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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Martedì, 15 Febbraio 2022 08:38

IL CESPUGLIO FUCSIA DEL MIELE

Qui da noi la chiamano “bruuch” che, italianizzando senza scrupoli, suonerebbe come “brugo” che ne rappresenta, in effetti, la denominazione corrente. In realtà l’onnipresente Carl von Linné, meglio noto come Linneo, nel XVIII secolo, decise di indicarla con l’appellativo di Erica. Da noi e in tutta Europa cresce spontaneamente un po’ dovunque e i suoi piccoli fiori rosa - fucsia fanno bella mostra di sé lungo i sentieri montani e nei nostri giardini. Si tratta di un’essenza vegetale che non teme temperature anche molto rigide. Il nome è di origine greca: ne hanno parlato Eschilo e Teocrito che la chiamavano ἐρείκη (eréikē), e i latini erice. Anche se la vulgata sostiene che il nome derivi direttamente dallo scandinavo Erik o Eirikr, italianizzato in Enrico e Enrica.

Ma si tratta di associazione onomastica errata. Esistono circa 800 specie di Erica alcune delle quali (cultivar) producono infiorescenze bianche. Tutte le varietà di Erica sono comunque molto apprezzate dalle api che ne ricavano un ottimo miele monoflorale. All’Erica la farmacopea popolare attribuisce numerose caratteristiche fra cui proprietà diuretiche, antireumatiche, emostatiche. Le tisane di Erica sembra combattano le infezioni delle vie urinarie, la gotta e l’insonnia. Ma datemi retta: utilizzate il bruuch solo a scopi ornamentali.

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Martedì, 15 Febbraio 2022 07:01

ESERCITAZIONI AI PIANI DI BOBBIO

PIANI DI BOBBIO (LC) - Un simulato per esercitarsi ad affrontare contesti che prevedono la movimentazione su ghiaccio e roccia: durante lo scorso fine-settimana, nei pressi di Cima Pesciola (cresta di Ongania), sopra i Piani di Bobbio, diverse Stazioni della XIX Delegazione Lariana del Soccorso alpino hanno partecipato a un momento di formazione e di pratica, dedicato agli interventi in montagna d’inverno. La componente ambientale cambia con il trascorrere delle stagioni ma le varianti possono essere molteplici anche nello stesso periodo, in anni differenti: per esempio, l’inverno del 2022 finora è stato caratterizzato da scarse precipitazioni e da temperature che hanno favorito la formazione di tratti ghiacciati, a diverse quote, e i tecnici devono sempre essere pronti e aggiornati. I partecipanti hanno svolto l’esercitazione in presenza di un istruttore regionale, che verifica e indirizza sulle procedure da eseguire; inoltre, il bel tempo ha favorito lo sviluppo della giornata.

I figuranti, coloro che rappresentano gli infortunati, erano bloccati in un canale; una persona è stata calata alla base, con riprese e ancoraggi, mentre altre squadre operavano in cresta. Quella di febbraio è stata la prima di una serie di giornate riservate all’addestramento e al mantenimento della qualifica di soccorritore del Cnsas. Nelle prossime settimane si terranno altri momenti di formazione ed esercitazione, sulla Segantini e nel Canalone Ovest del Monte Legnone, per aggiornare in particolare nelle tecniche di movimentazione in sicurezza in ambiente innevato e ghiacciato.

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Lunedì, 14 Febbraio 2022 17:04

BALLABIO: IL COMUNE RIORGANIZZA GLI UFFICI

Approvata la riorganizzazione degli Uffici Comunali da parte dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Bussola.
La Giunta ha inteso modellare l’organizzazione interna alla luce delle sfide imposte dal PNRR e dalle intense novità che seguiranno dalla sua esecuzione, disponendo una suddivisione dell’Ufficio Tecnico in due distinte aree: Edilizia Privata ed Edilizia Pubblica.
Soddisfazione viene espressa dal Sindaco Giovanni Bruno Bussola che dichiara «Una mole di lavoro del tutto nuova e straordinaria sta ricadendo sulle Amministrazioni locali per effetto delle azioni previste dal PNRR e del continuo aumento di pratiche di privati che richiedono accesso ai vari bonus fiscali per efficientamento energetico. Abbiamo voluto il riassetto della nostra struttura interna per rispondere nella maniera più efficace possibile alle sfide che caratterizzeranno i prossimi anni, pur nei limiti previsti dalle norme e dalla contabilità».
“L’EGD, European Green Deal declinato a livello nazionale come PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - commenta Tino Cereda Assessore con delega all’Urbanistica, Edilizia Privata, Lavori Pubblici e Ambiente - è pensato per trasformare i problemi ambientali e climatici in opportunità di crescita e innovazione: un’occasione che Ballabio dovrà assolutamente saper cogliere”.
La riorganizzazione sarà efficace a seguito della copertura in organico del posto di Responsabile della nuova Area di Edilizia Pubblica per la quale verrà avviata una procedura ai sensi dell’art. 110 del TUEL nei prossimi giorni.
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Lunedì, 14 Febbraio 2022 16:58

