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Lunedì, 27 Novembre 2023 13:57

"DOTE COMUNE", UNA STORIA (PURTROPPO) VERA

La storia che stiamo per raccontarvi è vera e, a differenza di quelle che si narrano in certi film dove è difficile capire quale sia la realtà accaduta e la parte romanzata, in questa storia di romanzato non c'è nulla, solo qualche motivo di riflessione che lasciamo ai nostri lettori.

Avete mai sentito parlare di "dote comune"? Ebbene, la dote comune, in estrema sintesi, è un'iniziativa che serve per avvicinare le persone che ne hanno bisogno al mondo del lavoro offrendo loro una formazione.

Per la precisione:

Il programma “DoteComune” (realizzato da Regione Lombardia e ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani) si realizza tramite progetti finalizzati a rafforzare nei partecipanti:

- le opportunità d’inclusione sociale e lavorativa;

- la conoscenza del funzionamento di enti e istituzioni;

- la sensibilizzazione su problematiche d’interesse pubblico; 

- la valorizzazione delle specificità legate a contesti locali;

- l’assunzione di responsabilità, in particolare, su temi di pubblico interesse attraverso il coinvolgimento dei cittadini nel miglioramento del livello dei servizi;

- l’educazione di cittadini consapevoli e responsabili nella prospettiva della formazione continua e permanente;

- l’assolvimento del percorso di politica attiva previsto dal D.lgs 150/2015 e dall’art. 4 co. 15 quater del DL 4/2019 come convertito dalla legge 26/2019;

- l’acquisizione di competenze e relativa certificazione, secondo quanto previsto dal Quadro Regionale degli Standard Professionali con esclusione delle competenze delle figure normate o regolamentate.

L'impegno può essere periodico o addirittura annuale per un totale massimo di 960 ore (in pratica, se calcolate sull'anno 18 ore settimanali) indennizzate con 300 euro mensili (che non è un granchè, d'accordo, ma bisogna tenere sempre presenti le finalità dell'iniziativa).

Venendo alla nostra storia, un comune decide di offrire la possibilità ai cittadini di aderire al bando e fare esperienza nei propri uffici.

Premesso che nessun cittadino di quel comune aderisce (mentre forse qualcuno ne avrebbe bisogno), di domande ne giungono comunque diverse e tutti gli aspiranti sostengono un colloquio.

Tra i tanti, alla fine, ne rimane uno (che qui sotto chiameremo "dotecomune") che accetta di iniziare il suo percorso formativo. 

Il successivo colloquio si svolge più o meno così.

Comune: "Bene, dovrebbe iniziare il 16 novembre"

Dotecomune: "Ma, veramente, per vari motivi vorrei iniziare il 24 novembre"

Comune: "Guardi che il 24 novembre è venerdì"

Dotecomune: "E' vero"

Comune: "Quindi meglio che inizi lunedì 26 novembre"

Dotecomune: "Sì, in effetti è meglio"

Comune: "L'orario di inizio lavoro è alle 8 del mattino"

Dotecomune: "Non si potrebbe fare alle 8.30?"

Comune: "Va bene. L'aspettiamo lunedì 26 novembre alle 8.30".

In attesa delle 8.30 del 26 novembre in quel comune ci si prepara ad accogliere il nuovo "collega" allestendogli la scrivania, approntandogli un pc e facendo un elenco delle mansioni che dovrà svolgere nell'anno in cui presterà la sua opera, otterrà una formazione e un domani avrà probabilmente maggiori possibilità di trovare un lavoro.

E così arriva il 26 novembre, lunedì, ma alle 8.30 del Dotecomune nemmeno l'ombra.

"Sarà in ritardo" pensano in comune, ma alle 10.30 il ritardo si trasforma in assenza per cui un'impiegata tenta di contattarlo al telefono.

Ma Dotecomune non risponde.

