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Martedì, 27 Aprile 2021 17:19

"CHIUDI I TUOI OCCHI": RIFLESSIONI E MEDITAZIONI DI MARGHERITA RUSCONI

in Cultura

Margherita Rusconi, da Casargo, da anni si occupa di percorsi di consapevolezza, sia individuali che di gruppo.

In particolare, la sua ricerca è legata all’energia femminile, all'essere Madre e Donna, alla sessualità consapevole e all’armonizzazione interiore.

È assistente sociale, counselor olistico, facilitatrice di Mindfulness e Meditazione, operatrice Reiki, Theta Healer Advanced, Moon Mother, facilitatrice di diverse tecniche legate al sacro femminile ed iniziata alla lettura dei Registri Akashici. La sua missione è accompagnare le persone che incontra a ripartire da se stesse, a rileggere le difficoltà del momento, come occasione di migliorarsi, per scegliere, consapevolmente e liberamente, la strada migliore per sé.

L'ultimo suo lavoro ha per titolo "Chiudi i tuoi occhi",  "un gesto apparentemente semplice - scrive - che però può condurti all’interno del tuo centro vitale, dove puoi riconciliarti con ia parte più profonda e vera di te stessa".

Con infinita dolcezza e con uno stile diretto e coinvolgente, l'autrice propone, in questo libro, una serie di riflessioni e meditazioni guidate, che possono essere facilmente sperimentate da ogni donna che desidera intraprendere il suo personalissimo viaggio verso il proprio cuore.

Quello spazio sacro dove puoi comprendere quanto possa essere unico e meraviglioso ogni istante della tua esistenza, al di là di qualsiasi definizione e giudizio. Perché quando sei centrata e radicata in te stessa, e connessa al cielo come alla terra, ritorni semplicemente a benedire la Vita con tutto il tuo splendore.

"È come se stessi giocando ad una specie di caccia al tesoro. Ma non è lì fuori che troverai il tesoro che stai cercando. Perché il tesoro è già qui, dentro di te. Il tesoro sei tu".

Margherita Rusconi (ilgiardinodeilibri.it)

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Martedì, 27 Aprile 2021 12:06

LA PROVINCIA DI LECCO RICORDA I SUOI 25 ANNI (E FESTEGGIA GLI 80 DEL SUO PRIMO PRESIDENTE)

In apertura del Consiglio provinciale di lunedì 26 aprile, si è svolta una breve cerimonia introdotta dal Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli: “Nel 2020 ricorrevano i 25 anni di attività della Provincia di Lecco, istituita con decreto del Presidente della Repubblica del 6 marzo 1992 e operativa con le prime elezioni nell’aprile e maggio 1995,  ma per le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria Covid-19 non abbiamo potuto organizzare alcun evento. Visto che mercoledì 28 aprile il primo presidente Mario Anghileri compie 80 anni, abbiamo pensato di celebrare insieme queste due ricorrenze”.

Alla cerimonia sono intervenuti tutti gli ex Presidenti della Provincia di Lecco, che hanno preso la parola per un breve saluto:

  • Mario Anghileri (1995-1999 e 1999-2004)
  • Virginio Brivio (2004-2009)
  • Daniele Nava (2009-2014)
  • Stefano Simonetti (Presidente facente funzioni giugno 2014-ottobre 2014)
  • Flavio Polano (2014-2018)
  • Claudio Usuelli (2018-2021)

Mario Anghileri nel suo intervento ha ripercorso le tappe che hanno portato alla costituzione della Provincia di Lecco e i primi anni di attività; il Presidente Usuelli e gli ex Presidenti hanno omaggiato Anghileri con un’edizione pregiata e limitata de I Promessi Sposi e una Lucia, la tipica imbarcazione lago di Como, accompagnati da una pergamena con la seguente dedica: A Mario Anghileri, primo Presidente della Provincia di Lecco, per aver costruito il nuovo ente su solide fondamenta, affermando e valorizzando l’identità del territorio lecchese. Con grande stima e riconoscenza, la ‘sua’ Provincia di Lecco.

Presenti in sala anche il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa, l’Onorevole Gianmario Fragomeli, i Consiglieri regionali Mauro Piazza e Raffaele Straniero, il Sindaco del Comune capoluogo Mauro Gattinoni.

