VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Sabato, 26 Febbraio 2022 07:31

FACEBOOK PERDE META' DEL SUO VALORE

Riferisce il New York Mag che da quando l'azienda di Mark Zuckerberg ha cambiato nome da Facebook in Meta il suo valore di mercato è calato di ben 500 miliardi di dollari.

Questo si deve innanzitutto e in buona parte alle recenti scelte di Apple, che vanno a incidere pesantemente sul modello di business della creatura di Zuckerberg, che si regge sulla pubblicità personalizzata.

Con iOS 14, infatti, gli utenti possono disattivare gli spot mirati e anche bloccare il tracciamento tra le diverse app, vanificando quindi l'efficienza degli algoritmi di Facebook, che si trovano così a corto di dati su cui lavorare. Secondo Meta ciò ha già causato una perdita di 10 miliardi di dollari nelle entrate di quest'anno, e questa rivelazione è ciò che ha causato (in un solo giorno) un crollo del valore di mercato pari a 232 miliardi.

Il resto dei 500 miliardi se n'è andato per altri motivi, tra i quali il fatto che Google ha intenzione di seguire le orme di Apple implementando funzionalità analoghe a quelle di iOS 14 nelle prossime versioni di Android: è pur vero che ci vorranno due anni prima che le promesse diventino realtà, ma la prospettiva non fa certo piacere agli investitori.

Facebook stesso, nel senso del social network, sembra iniziare ad accusare un serio calo di popolarità: il numero di utenti giornalieri è calato leggermente per la prima volta nel corso dell'ultimo trimestre del 2021, fenomeno che ha portato a una riduzione del 20% del valore delle azioni di Meta.

A tutto ciò bisogna aggiungere una perdita di 10,2 miliardi di dollari registrata dalla divisione che si occupa di realtà virtuale e aumentata (i Reality Lbas) e il fatto che il metaverso sembra entusiasmare solo le aziende, non gli utenti.

A parte le polemiche per il mezzo milione di euro speso da Zuckerberg per il suo nuovo yacht, per varare il quale è stato tagliato un ponte (nella foto) , buona parte del pubblico sembra considerare il metaverso e le parole d'ordine che lo accompagnano - come per l'appunto NFT e Web 3.0 - niente più che una sorta di Second Life con in aggiunta la realtà virtuale o, come dice Microsoft, semplicemente videogiochi: nulla, insomma, per il quale andare pazzi.

Attualmente Meta vale, sul mercato, 561 miliardi di dollari: una bella cifra ma soltanto la metà di quanto valesse alla fine del 2021. Il New York Mag sostiene che potremmo essere di fronte all'inizio della fine per l'impero in blu, ma bisogna pur ricordare che le entrate per il quarto trimestre del 2021 ammontano alla rispettabile cifra di 33,67 miliardi di dollari. Certamente non si tratta dei numeri di un'azienda che si trovi sull'orlo del collasso.

 

Leggi l'articolo originale su ZEUS News - https://www.zeusnews.it/n.php?c=29196

Leggi tutto...
Sabato, 26 Febbraio 2022 07:22

INCREDIBILE FIGURACCIA TG1 E TG2 SU GUERRA IN UCRAINA

Immagini prese da un videogioco spacciate per immagini dai bombardamenti veri

I telegiornali in questione sono stato infatti colti in fallo Venedi scorso a mostrare immagini prese da un videogioco - War Thunder - spacciandole per riprese della guerra in corso in Ucraina, con tanto di commenti circa la «pioggia di missili» su Kiev che quei fotogrammi avrebbero mostrato, nella (infondata) speranza che nessuno si accorgesse dell'inganno perpetrato.

Perché mai i giornalisti della RAI si siano sentiti in dovere e in diritto di mostrare immagini fasulle quando combattimenti sono davvero in corso resta una domanda alla quale ognuno può dare la propria risposta, mentre evidente è l'impossibilità di fidarsi completamente di quelle che si autodefiniscono fonti di informazione ufficiali e affidabili.

Tutto ciò porta inevitabilmente a chiedersi quali e quanti altri fatti vengano abitualmente comunicati non così come sono ma alterati secondo oscuri disegni o, più banalmente, perché un bombardamento tratto da un videogioco è più scenografico e meno complicato da somministrare agli spettatori, nei quali forse si vuole soltanto innescare una risposta emotiva anziché cercare di informarli correttamente.