Dotecomune, invece, scrive una mail mostrando un innato senso della sintesi e soprattutto della maleducazione.

"Rinuncio. Arrivederci".

Nient'altro. Non una parvenza di scuse, una motivazione, un mal di pancia improvviso, nient'altro che un secco "rinuncio", tipo quello che si dice in chiesa in certe occasioni riferito al diavolo, in questo caso ad un'occasione di lavoro.

Come scritto in apertura lasciamo tutte le riflessioni del caso ai nostri lettori precisando, ovviamente, che riteniamo questo Dotecomune un caso isolato, ma abbiamo voluto raccontarlo egualmente perchè lo ritenevamo significativo sotto molti aspetti.

Per parte nostra possiamo solo immaginare che in quel comune per quel Dotecomune di "arrivederci" non ce ne saranno.

 

 

 

  

 

 

 

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Lunedì, 27 Novembre 2023 13:48

FIUMI SICURI A PREMANA

In una giornata fredda ma bella, nonostante la piccola bufera di neve alla mattina presto, trenta elementi del gruppo Volontari Protezione Civile Premana e quattordici volontari dell' Antincendio Boschivo Premana hanno lavorato per ripulire quattro vallette del reticolo idrico minore che insistono sull'abitato di Premana.
Un lavoro certosino e impegnativo, con interventi realizzati anche con l'ausilio di imbraghi e corde per il taglio di piante potenzialmente pericolose presso la Valle di Cavrecol.
Grazie di cuore a tutti i Volontari, dai ventenni agli ultrasettantenni, che hanno lavorato generosamente per la sicurezza di tutti noi.
È davvero impressionante quanto il bosco cresce in termini di piante infestanti, in pochissimo tempo.
Una constatazione che ci deve rendere sempre più consapevoli che il tema della pulizia del bosco e dei prati è fondamentale per la sicurezza di tutti noi.
E non è solo col lavoro dei bravi e sempre disponibili volontari che possiamo tenere a bada il nostro territorio: serve una consapevolezza profonda che deve portare ognuno di noi a curare le sue proprietà in modo sistematico e continuativo.
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Lunedì, 27 Novembre 2023 13:21

RUGBY LECCO CAFFE’ AGOSTANI INARRESTABILE, SCONFITTO ANCHE RECCO

in Sport

RUGBY LECCO CAFFE’ AGOSTANI – SSD PRO RECCO RUGBY A.R.L.: 57 – 0

 

RUGBY LECCO CAFFE’ AGOSTANI: Zappa, Alippi, Mauri, Rusconi, Riva, Coppo, Pellegrino, Pandiani, Catania, Orlandi, Valentini, Galli, Shalby, Vacirca, Gaddi. A DISPOSIZIONE: Sesana, Sandionigi, Robledo, Maspero, Cattaneo, Crimella, Cappelletti. ALLENATORE: Sebastian Damiani.

 

MARCATORI: Gaddi meta, Pellegrino trasf., Alippi meta, Pellegrino trasf., Valentini meta, Pellegrino Trasf., Alippi meta, Pellegrino trasf., Valentini meta, Pellegrino trasf., Shalby meta, Pellegrino trasf., Valentini meta, Riva meta, Valentini meta.

 

Ancora un’altra brillantissima vittoria dei ragazzi di Damiani che oggi, presso il Centro Sportivo del Bione, hanno avuto ragione di Recco, con una brillante prestazione collettiva, coronata da numerose meta, alcuni anche di pregevole fattura.

 

Da rilevare l’esordio in prima squadra del giovane Gaddi che, pronti partenza via, è andato anche in meta ad inizio partita.

