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Sabato, 21 Maggio 2022 06:50

Giornata delle api, con clima pazzo addio a 1 vasetto di miele su 3

La siccità penalizza le fioriture limitando la disponibilità del polline, mentre il caldo incide sulla stessa attività delle api che riducono la produzione di miele

COMO-LECCO – Sos caldo negli alveari lariani dove le alte temperature stressano le api limitando l’attività di raccolta del polline e aggravando una situazione che nell’ultimo anno ha visto dire addio a un vaso di miele italiano su tre proprio per effetto dei cambiamenti climatici, con sei eventi estremi al giorno tra siccità, incendi, bombe d’acqua e gelo che hanno compromesso pesantemente la vita nelle arnie lariane, dove la produzione di miele di acacia, millefiori e castagno (oltre a varietà come il tiglio) rappresenta una preziosa identità produttiva per il territorio.

E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Como Lecco in occasione della Giornata mondiale delle api proclamata dall'Onu: se la siccità penalizza le fioriture limitando la disponibilità del polline, il caldo incide sulla stessa attività delle api che – spiega Coldiretti Como Lecco – riducono la produzione di miele.

Il risultato delle bizzarrie climatiche è un raccolto Made in Italy al di sotto dei 12,5 milioni di chili, tra i più bassi degli ultimi decenni, mentre le importazioni di prodotto dall’estero sono ulteriormente aumentate in quantità del 22% nei primi due mesi del 2022, secondo un’analisi della Coldiretti interprovinciale su dati Istat, dopo che nel 2021 avevano raggiunto il valore di 24 milioni di chili (+15%).

Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre – consiglia Coldiretti Como Lecco – verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Il miele prodotto sul territorio nazionale, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti.

La parola Italia deve essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale (Es. Miele italiano) mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’unione Europea, l’etichetta – continua la Coldiretti lariana – deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della Ue” indicando il nome dei Paesi (ad esempio, se viene da Italia e Ungheria sul barattolo dovrà esserci scritto Italia, Ungheria); se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della Ue” con il nome dei Paesi, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della Ue”, anche qui con l’indicazione dei nomi dei Paesi.

In Italia – precisa la Coldiretti – si consuma circa mezzo chilo di miele a testa all’anno, sotto la media europea che è di 600 grammi ma un terzo rispetto alla Germania. Il Belpaese però vince in biodiversità con più di 60 varietà protagoniste nel primo salone dei mieli d’Italia aperto a Roma dalla Coldiretti.

Si va dai mieli a Denominazione di origine protetta Dop a quelli speciali come il miele di alta montagna a diverse altitudini arrivando fino a quote molto alte “inseguendo” – continua Coldiretti - la variegata fioritura dei pascoli alpini.

Secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati del rapporto dell’Osservatorio nazionale miele in Italia ci sono 1,5 milioni di alveari curati da circa 73mila apicoltori dei quali oltre 2 su 3 sono hobbisti che producono per l’autoconsumo. In crescita la presenza di giovani con le aziende apicole condotte da under 35 che sono aumentate del 17% negli ultimi cinque anni secondo un’analisi Coldiretti su dati Unioncamere.

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Sabato, 21 Maggio 2022 06:46

NUOVO CONTRATTO PER LAVORATORI SERVIZI AMBIENTALI

Lavoratori dei Servizi Ambientali, aumenti e contratti pubblico e privato unificati

Grande risultato per gli addetti dei servizi ambientali.

Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel hanno infatti sottoscritto l’accordo di rinnovo unificato del contratto per il

triennio 2022/2024 con Utilitalia, Confindustria, Cisambiente, Assoambiente, e le tre centrali cooperative, Agci,

Confcooperative e Legacoop. Si tratta di un contratto che mette insieme le aziende pubbliche e quelle private

e che interessa complessivamente circa 100 mila addetti del settore in Italia. Sul territorio di Lecco sono

presenti diverse grosse aziende del settore come Silea spa, Trasporti spa e Econord spa.