ARRIVA LA NEVE: L'ALLERTA E' IN "GIALLO"

La Sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un’allerta gialla per rischio neve.
Tra il pomeriggio e la serata di oggi, 14 febbraio, sono infatti previste precipitazioni intense in particolare su Fascia Prealpina e Oltrepò pavese. La quota limite delle nevicate è inizialmente prevista attorno agli 800 metri su Alpi e Prealpi, in diminuzione nel corso della notte fino a quote collinari.
Non si esclude la possibilità di deboli precipitazioni a carattere nevoso nel corso della notte anche sulla Pianura occidentale.
Attesi accumuli attorno ai 10 cm fino a 1000 metri di quota.
Su Orobie, Valcamonica e Prealpi Bresciane in particolare le precipitazioni insisteranno più a lungo e localmente saranno possibili accumuli attorno a 20-30 cm a quote a partire da 1000-1200 metri.
Su Oltrepò possibile neve fino a quote di pianura. In serata e fino al mattino di martedì 15 febbraio neve mista o episodi di neve bagnata con accumuli non superiori 5 centimetri sono attesi anche sulle Zone di Pianura Occidentale. Nelle aree urbane, in particolare Milano, gli accumuli potrebbero risultare meno significativi.
 
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Lunedì, 14 Febbraio 2022 16:50

IL PNRR AL CENTRO DI UN INCONTRO TRA CCIAA E PROVINCE DI COMO E LECCO

Camera di Commercio di Como-Lecco, ANCI Lombardia e Amministrazioni provinciali (di Como e di Lecco) hanno organizzato questa mattina a Lariofiere (Erba) un momento di confronto dedicato ai bandi PNNR, nella consapevolezza che il Piano costituisce una occasione irripetibile per lo sviluppo del sistema socio-economico del nostro territorio. 
All’incontro sono stati invitati i Comuni delle due province lariane al fine di mettere a sistema una fattiva collaborazione che possa portare alla concreta attuazione di progettualità particolarmente complesse che, per la loro realizzazione, richiedono alle singole amministrazioni (specialmente le più piccole) significativi sforzi in termini di risorse economiche e professionali. 
In questo contesto si rivela infatti decisivo il gioco di squadra di tutti gli attori del territorio che possono proporre in modo sinergico, ciascuno nel proprio ambito, competenze tecnico-amministrative, interventi formativi, azioni di coordinamento, interlocuzione con le Associazioni di categoria e i partenariati esistenti su numerosi fronti.
 
Con l’entrata in vigore lo scorso 1° gennaio del DL Recovery anche il sistema camerale è stato inserito stabilmente tra i soggetti attuatori del PNRR.”  – commenta Marco Galimberti, Presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco  – “La Camera di Commercio di Como-Lecco è pronta a fare la sua parte, mettendo la propria esperienza e le proprie competenze al servizio del sistema territoriale per aiutarlo a cogliere l’occasione irripetibile del Piano e realizzare le progettualità utili al suo rilancio. Semplificazione, trasformazione digitale ed innovazione, sostenibilità, mercato del lavoro, imprenditorialità, cultura e turismo, internazionalizzazione sono ambiti di intervento sui quali l’Ente camerale ha da sempre focalizzato la sua azione. Contiamo di poter attivare diversi livelli di accompagnamento funzionali allo sviluppo di relazioni e partenariati, all’accesso allo sportello SEAV, al matching con soggetti qualificati, al sostegno diretto ai soggetti che intendano candidare validi progetti. Crediamo fortemente che solo attuando una strategia win-win sia possibile vincere la sfida che ci attende nel prossimo futuro”.
 
