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Giovedì, 28 Dicembre 2023 10:12

TUTTO PRONTO PER LA PESA VEGIA EDIZIONE 2024 DEL 5 GENNAIO


Nel 2024 conferme e novità per la Pesa Vegia, che ritorna al suo splendore!

Tante location, tanti personaggi in costume, tante sorprese!

Per chi vuole venire a Bellano con comodità due possibilità in più!

Un treno storico in partenza da Milano centrale alle 14 e con fermate a Monza, Carnate e Lecco!

La Motonave Manzoni in partenza da Tremezzo alle 17.30 e con fermate a Bellagio e Menaggio!

Grande novità è la riproposizione dello spettacolo teatrale ASPETTANDO LA BARCA, di Andrea Vitali!

a questo link trovate tutte le info e potrete acquistare in prevendita i pass e i biglietti per i mezzi di trasporto speciali:
https://www.discoveringbellano.eu/it/pesa-vegia-2024

Pesa Vegia 2024.. ecco il programma!

Ore 10 - Apertura Orrido MagicChristmas Lights

Ore 14 - Apertura Biglietteria - Cortile Scuole

Ore 14 - Partenza Treno Storico da Milano Centrale con fermate a Monza, Carnate e Lecco

Ore 15.30 e 16.30 - Oratorio, Sala della Comunità Spettacolo “Il quarto Re Mago” + laboratori per bambini

Ore 16 - Apertura Location (ingresso con pass):
- Presepe Vivente - Giardini di Puncia
- Corte di Re Erode - Cortile Scuola Infanzia T. Grossi
- Consiglio Comunale e Corte Podestà - Municipio
- Casa Teresa di Pom - via Carlo Porta
- Oasi dei Re Magi - Orrido
- Osteria dei Mercanti - Stazione Rfi
- Giri in Lucia dal Molo Medievale
- Giri in Carrozza e a Cavallo dall’eliporto

Ore 17 - Chiusura al Traffico S.P. 72

Ore 17.30 - Partenza motonave dal Centro Lago con fermate a Tremezzo, Bellagio, Menaggio

Ore 18 - Inizio Servizio Navetta da e per Dervio, Perledo, Vendrogno

Ore 21 - Traino delle Pese per le vie del paese

Ore 21.45 - Rappresentazione “Aspettando La Barca” di Andrea Vitali

Ore 22 - Arrivo Gondola Messi Spagnoli e Incendio Pirotecnico del Molo

Ore 22.20 - Lettura Benevola Ordinanza dal Balcone del Municipio

Ore 22.45 - Inizio Corteo dei Re Magi

Ore 24 - Accensione Falò - Molo

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Giovedì, 28 Dicembre 2023 10:06

FORMAZIONE: DIPLOMA IN 4 ANNI PER GLI ISTITUTI PROFESSIONALI E TECNICI LOMBARDI

 Studiare negli istituti professionali e tecnici per 4 anni, invece di 5, acquisire il diploma di Istruzione e Formazione Professionale in 4 anni e accedere direttamente a un ITS ACADEMY che in 2 anni consente a ragazze e ragazzi di entrare con maggiore facilità nel mondo del lavoro grazie ai percorsi formativi di alta qualità.

“La Lombardia è pronta a sperimentare già nell’anno scolastico 24/25 la Riforma della istruzione professionale prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – annuncia l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi – perché ha filiere professionali consolidate e complete”.

“Con la delibera approvata nei giorni scorsi che avvia questo primo livello di sperimentazione – spiega – vogliamo dare maggiori opportunità di futuro ai nostri giovani e un più adeguato indirizzo ai loro talenti, professionalità, passione e desideri. Allo stesso tempo, puntiamo a ridurre il divario esistente tra l’offerta formativa e le reali necessità delle imprese, il famoso mismatch”.

Queste novità sono state inserite nel decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, in attesa della necessaria approvazione del Disegno di legge Valditara.

Coinvolge gli istituti ‘quadriennali’ meritevoli degli investimenti possibili attraverso l’uso del Pnrr, con ricadute positive per incentivare l’apprendimento ‘on the job’ e l’internazionalizzazione della scuola mediante certificazioni specifiche e metodologie innovative quali il Clil (Content and Language Integrated Learning).

