ARRIVA LA NEVE: L'ALLERTA E' IN "GIALLO"

IL PNRR AL CENTRO DI UN INCONTRO TRA CCIAA E PROVINCE DI COMO E LECCO
L'ABBANDONO DI MARINELLA
Dispiace veramente l'abbandono di Marinella Maldini dalla Segreteria provinciale del PD lecchese, che purtroppo dimostra ancora una volta che i problemi famigliari (una grave malattia che ha colpito suo marito) si scaricano più facilmente sulle donne che non sugli uomini. Una signora educata, gentile e perbene, come raramente se ne trovano in politica : Marinella, andata in pensione dopo aver lavorato per molti anni nella Segreteria scolastica della Scuola Media di Casatenovo, ha guidato il PD lecchese dalla sua elezione avvenuta con le Primarie del 2018 , subito dopo le elezioni politiche andate non tanto bene per il PD, e poco dopo la fuoriuscita di Bersani, D'Alema e della componente più a sinistra, succedendo a Fausto Crimella, e guidando il Partito in anni piuttosto travagliati. Dalla scelta di spostare la sede da una zona disagiata all' attuale/vecchia sede in Corso carlo Alberto (era la sede del PDS, già di proprietà del Partito).
Ma soprattutto a livello politico ha affrontato la per anni annunciatissima scissione dei "renziani", che ha avuto un qualche successo solo a Valmadrera e in qualche paese della Brianza, ma in generale si è rivelata un fallimento rispetto alle aspettative dei promotori, in particolare del Sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi, che è riuscito soltanto nella bella impresa di far perdere le Elezioni provinciali al Centrosinistra nel Gennaio di quest'anno.
Proprio il Rusconi a dire il vero era stato il primo a caldeggiare l'elezione di Marinella: che però aveva affrontato con abilità anche le ultime elezioni cittadine, vinte nel 2020 dal centrosinistra per una manciata di voti.
Insomma, un bilancio politicamente positivo, e un affetto guadagnato che tutti i Segretari di Circolo del PD in queste ore le stanno testimoniando:" Penso che Marinella abbia guidato il nostro partito con equilibrio e passione in una fase molto complicata, avendo sempre grande attenzione per i nostri circoli e le nostre realtà territoriali, che sono l'ossatura del PD. A lei va il mio ringraziamento più sincero e grande per tutto il lavoro svolto in questi anni. Sono sicuro che, anche da semplice iscritta, il suo impegno per il PD non verrà mai meno!" scrive Michele Castelnovo:"Non la ringrazierò mai abbastanza per avermi dato fiducia chiamandomi a fare parte della sua segreteria dal 2018, quando avevo appena 26 anni, fino a oggi, prima come responsabile comunicazione e poi come responsabile organizzazione provinciale".
Altri ringraziamenti e auguri dai Segretari di Circolo di Bellano (Andrea Nogara) , di Missaglia (Sergio Brambilla), di Casatenovo (Andrea Pirovano), e molti altri: tutti sottolineano la sua disponibilità e la sua attenzione anche ai problemi locali. Non sarà facile sostituirla !
Marinella Maldini si dimette dalla Segreteria del PD provinciale
Alle Democratiche e ai Democratici del PD Lecco
Carissime iscritte, Carissimi iscritti,
mi rivolgo a voi, comunità del Partito Democratico provinciale lecchese, a voi che siete e siete stati il riferimento costante del mio operato come Segretaria provinciale, a quanti di voi operano attivamente negli organismi del nostro Partito, a quanti lo mantengono vivo e ancorato alla società con varie forme di partecipazione e di collaborazione. Non è semplice per me affrontare questo momento e credo che il modo migliore sia quello di parlarvi, ancora una volta, con chiarezza e sincerità.
Oggi, lunedì 14 febbraio 2022, presenterò al Presidente Stefano Citterio le mie dimissioni dall’incarico di Segretaria provinciale.
Sono dimissioni irrevocabili perché motivate da una grave situazione familiare che non mi permette più di svolgere questo incarico con la serenità e la dedizione necessarie. E’ una decisione meditata, sofferta e per me dolorosa.