 

Partenza fulminante di Lecco che va subito in meta dopo appena 4’ minuti di gioco, appunto con Gaddi, e successiva trasformazione di Pellegrino. Passano 3’ ed ancora meta per Lecco, grazie ad un a splendida azione coronata da Alippi che supera la linea di meta grazie ad una splendida fuga sulla sinistra. I Blucelesti sono padroni del campo e, dopo pochi minuti, vanno vicinissimi ancora alla meta, ma Recco, questa volta, riesce a fermare l’avanzata lecchese, ma a nulla vale la strenua difesa dei liguri, perché poco dopo è Valentini ad andare ancora in meta.

 

Lecco è un vero e proprio schiacciasassi ed al 28’ è ancora meta con Alippi. Dopo che al 32’ Lecco era andato ancora in meta, annullata però dall’arbitro. Passano, però, appena 4’ e Lecco realizza un’altra meta, con il solito Valentini che, con la trasformazione di Pellegrino, porta Lecco sul 35 a 0, punteggio su cui si chiude il primo tempo.

 

Come nel primo tempo Lecco va subito in meta con Shalby per il 42 a 0. Valentini è sugli scudi e risulta inarrestabile per gli avversari e così, al 10’, va ancora in meta. Al 18’ è il turno di Riva ad andare in meta per il 52 a 0. Recco cerca di caricarsi e scrollarsi di dosso la pressione dei Blucelesti, ma non può nulla contro nulla contro lo strapotere di Lecco. In finale di tempo Lecco va ancora in meta con Valentini per il punteggio finale di 57 a 0.

 

RISULTATI 7^ GIORNATA

 

 

ASD AMATORI RUGBY CAPOTERRA - PIACENZA RUGBY CLUB ASD: 32-36

 

ASD RUGBY CERNUSCO - IVREA RUGBY CLUB ASD: 3-25

 

RUGBY RHO ASD - ASD RUGBY BERGAMO 1950: 29-47

 

SAVONA RUGBY ASD - ASD RUGBY VARESE: 24-13

 

CUS MILANO RUGBY ASD - C.U.S. GENOVA ASD: 28-27

 

RUGBY LECCO CAFFE’ AGOSTANI - SSD PRO RECCO RUGBY A.R.L.: 57-0

 

 

CLASSIFICA:

 

 

PIACENZA RUGBY CLUB ASD 34

 

 

RUGBY LECCO CAFFE’ AGOSTANI 33

 

 

ASD AMATORI RUGBY CAPOTERRA 24

 

 

ASD RUGBY BERGAMO 1950 21

 

 

CUS MILANO RUGBY ASD 20

 

 

C.U.S. GENOVA ASD 18

 

SAVONA RUGBY ASD 18

 

 

RUGBY RHO ASD 14

 

 

ASD RUGBY CERNUSCO 13

 

 

IVREA RUGBY CLUB ASD 9

 

SSD PRO RECCO RUGBY A.R.L. 5

 

ASD RUGBY VARESE 2

 

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Lunedì, 27 Novembre 2023 13:19

ASR RUGBY MILANO C - RUGBY LECCO C CAFFÈ AGOSTANI: 51 - 3

in Sport

RUGBY LECCO C CAFFÈ AGOSTANI: Carone, Alacqua, Scaburri, Buraschi, Carrabetta, Fraternali, Angelico, Biffi, Isacco, Bolis, Frigerio, Brunati, Scapellato, Molteni, Seregni. A DISPOSIZIONE: Testori, Nespoli, Magni, Turati, Sapio, Esposito, Ferracini. ALLENATORE: Giordano Colombo

MARCATORI: Fraternali

“Abbiamo affrontato- spiega coach Colombo- una squadra molto forte come Milano, a cui si aggiunga che hanno inserito anche un paio di innesti dalla A. Noi siamo scesi in campo con tutto il nostro spirito combattivo, battagliando su tutte le palle. E’ chiaro che il nostro campionato non si basa sulle partite con avversari del genere, anche se non ci siamo mai tirati indietro ed abbiamo giocato con tenacia fino alla fine”.