Entro l’8 gennaio potranno essere presentate le manifestazioni di interesse per la costituzione delle filiere tecnologico-professionale. Le reti formate da una istituzione scolastica professionale o tecnica, da una istituzione formativa IeFP e da un ITS Academy saranno costituite da Regione d’intesa con l’Ufficio scolastico ed entreranno così nella selezione nazionale.

“Questa filiera – ha proseguito l’assessore Tironi – rappresenterà il fulcro della strategia regionale di messa a terra degli interventi e di implementazione della riforma. Un passo importante verso la costruzione di un futuro formativo solido e innovativo per i nostri ragazzi. Affronteremo questa nuova sfida con un approccio proattivo e di cooperazione tra tutti gli attori coinvolti nell’attuazione, a partire dalla fase di avvio della sperimentazione”.

“Questa sperimentazione – ha concluso – sarà una grande opportunità per gli studenti e per il tessuto imprenditoriale, perché il mercato del lavoro è in continua evoluzione e c’è sempre più bisogno di una stretta correlazione fra scuola e impresa. Dobbiamo quindi fare di tutto per orientare al meglio i nostri ragazzi affinché scelgano il percorso più affine alle loro esigenze e a quelle del tessuto produttivo”.

LOMBARDIA PRIMA REGIONE PER NUMERO DI STUDENTI – La filiera formativa professionalizzante di Regione Lombardia è una realtà consolidata che coinvolge annualmente: oltre 58.000 allievi nell’ambito dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) erogati da 107 Istituzioni formative accreditate; oltre 1.500 allievi nei 90 percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS); oltre 6.000 allievi nell’ambito dei percorsi di Istruzione Tecnologica Superiore (ITS ACADEMY) erogati dalle 27 Fondazioni ITS (Istituti Tecnologici Superiori) Academy operanti sul territorio con un tasso di inserimento lavorativo che sfiora il 90% a sei mesi dal diploma. 

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Giovedì, 28 Dicembre 2023 07:38

NUOVO COMANDANTE DEI VIGILI DEL FUOCO

Cambio di Consegne al Comando dei Vigili del Fuoco di Lecco: l'Ing Alessandro Granata cede il testimone all'Ing. Antonio Giulio Durante

Il Comando dei Vigili del Fuoco di Lecco è lieto di informare che il 20 dicembre 2023, si è svolto il cambio di consegne tra il Comandante uscente, Ing. Alessandro Granata, e il nuovo Comandante entrante, Ing. Antonio Giulio Durante.

Il neoComandante, Ing. Antonio Giulio Durante, proviene dal Comando dei Vigili del Fuoco di Agrigento, dove ha svolto un ruolo di rilievo, particolarmente nell'affrontare gli incendi boschivi che hanno colpito la Sicilia nei mesi di luglio e agosto. Ha altresi fornito un prezioso supporto alla Prefettura e alle istituzioni agrigentine nella sicurezza dei centri di accoglienza per gli immigrati di Lampedusa e Porto Empedocle.

Con un background significativo come funzionario presso il Comando dei Vigili del Fuoco di Milano, dove ha focalizzato la sua attenzione sulla prevenzione incendi e la sicurezza delle sedi di servizio, l'Ing Durante porterà la sua esperienza e dedizione al servizio del territorio di Lecco.

Nato a Foggia il 23 gennaio 1974 l'ing Antonio Giulio Durante è laureato in ingegneria civile presso l' Università degli Studi di Pisa e ha fatto il suo ingresso nei Vigili del Fuoco il 20 dicembre 2002

Il mandato principale del Comandante Durante sarà la realizzazione della nuova sede dei Vigili del Fuoco di Lecco, un progetto atteso da 25 anni. Questa struttura riveste un'importanza fondamentale per consolidare l'identità dei Vigili del Fuoco nel territorio.

In sintonia con le sue priorità, il Comandante Durante si impegna a potenziare la sinergia interistituzionale, collaborando attivamente con tutte le componenti della protezione civile, consapevole del fatto che solo attraverso il lavoro di squadra si possono ottenere i risultati migliori per la sicurezza e il benessere della comunita'.