E’ necessario che il Partito provinciale abbia un/a Segretario/a che possa ricoprire questo delicato e non semplice ruolo con attenzione, tranquillità e disponibilità di tempo che io, in questo periodo, non ho più.
In questi tre anni di mandato mi sono adoperata per mantenere unito il nostro Partito, per aumentare il senso di comunità, per favorire la partecipazione alla vita dei circoli e agli altri organismi del Partito con un approccio basato sulla più ampia condivisione: non è stato tralasciato alcuno sforzo per migliorare la collaborazione, l’attività politica, e la gestione amministrativa e contabile della nostra Federazione provinciale.
Sono stati tre anni molto intensi a seguito dei quali, nonostante le difficoltà che tutti abbiamo incontrato, possiamo con soddisfazione guardare al futuro con fiducia: la situazione amministrativa e gestionale della nostra Federazione è in ordine, insieme abbiamo lavorato per rivitalizzare i circoli con percorsi partecipativi e abbiamo approvato il nuovo regolamento provinciale per renderlo più attuale e adeguato a supportare l’attività politica, abbiamo ricostruito la rete degli amministratori locali anche attraverso l’avvio del forum a cui molti Sindaci, assessori e consiglieri di area PD del territorio partecipano attivamente. Grazie anche all’impulso del livello nazionale, abbiamo riportato al centro della nostra azione politica alcuni temi che ritengo prioritari per un Partito riformista e progressista, come la parità di genere, i bisogni delle nuove generazioni, l’istruzione, l’ambiente, la lotta alle disuguaglianze, il welfare e la salute, sui quali abbiamo riattivato percorsi di formazione e iniziative culturali.
Purtroppo non abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati: le elezioni amministrative hanno sì segnato vittorie importanti, tra cui la Città di Lecco oltre a diverse amministrazioni locali più piccole in tutta la provincia, ma anche sconfitte che hanno lasciato molta amarezza, su tutte le ultime elezioni provinciali.
Voglio ringraziare tutti voi: in questi anni ho imparato molto, ho conosciuto persone di valore e di sincera fede politica.
In particolare ringrazio i Tesorieri, Giorgio Biella ed Enrico Valtolina, tutti i componenti delle Segreterie che mi hanno accompagnato nel cammino, i Giovani Democratici per la passione, le iniziative, la generosità, e la Conferenza Donne Democratiche, per il lavoro intenso e proficuo.
Un sincero grazie a Enrica, che sempre è stata attiva, disponibile, collaborativa, attenta e propositiva.
Ringrazio tutti i Segretari di Circolo e di Circondario, i nostri rappresentanti istituzionali a tutti i livelli, il Presidente Stefano Citterio e tutto l’ufficio di presidenza, il Collegio dei Garanti provinciale, tutti i componenti della direzione provinciale ed i referenti delle deleghe tematiche che hanno lavorato in questi anni su trasporti, salute, cultura, feste de l’Unità, ambiente, formazione, agorà democratiche e molto altro.
Grazie infine a quanti si sono adoperati per sistemare ed allestire la nostra nuova e bellissima sede.
Mi auguro che il terribile periodo dovuto alla pandemia, che ha lasciato tracce di dolore e d’incertezza, sia davvero al termine. La nostra attività politica ha subito rallentamenti e non abbiamo potuto realizzare diversi eventi, incontri e feste a causa delle giuste e necessarie misure di contrasto al virus. Possiamo ora guardare al futuro con maggior serenità grazie ai vaccini, e possiamo, con ogni cautela, cominciare a ricostruire e rinsaldare molti legami che il distanziamento sociale ha sfilacciato. Con questa speranza, chiedo a voi tutti di continuare ad essere parte attiva nel nostro Partito: io continuerò ad esserlo da semplice iscritta.
