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Giovedì, 02 Marzo 2023 09:17

ANCHE PRIMALUNA VUOLE ADERIRE ALLE COMUNITA' ENERGETICHE RINNOVABILI

Il comune di Primaluna intende partecipare alla Manifestazione di Interesse di Regione Lombardia in scadenza il 30 aprile per avviare dei percorsi per la costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val D'Esino Riviera, in qualità di soggetto aggregatore, ha organizzato un incontro di preparazione del percorso rivolto a tutti Comuni il 10 novembre 2022 "Comunità Energetiche Rinnovabili: Cosa sono e quali sono i vantaggi per la Comunità Montana della Valsassina Valvarrone Val d'Esino e Riviera".
Obiettivo della manifestazione di interesse e del percorso avviato è quello che i Comuni siano soggetti aggregatori sul loro territorio, coinvolgendo imprese, privati, associazioni, cooperative al fine di individuare altri membri della futura Cer.
I soggetti coinvolti potranno essere:
• Consumatori, utilizzando l’energia prodotta dai membri della Cer
• Prosumer producendo e auto-consumando energia, e la rimanente mettendola a diposizione degli altri membri della Cer
Per facilitare la raccolta delle adesioni Comunità Montana ha realizzato la pagina web https://valsassina.comunitaenergeticarinnovabile.it/ esplicativa del progetto, nella quale si invita alla compilazione di un questionario online e a firmare una dichiarazione di intenti per aderire alla prima fase di costituzione della CER in forma non vincolante, dove è richiesto di specificare quale ruolo si vuole ricoprire all’interno della CER.
La partecipazione di questi soggetti è un valore aggiunto rispetto alla valutazione della manifestazione di interesse ed in generale è un fattore determinante per l'ottenimento di risultati importanti per la comunità e per il territorio.
Più soggetti partecipano alla CER energia verrà prodotta, di conseguenza aumenta anche il  di energia che può essere messo a disposizione della comunità, andando ad implementare i benefici che ne possono scaturire.
La Cer potrebbe avere diverse ricadute sul territorio, ed i vantaggi possono essere sia di carattere ambientale che economico e sociale.
Ambientale: le CER utilizzano energia prodotta da impianti da fonti rinnovabili, nel rispetto del territorio e dell'ecosistema
Economico: vi è guadagno dovuto alla produzione, consumo e condivisione energia immessa in rete
Sociale: la CER è un modo per contrastare la povertà energetica.
Tramite il guadagno ricavato dalla rivendita del surplus di energia si possono:
• erogare buoni energia per le famiglie in povertà energetica
• ristrutturare o riqualificare edifici e infrastrutture di pubblica utilità
• investire su altri impianti di rinnovabile per allargare il bacino di utenza della CER
• investire in percorsi di sensibilizzazione della popolazione sui temi legati ad un uso consapevole dell'energia e della sostenibilità
Tramite la condivisione diretta del surplus di energia, è possibile:
• installare colonnine di ricarica elettrica per autoveicoli a disposizione della comunità
• condividere l'energia con gli edifici dell'Edilizia Residenziale Pubblica
Contatta il numero: 0308374509 o scrivi alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Giovedì, 02 Marzo 2023 09:02

RIAPRE LA TAMOIL DI BALISIO? SUI SOCIAL COMPARE LA RICERCA DI UN ADDETTO

Diciamocelo: quante volte passando davanti alla vecchia e cara Tamoil di Balisio ci siamo chiesti "ma quando riaprirà?". Ebbene sembra che ciò possa avvenire se non a breve almeno a medio termine.

E già, perchè dal 28 febbraio circola un post sui social (quello in copertina) nel quale la "DML Petroli" cerca un addetto alla fornitura "full time" per cui l'ipotesi di una riapertura sembra davvero essere concreta.

Sono passati più di due mesi dagli ultimi rifornimenti erogati da Gerry e famiglia e l'area di servizio così abbandonata faceva veramente tristezza pensando al via vai che da quando è stata installata era presente ogni giorno.

Ora, ammesso che il post abbia un sottofondo di verità (ma non vediamo perchè non dovrebbe essere così) presto dovremmo vedere qualcosa muoversi.

 

 

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Giovedì, 02 Marzo 2023 08:31

IL FIORE DEL TÉ ROSSO

Dalle nostre parti la pianta che produce questi splendidi fiori non cresce spontaneamente. Ma non sono pochi giardini, balconi, terrazzi e recinzioni che se ne adornano. Stiamo parlando dell’Hibiscus, essenza a distribuzione cosmopolita presente in gran parte delle aree a clima tropicale e temperato del pianeta. Il nome Hibiscus deriva dal greco ίβίσκος (ibiscos) ed è stato probabilmente proposto dal naturalista greco Dioscoride Pedanio nel primo secolo dell'era volgare e in seguito formalizzato nella variante Syriacus dallo scienziato e botanico Linneo nel XVIII secolo. Si conoscono almeno 200 varietà di Ibisco ma la più diffusa in Italia è, appunto, l'Hibiscus Syriacus che però non proviene originariamente dalla Siria, come riteneva Linneo, ma dall'Estremo oriente e per questo chiamato anche "rosa cinese" o di "Sharon".