Il Comando del Vigili del Fuoco di Lecco augura il massimo successo al Comandante Antonio Giulio Durante nel suo nuovo incarico e ringrazia il Comandante uscente, Ing. Alessandro Granata per il suo impegno e la sua dedizione nei confronti della comunità di Lecco

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Giovedì, 28 Dicembre 2023 07:19

UN OTTIMO LECCO CHIUDE IL GIRONE D’ANDATA BATTENDO IL SUDTIROL 2 A 1

in Sport

Lecco - Sudtirol: 2 - 1

Lecco (4-3-3): Melgrati; Battistini (dal 31′ s.t. Giudici), Celjak (dal 1′ s.t. Marrone), Bianconi, Lepore (dal 40′ s.t. Guglielmotti); Ionita, Sersanti, Crociata; Di Stefano (dal 12′ s.t. Degli Innocenti), Novakovich, Buso (dal 40′ s.t. Galli) (Bonadeo, Saracco, Giudici, Eusepi, Tordini, Pinzauti, Boci, Agostinelli). All. Bonazzoli-Malgrati.

Sudtirol (4-4-2): Poluzzi; Kofler, Vinetot, Giorgini, Davi; Lunetta (dal 25′ s.t. Ciervo), Tait, Peeters (dal 36′ s.t. Lonardi), Casiraghi; Pecorino, Rauti (dal 25′ s.t. Merkaj). (Drago, Tschoell, Cagnano, Cuomo, Broh, Cisco, Shiba, Moutassine, Rottensteiner). All. Valente.

Marcatori: Casiraghi (S) al 7′ s.t., Novakovich (L) al 18′ s.t. e 30′ s.t.

Arbitro: Marco Monaldi di Macerata, ass. Alessandro Costanzo, Matteo Passeri; IV uomo: Alberto Poli. Var: Daniele Paterna, ass. Var: Orlando Pagnotta.

Note. Spettatori: 4.288 di cui 1.847 abbonati. Ammoniti: Pecorino, Lepore, Battistini, Marrone, Rauti, Peeters. Angoli: 1-1.

Dopo l’inopinata sconfitta casalinga contro una diretta concorrente per la salvezza come la Ternana, il Lecco si riprende pareggiando, prima, contro il Venezia in trasferta ed infine battendo al Rigamonti Ceppi il Sudtirol, altra concorrente per la salvezza.

I Blucelesti vincono lo scontro diretto disputando una partita ordinata, attenta, ma soprattutto con molta benzina nelle gambe, che gli permette di mettere alle corde i tirolesi, anche se fra le squadre giunte a Lecco, è stata tra le migliori, disputando una discreta partita.

I ragazzi del duo Bonazzoli/Malgrati, questa volta, rispetto allo scontro con la Ternana hanno tenuto il campo per tutti i 90’, grazie ai molti cambi adottati e trovando una preziosa doppietta del tanto atteso Novakovich, bravo a far valere la propria possenza fisica non solo al limite dell’area, ma anche dentro i sedici metri.

La vittoria contro il Sudtirol permette di chiudere la classifica del girone di andata a 20 punti, a pari merito, appunto, con i tirolesi e fa ben sperare, anche grazie ai probabili innesti del mercato di riparazione, per il girone di ritorno, nel quale il Lecco potrà anche sfruttare una migliore partenza rispetto alle prime partire dell’andata, dove i Blucelesti accumularono una serie di sconfitte che lo posero in fondo alla classifica.

Il primo tiro in porta è di Casiraghi, ma la conclusione è sbilenca e finisce fuori. Pochi minuti dopo il capocannoniere del campionato fa meglio, entrando in area e battendo forte di destro, questa volta la palla esce di poco alta. Il Lecco c’è e mette sotto pressione gli avversari, comprimendoli nella loro metà campo, ma non riesce mai a concludere azioni pericolose degne di nota.

Nel secondo tempo Ionita commette un’ingenuità trascinando la palla fuori area con il braccio destro. Monaldi non ha dubbi e fischia subito il rigore che al 7’ Casiraghi realizza, mettendo a segno il ottavo rigore consecutivo. L’episodio, anziché demoralizzare il Lecco, galvanizza ancor più i Blucelesti che partono alla carica con veemenza emettono alle corde il Sudtirol. Sono però i tirolesi a rendersi pericolosi con il tiro dai 20 metri di Rauti che Melgrati è costretto a deviare in angolo con la mano aperta.