Auguro il meglio ad ognuno di voi. Con affetto
Marinella
Lecco ancora sugli scudi, battuto il Fiorenzuola per 3 a 1
Calcio Lecco – Fiorenzuola: 3 - 1
Lecco (4-4-2): Pissardo; Celjak, Marzorati, Battistini, Enrici (dal 1′ s.t. Capoferri); Giudici (dal 39′ s.t. Nesta), Kraja (dal 28′ s.t. Lora), Masini, Buso (dall’11’ s.t. Vasic); Nepi, Ganz (dal 39′ s.t. Petrovic) (Libertazzi, Ciancio, Lakti, Merli Sala, Paltrinieri, Sberna, Italeng). All. De Paola.
Fiorenzuola (4-3-3): Battaiola; Fracassini (dal 1′ s.t. Danovaro), Ferri, Varoli, Di Marco; Piccinini (dal 19′ s.t. Currarino; dal 28′ s.t. Arrondini), Fiorini (dal 19′ s.t. Nelli), Stronati; Mamona, Mastroianni, Sartore (dal 1′ s.t. Zunno) (Burigana, Potop, Bruschi, Oneto, Giani, Cavalli, Guglieri). All. Tabbiani.
Marcatori: Stronati al 10′ p.t.; Ganz (L) al 21′ p.t., Buso (L) al 41′ p.t.; Lora (L) al 44′ s.t.
Note: spettatori 723; ammoniti Buso, Giudici, Marzorati, Nelli. Angoli 8-4.
Arbitro: Mastrodomenico di Matera; ass. Giuseppe Luca Lisi di Firenze, Carmine De Vito di Napoli; IV uomo: Mucciniato di Pordenone.
Lecco: oggi, al Rigamonti Ceppi, ancora una brillante vittoria del Lecco, quarto risultato utile consecutivo, grazie al 3 a 1 , maturato con il Fiorenzuola, anche se i Blucelesti non hanno sciorinato una brillantissima prestazione, complice alcune distrazioni difensive.
La prima conclusione è del Lecco che al 1’ con Giudici che va alla conclusione di sinistra, tiro alto. Al 5′ Marzorati perde palla a favore di Mamona che lo salta, entra in area e di sinistro calcia di sinistro da posizione favorevole, la sfera contamente esce a lato. Al 9’ la difesa del Lecco si addormenta sul cross dalla trequarti sinistra di Dimarco, Mastroianni, sul quale nessuno dei centrali interviene, prova a battere a rete, i Blucelesti respingono la conclusione a favore di Stronati che, dal limite dell’area, batte Pissardo.
Il Lecco sembra subire il contraccolpo, ma 20′ Giudice calcia forte una punizione, la palla batte per terra e Battaiola è incerto, respingendo la palla a pochi metri, il più lesto ad arrivarci e il solito Ganz che di precisione insacca. Quinto gol nelle ultime quattro partite. Al 30’ è ancora Giudici a battere la punizione, palla centrale e Battaiola vola a respingere in pugno in angolo. I Blucelesti insistono al 35’ ed il protagonisti è ancora Giudici che dalla propria difesa parte palla al piede per 70 metri, cross per Ganz che va ancora la rete, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Il Lecco ci crede, ed al è Buso ha fare un gran gol spettacolare. Parte dalla sinistra fa il tunnel a Fracassini, entra in area e di interno destro manda la palla all’incrocio alla sinistra di Battaiola.
Ad inizio ripresa Mister De Paola “punisce” Enrici forse colpevole di una prestazione poco brillante e lo sostituisce con Capoferri a sinistra per cercare di contrastare lo scatenato Mamona. Subito Fiorenzuola con una punizione di Fiorini che dalla sinistra serve Ferri che mette in mezzo, la difesa del Lecco respinge e sulla palla arriva Mamona che, libero, calcia, ma la difesa del Lecco fa muro e ribatte. Da quel momento la partita perde di ritmo e il gioco diventa confuso da entrambe le parti. Si riaccende per un attimo quando Mastroianni prova una difficile rovesciata al limite dell’area piccola in mischia, palla fuori.
