verifiche effettuate il cui esito è stato comunicato lo scorso 25 gennaio dalla Comunità Montana.

Qui sotto potete scaricare l'ordinanza.

 

Martedì, 30 Novembre 2021 17:37

BARZIO: ALLE "CORTI" CON MASCHERINA

In tempi di Covid non è consentito scherzare, soprattutto se la pandemia ogni tanto si risveglia e allunga la sua ombra sulle iniziative che preludono al periodo natalizio.

E così a Barzio il Sindaco ha emesso un ordinanza per cui nella giornata di sabato 04 dicembre 2021, in occasione della manifestazione "Le Corti", dalle ore 13,00 alle ore 24,00 ed in ogni caso fino al termine della manifestazione, nelle vie, piazze e corti comunali vigerà all’obbligo di indossare nei luoghi all’aperto i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherina, ecc.).

Visto che saranno inevitabili gli assembramenti (nonostante le raccomandazioni), un po' di prudenza non guasta.

2021 12 04 Le Corti Barzio 1

 

Giovedì, 25 Novembre 2021 06:58

TERMINATI I LAVORI SULLA BOBBIO-BARZIO

 SI RIAPRE VENERDI' 26 NOVEMBRE
IL SINDACO RINGRAZIA I VOLONTARI CHE HANNO COLLABORATO ALL'INTERVENTO

Ancora un po' di pazienza e la strada per i Piani di Bobbio tornerà a essere percorribile. Nelle scorse settimane la strada agro-silvo-pastorale è stata sottoposta a un intervento di manutenzione e messa in sicurezza che ha permesso di realizzare un fondo in bitume per un tratto di circa 340 metri lineari, dalla cappelletta di Nava a salire verso i Piani di Bobbio.
 
“I lavori sono iniziati il 12 novembre e hanno visto all’opera un nutrito gruppo di volontari e un’impresa - spiega il sindaco Giovanni Arrigoni Battaia - L’idea di chiedere la collaborazione dei volontari (rifugisti e noleggiatori con attività ai piani Bobbio, Cacciatori, Alpini, ecc.) ha permesso di ottimizzare l’impiego dei fondi e delle risorse comunali che avevamo a disposizione per questa opera e che sono i proventi dei permessi di transito sulla strada stessa. In concreto l’impresa si è occupata di fornire il calcestruzzo e le reti a piè d’opera, mentre i volontari, fra i quali ci sono anche esperti del settore edile, hanno provveduto alla posa. Ovviamente tutte le persone che sono intervenute sono state coperte da assicurazione e hanno operato in sicurezza”.
 
E’ la prima volta che a Barzio si avvia un intervento con questa modalità, ma il risultato è stato più che soddisfacente. “Ottimizzando l’impiego delle risorse, è stato possibile intervenire su un tratto di strada più lungo, facendo fruttare al meglio i proventi dei permessi - continua il sindaco - Questa è stata una sorta di prova, ma non escludiamo di poter ripetere l’esperienza. Oggi mi sento di ringraziare tutti i volontari (e sottolineo volontari) che si sono dati da fare in queste settimane e anche durante gli altri periodi dell’anno. La buona volontà, l’impegno e i sacrifici hanno dato ottimi frutti e continueranno a darli se tutti faranno qualcosa per il proprio paese”.
 
Come detto la strada rimarrà chiusa ancora qualche giorno e il primo cittadino chiede di rispettare l’ordinanza di divieto di transito per evitare di danneggiare il nuovo fondo stradale: “Chiedo solo pochi giorni di pazienza al fine di permettere al calcestruzzo di consolidarsi, evitando di danneggiare il lavoro fatto dai volontari. Salvo problemi legati alle condizioni meteo, la strada verrà riaperta venerdì 26 novembre. Ovviamente il transito con mezzi a motore è consentito solo a chi ha il permesso”.

Mercoledì, 26 Maggio 2021 08:38

UN VOLUMETTO SU BARZIO

in Cultura

E` in vendita questo interessante volumetto che parla di Barzio con tante curiosità.
Chi fosse interessato può inviarmi un messaggio

Edito da MP Editoriali

Videosorveglianza: a Barzio partono i lavori relativi al secondo appalto, che porteranno all'installazione di nuove telecamere per il controllo del territorio.