 

E’ il Lecco, però, a fare la partita e si arriva così al 18’ quando Ionita, che così rimedia al rigore procurato, scende sulla sinistra e crossa in area una palla perfetta per la testa di Novakovich che sale in cielo ed insacca per il pari.

 

Il Lecco insiste in attacco ed al 30’ trova il gol ancora con Novakovich. Degli Innocenti giostra con la palla nella lunetta dell’area, prima cercando la conclusione di destro, ma non trova spazio, si porta così la palla sul sinistro e calcia, la palla viene deviata di testa dall’americano all’altezza del dischetto spiazzando, così, Poluzzi. Avversari raggiunti e superati.

 

La partita si chiude su questo episodio, laddove i minuti restanti non fanno registrare azioni rilevanti.

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Mercoledì, 27 Dicembre 2023 09:30

QUEI RAGAZZI DEI FALO'

Spesso e volentieri nei discorsi che si sentono in giro e che qualche volta anche noi facciamo si ricordano le "tradizioni" di una volta. "Se regordet?" la domanda più ricorrente, "Che bell che l'era" la pronta risposta.

Il passato, se ci fate caso, lo dipingiamo con colori che probabilmente nemmeno aveva e il perchè è semplice: ci ricorda che il tempo procede spedito mentre la memoria cerca di conservare il bello e il buono ed è la medicina che ci consente di archiviare nel dimenticatoio tutto il resto.

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Se però superiamo la superficialità di cui siamo vittime in un'epoca dove anche quello che succede un minuto prima non è più attuale, non facciamo fatica a scoprire e renderci conto che non è vero che le "tradizioni" di una volta si sono davvero perse nei meandri di quel circuito da formula 1 che è diventata la nostra vita quotidiana.

L'ultimo esempio è quello dei mitici Ragazzi del Falò di Casargo che quest'anno erano quasi in 40 a preparare la consueta pira da incendiare nella notte della vigilia perpetuando, appunto, una tradizione riconosciuta ufficialmente anche dal comune con una bella targa.

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Ma quanti "ragazzi del falò" ci sono in Valle? Tanti, davvero tanti: ogni paese, addirittura ogni frazione, ha i suoi. Qualcuno più organizzato, altri meno, e se vi prendete un momento per fare mente locale vedrete che sono molti di più di quanti potrebbero sembrare.

Ora, l'impegno di questi "ragazzi" (e per "ragazzi" intendo anche una lunga schiera di provvidenziali ed instancabili pensionati) negli ultimi anni è diventato sempre più difficile a causa di una burocrazia che delle "tradizioni" se ne frega e sembra essere messa lì apposta per far scoraggiare anche il più volenteroso. Intendiamoci, non sempre la "burocrazia" è un male, ma chi oggi organizza la sia pur minima festicciola deve confrontarsi con una serie di incombenze da far perdere il sonno e, come già accaduto, la voglia.

Per questo dobbiamo ringraziare tutti i "Ragazzi dei Falò" della Valsassina che ce la mettono tutta per fare in modo che tra molti anni qualcuno possa ancora chiedere "Se regordet?" e qualcuno altro rispondere "Che bell che l'era".

(Grazie a Davide Rusconi per le foto, il video e il suo entusiasmo)

 

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Lunedì, 25 Dicembre 2023 21:42

LEONARDO MANERA A CORTENOVA IL 29 DICEMBRE

"UNA CENA IN COMPAGNIA PER CHIUDERE L'ANNO IN ALLEGRIA"...serata con cena e spettacolo comico con il super ospite LEONARDO MANERA, comico della trasmissione televisiva ZELIG.
Vi aspettiamo numerosi presso il centro Polifunzionale di Bindo Venerdi 29/12.
 
Effettuate la vostra prenotazione per la cena prevista per le ore 19.30, al numero 3498161497.
 