Al 68′ grande occasione per il Fiorenzuola con Dimarco che crossa da sinistra, sulla palla si avventa Stronati di testa e Pissardo risponde con un gran colpo di reni. Il Lecco risponde con Giudici che da destra entra in area e calcia bene in diagonale, fuori di poco. Si arriva all’88’ quando il Lecco costruisce una bella azione da manuale del calcio imbastita dai giocatori subentrati. Lora batte la punizione servendo Nesta si destreggia bene sulla destra servendo Petrovic che si smarca e va sul fondo, mette dentro una palla pericolosa; sulla ribattuta il prima ad arrivare è Lora che d’interno destro trova il rasoterra vincente per il 3-1 finale.
Anche se la prestazione non è stata delle più fluide e brillante il Lecco ha vinto meritatamente contro il Fiorenzuola, scalando preziose posizioni in classifica che ora è divisa in tre tronconi. Il primo vede le quattro squadre di testa, poi ci sono 5 squadre, fra cui il Lecco chiuse in 2 punti e poi il resto della truppa.
Ora il campionato si fa serrato in quanto il Lecco scenderà in campo già martedì 16 febbraio alle 18, in trasferta contro la seconda in classifica e cioè il Padova.
(foto Matteo Bonacina)
LA NEVE DI SAN VALENTINO
E' da una settimana che non si parla d'altro.
Da quando timidamente i siti delle previsioni del tempo hanno lasciato intravvedere una minima possibilità di precipitazioni, tutti (o quasi) abbiamo iniziato a monitorare l'evoluzione del meteo per capire se davvero quella di domani, San Valentino, oltre ad essere la festa degli innamorati (che per fortuna ci sono ancora!) sarà anche la festa della neve che non abbiamo avuto in regalo dal noto mercante Sant'Antonio (che ancora non ho capito come possa gestire la neve essendo egiziano).
Ora non è il caso di entusiasmarsi troppo perchè secondo il Vangelo delle previsioni, ossia il Meteosvizzera, la finestra del maltempo si aprirà domani nel primo pomeriggio per chiudersi nella notte su martedì. Poche ore, dunque.
Ma, ci chiediamo tutti, nevicherà? E quanto nevicherà?
Secondo loro (gli evangelisti di Locarno Monti) entro mezzanotte 5-15 cm circa sopra i 1.000 metri e nel Sottoceneri "localmente fino a 20 cm", poi dovrebbe continuare a scendere sin verso le tre di notte.
Martedì, una volta cessate le precipitazioni, tornerà il sole e l'alta pressione nel giro di un paio di giorni riprenderà ad essere una costante sino almeno a fine mese con "temperature superiori alla norma stagionale".
Più della neve, però, è ormai chiaro a tutti che serva acqua, che della neve è un derivato, d'accordo, ma potrebbe anche piovere e basta.
La situazione è veramente al limite tanto che si parla di rifugisti che stanno pensando a tener chiuso proprio per mancanza d'acqua; le piste di Bobbio sino ad ora hanno tenuto grazie all'innevamento artificiale, ma sezna H2O diventa difficile, soprattutto se poi le temperature sono quelle di marzo.
Venti, trenta centimetri potranno aiutare? Certo, tra il niente e il piuttosto sempre meglio il piuttosto, ma alla fine siamo sempre lì, martedì splenderà il sole e torneremo a sperare in qualche indizio su 3b Meteo e i suoi fratelli.
Pensate che nei primi due mesi del 2021 Meteobarzio calcolò 217 mm di pioggia. Oggi siamo a 13,7, un niente molto preoccupante che con ogni probabilità le precipitazioni previste per domani faranno aumentare di molto poco.
L'altra faccia della medaglia è la consapevolezza che poi, in un modo o nell'altro, la Natura le cose le rimette a posto. C'è da augurarsi che lo faccia con la dovuta gentilezza.
Intanto cercate di essere prudenti se dovrete stare sulle strade con la neve e se siete innamorati non dimenticatevi della vostra lei o del vostro lui, perchè domani, nevichi o non nevichi, è San Valentino.