"Il primo appalto, già completato, è servito per posizionare le telecamere nei punti di accesso all'Altopiano (telecamere ad alta definizione, abilitate alla lettura delle targhe, alla registrazione ed altro), così come deciso in accordo con tutti i sindaci dei quattro comuni interessati - spiega Giovanni Arrigoni Battaia, sindaco di Barzio - In questa seconda fase, invece, ogni comune sceglie dove piazzare le telecamere, in base alle necessità specifiche del paese. A Barzio stiamo procedendo a sostituire le vecchie telecamere in piazza Garibaldi, alla tensostruttura, al vecchio Municipio, alla palestra, in via Milano e in via Martiri Patrioti Barziesi, ma anche nell'area esterna del piazzale della funivia e all'imbocco della strada per Bobbio. Questi interventi di sostituzione sono piuttosto rapidi e nei prossimi giorni le telecamere saranno tutte attive".

Diverso il discorso per i punti di sorveglianza che saranno realizzati ai Piani di Bobbio. "In questo caso, per posizionare le telecamere, sarà necessario realizzare delle opere murarie - aggiunge il sindaco - Pertanto contiamo di arrivare la videosorveglianza in quota entro l'estate".

Arrigoni Battaia ribadisce, poi, l'importanza dell'intervento, mirato a garantire la sicurezza del territorio: "La videosorveglianza permette di garantire un capillare controllo del territorio. Può essere un valido deterrente per chi pensa di commettere illeciti o vandalismi, oltre a essere uno strumento utile per individuare i responsabili di piccole o grandi violazioni che possono causare danni alla collettività".

I lavori, quindi, procedono a buon ritmo, sia a Barzio che negli altri centri dell'Altopiano.
Inoltre, grazie al ribasso d'asta i comuni hanno la possibilità di scegliere come impiegare il ribasso, ed eventualmente dove piazzare alcune telecamere aggiuntive.

L’Amministrazione comunale di Barzio esprime vivo cordoglio per la scomparsa di don Alfredo Comi, ex parroco del paese e cittadino onorario di Barzio.

Originario di Grezzago, dove nacque il 4 settembre 1925, giunse a Barzio nel 1969, rimanendovi fino al 2010. Dopo un periodo trascorso a Ballabio e poi a Cremeno, lo scorso anno si era trasferito nella RSA Casa Sant’Antonio sempre a Barzio, dove si è spento nella mattinata di oggi, lunedì 12 aprile 2021.

“E’ con grande dolore che ho appreso della notizia della morte di don Alfredo protagonista e testimone di oltre cinquant’anni di vita del nostro paese - commenta il sindaco Giovanni Arrigoni Battaia - A lui si devono opere importanti per la comunità, come la Scuola dell’Infanzia Sant’Alessandro, il Monastero del Carmelo, l’organo Mascioni e il portale bronzeo della chiesa parrocchiale.

E tanto altro ancora, che oggi resta come indelebile e preziosa eredità materiale e spirituale. A nome dell’Amministrazione comunale, dei dipendenti del Comune di Barzio di tutta la popolazione rinnovo il cordoglio per la perdita di un grande prete e di un grande uomo di fede e cultura.
Per rendere omaggio a Don Alfredo abbiamo deciso di proclamare una giornata di lutto cittadino in occasione del funerale, il quale verrà celebrato mercoledì 14 aprile alle ore 15:00 nella chiesa parrocchiale di Sant’Alessandro di Barzio”.

Vorrei ricordare la grande figura di Don Alfredo Comi, parroco di Barzio dal 1969 fino a pochi anni fa,  e oggi spirato nella RSA di Barzio, ripubblicando una parte di un articolo pubblicato nel Luglio 2007 dal giornale online Leccoprovincia.it, in cui si ricordava una delle principali tappe nella vita di questo allora gia` anziano prete.

