Il Mito se ne è andato: l'Alfredo Monti ci ha lasciati oggi, nove ottobre duemilaventidue, un giorno tristissimo per la sua famiglia che gli è stata vicino sino all'ultimo, mentre lui stava gareggiando con un avversario che, alla fine, ha avuto il sopravvento.
Aveva compiuto 90 anni il venti settembre scorso, un traguardo raggiunto non senza aver combattuto altre volte, sino ad oggi uscendone sempre vincitore.
Aveva compiuto novant'anni, come si dice sempre, circondato dall'affetto dei suoi cari; ma siccome il Monti aveva varcato tutti i possibili confini con le sue auto e le sue imprese sciistiche, in effetti è stato un mondo intero a tributargli l'augurio ed a spegnere idealmente tutte quelle candeline assieme a lui.
Tanti, troppi ricordi si affollano in questo momento e scriverne non è semplice perchè tutte queste memorie inevitabilmente coinvolgono personalmente e intimamente.
Tutti coloro che l'hanno incontrato potrebbero raccontare cento, mille aneddoti legati a quest'Uomo cui la vita ha riservato successo ma anche profonde ferite lenite dal tempo e dalla consapevolezza di poter vedere in Laura, Tito, Federico e Andrea una famiglia felice e riconoscente.
Il Mito se ne è andato, e ormai di quella generazione nata a Cortenova tra la fine degli anni venti e gli inizi dei trenta del secolo scorso restano pochi testimoni.
Tutta gente che ha scritto un pezzetto di Storia trovandosi da ragazzi a confrontarsi nella guerra e da giovani a far esplodere e cavalcare, chi più chi meno, il boom economico, protagonisti di una transizione tra l'antico e il moderno che ha avuto pochi eguali nella narrazione del mondo.
Il Mito (e se leggete l'articolo che abbiamo pubblicato in occasione del suo novantesimo compleanno comprenderete i perchè) adesso non c'è più e, lasciatemelo scrivere, mi piace pensare, come un soffio consolatorio, che stia già sciando sulle piste immense del Paradiso assieme ad altri suoi amici che su quelle montagne lo hanno preceduto.
Si dice che chi se ne va lascia un vuoto incolmabile ed in parte, soprattutto per chi gli stava vicino, non può essere che così.
Nel caso dell'Alfredo Monti, però, quel vuoto è zeppo di ricordi, di avventure, di azione, di intraprendenza e molto, molto altro ancora che ci consentirà di sentirlo sempre vivo per queste contrade.
Grazie Alfredo per ciò che sei stato: il Mito di noi giovani (all'epoca) sognatori che credevamo di poter seguire il tuo esempio scoprendo, senza esserne sorpresi, che alla fine sarebbe stato impossibile.
I NOVANT'ANNI DI UN MITO (valbiandino.net)