All’incontro ha preso parte anche Alessandro Fermi, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, che ha ricordato come “con Anci abbiamo fatto un grande lavoro preparatorio in tema di PNRR, perché è un’occasione irripetibile se riusciamo a declinarla in modo utile”, evidenziando come “la vera sfida inizia adesso, nella fase 2, che avrà successo o insuccesso nella misura in cui i partner potranno mettersi insieme in una logica di leale collaborazione”. Fermi ha quindi sottolineato che “tra le varie missioni che il PNRR contempla, alcune sono semplici, ma vi sono alcune sfide che vanno oltre e che necessitano di un forte impegno”, pertanto “sarà importante creare una task force per aiutare i Comuni”.
 
Sulle opportunità e le criticità del PNRR sono intervenuti i Presidenti delle Province di Como e Lecco.
Per Fiorenzo Bongiasca, Presidente della Provincia di Como “il PNRR rappresenta un’occasione unica per il nostro territorio”, ma “il rischio è quello di non utilizzare bene, o peggio non utilizzare, le risorse. È quindi necessario sostenere i Comuni e i soggetti che, per mancanza di risorse, non riescono ad accedere ai bandi”. Alessandra Hofmann, Presidente della Provincia di Lecco ha rimarcato che esistono “criticità sul personale e il timore di non riuscire a partecipare ai bandi, pertanto dobbiamo cercare strumenti che ci possano unire e dare supporto. Grazie quindi a voi amministratori locali, perché il metterci insieme è fondamentale per aiutare il nostro territorio”.
 
Dopo i saluti istituzionali ha preso la parola Mauro Guerra, Presidente di Anci Lombardia, che ha ricordato come “abbiamo davanti una grande occasione e dovremo evitare di restare delusi se non realizzeremo tutto. Ma non c’è solo il PNRR, bensì anche la programmazione europea 21/27 e i fondi messi a disposizione dalla Legge di bilancio. Di fronte a una congiunzione astrale simile è fondamentale che le politiche pubbliche vengano coordinate e che si cerchi di costruire un sistema affinché l’atterraggio delle risorse e dei progetti sui territori sia il più unitario possibile”.
Per Guerra “siamo tutti presi dall’ansia, perché ci sono tempi molto stretti e scanditi, ma ci sono anche le condizioni affinché si possano spendere le risorse e programmare i prossimi due o tre anni. Da questo punto di vista, come Anci Lombardia, stiamo insistendo perché in questa fase si utilizzino le diverse graduatorie aperte in questi anni e che, dopo una valutazione sulla loro coerenza, possano essere utili”.
Il Presidente di Anci Lombardia ha sottolineato come sia “necessario mettere in campo strumenti di semplificazione che dovrebbero valere sia per gli appalti del PNRR che per gli altri progetti, come la programmazione europea o i finanziamenti messi a disposizione dalla Legge di bilancio”. In questo modo, per Guerra, si apre l’occasione per “far crescere la nostra capacity building, per cogliere le occasioni del PNRR non solo per costruire qualcosa ma per innovare e irrobustire la capacità programmatoria dei Comuni. Sul tema personale abbiamo misure e strumenti nuovi e come Anci abbiamo messo in campo nuove iniziative di assistenza”.
Concludendo, il Presidente di Anci Lombardia, ha ricordato come “importanti sono le alleanze sul territorio, perché queste dipendono da noi e dobbiamo integrarle sempre più con i percorsi del PNRR e degli investimenti che abbiamo davanti”.
 
Anche Federica Bernardi, Vicepresidente di Anci Lombardia, ha evidenziato l’utilità della collaborazione tra Enti, poiché, dopo aver “compreso che il tema è concreto e l’invito alla concretezza è quello più importante che emerge dagli amministratori locali” ha ricordato come “sono molti gli sforzi che Anci fa per venire incontro agli Enti associati e l’iniziativa di oggi può dare il via a nuove sinergie per mettere in campo un ulteriore strumento per aiutare i Comuni”.
 
L’evento è proseguito con l’intervento di Adelaide Mozzi, Consigliere per la governance economica presso la Rappresentanza della Commissione europea a Roma, che ha evidenziato come nell’attuazione del PNRR il “ruolo degli enti locali sarà fondamentale, perché saranno protagonisti nell’implementazione di azioni che porteranno benefici nella loro ricaduta territoriale, quindi ci si deve far trovare pronti per capire quali sono i progetti che possono essere presentati”.
 