Leggi l'articolo originale su ZEUS News - https://www.zeusnews.it/n.php?c=29199

Leggi tutto...
Sabato, 26 Febbraio 2022 07:09

Contro la guerra, al fianco del popolo ucraino

Minacciate pace e democrazia in Europa, il PD condanna fermamente l’invasione dell’Ucraina

Lo spettro della terza guerra mondiale ha svegliato gli europei giovedì mattina, mentre i boati dell’artiglieria russa risuonavano nelle città e sulle infrastrutture dell’Ucraina. Immediata e molto ferma la presa di posizione del Partito Democratico che, con il segretario Enrico Letta, ha chiesto sanzioni dure e massima compattezza europea, in totale sintonia con il premier Draghi. Tutto il Pd è solidale con il popolo ucraino e condanna l’aggressione dell’esercito di Putin e per questo si mobilita, nella società e nelle istituzioni, per i valori irrinunciabili della difesa della pace e della democrazia.

L’invasione dell’Ucraina, pianificata e lanciata da Putin, pone la Russia al di fuori delle regole internazionali. La guerra è entrata in Europa e le conseguenze di questo conflitto sono imprevedibili.
Il presidente del Consiglio Draghi ha rivolto, a nome dell’intero popolo italiano, un messaggio di vicinanza e piena solidarietà al popolo ucraino e al presidente Zelensky per la violazione del loro territorio. Da parte dell’intera Unione Europea è stato lanciato un appello affinché la Russia ritiri immediatamente e in modo incondizionato le proprie truppe fuori dai legittimi confini dell’Ucraina. Nelle prossime ore verranno varate pesanti sanzioni a carico della Russia, perché quanto accaduto non può rimanere senza una ferma risposta. In tutti noi c’è grande preoccupazione per quello che sta accadendo: pochi credevano che Putin potesse arrivare a tanto e ci si chiede se e quando si fermerà.

Nei giorni scorsi abbiamo notato molti distinguo e atteggiamenti di più o meno velata giustificazione del leader russo, ma l’invasione dell’Ucraina dovrebbe aver spazzato via ogni dubbio riguardo l’impossibilità di dialogare con una Russia che ha deciso scientemente di porsi al di fuori delle regole del diritto internazionale. C’è grande preoccupazione per le possibili conseguenze economiche del conflitto e delle sanzioni che potrebbero colpire la Russia, anche e soprattutto per la Lombardia, che ha solide e diffuse relazioni con la Russia stessa. Di fronte a un attacco alla democrazia e alla scelta deliberata della guerra non possiamo però farci frenare da queste preoccupazioni: serve una risposta immediata per difendere la libertà e la pace. La guerra è una sconfitta per tutti.

Nella foto: un momento della manifestazione per l'Ucraina tenutasi ieri a Leco davanti al Palazzo del Comune

Leggi tutto...
Sabato, 26 Febbraio 2022 07:03

Alta adesione allo sciopero Trasporti Locali di venerdì scorso

La FILT CGIL Lecco esprime grande soddisfazione per l’alta adesione registrata tra le lavoratrici e i lavoratori del Trasporto Pubblico Locale nello sciopero di 24 ore indetto per venedi 24 Febbraio. I primi dati evidenziano una partecipazione vicina al 90% per quanto riguarda personale viaggiante, operai e impiegati delle aziende coinvolte (LINEE LECCO, SAC CALOLZIOCORTE, SPREAFICO OGGIONO e ARRIVA ITALIA SRL). Il servizio è stato correttamente garantito nelle fasce orarie previste.

La consistente adesione allo sciopero conferma la volontà di lavoratrici e lavoratori di ottenere il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri-Internavigatori, scaduto ormai da più di quattro anni. Se le associazioni datoriali continueranno a non essere disponibili in tal senso, siamo pronti a proseguire la mobilitazione.

Leggi tutto...
Sabato, 26 Febbraio 2022 06:56

CONFARTIGIANATO RICORDA L'EXPORT LECCHESE IN UCRAINA E RUSSIA

Invasione dell’Ucraina. Confartigianato: si lavori per la pace. I numeri dell’export in Russia

In queste ore il pensiero va prima di tutto alla popolazione ucraina – sono le parole di Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco – Il nostro appello è uno: si lavori per la pace, per salvare vite umane. Siamo di fronte a una inimmaginabile e inaccettabile tragedia umana, che, volenti o nolenti, avrà drammatiche conseguenze sulle nostre vite e sulle nostre imprese. Costo dell’energia, derrate alimentari, blocchi stradali e navali: l’attacco russo provocherà conseguenze pesantissime per l’Italia. Il prezzo del gas e delle materie prime già alle stelle si impenna ancora di più, sale quello del carburante che sta già mettendo in ginocchio la circolazione delle merci con i blocchi degli autotrasportatori di queste settimane. Questo nell’immediato. Ma questa guerra, che ci auguriamo duri il minor tempo possibile, avrà ripercussioni soprattutto sul lungo periodo”.