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Lunedì, 27 Novembre 2023 13:16

RUGBY LECCO U16 CAFFÈ AGOSTANI- RUGBY VERONA: 5 - 50

in Sport

RUGBY LECCO U16 CAFFÈ AGOSTANI: Spreafico S., Galli, Sorcinelli, Friso, Pinetti, Bonaiti, Fumagalli, Spreafico A., Magnano, Guerreschi, Sormani, Biancone, Massaroni, Melissari, Aiello. A DISPOSIZIONE: Camattini, Montalto, Sambruni, Casartelli, Vieri, Tavasci, Meloni. ALLENATORE: Nicola Rossi, Filippo Valentini.

 

E’ in partite come quelle di oggi che esce il vero spirito del Rugby Lecco, contro una squadra strutturata e fisica come Verona, dove i Blucelesti non hanno mai mollato, lottando su ogni palla, contrastando gli avversari fin dalla loro linea dei 22.

 

Saraanno i prossimi impegni a dare la vera dimensione di questi ragazzi, il cui spirito del Rugby Lecco campeggia sempre nei loro cuori

 

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Lunedì, 27 Novembre 2023 09:05

QUEI CANI CHE SI ... "PERDONO"

Come avrete tutti notato, sempre più spesso compaiono sui social (l'ultimo proprio ieri) annunci di "smarrimento" di cani.

Ora, è opportuno ricordare che a Introbio (su tutto il territorio e non solo nel contesto urbano), per esempio, è in vigore un'ordinanza che (oltre a contenere norme relative agli escrementi ed alla loro raccolta) obbliga all'uso del guinzaglio.

La stessa cosa, cioè l'obbligo del guinzaglio, vige sulla ciclabile dove, invece, sono moltissimi i "padroni" che lasciano pascolare liberamente i loro animali "tanto non fanno niente", "non ha morso mai nessuno" e, dulcis in fundo, se fa cadere un ciclista la colpa è della bicicletta perchè l'animale non ha l'uso della ragione (così come, aggiungiamo noi, il loro sconsiderato e maleducato proprietario).

In definitiva, possiamo convenire che se i cani fossero tenuti al guinzaglio avrebbero molte meno possibilità di "smarrirsi", a meno che lo facciano con i loro proprietari che, peraltro, denunciandone la scomparsa affermando che non erano al guinzaglio in sostanza si autodenunciano e quindi diventano passibili di essere sanzionati.

Purtroppo lo sappimao tutti: viviamo in un'epoca dove il rispetto delle regole occupa per molti l'ultima posizione nella scala dei valori nella convinzione che in un modo o nell'altro la si possa fare franca, e questo vale per la conduzione dei cani, le auto parcheggiate a caso, le bottiglie rotte sui marciapiedi, le carte buttate per terra e via discorrendo.

Ovviamente ci auguriamo che l'ultimo cane venga ritrovato sano e salvo e che la sua "scomparsa" sia una lezione per chi, rispettando una semplice regola, si sarebbe risparmiato comprensibili ore di ansia.

Qui sotto, per opportuna conoscenza e buona memoria, l'ordinanza in vigore a Introbio.

 

Cani

 

 

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Domenica, 26 Novembre 2023 10:21

ANCHE I CARABINIERI HANNO PARTECIPATO ALLA GIORNATA PER LE DONNE

“Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”

 Anche quest’anno i carabinieri hanno partecipato alla campagna internazionale “Orange the World”, promossa dalle Nazioni Unite, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
In adesione a tale progetto, gli stabili che ospitano il Comando Provinciale CC di Lecco e la Compagnia CC di Merate, nella giornata del 25 novembre si sono illuminati di arancione.
Questi due edifici ospitano le 2 stanze che permettono l’ascolto protetto delle vittime vulnerabili. Si tratta di strutture appositamente realizzate nel loro interno allo scopo di creare un ambiente protetto e riservato per mettere a proprio agio le vittime di violenza, I due locali sono stati realizzati nella provincia di Lecco il 30 giugno 2017, nell’ambito del progetto “una stanza tutta per se”.
Il “tingere” di arancione il Comando Provinciale in adesione al progetto “Orange the World” , è un segnale di vicinanza della Benemerita a tutte le donne che subiscono violenze ed il successo istituzionale è quello di dare loro coraggio nel proporre denuncia.