Egidio Longoni, Vicesegretario generale ANCI Lombardia, ha considerato come l’Associazione “sta mettendo in campo dei centri di competenza per riuscire a essere di supporto ai Comuni”, ed evidenziando che “il supporto avviene attraverso servizi informativi e formativi, strumenti e progetti”, al fine di evitare il “rischio di essere travolti dalle risorse senza saperle opportunamente gestire”.
 
Per Maurizio Ballabio, Presidente Dipartimento Commercio – Attività Produttive – Lavoro – Smart City-Land, di Anci Lombardia, “la transizione digitale riserva risorse importantissime” e in questo contesto “il SUAP è uno strumento fondamentale allo sviluppo economico della nostra regione, dobbiamo pertanto osservare e comprendere come lavorare al suo sviluppo”, lavorando anche “a una struttura che faccia anche consulenza alle imprese”.
 
Ha concluso la carrellata degli interventi Maurizio Cabras, Coordinatore del Dipartimento Territorio - Urbanistica - Lavori Pubblici - Edilizia – Patrimonio, di Anci Lombardia, illustrando quanto è stato fatto dall’Associazione in merito al Bando sui Borghi storici PNRR e i Centri di Competenza di Anci Lombardia.
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Lunedì, 14 Febbraio 2022 14:36

L'ABBANDONO DI MARINELLA

Dispiace veramente l'abbandono di Marinella Maldini dalla Segreteria provinciale del PD lecchese, che purtroppo dimostra ancora una volta che i problemi famigliari (una grave malattia che ha colpito suo marito) si scaricano più facilmente sulle donne che non sugli uomini. Una signora educata, gentile e perbene, come raramente se ne trovano in politica : Marinella, andata in pensione dopo aver lavorato per molti anni nella Segreteria scolastica della Scuola Media di Casatenovo, ha guidato il PD lecchese dalla sua elezione avvenuta con le Primarie del 2018 , subito dopo le elezioni politiche andate non tanto bene per il PD, e poco dopo la fuoriuscita di Bersani, D'Alema e della componente più a sinistra, succedendo a Fausto Crimella, e guidando il Partito in anni piuttosto travagliati. Dalla scelta di spostare la sede da una zona disagiata all' attuale/vecchia sede in Corso carlo Alberto (era la sede del PDS, già di proprietà del Partito).

Ma soprattutto a livello politico ha affrontato la per anni annunciatissima scissione dei "renziani", che ha avuto un qualche successo solo a Valmadrera e in qualche paese della Brianza, ma in generale si è rivelata un fallimento rispetto alle aspettative dei promotori, in particolare del Sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi, che è riuscito soltanto nella bella impresa di far perdere le Elezioni provinciali al Centrosinistra nel Gennaio di quest'anno.

Proprio il Rusconi a dire il vero era stato il primo a caldeggiare l'elezione di Marinella: che però aveva affrontato con abilità anche le ultime elezioni cittadine, vinte nel 2020 dal centrosinistra per una manciata di voti.

Insomma, un bilancio politicamente positivo, e un affetto guadagnato che tutti i Segretari di Circolo del PD in queste ore le stanno testimoniando:" Penso che Marinella abbia guidato il nostro partito con equilibrio e passione in una fase molto complicata, avendo sempre grande attenzione per i nostri circoli e le nostre realtà territoriali, che sono l'ossatura del PD. A lei va il mio ringraziamento più sincero e grande per tutto il lavoro svolto in questi anni. Sono sicuro che, anche da semplice iscritta, il suo impegno per il PD non verrà mai meno!" scrive  Michele Castelnovo:"Non la ringrazierò mai abbastanza per avermi dato fiducia chiamandomi a fare parte della sua segreteria dal 2018, quando avevo appena 26 anni, fino a oggi, prima come responsabile comunicazione e poi come responsabile organizzazione provinciale".
Altri ringraziamenti e auguri dai Segretari di Circolo di Bellano (Andrea Nogara) , di Missaglia (Sergio Brambilla), di Casatenovo (Andrea Pirovano), e molti altri: tutti sottolineano la sua disponibilità e la sua attenzione anche ai problemi locali. Non sarà facile sostituirla !