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Martedì, 27 Aprile 2021 10:13

SERVIZIO CIVILE: INIZIATA L'ESPERIENZA PER I GIOVANI ANCHE A BARZIO, MOGGIO, PASTURO, INTROBIO E PRIMALUNA

Giovedì 15 aprile 13 giovani del territorio lecchese e 40 giovani del Sistema Parchi di Lombardia hanno iniziato la loro prima esperienza di cittadinanza attiva, nell’ambito del programma di intervento di Servizio civile Take care: responsabili del nostro futuro, area patrimonio ambientale e riqualificazione urbana.

La Provincia di Lecco, in partnership con il Parco Nord Milano e in linea con le indicazioni del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, quest’anno affronterà la sfida della formazione in modalità a distanza, causa emergenza epidemiologica,

Al primo incontro, che si è svolto lo scorso 25 marzo, erano collegati oltre 50 ragazzi e sono intervenuti per il Parco Nord Milano il Presidente Marzio Marzorati e il responsabile Servizio Comunicazione e Vita del Parco e Area Parchi Tomaso Colombo, per il Parco Monte Barro il responsabile del progetto “Parco Nord: la resilienza nel verde” Diego Negri, per la Provincia di Lecco l’addetto stampa e comunicazione Samuele Biffi, il responsabile del progetto “Dai giovani segnali per il futuro e per una comunità resiliente: sicurezza, territorio, ambiente, protezione civile” Fabio Valsecchi, la coordinatrice del Servizio civile Antonella Cazzaniga, la coordinatrice responsabile gestione dei volontari Nicoletta Orlandi.

Il Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli ha voluto inviare un messaggio per l’occasione: “Nell’ultimo anno, nonostante il lock-down, enti e volontari hanno dimostrato di saper adottare e attuare misure ispirate al principio di flessibilità e massima sicurezza, rimodulando e convertendo le attività dei progetti in interventi di utilità pratica, in funzione dello scenario emergenziale. Ringrazio gli amministratori e gli operatori che hanno scelto nuovamente di accettare la sfida del sistema, impegnandosi per raggiungere risultati positivi e dimostrando una elevata capacità di resilienza. Dal 2008 a oggi per la Provincia di Lecco il Servizio civile rappresenta il miglior investimento sui giovani, che hanno l’opportunità di mettere a frutto un anno della loro vita all’interno della pubblica amministrazione e acquisire competenze professionali e relazionali di rilievo, insieme a un’esperienza formativa sui temi della cittadinanza attiva e dell’educazione civica, di grande utilità per il loro futuro di cittadini”.

Il Presidente di Parco Nord Milano Marzio Marzorati ha commentato: “Il Servizio civile universale è una grande opportunità per esprimere la disponibilità alla tutela del bene comune e di responsabilità dei giovani che rappresentano una preziosa risorsaSono molto felice di vedere la grande risposta, ogni anno maggiore, che arriva dai giovani che vogliono partecipare portando le proprie competenze e personalità nelle azioni concrete con le aree protette. In Italia il Servizio civile universale quest’anno vede il coinvolgimento di circa 47 mila persone, un grande risultato che testimonia la passione e la volontà dei giovani di mettersi alla prova con progetti di comunità pensando anche al loro futuro professionale e alla cura del bene comune. Auguro buon lavoro agli operatori del Parco in questa nuova esperienza e ai giovani. Sono davvero grato della loro presenza perché portano gioventù, curiosità ed entusiasmo, condizioni oggi indispensabili per vivere e amare le aree protette”.

Gli operatori volontari anche quest’anno saranno protagonisti di un’esperienza unica di crescita personale e professionale, affiancati quotidianamente da un tutor che farà conoscere loro il mondo della pubblica amministrazione e delle istituzioni pubbliche nei quali si troveranno a operare: la Provincia di Lecco, il Parco Monte Barro e i Comuni di Barzio, Introbio, Moggio, Pasturo, Primaluna.

Nella prospettiva di promuovere la cultura dell’educazione civile, dell’ambiente, dell’educazione ambientale, del turismo ecosostenibile all’interno del Sistema lombardo dei Parchi e Aree protette nonché della cooperazione tra gli enti, la Provincia di Lecco auspica che questa prima collaborazione con il Parco Nord Milano possa continuare nei prossimi anni con lo stesso successo.

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Martedì, 27 Aprile 2021 08:06

IL PIRLA DI GORIO

Alessandro Rigamonti e Donato Moretti sono prima di tutto due brave persone.