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Domenica, 26 Novembre 2023 09:55

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA 3ª DOMENICA DI AVVENTO

in Cultura

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me».

Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.

La pagina del vangelo ci riporta ancora all’importanza di testimonianze, come quella di Giovanni Battista, che ci donano la possibilità di illuminare la nostra vita, di spiegarne il senso, di illuminare scelte decisive perché la nostra stessa vita diventi bella. Ne abbiamo incontrate e ne conosciamo diverse. Parole ed esempi ci hanno fatto battere il cuore, ci hanno emozionato, ci hanno condotti a verità trascurate o addirittura dimenticate. Poi però tutto si è spento. Si sono spenti l’entusiasmo, la voglia di cambiare, di fare sul serio, di imitare i testimoni e magari di diventare luce per altri anche noi.

Cosa ci succede? È così forte il fascino di altre parole, di altre scelte di vita?

Ci spaventano i cambiamenti che dobbiamo realizzare?

Oppure ci scoraggia il cinismo di parole che ci arrivano addosso da ogni parte tipo: “intanto non cambia nulla…” “non ce la faremo mai….””l’uomo non cambia…” “a cosa serve essere buoni, misericordiosi, miti, giusti?”

Perché non riusciamo a stare nella luce che riceviamo in dono?

Il Vangelo di oggi ci invita a tenere vivo nel cuore ciò che ci accade quando ci troviamo di fronte a testimoni della grandezza di Giovanni Battista. È il primo pensiero che raccolgo dal Vangelo di questa domenica.

Poi Gesù quando parla di sé ci indica qualcosa che potrebbe davvero aiutarci.

”Le opere” dice Gesù “che il Padre mi ha dato di compiere, quelle stesse opere che sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato”. È il richiamo ai fatti che lui stesso compie e che secondo lui offrono una testimonianza ancora più forte e grande delle parole di Giovanni Battista. La custodia delle parole e degli esempi dei testimoni, il non spegnere la loro luce è possibile nella decisione di compiere gesti e scelte concrete come quelle da loro compiute. Ricordiamo quanto è importante ascoltare e mettere in pratica la parola anche per comprenderla sempre di più nella sua verità. Per capire meglio devo fare, realizzare con fedeltà quello che ho già compreso.

Un grande testimone me l’ha insegnato. Il piccolo fratello del Vangelo Arturo Paoli in ogni incontro con lui mi ha sempre ribadito: “camminando s’apre il cammino”. Il perdono si rivela in tutta  la sua forza veramente trasformante a me che perdono. Che ci sia più gioia nel dare che nel ricevere lo comprendo meglio ogni volta che dono veramente qualcosa. Che Dio è provvidenza lo capisco quando mi affido veramente a lui.

Il Signore ci doni in questo tempo di avvento la capacità di custodire testimonianze straordinarie con la nostra scelta personale di vivere nella concretezza della nostra vita ciò che da esse riceviamo come preziosissimo dono.

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Domenica, 26 Novembre 2023 07:31

LECCO SCONFITTO DI MISURA A CREMONA, MA GLI MANCA UN RIGORE NETTO

in Sport

Cremonese - Calcio Lecco 1912: 1 - 0

Cremonese (3-5-2): Jungdal; Antov (dal 22′ s.t. Collocolo), Ravanelli, Bianchetti; Sernicola (dal 40′ s.t. Ghiglioni), Pickel, Castagnetti, Bonaiuto (dal 17′ s.t. Abrego), Zanimacchia (dal 17′ s.t. Quagliata); Coda (dal 40′ s.t. Okereke), Vazquez (Saro, Sekulov, Ciofani, Balzania, Rocchetti, Mayer, Lochosvili). All.: Giovanni Stroppa.