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Lunedì, 14 Febbraio 2022 14:08

Marinella Maldini si dimette dalla Segreteria del PD provinciale

Alle Democratiche e ai Democratici del PD Lecco

Carissime iscritte, Carissimi iscritti,

mi rivolgo a voi, comunità del Partito Democratico provinciale lecchese, a voi che siete e siete stati il riferimento costante del mio operato come Segretaria provinciale, a quanti di voi operano attivamente negli organismi del nostro Partito, a quanti lo mantengono vivo e ancorato alla società con varie forme di partecipazione e di collaborazione. Non è semplice per me affrontare questo momento e credo che il modo migliore sia quello di parlarvi, ancora una volta, con chiarezza e sincerità.

Oggi, lunedì 14 febbraio 2022, presenterò al Presidente Stefano Citterio le mie dimissioni dall’incarico di Segretaria provinciale.

Sono dimissioni irrevocabili perché motivate da una grave situazione familiare che non mi permette più di svolgere questo incarico con la serenità e la dedizione necessarie. E’ una decisione meditata, sofferta e per me dolorosa.

E’ necessario che il Partito provinciale abbia un/a Segretario/a che possa ricoprire questo delicato e non semplice ruolo con attenzione, tranquillità e disponibilità di tempo che io, in questo periodo, non ho più.

In questi tre anni di mandato mi sono adoperata per mantenere unito il nostro Partito, per aumentare il senso di comunità, per favorire la partecipazione alla vita dei circoli e agli altri organismi del Partito con un approccio basato sulla più ampia condivisione: non è stato tralasciato alcuno sforzo per migliorare la collaborazione, l’attività politica, e la gestione amministrativa e contabile della nostra Federazione provinciale.

Sono stati tre anni molto intensi a seguito dei quali, nonostante le difficoltà che tutti abbiamo incontrato, possiamo con soddisfazione guardare al futuro con fiducia: la situazione amministrativa e gestionale della nostra Federazione è in ordine, insieme abbiamo lavorato per rivitalizzare i circoli con percorsi partecipativi e abbiamo approvato il nuovo regolamento provinciale per renderlo più attuale e adeguato a supportare l’attività politica, abbiamo ricostruito la rete degli amministratori locali anche attraverso l’avvio del forum a cui molti Sindaci, assessori e consiglieri di area PD del territorio partecipano attivamente. Grazie anche all’impulso del livello nazionale, abbiamo riportato al centro della nostra azione politica alcuni temi che ritengo prioritari per un Partito riformista e progressista, come la parità di genere, i bisogni delle nuove generazioni, l’istruzione, l’ambiente, la lotta alle disuguaglianze, il welfare e la salute, sui quali abbiamo riattivato percorsi di formazione e iniziative culturali.

Purtroppo non abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati: le elezioni amministrative hanno sì segnato vittorie importanti, tra cui la Città di Lecco oltre a diverse amministrazioni locali più piccole in tutta la provincia, ma anche sconfitte che hanno lasciato molta amarezza, su tutte le ultime elezioni provinciali.

Voglio ringraziare tutti voi: in questi anni ho imparato molto, ho conosciuto persone di valore e di sincera fede politica.

In particolare ringrazio i Tesorieri, Giorgio Biella ed Enrico Valtolina, tutti i componenti delle Segreterie che mi hanno accompagnato nel cammino, i Giovani Democratici per la passione, le iniziative, la generosità, e la Conferenza Donne Democratiche, per il lavoro intenso e proficuo.

Un sincero grazie a Enrica, che sempre è stata attiva, disponibile, collaborativa, attenta e propositiva.

Ringrazio tutti i Segretari di Circolo e di Circondario, i nostri rappresentanti istituzionali a tutti i livelli, il Presidente Stefano Citterio e tutto l’ufficio di presidenza, il Collegio dei Garanti provinciale, tutti i componenti della direzione provinciale ed i referenti delle deleghe tematiche che hanno lavorato in questi anni su trasporti, salute, cultura, feste de l’Unità, ambiente, formazione, agorà democratiche e molto altro.

Grazie infine a quanti si sono adoperati per sistemare ed allestire la nostra nuova e bellissima sede.