LA CRISI UCRAINA COME CUBA
La crisi internazionale dovuta alla mobilitazione russa ai confini dell'Ucraina a me ricorda molto la cosiddetta "crisi di Cuba", che nel 1961 portò anche allora al forte rischio di scatenare la Terza Guerra Mondiale.
Cosa successe nel 1961 ? A Cuba Fidel Castro aveva appena concluso vittoriosamente la sua "Revolucion", scacciando il dittatore corrotto e filo-americano Fulgencio Batista. Il nuovo regime comunista imposto dal "Lider Maximo" aveva bisogno di alleati, visto che fin dal primo momento gli Stati Uniti cercarono di strangolare il nuovo pericoloso vicino sia con l'embargo economico sia con tentativi (a dire il vero un po' maldestri) della CIA di assassinare lo scomodo "barbudo".
L'alleato non poteva che essere l'Unione Sovietica, sede e faro della Terza Internazionale Comunista. Nel pieno quindi della cosiddetta "Guerra Fredda", Fidel Castro non si limitò a proporre all'URSS una forte vicinanza politica ed economica (pur con i limiti già allora presenti nell'economia reale sovietica) ma propose a Nikita Kruscev, Primo Ministro e Presidente del Soviet Supremo (il Parlamento Russo) di utilizzare Cuba per piazzarvi missili nucleari e postazioni militari sovietiche.
L'Alt dell'America fu immediato. Il Presidente Statunitense John Kennedy, Democratico, avvisò Kruscev che l'America si sarebbe opposta a qualsiasi costo all'installazione di missili sovietici così vicini al territorio Americano, anche a costo di iniziare una nuova guerra. Kruscev tentennò per qualche giorno (gli storici affermano che il mondo fu allora vicinissimo alla catastrofe, i missili sovietici erano già in viaggio per Cuba) ma poi alla fine si decise per la cosa giusta, e i missili russi fecero marcia indietro.
Il concetto della "Guerra Fredda" infatti si basava (e si basa ancora) su problemi di tempo. Se gli USA ad esempio avessero deciso di lanciare dei missili nuclari su Mosca, e di distruggerla completamente come Hiroshima nel 1945, l'URSS avrebbe dovuto avere qualche minuto di tempo per decidere la contromossa e di lanciare i suoi missili su New York (e di distruggere anche quella). O viceversa.
E' per questo che il Presidente Americano, da sempre, non si separa mai dalla famosa "valigetta": in essa sono contenuti codici segreti per il lancio dei missili nucleari. L'operazione però deve essere decisa nell'arco di pochissimi minuti (o di secondi), cioè quelli che servono ai missili per raggiungere il territorio "nemico" e distruggerlo.
In pochi minuti (o secondi) il Presidente Americano, o Russo, deve quindi decidere, magari in piena notte, appena svegliato dal sonno, se controbattere alla disastrosa offensiva nemica rilanciando i propri missili verso l'Olocausto nucleare: e naturalmente tutti speriamo che ciò non possa mai accadere !
Però più le basi sono vicine, meno tempo ( e secondi) il Presidente e i suoi Generali hanno per decidere la contromossa. Cuba era troppo vicina al territorio americano: i missili vi sarebbero arrivati in pochissimi minuti. L'Ucraina, che tra l'altro fino al 1991 faceva parte dell'Unione Sovietica, ed è da sempre la porta della Russia, scavalcata in un batter d'occhio dai mezzi corazzati Tedeschi nel 1941, lo stesso.
Mettere i missili NATO in Ucraina vuol dire metterli alle porte di Mosca. E' questo che Putin chiede da anni agli Stati Uniti: "Avete già nella NATO la Polonia, e persino la Lituania e l'Estonia: almeno l'Ucraina no" !
Ultima nota: sarebbe importante che l'Europa facesse sentire la sua voce. Siamo noi quelli che abbiamo più da rimetterci in caso di guerra, a partire dal taglio delle forniture di energia, già oggi carissima. Gli equilibri nati dalla Seconda Guerra Mondiale sarebbe forse il caso di rimetterli in discussione: sono passati molti anni dal 1945, e sono successe molte cose, a partire dalla scomparsa dell'URSS, oltre all'affacciarsi di una nuova potenza mondiale come la Cina.