Poi sono anche due eccellenti divulgatori di casa nostra, semplici, diretti, essenziali, appassionati: quando li vedi sui monti che ti stanno descrivendo capisci che amano quel che fanno e riescono a trasmettertelo. Niente saccenza, niente supponenza. Ti accompagnano in giro per i Posti Bellissimi di tutte le Valli come fossero due tuoi amici. E non puoi non apprezzarli.

Poi succede che domenica scorsa, mentre stavano lavorando per costruire un'altra puntata dei loro "Itinerari", come molte volte hanno fatto salgono in Valsassina. Vanno verso Gorio, quel bel prato con cascine che si vede a sinistra dal Colle di Balisio e parcheggiano la loro auto lasciando bene in vista un documento che giustificava quel parcheggio. 

Gorio domenica (perchè anch'io ero lì al mattino) sembrava davvero un piccolo Paradiso, un gioiello verde con vista sulle selvagge bellezze di Pizzo, Orscellera e Sodadura; un balcone spettacolare di fronte ad un altopiano sfregiato irrimediabilmente da cemento, mattoni e tutto il resto (ma questa è un'altra lunga storia).

Ma da quelle parti, domenica, c'era in giro anche un pirla (e chissà da dove veniva). Già, uno che non sapendo come fare per esprimere la propria ignoranza ha scelto di colpire loro, Alessandro e Donato, frantumandogli il lunotto posteriore dell'auto.

"Vent'anni di servizi e reportage per il territorio con la trasmissione TV #itinerari su Unica TV e il territorio così ci ringrazia" scrivono. Parole che fanno male. Molto male. E che dovrebbero far pensare.

Bisognerebbe trovarlo, sto pirla. Bisognerebbe trovarlo e pubblicare ovunque la sua foto.

Intanto ad Alessandro e Donato, da queste pagine che spesso citano quelli che anche per loro sono Posti Bellissimi, ci scusiamo pubblicamente. 

Non siamo tutti così. Ma Alessandro e Donato, che sono persone intelligenti, questo lo sanno bene.

Riccardo Benedetti

P.S.: voglio precisare, a scanso di equivoci e fraintendimenti, che il titolo si riferisce esclusivamente alla zona dove è avvenuto il misfatto. Non alle persone che ci vivono.

 

 

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Martedì, 27 Aprile 2021 06:18

VACCINARSI A PRATO BUSCANTE

Impossibile sbagliare. Anche in assenza di qualsiasi indicazione cartellonistica la sagoma imponente dei due gazebo bianchi si staglia nitida all’orizzonte, sulla sinistra, davanti al capannone. La struttura per la vaccinazione anti covid predisposta a Prato Buscante nell’area della Comunità Montana, è ben visibile già prima della rotonda di Pasturo. Il tunnel costituito dai due tendoni che conducono all’ingresso dell’area vaccinale è pavimentato con piastrelle ad incastro autobloccanti che scricchiolano ad ogni passo. Appena davanti all’edificio un’infermiera mi punta una pistola alla fronte. Alzo le mani. Lei ride e mi rassicura: “È solo un termometro.” Tre secondi e ho il via libera.

Subito vengo accolto da un volontario della protezione civile che mi chiede di sanificare le mani col gel, di strappare il tagliando con il numero progressivo (proprio come al supermercato quando c’è molta gente) e mi indirizza a sinistra verso un’operatrice dotata di mascherina, camice e computer, alla quale fornisco i dati necessari. Sono le 14.20. L’appuntamento con la siringa è fissato per le 14.35. Così mi siedo a distanza di sicurezza da altri vaccinandi. Saremo una quindicina in tutto nell’ampio capannone: nessun assembramento, distanze rispettatissime. L’attesa non è lunga. Nel frattempo inizio a star scomodo sulla sedia. Forse sono un pochino preoccupato. Nonostante le probabilità siano quasi inesistenti, il battage multimediatico sugli effetti collaterali del vaccino stanno forse facendo effetto. Spero, mi sussurro, che lo faccia anche il farmaco. Davanti a me, dietro quattro scrivanie bianchissime, attendono altrettanti medici che inseriscono nel pc i dati dei pazienti. Ho il tagliando numero 66 e stanno vaccinando il titolare del tagliando 54. Ma le operazioni procedono spedite.