Mi auguro che il terribile periodo dovuto alla pandemia, che ha lasciato tracce di dolore e d’incertezza, sia davvero al termine. La nostra attività politica ha subito rallentamenti e non abbiamo potuto realizzare diversi eventi, incontri e feste a causa delle giuste e necessarie misure di contrasto al virus. Possiamo ora guardare al futuro con maggior serenità grazie ai vaccini, e possiamo, con ogni cautela, cominciare a ricostruire e rinsaldare molti legami che il distanziamento sociale ha sfilacciato. Con questa speranza, chiedo a voi tutti di continuare ad essere parte attiva nel nostro Partito: io continuerò ad esserlo da semplice iscritta.

Auguro il meglio ad ognuno di voi. Con affetto

Marinella

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Domenica, 13 Febbraio 2022 21:46

Lecco ancora sugli scudi, battuto il Fiorenzuola per 3 a 1

in Sport

Calcio Lecco – Fiorenzuola: 3 - 1

 

Lecco (4-4-2): Pissardo; Celjak, Marzorati, Battistini, Enrici (dal 1′ s.t. Capoferri); Giudici (dal 39′ s.t. Nesta), Kraja (dal 28′ s.t. Lora), Masini, Buso (dall’11’ s.t. Vasic); Nepi, Ganz (dal 39′ s.t. Petrovic) (Libertazzi, Ciancio, Lakti, Merli Sala, Paltrinieri, Sberna, Italeng). All. De Paola.

Fiorenzuola (4-3-3): Battaiola; Fracassini (dal 1′ s.t. Danovaro), Ferri, Varoli, Di Marco; Piccinini (dal 19′ s.t. Currarino; dal 28′ s.t. Arrondini), Fiorini (dal 19′ s.t. Nelli), Stronati; Mamona, Mastroianni, Sartore (dal 1′ s.t. Zunno) (Burigana, Potop, Bruschi, Oneto, Giani, Cavalli, Guglieri). All. Tabbiani.

Marcatori: Stronati al 10′ p.t.; Ganz (L) al 21′ p.t., Buso (L) al 41′ p.t.; Lora (L) al 44′ s.t.

Note: spettatori 723; ammoniti Buso, Giudici, Marzorati, Nelli. Angoli 8-4.

Arbitro: Mastrodomenico di Matera; ass. Giuseppe Luca Lisi di Firenze, Carmine De Vito di Napoli; IV uomo: Mucciniato di Pordenone.

Lecco: oggi, al Rigamonti Ceppi, ancora una brillante vittoria del Lecco, quarto risultato utile consecutivo, grazie al 3 a 1 , maturato con il Fiorenzuola, anche se i Blucelesti non hanno sciorinato una brillantissima prestazione, complice alcune distrazioni difensive.

La prima conclusione è del Lecco che al 1’ con Giudici che va alla conclusione di sinistra, tiro alto. Al 5′ Marzorati perde palla a favore di Mamona che lo salta, entra in area e di sinistro calcia di sinistro da posizione favorevole, la sfera contamente esce a lato. Al 9’ la difesa del Lecco si addormenta sul cross dalla trequarti sinistra di Dimarco, Mastroianni, sul quale nessuno dei centrali interviene, prova a battere a rete, i Blucelesti respingono la conclusione a favore di Stronati che, dal limite dell’area, batte Pissardo.

Il Lecco sembra subire il contraccolpo, ma 20′ Giudice calcia forte una punizione, la palla batte per terra e Battaiola è incerto, respingendo la palla a pochi metri, il più lesto ad arrivarci e il solito Ganz che di precisione insacca. Quinto gol nelle ultime quattro partite. Al 30’ è ancora Giudici a battere la punizione, palla centrale e Battaiola vola a respingere in pugno in angolo. I Blucelesti insistono al 35’ ed il protagonisti è ancora Giudici che dalla propria difesa parte palla al piede per 70 metri, cross per Ganz che va ancora la rete, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Il Lecco ci crede, ed al è Buso ha fare un gran gol spettacolare. Parte dalla sinistra fa il tunnel a Fracassini, entra in area e di interno destro manda la palla all’incrocio alla sinistra di Battaiola.

Ad inizio ripresa Mister De Paola “punisce” Enrici forse colpevole di una prestazione poco brillante e lo sostituisce con Capoferri a sinistra per cercare di contrastare lo scatenato Mamona. Subito Fiorenzuola con una punizione di Fiorini che dalla sinistra serve Ferri che mette in mezzo, la difesa del Lecco respinge e sulla palla arriva Mamona che, libero, calcia, ma la difesa del Lecco fa muro e ribatte. Da quel momento la partita perde di ritmo e il gioco diventa confuso da entrambe le parti. Si riaccende per un attimo quando Mastroianni prova una difficile rovesciata al limite dell’area piccola in mischia, palla fuori.