Forse sarebbe il caso di ripensarci, proprio come fece Breznev nel 1961.
A PROPOSITO DI SAN VALENTINO
Amici ormai siamo vicini nel rivivere e festeggiare San Valentino e mi viene questo pensiero oggi pomeriggio davanti al computer.
Per me la differenza tra amare e voler bene è una distinzione in cui capita a tutti di imbattersi più volte nella vita, nei modi più svariati.
C’è un elemento per me, in particolare, una caratteristica che distingue queste due situazioni, questi due sentimenti.
Il primo è quello della vicinanza fisica, o anche solo mentale.
Quando amiamo una persona, vogliamo stare nello stesso posto in cui c’è anche lei. Sentiamo che questa vicinanza ci fa bene, ci soddisfa, ci illumina, ci nutre in profondità.
Non esiste più un posto preferito, ma vanno tutti bene purché ci sia anche lei, anzi il posto prediletto è proprio quello in cui c’è lei.
Viceversa, se vogliamo bene ad una persona, ma non la amiamo, non abbiamo il desiderio di starle sempre vicino o in un modo o in un altro.
E' un semplice pensiero di un single incallito, non per mia colpa.
Mi fermo qui e, comunque, buon San valentino.
VACCINAZIONI: PARLASCO, PREMANA E CORTENOVA SOPRA IL 70% PER TERZE DOSI. CHIUDE CREMENO CON MENO DEL 60%. A PRIMALUNA LA PIU' ALTA PERCENTUALE DI NON VACCINATI
Mentre la pandemia comincia a dare finalmente segni di cedimento ed il numero di positivi cala vistosamente, continua la campagna vaccinale.
Come nelle scorse settimane dalle nostre parti spiccano le basse percentuali di non vaccinati a Parlasco, Premana e Cortenova, che sono anche i comuni con più terze dosi.
Primaluna è il paese con il maggior numero sia assoluto che in percentuale di non vaccinati.
Ricordiamo che da inizio anno la percentuale si riferisce all'intera popolazione residente al 1° gennaio 2021.
COMUNE | 2^ dose +unica | 2^ dose + unica/POP | 3^ dose | 3^ dose/POP | POP | NO DOSE | NO DOSE/POP |
PARLASCO | 134 | 102,29% | 107 | 81,68% | 131 | 2 | 1,53% |
PREMANA | 2041 | 93,54% | 1571 | 72,00% | 2.182 | 188 | 8,62% |
CORTENOVA | 1066 | 91,90% | 824 | 71,03% | 1.160 | 100 | 8,62% |
CASSINA | 457 | 87,55% | 348 | 66,67% | 522 | 69 | 13,22% |
MOGGIO | 400 | 86,21% | 309 | 66,59% | 464 | 53 | 11,42% |
CASARGO | 759 | 90,25% | 560 | 66,59% | 841 | 98 | 11,65% |
CRANDOLA | 242 | 88,00% | 183 | 66,55% | 275 | 40 | 14,55% |
PRIMALUNA | 1895 | 83,96% | 1429 | 63,31% | 2.257 | 361 | 15,99% |
MARGNO | 340 | 89,47% | 240 | 63,16% | 380 | 54 | 14,21% |
INTROBIO | 1650 | 84,88% | 1215 | 62,50% | 1.944 | 294 | 15,12% |
TACENO | 478 | 88,85% | 332 | 61,71% | 538 | 67 | 12,45% |
PASTURO | 1635 | 85,51% | 1177 | 61,56% | 1.912 | 293 | 15,32% |
BARZIO | 1078 | 84,75% | 777 | 61,08% | 1.272 | 197 | 15,49% |
PAGNONA | 302 | 93,21% | 196 | 60,49% | 324 | 35 | 10,80% |
CREMENO | 1409 | 85,45% | 960 | 58,22% | 1.649 | 259 | 15,71% |
TOTALI | 13.886 | 87,60% | 10.228 | 64,53% | 15.851 | 2.110 | 13,31% |