Altre persone entrano nel capannone e si accomodano sule sedie libere. Una signora dai capelli fucsia dice alla sua vicina (ma non troppo) di sedia che “Preferisco farmi fare l’Austria Zenga, però anche il Bizzer va bene”. Non riesco a decifrare la replica dell’interlocutrice. Il volontario in tuta verde fluo grida: “Numero 57”. Un signore col cappello si alza e tenta di entrare al reparto vaccini senza passare dal medico. Il volontario verde fluo lo placca e molto gentilmente lo accompagna alla scrivania. Trascorrono dieci minuti e arriva il mio turno. Il medico scorre rapidamente il questionario che ho preventivamente compilato, picchietta qualche cosa sulla tastiera e mi spiega rapidamente il meccanismo di funzionamento del vaccino. Mi aspettavo Astra Zeneca e invece mi rifilano Pfizer. Vabbé, uno vale l’altro. Almeno spero. L’importante è che l’intruglio svolga il suo compito. Mi indicano uno dei quattro reparti adibiti allo scopo e mi infilo nel separé dove mi attende un’operatrice sanitaria. Le chiedo se posso scegliere la marca del vaccino. Intuisco sotto la sua FFP2 (o FPP2?) un sorrisetto. Anche gli occhi le sorridono: “No, però può scegliere su quale braccio farsi vaccinare”. Capito. Un ago sottilissimo si infila nel muscolo, poco sotto la spalla sinistra e nel giro di due o tre minuti tutto è finito: vaccinato! Sono le 14.41: ventun minuti in tutto. E tutti sono stati efficienti, cortesi e puntuali. Passo in sala d’attesa per altri dieci minuti e sono libero. Ci vediamo per la seconda dose il 17 maggio.

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Lunedì, 26 Aprile 2021 16:02

FALESIE LECCHESI: VIA AL PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA REGIONE PER 300.000 EURO

in Sport

Con l’approvazione dell’Atto Integrativo all’Accordo di Programma ‘Falesie Lecchesi’ prende definitivamente il via il piano di riqualificazione e manutenzione straordinaria delle ‘Ferrate Storiche Lecchesi‘ Gamma 1 (Pizzo d’Erna), Gamma 2 (Monte Resegone) e Corna di Medale-Monte San Martino, in Comune di Lecco. “Si tratta di tre percorsi attrezzati di difficoltà variabile e dagli scorci incantevoli, fra i più amati dagli appassionati di tutta Italia di trekking montano e di arrampicata sportiva”, sottolinea Antonio Rossi, sottosegretario regionale allo Sport alle Olimpiadi 2026 e ai Grandi eventi sportivi. “Grazie a un contributo regionale di 150.000 euro, oltre i 50.000 euro messi a disposizione dal Comune di Lecco ed ai 100.000 euro dalla Fondazione comunitaria del Lecchese Onlus, le tre vie – aggiunge – potranno essere riaperte nella loro interezza e potenziate quanto ad appeal”.

Opere porteranno benefici a tutta la regione

L’approvazione dell’Atto integrativo assicura i finanziamenti regionali e permette al Comune di Lecco, stazione appaltante, di avviare le gare. “I lavori di riqualificazione di queste affascinanti ferrate storiche – aggiunge Rossi – assicureranno benefici a tutta la provincia in termini di attrattività turistico-sportiva, attirando appassionati da tutto lo Stivale. Di più, il rilancio di questo tipo di proposta, fruibile per buona parte dell’anno, contribuirà ad allargare ulteriormente l’attrattività regionale nei confronti degli appassionati della specialità e, più in generale, degli amanti della montagna, con riverberi positivi per l’economia, anche negli ambiti territoriali limitrofi”.

Cresce l’attrattività internazionale delle montagne lombarde

L’iniziativa si inserisce all’interno di un quadro di misure regionali “che – chiarisce Rossi – hanno interessato e interesseranno anche la migliore fruibilità di rifugi, bivacchi, sentieri, piste di sci e impianti di risalita. Un complesso di interventi che permetterà di incrementare l’attrattività delle falesie lecchesi e, più in generale, dell’offerta lombarda, anche a livello internazionale”. L’atto integrativo stabilisce un nuovo cronoprogramma per la realizzazione delle opere, un quadro economico e coinvolge nei lavori della segreteria tecnica la Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus, l’Associazione Gruppo Alpinistico Gamma di Lecco ed il Gruppo Alpini Monte Medale.