Il nuovo contratto prevede un incremento economico co mplessivo sul parametro medio ( livello 3A operaio

comune) è di 121 euro di cui:

- 80 euro di incremento delle retribuzioni base parametrali mensili,

- 6 euro dovuti all’accordo del sistema di classificazione del personale;

- 3 euro per le indennità dell’area impiantistica;

- 15 euro come elemento retributivo aggiuntivo collegato alla produttività;

- 17 euro destinati al Welfare.

Quanto alla parte normativa, inoltre, viene esteso il fondo di assistenza sanitaria integrativa Fasda anche ai

lavoratori con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi purché continuativi anche su anni diversi e

vengono inserite 3 fasi di gradualità sui provvedimenti disciplinari che ridimensionano gli effetti negativi del

“jobs act” che lasciava mano libera alle aziende di applicare, talvolta, provvedimenti pesanti con massime

sanzioni e senza principio di gradualità.

Una delle novità più importanti è inoltre quella riguardante la sicurezza dei lavoratori. Nel nuovo contratto è

infatti prevista la costituzione del la ‘Stop Work Authority’, grazie alla quale ogni lavoratrice/lavoratore,

indipendentemente da posizione, anzianità o ruolo, avrà il diritto di interrompere il lavoro nel caso in cui ritiene

che questo non sia svolto in sicurezza perché potrebbe condurre, per sé o per altri, a incidenti, infortuni o

malattie professionali. In questo caso l’azienda sarà tenuta ad intervenire per ripristinare le condizioni di

sicurezza e tutela per il lavoro.

“Dopo un ’attesa di 3 anni il 18 maggio siamo riusciti ad arrivare ad un accordo molto soddisfacente per i

lavoratori dei servizi ambientali che adesso vedranno riconosciuto il proprio impegno - mai venuto meno anche

nei momenti più duri della pandemia - grazie agli incrementi economici e normativi ottenuti al termine della

lunga trattativa ” ha spiegato Luigi Caputo, Segretario FIT CISL Monza Brianza Lecco. “A questo punto la

parola passa a lavoratrici e lavoratori per l’approvazione dell’ipotesi di rinnovo, come di consueto, nelle

specifiche assemblee che verranno convocate nei prossimi giorni”.

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Sabato, 21 Maggio 2022 06:42

LA LEGA SUL PROGETTO "QUARTO PONTE"

Come gruppo Consiliare di Lega Lombarda per Salvini Premier, siamo molto preoccupati della dichiarazione del Sindaco Gattinoni a proposito del così detto quarto ponte, che non porterà, a suo parere, benefici ai lecchesi perchè si concretizza nella realizzazione di un by pass Pescate - Lecco con una struttura, per il momento, dedicata al transito solo in direzione Nord (versus Sondrio). Siamo molto preoccupati perché significa che " l'attuale amministrazione " capisce poco o nulla di viabilità. Ci scusiamo per la terminologia, ma è, ahi noi, dovuta.

In questo periodo abbiamo già dovuto sopportare il nuovo assetto di via Amendola e Ghislanzoni che ha trasformato un nodo già molto critico nel gioco dell'oca viabilistico, con ulteriori problemi ai nostri concittadini.

Duole ricordare che le amministrazioni di centro sinistra, prese dalla furia ideologica di sostituire biciclette a macchine sono riuscite a dimezzare il Ponte Azzone Visconti, vietando l'accesso appunto in direzione Nord.

Un autentico suicidio viabilistico ai danni dei Lecchesi di cui si dice, ci si voglia occupare.

La carenza di strade di dimensione sufficiente e appunto di ponti è il vero nodo critico. Già gli studi degli anni novanta dimostravano come l'allora "nuovo" attraversamento più che un by pass (tangenziale) di Lecco sarebbe subito divenuta un’arteria essenziale del traffico cittadino e così è stato

Ogni nuova strada o ponte è necessario appunto per migliorare la vita dei lecchesi.

Per pensare ai benefici del quarto ponte basta tornare alla sera di venerdì 25 febbraio 2022, con la città bloccata in entrata ed in uscita e con auto ferme ad Airuno, Cisano e fino ai limiti della Provincia di Lecco sulla SS 36; la ragione fu la chiusura del ponte Manzoni per la caduta di un cartello.  Con il nuovo ponte certamente avremmo subito disagi di una qualche mezz'ora, ma non ci sarebbero volute 3 ore da Olginate a Lecco.