L'Ibisco, molto frequentato da api e altri insetti polliniferi, è conosciuto anche perché dai fiori essiccati si ricava un infuso corroborante, dall'intenso colore rosso, chiamato Karkadé. Si tratta di una pianta dalle numerose caratteristiche fitoterapiche utilizzato in erboristeria grazie all'elevato contenuto di principi attivi antiossidanti e vitaminici quali calcio, potassio, magnesio, acido ascorbico (vitamina C), flavonoidi, antociani, polifenoli e tannini. L'Ibisco viene utilizzato in funzione anticolesterolemica, antinfiammatoria e per combattere la fragilità capillare, la ritenzione idrica e la stipsi.

Sembra inoltre che i preparati a base di Ibisco siano in grado di controllare l'ipertensione e di combattere le infezioni della vescica, le gengiviti e il mal di gola poiché possiede alcune proprietà della malva, alla cui famiglia appartiene. Preparati essiccati di Ibisco pronti per ricavarne tisane sono in vendita in tutti i supermercati e nelle erboristerie. Un'ultima indicazione: l'infuso di Ibisco è totalmente privo di sostanze alcaloidi e può dunque ben sostituire tè e caffè che contengono molta caffeina.

Nella foto a destra: un bombo ricoperto di polline nel calice di un ibiscus.

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Mercoledì, 01 Marzo 2023 09:34

PRIMA CATEGORIA: OSSIGENO PER IL CORTENOVA IN ATTESA DEI RIENTRI DEGLI INFORTUNATI

in Sport

La vittoria ottenuta domenica scorsa sull'ostico campo dell'Albosaggia Ponchiera contribuirà a riportare la necessaria fiducia nella squadra gialloblu? La riprova ci sarà subito nel prossimo turno che vede l'arrivo in Valle della Polisportiva 2B, attualmente al secondo posto in classifica in scia al Lesmo.

Una boccata d'ossigeno che Mister Sozzi non sottovaluta ma nemmeno definisce decisiva. "Abbiamo respirato, è vero, ma siamo ancora in terapia intensiva", queste le sue parole a commento della prestazione in Valtellina fruttata tre preziosissimi punti.

Nel frattempo l'infermeria si sta finalmente (ma lentamente) svuotando. Gritti, Caverio e Maroni sono stati recuperati mentre restano ai box Marco Ciresa e Selva. Quest'ultimo settimana prossima potrebbe tornare ad allenarsi. Per il capitano, invece, serviranno ancora almeno un paio di settimane.

Altro assente l'attaccante Serigne Diakhate squalificato per tre giornate a seguito di un diverbio con un giocatore della Triuggese. La società ha presentato ricorso (viene contestato il verbale dell'arbitro nel quale si fa riferimento ad un pugno mai dato) che però verrà esaminato solo il 9 marzo, per cui domenica sarà indisponibile dovendo scontare la seconda giornata, poi si vedrà.

Per il resto il girone in cui il Cortenova sta lottando per mantenere la categoria è decisamente indecifrabile visti i risultati che ogni domenica giungono dai campi. Il Berbenno. diretta rivale dei gialloblu per evitare i play-out è andato ad imporsi sul terreno della più quotata Monvico, ma da sottolineare anche il pareggio strappato dalla Triuggese (quattro punti in più del Cortenova) alla Polisportiva 2B che, come già scritto, è seconda in classifica e domenica salirà al Todeschini.

Il Lesmo sembra avere invece imboccato la strada che porta alla promozione, ma anche in questo caso ha fatto un certo scalpore il fatto che non sia riuscita ad andare oltre il pareggio nel turno precedente con l'Olympic Morbegno, penultimo in classifica.

Questo per dire che un Cortenova affamato e in fiducia può uscire dalla "terapia intensiva" e trovare le forze e la testa per combattere fino all'ultimo per restare in Prima Categoria che è poi l'obiettivo che tutto lo staff  ha nel mirino. 

(In copertina la classifica)

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Mercoledì, 01 Marzo 2023 09:23

QUOTE ROSA E PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE (CON UN OCCHIO SULLA VIABILITA')