Per chi fosse interessato solamente a seguire lo spettacolo, lo stesso avrà inizio alle ore 21.30.
Per informazione sul costo della serata visionate la locandina pubblicata in copertina.
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Lunedì, 25 Dicembre 2023 21:36

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DEL NATALE DEL SIGNORE

in Cultura

Ci fu gran movimento quella notte, in un angolo sperduto del mondo, nei dintorni di un paesino dal nome molto significativo: casa del pane. Una stella mai vista, una luce intensa, il canto degli angeli invita tutti in quel luogo…e tutti….non videro che Gesù.

In una mangiatoia…li dove tornano sempre gli animali quando hanno fame.

C’è una grande inclusione nella vita di Gesù: la mangiatoia e il Cenacolo. All’inizio viene deposto in questa mangiatoia, alla fine dirà ai suoi: Prendete e mangiate.

Questo è il modo con cui Gesù ha vissuto tutta intera la sua vita. Ha vissuto un amore che si esprime in questo mettersi nelle mani degli altri, un abbandonarsi nelle mani degli altri, senza condizioni. “Prendi mangia, questo è il mio corpo”. È ciò che avviene in ogni celebrazione eucaristica. Questo è Gesù, è colui che si consegna. Come cibo che dà vita. Non è che si consegna adesso perché essendo bambino, per forza, come tutti i bambini, si affida a noi. No! Quello che avviene all’inizio avverrà sempre nella vita di Gesù; si offrirà sempre. non si imporrà mai a nessuno.

Fasciato e sdraiato: sono termini, che non nella loro precisione, ma nel senso che danno, richiamano esattamente quanto avverrà alla fine della sua vicenda tra noi. Qui avvolto in fasce, là avvolto in un lenzuolo; qui deposto in una mangiatoia, l’ha deposto in un sepolcro. Allora, chi scrive i Vangeli davanti a sé ha il mistero Pasquale di Gesù, ed è la luce di questa Pasqua che si rilegge ogni istante della vita di Gesù.

C’è lo stesso amore grande, esagerato, ostinato, immeritato, per noi, da sempre e sino alla fine. Veramente Dio con noi.

“Avvolto di stracci” scriveva don Luigi Serenthà in una bellissima preghiera. Un povero corredo portato con se da Maria? Oppure offerto da parenti di Giuseppe o da qualche persona gentile? O stracci nel vero senso della parola ottenuti da Maria da qualche parte dei suoi abiti? Poi, Gesù, sarà capace di trasformare stracci di persone in uomini e donne bellissimi.

Avvolto dal silenzio. Perché risuonasse tremendamente forte l’unica parola che veramente può riempire tutto l’universo: Amore. Meglio, il vero nome dell’amore: nome Gesù.

Non videro che Gesù. È li e sorride. Sorride a chi cerca di piacergli, di essere affettuoso, simpatico. Davanti a un bimbo piccolo diamo il meglio di noi stessi. Non ci frena l’imbarazzo di fare facce di cambiare voce, di fare gesti e versi strani.

Sorride perché si sente tranquillo, protetto. A volte siamo come un prolungamento dell’abbraccio di mamma e papà. Avverte la nostra tenerezza, la nostra gentilezza, la nostra mitezza.

Sorride perché allattato, ha mangiato amore puro da parte di sua madre.

Sorride perché scaldato dal respiro di vita, di chi torna alla mangiatoia perché ha fame. È anche il respiro di persone semplici che gli si avvicinano, non sempre persone per bene…persone capaci di gesti di attenzione vissuti nella più totale gratuità. È contento quando riusciamo a fare del bene senza quasi sapere che lo stiamo facendo.

Avverte forse anche che ci percepiamo fragili e disarmati e per questo sorride. E noi ci uniamo al sorriso perché finalmente capaci di ridere del nostro affannarci inconcludente per ciò che non serve, dei nostri deliri di onnipotenza, delle nostre false umiltà, delle nostre presunzioni e delle nostre assurde ambizioni, delle nostre goffe illusioni, della nostra capacità di trasformare tutto in tragedia.

Ha le braccia aperte, cerca il contatto, il calore, il profumo, si fida. È Dio e vuole abbracciarci…senza fare preferenza di persone. Lo farà sempre. E le avrà inchiodate aperte quando morirà perché non avessimo mai a dubitare del fatto che per quello che facciamo di male potessero prima o poi alzarsi contro di noi e colpirci.

 

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