Nel teatro di guerra – Russia e Ucraina – il complesso delle esportazioni lombarde negli ultimi 12 mesi ammonta a 2.624 milioni di euro (81% verso la Russia) mentre l’import raggiunge i 1.623 milioni di euro determinando un saldo positivo per 991 milioni.

A Lecco l’export nello stesso periodo verso l’Ucraina vale 13 milioni di euro, 51 milioni verso la Russia, l’import dall’Ucraina 5 milioni e dalla Russia 11 milioni.

Le conseguenze del precedente conflitto russo-ucraino di otto anni fa si sono scaricate interamente sulle esportazioni verso la Russia. Tra il 2013 e il 2021, infatti, per la Lombardia – prima regione per ammontare dell’export verso la Russia (2,1 miliardi di euro negli ultimi 12 mesi, pari al 28% del totale Italia) – si rileva un calo accumulato del -30,4%, in linea con quello nazionale ma più ampio di quello registrato dalle altre principali regioni manifatturiere (Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto). Il mercato russo in questi anni è comunque sempre rimasto tra i primi top 20 per ammontare dell’export, perdendo però posizioni e passando dalla 7^ occupata nel 2013 alla 14^ del 2021.

Tra i prodotti più venduti dalle imprese lombarde in Russia, la diminuzione è stata pesantissima per Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (-54,7%), Prodotti alimentari (-49,3%), Mobili (-46,8%), Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-45,8%), Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (-44,1%) e Prodotti tessili (-43,2%).

Tra i prodotti lombardi più apprezzati a Mosca vi sono macchinari e apparecchiature: nel 2021 ne abbiamo esportati per 527 milioni di euro (pari al 33,1% del made in Lombardia in Russia). Seguono i prodotti chimici per 237 milioni di euro (14,8%) e gli articoli di abbigliamento per 182 milioni di euro (11,4%).

I settori con la maggiore concentrazione di micro e piccole imprese – alimentari, moda, mobili, legno, metalli e altra manifattura – vendono in Russia prodotti per 627 milioni di euro negli ultimi 12 mesi, pari al 30% delle nostre esportazioni manifatturiere nel Paese. Nel corso degli anni 2013-2021 il calo cumulato dell’export dei settori di MPI è del -37,8% (>-30,4% del totale manifatturiero).

Tra le province che contribuisco ad oltre l’1% dell’export di MPI verso il mercato di Mosca in cui si rilevano riduzioni, nel corso degli 8 anni in esame, più accentuate, troviamo proprio Lecco (-67,6%). Tra i prodotti realizzati in settori a maggior concentrazione di MPI quelli più richiesti dal mercato russo sono Abbigliamento, Metalli e Mobili; mentre quelli che hanno registrato riduzioni più pesanti tra il 2013 e il 2021 sono Legno (-57,0%), Metalli (-54,7%) e Alimentare (-49,3%).