I non lecchesi che hanno subito quell'esperienza certamente nel futuro, potendo, eviteranno la nostra città sia per turismo sia per lavoro.

Non ci dilunghiamo iperché ogni Lecchese sa cosa subisce se vi è un'incidente o altro nell'attraversamento o in un’altra via.

Noi tutti siamo d'accordo sulla necessità di un'altra corsia verso SUD, ma credo che con questa uscita "improvvida" del Sindaco, chi di dovere ci chiederà perché un ponte inutile per i Lecchesi in entrata dovrebbe essere utile in uscita? 

Nella piena convinzione, che qualsiasi nuova arteria che dreni traffico e apra by pass a Lecco non solo è necessaria e urgente ma in primo luogo porta beneficio ai Lecchesi, chiediamo al Sindaco di adoperarsi per la riapertura del Ponte Vecchio nei due sensi di marcia, di supportare Anas e enti competenti per un celere avvio del cantiere della nuova arteria, senza porre condizioni e come già evidenziato in consiglio comunale di preoccuparsi della organizzazione logistica durante la fase dei lavori, anche stilando un elenco di priorità sulle opere da seguire.

In fine sottolineiamo che quelli che non rientrano in casa e rimangono ore in strada sono Lecchesi e pure

quelli che non possono andare a Mandello o Abbadia la domenica sono Lecchesi.

 

Consiglieri comunali di Lecco Gruppo Lega Lombarda – Salvini Premier

 

Stefano Parolari

Cinzia Bettega

Andrea Corti

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Sabato, 21 Maggio 2022 06:39

PROSEGUE LA VERTENZA ALLA "NOSTRA FAMIGLIA"

Le complesse vicende legate alla vertenza della Associazione “la Nostra Famiglia” legate al cambio

unilaterale del contratto applicato a gran parte dei lavoratori della notissima istituzione, sono ormai

note a tutti.

Dopo mesi di trattative, si è arrivati ad una rottura del tavolo negoziale che ha portato FP CGIL, CISL

FP e UIL FPL ad intraprendere la strada vertenziale per dirimere la questione contrattuale di circa

2500 lavoratori presenti su 6 regioni italiane.

La CISL FP sin dalla fine del 2020 ha promosso in diversi tribunali italiani (ciascuno afferente alle

diverse sedi provinciali dell’Associazione) cause pilota per il riconoscimento del diritto delle

differenze retributive derivanti dall’applicazione del contratto di sanità privata.

Nello specifico i tribunali di UDINE, GENOVA, COMO, VARESE, MONZA e LECCO, che hanno visto un

numero notevole di lavoratori ricorrenti, rappresentanti le diverse figura professionali operanti

nell’associazione, si sono pronunciati TUTTI FAVOREVOLMENTE rispetto ai ricorsi presentati dai vari

legali della CISL FP.

Pendono ancora ricorsi nelle sedi giudiziarie di PORDENONE, VICENZA, TREVISO, PADOVA, BRINDISI

e LECCE e che andranno a sentenza a breve.

In particolare presso il tribunale di Monza sono state depositate cause per la sede di Carate Brianza

che hanno già visto liquidato il riconoscimento economico stabilito dal Giudice, mentre presso il

tribunale di Lecco hanno ricorso alcuni lavoratori delle sedi di Bosisio Parini, Mand ello del Lario e

Lecco ed anch’essi in attesa della liquidazione delle somme stabilite dal Giudice.

Un lavoro certamente complesso, per il quale la Federazione CISL FP Monza Brianza Lecco è affidata

alla eccellente professionalità dell’avvocato Moira Zanatta.

La questione vertenziale non esclude però la vicinanza del nostro sindacato ai lavoratori delle sedi

del territorio.

Continuiamo ad essere a disposizione , per raccogliere e portare all’attenzione della Direzione le

problematiche quotidiane dei dipendenti che si trovano ad affrontare in questa difficile fase della

loro attività.