Al 68′ grande occasione per il Fiorenzuola con Dimarco che crossa da sinistra, sulla palla si avventa Stronati di testa e Pissardo risponde con un gran colpo di reni. Il Lecco risponde con Giudici che da destra entra in area e calcia bene in diagonale, fuori di poco. Si arriva all’88’ quando il Lecco costruisce una bella azione da manuale del calcio imbastita dai giocatori subentrati. Lora batte la punizione servendo Nesta si destreggia bene sulla destra servendo Petrovic che si smarca e va sul fondo, mette dentro una palla pericolosa; sulla ribattuta il prima ad arrivare è Lora che d’interno destro trova il rasoterra vincente per il 3-1 finale.

Anche se la prestazione non è stata delle più fluide e brillante il Lecco ha vinto meritatamente contro il Fiorenzuola, scalando preziose posizioni in classifica che ora è divisa in tre tronconi. Il primo vede le quattro squadre di testa, poi ci sono 5 squadre, fra cui il Lecco chiuse in 2 punti e poi il resto della truppa.

Ora il campionato si fa serrato in quanto il Lecco scenderà in campo già martedì 16 febbraio alle 18, in trasferta contro la seconda in classifica e cioè il Padova.

(foto Matteo Bonacina)

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Domenica, 13 Febbraio 2022 20:43

LA NEVE DI SAN VALENTINO

E' da una settimana che non si parla d'altro. 

Da quando timidamente i siti delle previsioni del tempo hanno lasciato intravvedere una minima possibilità di precipitazioni, tutti (o quasi) abbiamo iniziato a monitorare l'evoluzione del meteo per capire se davvero quella di domani, San Valentino, oltre ad essere la festa degli innamorati (che per fortuna ci sono ancora!) sarà anche la festa della neve che non abbiamo avuto in regalo dal noto mercante Sant'Antonio (che ancora non ho capito come possa gestire la neve essendo egiziano).

Ora non è il caso di entusiasmarsi troppo perchè secondo il Vangelo delle previsioni, ossia il Meteosvizzera, la finestra del maltempo si aprirà domani nel primo pomeriggio per chiudersi nella notte su martedì. Poche ore, dunque.

Ma, ci chiediamo tutti, nevicherà? E quanto nevicherà? 

Secondo loro (gli evangelisti di Locarno Monti) entro mezzanotte 5-15 cm circa sopra i 1.000 metri e nel Sottoceneri "localmente fino a 20 cm", poi dovrebbe continuare a scendere sin verso le tre di notte.

Martedì, una volta cessate le precipitazioni, tornerà il sole e l'alta pressione nel giro di un paio di giorni riprenderà ad essere una costante sino almeno a fine mese con "temperature superiori alla norma stagionale".

Più della neve, però, è ormai chiaro a tutti che serva acqua, che della neve è un derivato, d'accordo, ma potrebbe anche piovere e basta.

La situazione è veramente al limite tanto che si parla di rifugisti che stanno pensando a tener chiuso proprio per mancanza d'acqua; le piste di Bobbio sino ad ora hanno tenuto grazie all'innevamento artificiale, ma sezna H2O diventa difficile, soprattutto se poi le temperature sono quelle di marzo.

Venti, trenta centimetri potranno aiutare? Certo, tra il niente e il piuttosto sempre meglio il piuttosto, ma alla fine siamo sempre lì, martedì splenderà il sole e torneremo a sperare in qualche indizio su 3b Meteo e i suoi fratelli. 

Pensate che nei primi due mesi del 2021 Meteobarzio calcolò 217 mm di pioggia. Oggi siamo a 13,7, un niente molto preoccupante che con ogni probabilità le precipitazioni previste per domani faranno aumentare di molto poco.

L'altra faccia della medaglia è la consapevolezza che poi, in un modo o nell'altro, la Natura le cose le rimette a posto. C'è da augurarsi che lo faccia con la dovuta gentilezza.

Intanto cercate di essere prudenti se dovrete stare sulle strade con la neve e se siete innamorati non dimenticatevi della vostra lei o del vostro lui, perchè domani, nevichi o non nevichi, è San Valentino.