La vendita cioe` al Comune e alla Biblioteca di Barzio della sua preziosissima collezione di edizioni rare e originali dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, tra cui una preziosissima "Ventisettana" (cioe` la primissima edizione del "Fermo e Lucia" stampata a Milano nel 1827) in molte lingue del mondo, per finanziare il nuovo Asilo parrocchiale S.Alessandro che da li` a poco sarebbe stato inaugurato.
Insieme a Don Comi l`allora Presidente della Provincia di Lecco Virginio Brivio, il Sindaco di Barzio Pierantonio Valsecchi, e l`indimenticato Giovanni Fazzini.

Di Don Comi questo splendido asilo soprattutto ci rimarra`, oltre alle sue numerose pubblicazioni e opere, tra cui ricorderei anche un fantastico Museo parrocchiale che , oltre a calici, croci e labari in oro risalenti al `500, comprendeva una spada e un elmo celtico ritrovato in una tomba celtica del V secolo avanti Cristo (altri ritrovamenti del genere furono rinvenuti all`inizio del `900 a Introbio).

 

" Si è svolta sabato 7 luglio la cerimonia di inaugurazione, a Barzio, dei nuovi settori della Biblioteca Manzoniana e del reparto ragazzi, collegato alla Biblioteca principale da un nuovo e lungo ponte aereostatico.
“Privarmi della Biblioteca – ha detto nel suo lungo e toccante discorso l'ottuagenario Parroco Don Alfredo Comi , da quarant'anni ormai Parroco di Barzio – è stato come privarmi di un figlio”.

La preziosa raccolta manzoniana infatti è stata venduta dalla Parrocchia al Comune per una cifra di 150.000 euro, un terzo dei quali proveniente dalla Provincia. La somma serve alla Parrocchia per finanziare la costruzione di un'altra grande opera, che verrà molto probabilmente inaugurata agli inizi di settembre prossimo, e cioè la nuova Scuola Materna sita in Via Roma sempre a Barzio.
“Ho perduto un figlio, ma per guadagnarne un altro, e cioè il nuovo Asilo dedicato a sant'Alessandro, proprio come il nome del Manzoni.”

Don Alfredo ha ricordato come è nata la sua passione per le stampe manzoniane.
“Fu esattamente nell'anno 1972, quando la professoressa Emma degli Uberti, che villeggiava a Barzio, volle farmi un regalo molto particolare: mi regalò infatti una copia dei “Promessi Sposi” datata 1916”. Quella fu la scintilla che fece originare una autentica passione. “All'inizio volevo avere 5 volumi “originali” dei Promessi Sposi, poi sono diventati 10, poi 20, 50 , poi 100: insomma alla fine sono diventati circa 1500”.

Per procurarseli Don Alfredo ha viaggiato in tutta Italia per sgabuzzini, scantinati “umidi e polverosi”, in negozi vari di antiquariato, tra Genova, Roma e Napoli, pagando “al volo” e di tasca propria. “Questa raccolta di libri manzoniani era una proprietà mia personale – ha tenuto aprecisare all'inizio del suo racconto: se fosse stata di proprietà della Parrocchia non avrei potuto alienarla”.

Come ha ricordato Alberto Benini, responsabile del Sistema Bibliotecario Lecchese e primo curatore di un “inizio di catalogazione” un paio di deccenni fa, la raccolta comprende le più disparate edizioni manzoniane: “dalle primissime del 1825 1826 e 1827, a quelle degli anni Quaranta sempre dell'Ottocento, alla prima edizione in francese detta “parigina” del 1828.
Ma una particolarità sono le numerosissime traduzioni esistenti dell'opera manzoniana. In alcuni suoi viaggi in Russia e poi in Cina, l'attivissimo Parroco barziese ha raccolto edizioni persino in cirillico e in cinese del capolavoro manzoniano. “Sono rimasto stupito da come anche là fossero conosciuti i “Promessi Sposi”, un'opera immortale.

Il commovente appello finale dell' ormai anziano Parroco è stato quindi per una società “meno tecnologica e più umanistica, che guardi di più all'arte e meno alla superficialità, di più ai valori di solidarietà e di fede trasmessi anche dai “Promessi Sposi”, e meno alle stupidaggini della società di oggi”.

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