ANGELO MURABITO

CISL FP Monza Brianza Lecco

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Venerdì, 20 Maggio 2022 16:29

SISTEMA MUSEALE: DOMENICA APPUNTAMENTO A GARLATE E VARENNA DOVE RIAPRE LO "SCANAGATTA". ANCHE IL MUSEO GUZZI E' APERTO

in Cultura

Nell’ambito del Sistema museale della Provincia di Lecco, segnaliamo i seguenti appuntamenti sul territorio:

Civico museo della seta Abegg Garlate – Alla ricerca del filo magico

Domenica 22 maggio alle 15.00 visita guidata e laboratorio alla ex filanda Abegg di Garlate per sperimentare la dipanatura di un bozzolo e per creare una matassina con il prezioso filo di seta.

Tutti i laboratori sono preceduti da una visita guidata semplificata e adatta ai bambini nella quale scopriranno cosa succedeva in una fabbrica di seta, conosceranno il mondo dei bachi, vedranno le macchine ottocentesche in funzione e ascolteranno i rumori che riempivano le grandi sale di lavoro.

Prenotazione obbligatoria: 331 9960890, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Riapertura Museo Moto Guzzi di Mandello del Lario

Ha riaperto ufficialmente venerdì 29 aprile il Museo Moto Guzzi di Mandello, storico marchio delle due ruote famoso in Italia e nel mondo che ha la sua sede nel paese lariano.

Un’apertura attesa due anni: l’ultima data ufficiale risale infatti al 21 febbraio 2020, periodo di poco precedente all’esplosione dell’emergenza sanitaria.

Tra le novità più importanti spicca la suddivisione della mostra in tre aree tematiche, rispettivamente in produzione, moto da corsa e mezzi speciali/militari. Si tratta di un ripensamento a 360°, considerato che prima del restyling la disposizione seguiva l’ordine cronologico e non c’era una ripartizione delle moto in precise categorie.

Al piano terra è stato creato uno spazio per le moto di ultima produzione, realizzate a partire dai primi anni 2000 fino a oggi, come la California 2012 e la v85 del 2019, tutt’oggi in fabbricazione.

Principale scopo delle aree tematiche è rendere più comprensibile la lettura della mostra.

Orari d’apertura: venerdì e sabato orario continuato dalle 10 alle 18, da lunedì a giovedì il museo è accessibile dalle 14.30 alle 16.30 su prenotazione obbligatoria e con visita guidata.

Prenotazione obbligatoria: 0587 276335, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Riapertura Museo Ornitologico Scanagatta di Varenna

Domenica 22 maggio riaprirà al pubblico il Museo ornitologico Scanagatta di Varenna, dopo una lunga pausa dovuta ai lavori di riqualificazione della collezione.

Nuovo e più accattivante il logo, aggiornato il percorso espositivo, che si snoda su due piani illustrando i principali ambienti che caratterizzano il territorio – dal lago alle cime delle montagne – e le specie che li popolano, nonché alcuni aspetti della biologia e dell’ecologia degli uccelli e della malacologia terrestre e dulciacquicola.

In occasione dell’inaugurazione verrà presentato il lavoro svolto e avrà luogo la visita alle sale del Museo, guidata dagli ornitologi del Cros Varenna e gratuita per tutti i partecipanti.

Dal 23 maggio, il Museo sarà aperto al pubblico e seguirà gli orari dell’Infopoint.

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Venerdì, 20 Maggio 2022 14:23

RITARDO PER NUOVO CONTRATTO PER INSEGNANTI E ATA

Contratto “Istruzione e Ricerca”: si avvia il confronto ma le risorse non bastano, confermate le ragioni della mobilitazione

Con grave ritardo, si è avviata all’Aran la trattativa per il rinnovo del contratto del comparto “Istruzione e Ricerca” per il triennio 2019-2021. Il comparto dopo il 2007 ha avuto un solo rinnovo, quello del 2018. Il ritardo è da attribuire alla mancanza di volontà politica di investire maggiori risorse in settori fondamentali per il futuro del Paese: scuola, università, ricerca, accademie e conservatori.