Falesie Lecchesi vantano un’offerta con pochi pari in Italia

“L’intervento prevede, tra l’altro, la piena integrazione anche a livello di cartellonistica e segnaletica con la rete escursionistica della Lombardia. Si inserisce – spiega il sottosegretario – nel quadro di un piano più ampio di rilancio. Che punta all’offerta di valorizzazione delle pareti rocciose lecchesi. Piano sottoscritto da Regione Lombardia nel 2015. Accordo per il quale sono già stati effettuati lavori di riqualificazione e messa in sicurezza su 8 falesie di arrampicata nei territori delle Comunità Montane Lario Orientale e Valsassina e del Comune di Lecco”. Opere già portate a termine. Grazie al contributo regionale di 400.000 euro sui complessivi 450.000 euro spesi per realizzarle, “che fanno del Lecchese uno dei territori più attrattivi per l’arrampicata e il trekking di montagna, grazie a un’offerta esaltata da panorami di fascino incredibile che ha pochi pari in Italia”.

Sertori: leva per turismo di prossimità

“Le ferrate, rese celebri da alpinisti come Bonatti e Mauri, fanno del Lecchese. Uno dei territori più attrattivi – spiega Massimo Sertori, assessore della Regione Lombardia a Enti locali e Montagna – capaci di richiamare centinaia di appassionati di arrampicata e trekking di montagna. E, in generale, di sport outdoor. Grazie anche a panorami di un fascino incredibile. Gli interventi di riqualificazione per le arrampicate Gamma – continua Sertori – fanno parte del progetto ‘Falesie di Lombardia’, ora anche ‘Ferrate di Lombardia’. Interventi che prevedono lavori con soluzioni moderne e uniche nel loro genere. Inizieranno prima di giugno per permettere la riapertura ai fruitori dal mese di ottobre”.

Gli investimenti proseguiranno

Attrezzate negli anni Ottanta, le tre ferrate lecchesi sono tra le più visitate della Lombardia. I lavori per la loro riqualificazione, da completare entro il 2021, saranno finanziati per metà della cifra totale dalla Regione, con un contributo a fondo perduto. “Siamo convinti – conclude Sertori – che le ferrate concorrano a valorizzare le nostre montagne. E a incentivare un turismo di prossimità. Pertanto continueremo ad investire nuove risorse regionali, anche su altre parti del territorio montano lombardo”.

Il dettaglio dei lavori previsti sulle Falesie Lecchesi

Gli interventi sulle tre ferrate lecchesi prevedono, innanzitutto, il posizionamento di una linea vita di sicurezza, separata dalla linea di progressione. Questo comporterà i relativi interventi di revisione, estensione, implementazione e adeguamento in parete. Saranno effettuati lavori di disgaggio e consolidamento. Prevista, inoltre, la sostituzione e l’integrazione delle attrezzature obsolete, attualmente disposte sui percorsi. Si tratta, a titolo d’esempio, di chiodi, fittoni, catene, scale, staffe, ponti aerei. Saranno poi aggiornati e messi in opera segnali turistici, pannelli descrittivi con le norme comportamentali, cartellonistica divulgativa e promozionale. Infine, sono previsti l’aggiornamento, la sostituzione e il completamento delle segnaletiche lungo i sentieri di immediato accesso all’inizio e alla fine di ogni ferrata.

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Lunedì, 26 Aprile 2021 14:32

APERTO STAMATTINA A PRATOBUSCANTE IL POLO VACCINALE DELLA VALSASSINA

Circa 500 vaccinazioni al giorno, dalle ore 8,30 di stamattina fino alle ore 20,30 di sera, saranno eseguite presso il nuovo centro vaccinale valsassinese allestito all'interno dello Spazio Valsassina vicino alla Comunita` Montana (area Sagra) che è stato attivato quest'oggi.

"Per adesso - dice il direttore generale dell`ASST lecchese Paolo Favini - sono attive tre linee vaccinatorie, ma presto diventeranno cinque. Ogni linea produrra` circa 140 vaccinati al giorno, quindi a pieno regime gli utenti diventeranno 600 al giorno".

Ricordiamo che per adesso e` il turno delle prenotazioni delle persone ricomprese nella fascia di età 60-65 anni (tempi di attesa tra la prenotazione telefonica od online e l`esecuzione soltanto tre settimane in media),
ma presto tocchera` ai cinquantenni. Entro l`estate si prevede quindi che gran parte della popolazione valsassinese (e non solo visto che alla Fornace saranno dirottati pazienti anche da altre zone della Provincia, così come molti valsassinesi dovranno scendere al Palataurus) sara` vaccinata.

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La struttura, che gode di un amplissimo parcheggio all`esterno (l`area dove si svolge la Sagra) e` ottima e accogliente ed è allestita praticamente dove ad Agosto trova posto il ristorante della manifestazione fieristica.