Trend export manifatturiero e settori di MPI in Russia 2013-2021 per province lombarde
I-III trim. 2021 e I-III trim.  2013, euro, var. % cumulata, euro,
  export manifatturiero rank naz. per contributo export vs Russia % tot. Lomb var.% 2013-2021 export settori MPI inc.% su export manif. % tot. Lomb var.% 2013-2021
Varese 121 16 7,6 -59,7 17 14,0 3,6 -59,5
Como 57 29 3,6 -54,4 32 55,1 6,7 -55,0
Sondrio 6 70 0,4 216,6 1 10,5 0,1 190,0
Milano 689 1 43,3 -23,3 271 39,3 57,4 -13,1
Bergamo 174 9 11,0 -5,4 23 12,9 4,8 -58,5
Brescia 222 6 14,0 -13,8 43 19,3 9,1 -39,5
Pavia 29 46 1,8 -45,2 6 20,5 1,3 -56,6
Cremona 49 34 3,1 -28,8 5 10,6 1,1 -34,4
Mantova 61 24 3,9 -61,3 14 22,5 2,9 -83,0
Lecco 36 42 2,3 -44,4 8 21,6 1,7 -67,6
Lodi 11 62 0,7 21,3 1 7,0 0,2 -76,0
Monza e della Brianza 133 12 8,4 -18,3 52 39,5 11,1 -33,4
Lombardia 1.589 1 100,0 -30,4 471 29,6 100,0 -37,8
inc.% su Totale Italia 28,3       23,8      
Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Istat
Trend export settori di MPI in Russia 2013-2021 in Lombardia
I-III trim. 2021 e I-III trim.  2013, euro, prodotti ordinati per var. % cumulata, euro,  
  export 2021 var.% 2013-2021 % export settori MPI % totale export manifatturiero
Legno 6,4 -57,0 1,4 0,4
Metalli 84,9 -54,7 18,0 5,3
Alimentare 40,1 -49,3 8,5 2,5
Mobili 58,2 -46,8 12,4 3,7
Tessile 26,8 -43,2 5,7 1,7
Altra manifattura 15,5 -36,2 3,3 1,0
Abbigliamento 182,2 -19,3 38,7 11,5
Pelle 56,3 -18,5 12,0 3,5
Export MPI* 471,1 -37,8 100,0 29,6
Totale export Manifatturiero 1589,5 -30,4   100,0
*comprensivo anche dell’ammontare dell’exort di Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Istat
Leggi tutto...
Venerdì, 25 Febbraio 2022 17:28

DA LUNEDI' LA LOMBARDIA TORNA BIANCA

“Da lunedì 28 febbraio la Lombardia torna in zona bianca”. Lo comunica il presidente della Regione LombardiaAttilio Fontana, commentando i dati analizzati dalla Cabina di Regia di Iss e Ministero della Salute, nel consueto monitoraggio settimanale.

Il governatore ha evidenziato come “da due settimane i parametri di riferimento della Lombardia siano in costante miglioramento. Il tasso di occupazione dei ricoveri in terapia intensiva, ad esempio, è sceso a 6,1% e quello dei ricoveri in area medica all’11,4%. Soprattutto la percentuale di positività sui 100.000 abitanti si attesta al 7,5%, sotto la media nazionale che è del 10,3%”.

“Il ritorno in zona bianca da lunedì – conclude Fontana – che, di per sé, non andrà a incidere in maniera determinate sulla quotidianità dei cittadini, conferma però come il senso di responsabilità dei lombardi per quanto riguarda vaccinazioni, applicazione di comportamenti virtuosi e rispetto delle regole sia forte e concreto. A loro, ancora una volta, va il mio ringraziamento”.

Leggi tutto...
Venerdì, 25 Febbraio 2022 15:33

DOMANI A PREMANA OPERAZIONE "FIUMI SICURI"

Sabato 26 febbraio, dalle ore 7.00 alle 13.00, si terrà l'attività esercitativa in materia di prevenzione del rischio idrogeologico denominata "Fiumi sicuri".
L'attività, finanziata tramite bando della Provincia di Lecco, interesserà la canaletta di gronda sopra l'abitato e verrà eseguita manutenzione ordinaria sui reticoli minori "Caprecolo" e "Preda".
Gli interventi verranno eseguiti dalle squadre di Volontari Protezione Civile Premana e Antincendio Boschivo Premana.
Ringraziamo fin da subito i volontari che si fanno carico della sicurezza del nostro nucleo abitato.
Resta comunque forte l'invito affinché ciascuno di noi si impegni a far diventare la cura delle proprietà private boschive e prative, un personale obbligo di "altruismo civico".
 
Leggi tutto...
Venerdì, 25 Febbraio 2022 15:31

IL SALUTO AI LECCHESI DEL PREFETTO DE ROSA

Il Consiglio dei Ministri di ieri mi ha destinato ad un nuovo incarico, quello di Prefetto della Provincia di Ravenna.

Per questo lascerò nei prossimi giorni una città ed una provincia straordinarie come Lecco per una città ed una provincia altrettanto straordinarie come Ravenna.

Mi appresto a concludere dopo 15 mesi un'esperienza in un territorio di cui sono stato un convinto ed appassionato promoter, dove identità comunitaria, disponibilità, capacità di fare squadra, si declinano in atti concreti, quello che ho definito il Modello Lecco, ammirato e analizzato da tanti osservatori.

Onorato di aver lavorato qui a fianco e a supporto dei Sindaci, e lo farò fino all'ultimo giorno, e gratificato dall' affetto che sto ricevendo in queste ore.