Non va dimenticato che usciamo da due anni di pandemia durante i quali lavoratrici e lavoratori di questi settori hanno manifestato senso di responsabilità e spirito di servizio e nonostante questo, continuano a vedersi negati dignità del lavoro e qualità del salario, a differenza di quanto avviene negli altri grandi paesi europei.

Come se non bastasse il Governo ha deciso di intervenire per legge sulla scuola con il DL 36/22 interferendo gravemente sulle prerogative contrattuali, sulle retribuzioni e sull’orario di lavoro dei docenti.

Da qui hanno origine le ragioni dello sciopero della scuola del 30 maggio proclamato dalla FLC CGIL assieme ai sindacati scuola e le ulteriori iniziative di mobilitazione degli altri settori del comparto. Scarica il volantino.

Inizia un percorso contrattuale senza che ci siano certezze sull’aumento indispensabile delle risorse e degli investimenti. Anzi, le poche risorse aggiuntive vengono attribuite in maniera discrezionale. Nel caso degli enti di ricerca pubblica poi si è determinata una situazione per la quale soltanto una parte degli enti avrà risorse finalizzate alla valorizzazione del personale. Si mette così in discussione l’unitarietà del contratto per questo settore. Per la FLC CGIL servono stanziamenti aggiuntivi che dimostrino la reale volontà del Governo di avvicinare i salari del nostro comparto a quelli del resto della pubblica amministrazione e ai colleghi europei.

Senza queste risposte continuerà la mobilitazione in tutti i settori dell’Istruzione e della Ricerca.

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Giovedì, 19 Maggio 2022 22:17

DEFICIENTI IN MONTAGNA: RAID VANDALICO AL "BOGANI"

Ci sono luoghi sacri che quando vengono violati (o violentati, fate voi) ti fanno star male e pensare che no, non siamo tutti uguali, perchè essere uguali a certa gente non credo faccia piacere a nessuno.

La "Capanna Monza", come dalle nostre parti si chiama il Rifugio Bogani è uno di quei luoghi.

Quando eravamo bambini era un posto quasi mitologico, appollaiato lassù ai piedi del Grignone, circondato da larici e mille profumi. E andarci era un'avventura, un viaggio che sembrava lunghissimo, una meta sognata e sofferta.

Il ricordo più nitido che ne serbo è quello di un giorno di nebbia, e del "Nato", al secolo Arnaldo (proprio come il Bogani) Bellomi, che entrava dalla porta con un grosso mazzo di stelle alpine: fu come se si fosse materializzato dal nulla, il "Nato", e circolano voci (che credo veritiere) sul fatto che lui alla Monza ci sia arrivato anche in bicicletta.

Poi il rifugio ha conosciuto tempi bui sino a quando una bella famiglia ne ha rilevato la gestione e lo ha riportato agli antichi fasti, anzi, di più, profondendovi impegno e sacrifici, perchè lì, lo sapete, si arriva con il mulo, mica con la jeep.

Ecco perchè stasera leggendo l'annuncio accorato di Enrico e Mari mi sono incazzato: qualcuno ha violato (o violentato, fate voi) uno dei luoghi sacri dei Posti Bellissimi e gettato nello sconforto chi, da quei locali, si guadagna di che vivere e tramanda una storia che arriva da lontano. Gente vera, sana, con il lavoro come stella polare e l'accoglienza come un mantra.

Allora leggete qui sotto il post dei due cari gestori e, se non le avete ancora viste, guardate le foto. 

Mi chiedo cosa possano meritare gli autori di questo scempio.

E per la verità lo saprei anche, così come credo lo sappia la maggior parte di chi vuole bene alla carissima e vecchia Capanna Monza.