Stands belli spaziosi all`interno, ampi spazi per accogliere gli utenti sia nella fase preliminare, dove i medici rilevano la situazione sanitaria del paziente tramite i questionari preparatori, sia nell`ultima parte dove si aspetta il fatidico quarto d`ora per vedere se non vi sono complicanze.

"Dopo che Astra Zeneca, viste le tante polemiche che hanno segnato questo vaccino, si e` deciso di utilizzarla solo per la seconda vaccinazione, cioe` per il richiamo di chi ha gia` compiuto la prima, in questa struttura utilizzeremo quasi soltanto Pfizer e Moderna" continua Favini "e speriamo naturalmente che i vaccini arrivino in modo continuativo e regolare" incrocia le dita il Presidente.

Da parte loro il Sindaco di Barzio Giovanni Arrigoni Battaia, e il Presidente della Comunita` Montana Fabio Canepari, si dichiarano molto contenti che la Regione abbia accettato la proposta di costituire un grande hub vaccinatorio anche in Valsassina.

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A coadiuvare l`organizzazione e l`ordine di ingresso dei pazienti, nonche` a provare loro la temperatura, provvedono i volontari della Protezione Civile.

Il lunedi quelli di Cortenova, martedi quelli Pasturo, gli altri giorni anche gli Alpini di Barzio, Dervio e di Colico.

Come già annunciato su queste pagine, poi, ci sarà la presenza dei medici della Medicina di Rete a dare un ulteriore sostegno alle operazioni.

Insomma, avanti tutta con il piano di vaccinazione. Il Generale degli Alpini Francesco Figliuolo ha posto come obiettivo 500.000 vaccinati al giorno: con questo polo anche la Valsassina fara` la sua parte.

photo: Giovanni Rossi ed Enrico Baroncelli


 

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Lunedì, 26 Aprile 2021 08:50

Il Cineteatro Palladium di Lecco rimane chiuso

Le nuove normative in vigore dal 26 aprile consentono, fra l’altro, la riapertura, dopo sei mesi, delle sale cinematografiche. Il tutto nel rigoroso rispetto di alcune restrizioni.

La capienza della sala deve essere al 50%, lo spettatore deve assistere alla proiezione con la mascherina e i biglietti acquistati on line, entrata ed uscita differenziata. Sono stati esaminati i vari aspetti a partire da quello che il rispetto del distanziamento, in realtà, riduce la nostra sala al 25/30% della sua capienza, ovvero a un’ottantina di persone rispetto alle 345 utilizzabili.

A ciò si aggiungano altri importanti elementi di valutazione, a partire dalla chiusura stagionale della sala che sarebbe avvenuta, come di consueto, ai primi di giugno, riservandoci quindi solo poche settimane di programmazione. A ciò si aggiunga la povertà di offerta di titoli che in questo momento caratterizzano il mercato e la distribuzione, il mantenimento del coprifuoco alle ore 22,00, l’atteggiamento di prudenza sin qui seguito dai volontari che solo in minima parte sono stati vaccinati.

Per queste ragioni si è deciso, cosa peraltro comune a molte altre sale del territorio, di non riaprire, rinviando l’appuntamento con il nostro pubblico alla prossima stagione.

Il desiderio e la speranza sono di offrire nuovamente cinema alla città, alle famiglie ai giovani, di tornare alla rassegna del giovedì, di ridare al Palladium il ruolo centrale ed unico vissuto in questi anni dove si è speso in innovazione (nuova macchina di proiezione, biglietteria e piattaforma per acquisti on line sono le ultime), dove si sono accolte svariate iniziative ed eventi (il Teatro proposto dall’Amministrazione Comunale, incontri, conferenze, mattinate per le scolaresche, gli spettacoli della Compagnia del Domani).

Il tutto grazie all’impegno dei volontari del Palladium.

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Lunedì, 26 Aprile 2021 08:45

Paolo Gulisano: ritirato l`invito a Di Martedi

Il medico lecchese ( e operante anche presso il Presidio di Introbio) Paolo Gulisano, noto per le sue nette e ripetute opinioni NO-VAX , che esprime con periodica frequenza sul suo blog personale (oltre che essere un esperto di saghe medievali e irlandesi) , era stato dapprima invitato a partecipare lo scorso 20 aprile alla trasmissione Di Martedi su La 7, condotta da Giovanni Floris, ma il suo invito e` stato improvvisamente cancellato.

Probabilmente a causa delle sue opinioni un po` troppo "fuori dalle righe", essendo come detto un medico molto contrario ai vaccini.

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