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Domenica, 13 Febbraio 2022 07:23

LA CRISI UCRAINA COME CUBA

La crisi internazionale dovuta alla mobilitazione russa ai confini dell'Ucraina a me ricorda molto la cosiddetta "crisi di Cuba", che nel 1961 portò anche allora al forte rischio di scatenare la Terza Guerra Mondiale.
Cosa successe nel 1961 ? A Cuba Fidel Castro aveva appena concluso vittoriosamente la sua "Revolucion", scacciando il dittatore corrotto e filo-americano Fulgencio Batista. Il nuovo regime comunista imposto dal "Lider Maximo" aveva bisogno di alleati, visto che fin dal primo momento gli Stati Uniti cercarono di strangolare il nuovo pericoloso vicino sia con l'embargo economico sia con tentativi (a dire il vero un po' maldestri) della CIA di assassinare lo scomodo "barbudo".

L'alleato non poteva che essere l'Unione Sovietica, sede e faro della Terza Internazionale Comunista. Nel pieno quindi della cosiddetta "Guerra Fredda", Fidel Castro non si limitò a proporre all'URSS una forte vicinanza politica ed economica (pur con i limiti già allora presenti nell'economia reale sovietica) ma propose a Nikita Kruscev, Primo Ministro e Presidente del Soviet Supremo (il Parlamento Russo) di utilizzare Cuba per piazzarvi missili nucleari e postazioni militari sovietiche.

L'Alt dell'America fu immediato. Il Presidente Statunitense John Kennedy, Democratico, avvisò Kruscev che l'America si sarebbe opposta a qualsiasi costo all'installazione di missili sovietici così vicini al territorio Americano, anche a costo di iniziare una nuova guerra. Kruscev tentennò per qualche giorno (gli storici affermano che il mondo fu allora vicinissimo alla catastrofe, i missili sovietici erano già in viaggio per Cuba) ma poi alla fine si decise per la cosa giusta, e i missili russi fecero marcia indietro.

Il concetto della "Guerra Fredda" infatti si basava (e si basa ancora) su problemi di tempo. Se gli USA ad esempio avessero deciso di lanciare dei missili nuclari su Mosca, e di distruggerla completamente come Hiroshima nel 1945, l'URSS avrebbe dovuto avere qualche minuto di tempo per decidere la contromossa e di lanciare i suoi missili su New York (e di distruggere anche quella). O viceversa.

E' per questo che il Presidente Americano, da sempre, non si separa mai dalla famosa "valigetta": in essa sono contenuti codici segreti per il lancio dei missili nucleari. L'operazione però deve essere decisa nell'arco di pochissimi minuti (o di secondi), cioè quelli che servono ai missili per raggiungere il territorio "nemico" e distruggerlo.

In pochi minuti (o secondi) il Presidente Americano, o Russo, deve quindi decidere, magari in piena notte, appena svegliato dal sonno, se controbattere alla disastrosa offensiva nemica rilanciando i propri missili verso l'Olocausto nucleare: e naturalmente tutti speriamo che ciò non possa mai accadere !

Però più le basi sono vicine, meno tempo ( e secondi) il Presidente e i suoi Generali hanno per decidere la contromossa. Cuba era troppo vicina al territorio americano: i missili vi sarebbero arrivati in pochissimi minuti. L'Ucraina, che tra l'altro fino al 1991 faceva parte dell'Unione Sovietica, ed è da sempre la porta della Russia, scavalcata in un batter d'occhio dai mezzi corazzati Tedeschi nel 1941, lo stesso.

Mettere i missili NATO in Ucraina vuol dire metterli alle porte di Mosca. E' questo che Putin chiede da anni agli Stati Uniti: "Avete già nella NATO la Polonia, e persino la Lituania e l'Estonia: almeno l'Ucraina no" !

Ultima nota: sarebbe importante che l'Europa facesse sentire la sua voce. Siamo noi quelli che abbiamo più da rimetterci in caso di guerra, a partire dal taglio delle forniture di energia, già oggi carissima. Gli equilibri nati dalla Seconda Guerra Mondiale sarebbe forse il caso di rimetterli in discussione: sono passati molti anni dal 1945, e sono successe molte cose, a partire dalla scomparsa dell'URSS, oltre all'affacciarsi di una nuova potenza mondiale come la Cina.
Forse sarebbe il caso di ripensarci, proprio come fece Breznev nel 1961.

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