Stamattina sarò a Calolziocorte in una scuola con Libera e la Fondazione Comunitaria del Lecchese per parlare del Premio Cereda e di contrasto alla criminalità organizzata.

Lecco per sempre nel cuore.

Castrese De Rosa

Leggi tutto...
Venerdì, 25 Febbraio 2022 09:25

PUTIN, UN UOMO FALSO E INAFFIDABILE

Come tanti osservatori della situazione internazionale  anche io sono abbastanza esterrefatto dalla piega che sta prendendo la nuova guerra in Ucraina.
Un conto infatti è che i Russi volessero riprendersi i territori a loro vicini e a loro favorevoli, cioè le Repubbliche del Donbass e Lugansk, un conto invece mirare direttamente a Kiev e voler mettere in ginocchio tutta l'Ucraina.

Sono evoluzioni abbastanza imprevedibili, che avranno sicuramente conseguenze importanti.
Mi si lasci però sottolineare due aspetti:

1) Personalmente non credo nell'efficacia delle Sanzioni, tantomeno come deterrente. Queste forse andranno a colpire gli interessi economici degli oligarchi vicini a Putin, e di Putin stesso, che qualcuno sospetta di essere "l'uomo più ricco del mondo", che hanno un capitale miliardario, in dollari, presente in varie Banche internazionali.

E' probabile però, che in previsione dell'attacco , tutti costoro abbiano già preso le loro contromisure, per esempio spostare i capitali nelle Banche cinesi o di Hong Kong, non certo in quelle americane !

2) Le sanzioni colpiscono più i paesi che le praticano , come l'Italia, che non la Russia: sia per la nostra nota dipendenza dal Gas russo-Ucraino, sia per i commerci con essa (ad esempio gli oligarchi frequentano molto spesso Via della Spiga a Milano).
Sottolineerei poi un altro fattore importante: il popolo russo è abituato a soffrire, ha uno stile di vita da sempre più basso di quello occidentale. Fino al 1861 era abituato a una condizione di vita praticamente medievale (solo allora fu abolita la "Servitù della Gleba") nel 1922, il passaggio da un sistema privatistico a quello comunista portò a una carestia devastante, con milioni di morti, che avrebbe suscitato sollevazioni e rivolte in qualsiasi altro paese, ma non in Russia. Nella I Guerra Mondiale fu devastato da Hitler: sintomatico tra l'altro che sia Putin che il Presidente Ucraino Zelenskyj si diano oggi entrambi del "Nazista", con il particolare che il secondo è persino Ebreo, e non può certo accettare questo insulto personale !

Il popolo russo è abituato storicamente a soffrire, ripeto : fino al 1989 i negozi erano vuoti e pochissime automobili (Lada o Fiat 124 prodotte a Togliattigrad) viaggiavano per Mosca. La Russia ha un Prodotto Interno Lordo pari o inferiore a quello della Spagna , che ha molto meno estensione e molti meno abitanti. Non saranno le Sanzioni a preoccuparla particolarmente.

3) Le conseguenze più importanti invece riguarderanno proprio Putin: chi mai più oserà incontrarlo o tanto meno stringergli la mano, se mai parteciperà ai prossimi G7 ( o G8) ? L'"operazione simpatia" , iniziata con la celebre intervista (in verità secondo me un po' appiattita) di Oliver Stone nel 2015, rimandata in onda da La7 proprio alla vigilia dell'invasione, è ormai definitivamente archiviata. Putin si è definitivamente rivelato per quello che è, e lo ha chiarito molto bene ieri sera Stefano Massini, a "Piazza Pulita": un autocrate falso e ambiguo (pochi giorni fa aveva detto che stava ritirando le truppe), da non tenere per niente in considerazione per quanto riguarda la veridicità delle sue parole.
Un uomo che incarcera e uccide i suoi oppositori e i giornalisti scomodi, un uomo che aveva già massacrato la Cecenia, che ha osato scatenare una guerra contro ogni diritto diplomatico internazionale: un uomo assolutamente da evitare d'ora in poi, come un appestato.

L'Europa e l'Occidente potranno ristabilire relazioni normali con la Russia solo quando Putin se ne sarà definitivamente andato, e si spera il prima possibile (anche ieri le manifestazioni in Russia contro la guerra sono state diperse con la violenza dalla Polizia).

La sua immagine è ora completamente rovinata, e questo secondo me sarà la conseguenza più importante !

 

Leggi tutto...
Pagina 3 di 17