Cari amici della montagna con rammarico e rabbia vi scriviamo queste due righe: non sappiamo x mano di chi ma a inizio settimana il nostro rifugio è stato oggetto di atti vandalici con conseguenze rilevanti, ne siamo veramente abbattuti dell'accaduto ....
Il rifugio questo weekend è comunque aperto e ci scusiamo anticipatamente se non saremo al 100 x
100 attivi moralmente più per il servizio che forniremo.
Ps. Se qualcuno fosse passato nel giorno di lunedì nei pressi del rifugio e abbia notato o visto qualcosa saremo ben accetti di ascoltarvi.
Grazie i gestori Enrico e Mari
 
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Giovedì, 19 Maggio 2022 09:43

"LEGAMI DI FERRO", PASSEGGIATA SUL GERENZONE

in Cultura

All'interno del programma Lungo le sponde del Gerenzone, vi invitiamo alla presentazione della risonorizzazione del documentario

“Il Gerenzone” di Sofia Ceppi Badoni (1961).

Legami di Ferro

Domenica 22 maggio 2022, Polo museale di Palazzo Belgiojoso, Corso Matteotti 32, Lecco

In occasione di questa iniziativa Officina Gerenzone consegnerà al Si.M.U.L. la copia risonorizzata del film in segno di una fattiva collaborazione tra il Sistema Museale di Lecco e i cittadini.

Programma

Ore 16.15 - Mini Passeggiata sul Gerenzone

 

Ritrovo: Inizio di Via Gerenzone (all'incrocio con Via Seminario)

 

Arrivo: Palazzo Belgioioso alle 17:00

 

Passeggiata molto semplice e adatta a tutti!

Accompagnamento da parte dei volontari di Officina Gerenzone

 

Ore 17 - Museo Storico

 

Visita guidata della Sala dell’Industria e del percorso “Legami di ferro” a cura di Mauro Rossetto e Barbara Cattaneo (Si.M.U.L.)

Ore 18 - Sala conferenze del Civico Planetario

 

Presentazione e proiezione del documentario “Il Gerenzone” di Sofia Ceppi Badoni, nella nuova versione risonorizzata a cura di Officina Gerenzone

 

All'arrivo è previsto un piccolo rinfresco seguito dall'accompagnamento musicale del corpo musicale G. Brivio.

 

 

Intervengono

 

Anna Niccolai, volontaria di Officina Gerenzone

 

Federico Videtta, volontario di Officina Gerenzone e curatore della risonorizzazione del documentario

 

 

Coordina Mauro Rossetto, Direttore scientifico del Museo Storico.

La risonorizzazione del film

Curatore della risonorizzazione: Federico Videtta

Musiche originali: Giovanni Timpano e Giovanni Dell’Era

Voce narrante: Alberto Bonacina

 

Il film, del 1961, è un documento unico, che ritrae le fabbriche e le officine metallurgiche e la vita quotidiana, che si sviluppavano lungo il fiume Gerenzone.

 

Il restauro dell' audio, arricchito con musiche originali, racconta la trasformazione di un territorio affascinante e offre spunti per immaginare percorsi di rigenerazione urbana ambientale e sociale

Prenota il tuo posto entro sabato 21 maggio!

Scrivici a:

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Giovedì, 19 Maggio 2022 09:32

GIORNATA ECOLOGICA A CASARGO

I bambini della scuola Primaria di Casargo, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno partecipato alla giornata ecologica in occasione della quale sono stati piantumati alcuni giovani alberelli autoctoni, uno per ogni alunno, il luogo prescelto è stato l’ultimo tornante prima di giungere all’Alpe Giumello, area che era stato oggetto di un intervento di disboscamento pochi anni fa.
 
La giornata, premiata da un bellissimo sole di maggio, ha visto la partecipazione attenta ed entusiasta dei bambini; nella sua semplicità piantare un albero è un gesto carico di significato: rappresenta l’ambiente, l’attesa, la cura del territorio e la speranza verso il futuro.
 
Il nostro ringraziamento va ad Ersaf, che ha messo a disposizione le piantine, alle docenti che hanno accompagnato i nostri bambini in questo percorso, e infine ai Carabinieri Forestali e a tutti i volontari che hanno predisposto l'area in modo adeguato e ai dipendenti comunali che hanno consentito di mettere a dimora gli alberi che ci auguriamo presto di poter vedere forti e rigogliosi.
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