Lecco (4-3-3): Saracco; Lepore (dal 35′ s.t. Guglielmotti), Celjak, Bianconi, Caporale; Ionita (dal 35′ s.t. Galli), Degli Innocenti, Sersanti (dal 27′ s.t. Tordini); Crociata, Novakovich (dal 35′ s.t. Eusepi), Buso (dall’11’ s.t. Lemmens). (Bonadeo, Bianconi, Eusepi, Battistini, Pinzauti, Guglielmotti, Boci, Di Stefano, Agostinelli). All. Bonazzoli-Malgrati.

Marcatori: Castagnetti (C) al 20′ p.t.

Arbitro: Giacomo Camplone di Pescara; ass. Marco D’Ascanio, Marco Ceolin. IV uomo: Luca Cherchi. Var: Gianpiero Miele, ass. Var: Massimiliano Irrati.

Note: Spettatori 2.479 paganti, 6.033 abbonati, 8.512 totali di cui 879 da Lecco. Ammoniti: Bianconi, Zanimacchia, Antov, Castagnetti, Vazquez, Lemmens. Angoli 6-6.

Il Lecco esce immeritatamente sconfitto dalla trasferta di Cremona, dopo aver disputato un buona prestazione ed essersi visto negato un rigore solare nei minuti finali a cui si aggiunga anche una clamorosa traversa. Un vero peccato perché i Blucelesti avrebbero meritato quantomeno il pareggio.

Resta la soddisfazione per la prestazione ed averci creduto fino alla fine a dimostrazione che la squadra ha trovato una sua dimensione e disposizione in campo, con tutti i giocatori, compresi i subentranti, capaci di dare il loro contributo alla causa bluceleste.

L’inizio è ad appannaggio per la fortissima Cremonese che prima al 5’ con Sernicola che tenta la battuta a rete e la difesa del Lecco respinge in angolo. Sulla battuta la difesa del Lecco respinge, la sfera arriva a Coda che di sinistro batte a rete, palla fuori di un niente. Subito dopo è il turno di Vazquez che batte a rete, palla deviata e Saracco fa la paratona. I padroni da casa insistono in avanti mettendo il Lecco in sofferenza. Infatti poi è il turno di Sernicola che manda fuori di poco. Si arriva così al 19’ con Castagnetti che fa partire un tiro fortissimo da fuori area, Saracco sembra arrivarci, ma non riesca deviare la palla che entra, così, in rete.

Il Lecco si sblocca dalla mezzora con le conclusioni di Ionita prima e di Buso poi. La prima frazione di gioco si conclude con le conclusioni di Sersanti e da un errato rinvio di Lepore che colpisce involontariamente Celjak con la palla che per un nulla non finisce in rete. In chiusura un perfetto cross di Crociata per Buso che manca la palla di un nulla.

Il secondo è più equilibrato con le due squadre che inizialmente si danno battaglia con ritmo elevato. Al 54’ è Ionita a non agganciare la palla in area, importante occasione mancata. I minuti passano e la stanchezza si fa sentire e Lecco tenta di cambiare inerzia con i cambi, inserendo Tordini per cercare il pareggio. Si arriva così in chiusura di tempo quando su cross dalla sinistra Antov ferma chiaramente la palla con il braccio destro, è rigore netto, ma l’arbitro lascia correre e non interviene nemmeno il VAR. Non finisce qui, perché Crociata batte una punizione perfetta per Eusepi che colpisce una clamorosa traversa e la palla esce dalla area.

Ora martedì prossimo altra trasferta, la terza partita che il Lecco deve recuperare, e sarà la trasferta a Como, per un derby tra i più emozionanti degli ultimi anni.

 

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