I Comuni di Pasturo, Ballabio, Barzio, Cassina Valsassina, Cremeno, Moggio e Morterone, in collaborazione con Confcommercio Lecco - hanno avviato l'iter per la costituzione del Distretto del Commercio, ritenendolo utile strumento per il rilancio del commercio di prossimità e dell’economia locale.
L’idea di creare un Distretto del commercio nasce con l’intento di creare uno strumento per pianificare interventi a livello locale volti a promuovere la ripresa dell'economia locale.
Ma cosa significa "Distretto del Commercio"?
Secondo la normativa di Regione Lombardia (DGR 10397/2009), un Distretto del Commercio promuove politiche territoriali innovative per sostenere il commercio locale (negozi di quartiere) e rafforzare l'identità delle aree urbane.
Quali sono i vantaggi di un Distretto del Commercio?
- Identificazione dei bisogni delle imprese e degli attori locali
- Sviluppo del potenziale territoriale
- Creazione di reti di collaborazione
- Programmazione delle risorse e delle iniziative
- Accesso a finanziamenti dedicati per la realizzazione di progetti
Cosa propone il Distretto del Commercio dei Comuni di Pasturo, Ballabio, Barzio, Cassina Valsassina, Cremeno, Moggio e Morterone?
- Creazione di una strategia condivisa tra amministrazioni comunali, imprese e stakeholder locali per valorizzare il territorio
- Sviluppo e attuazione di azioni a beneficio delle aree commerciali del Distretto
- Promozione dei servizi offerti dagli operatori locali e dalle associazioni
- Opportunità di promozione per le imprese locali
Quali asset strategici si vogliono potenziare?
- Identità
- Competitività
- Attrattività
Nelle prossime settimane, si avvierà la fase di coinvolgimento e concertazione del territorio al fine di diffondere il più ampiamente possibile gli obiettivi per il rilancio del tessuto economico e sociale e per raccogliere osservazioni e idee utili alla progettazione partecipata di interventi concreti.
Il primo passo del percorso di coinvolgimento prevede la distribuzione di un questionario a due target principali di interessati: le IMPRESE operanti nei settori commerciale, ristorativo e dei servizi alla persona e i CITTADINI, quali principali fruitori dei negozi.