Elezioni comunali 2024 in Valsassina e sul territorio della Comunità Montana - Quante le donne che correranno per vestire la fascia tricolore di primo cittadino?
Definitivamente archiviato l'ultimo appuntamento elettorale che ha visto, in febbraio, una assai modesta "fetta" di cittadini della Valsassina recarsi alle urne per il rinnovo del Consiglio regionale é già ora di prepararsi per le elezioni amministrative di questa primavera, si voterà infatti a Ballabio e in Valvarrone.
Nel 2024, invece, saranno coinvolti dalla chiamata ai seggi la quasi totalità dei comuni della Valle e come é successo anche alle ultime tornate elettorali presto comincerà il toto-sindaco che, salvo novità dell'ultima ora, vedrà confrontarsi nei nostri paesi uno sparuto gruppetto di candidati alla carica di primo cittadino, assessore e consigliere comunale.
Se non si invertirà la tendenza che si é consolidata negli ultimi anni si assisterà alla frenetica e un po' spasmodica ricerca del candidato giusto per la poltrona più prestigiosa che é, però, anche la più esposta a inevitabili rischi e pesanti responsabilità e quest'ultimo aspetto piace decisamente molto meno a chi é attratto più dalla consistente indennità di carica che dallo spirito di servizio.
Qualcuno correrà per succedere a se stesso ma in alcuni comuni altri sindaci non potranno più candidarsi per raggiunti limiti non di età ma di mandato, essendo ormai al termine della terza esperienza consecutiva e la Legge é molto chiara e bisogna lasciare spazio ad altri.
Magari ci sarà chi lo farà anche volentieri e con la consapevolezza del dovere compiuto, che 15 anni son lunghi da passare affrontando quotidiani e pressanti impegni e dopo aver attraversato il delicato periodo della pandemia, rovinose alluvioni e quant'altro la sorte ci ha riservato in quest'ultimo periodo.
Ci sarà tempo di parlarne ma fin d'ora viene spontaneo notare che i primi cittadini nell'area montana tra Lago e monte, lodevoli eccezioni a parte, sono quasi tutti uomini e sarà interessante verificare in diretta quante donne nella prossima primavera decideranno di scendere nell'agone politico per la prima volta oppure "qualificando" il proprio impegno e cercando di passare, grazie al consenso popolare, da assessore a sindaco.
Ad onor di cronaca va detto che nelle giunte e nei consigli della trentina di comuni che compongono la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera le donne fortunatamente non mancano e pure al posto di comando, dunque staremo a vedere quante altre giovani ragazze o colleghe un po' più avanti con gli anni decideranno di affrontare il giudizio dei propri elettori, coniugando in caso di successo e più faticosamente dei colleghi maschi gli impegni istituzionali con quelli lavorativi e famigliari.
In alcuni comuni so per certo che esistono potenziali candidati, donne, che nonostante la giovane età hanno già maturato una qualificata esperienza sul campo e questo mi sembrerebbe proprio il momento per attivare la soluzione giusta. In qualche paese che meglio conosco é passato ormai mezzo secolo da quando una donna ha retto le sorti di quella collettività e magari c'é qualche amministratore in carica che ci sta facendo un pensierino: credo, infatti, che anche a Primaluna ci sia già il candidato o la candidata giusta.
Nel frattempo mi auguro che, almeno per il prossimo anno, siano aperti e funzionanti i cantieri legati alla viabilità in centro Valsassina il che vorrebbe dire che sono definitivamente risolte le questioni dei finanziamenti necessari per l'integrale realizzazione della tangenziale e definiti anche gli aspetti tecnici legati al tracciato della nuova strada e al coinvolgimento più o meno forzato della località di Cortabbio.
Questo é l'unico motivo per cui ultimamente mi sto ri-occupando delle vicende del comune di Primaluna, cosa che non ho mai fatto nei precedenti 13 anni e questo vorrei fosse chiaro: mi interessa solo che oggi non si facciano gravi danni inseguendo soluzioni provvisorie e abborracciate che, però, lascerebbero alle spalle guasti irreversibili per il paese di Cortabbio e per chi ci abita tutto l'anno.
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Mercoledì, 01 Marzo 2023 09:14

INCIDENTI IN MONTAGNA: SU LECCONOTIZIE.COM INTERVIENE ALESSANDRO SPADA, CAPO STAZIONE CNSAS VALSASSINA-VALVARRONE

Tre morti sul Grignone e ben 26 persone soccorse sulle montagne della Valsassina in soli due mesi dall’inizio dell’anno.

Un tragico bollettino reso ancor più drammatico se lo si proietta a ritroso: sono infatti ben 61 le persone decedute sulle montagne valsassinesi e della Valvarrone negli ultimi 5 anni alle quali si aggiungono i tre alpinisti deceduti in questo inizio 2023, si arriva ad un totale di 64.

“E’ un dato che fa riflettere. Che deve far riflettere – commenta Alessandro Spada capo stazione della stazione Valsassina – Valvarrone già vice Delegato della XIX Delegazione Lariana e vice presidente Regionale – E’ necessario intervenire attraverso un meticoloso lavoro di prevenzione da svolgere attraverso l’educazione dell’andare in montagna“.

Spada ne è convinto: “Al di là dei drammatici accadimenti degli ultimi giorni, dobbiamo tornare a dispensare la ‘cultura della montagna’ iniziando dalle scuole”.

Un appello importante e accorato quello del capo stazione, il quale, tornando alla disgrazia di sabato scorso, pur non potendo stabilire con esattezza la dinamica di quanto accaduto, ci aiuta a capire le condizioni generali in cui versava il ‘Couloir Zucchi’ (letteralmente corridoio) così come buona parte dei canali posti sul versante Ovest del Grignone: “Solitamente in questo periodo dell’anno i canali sono carichi di neve che li rende uniformi e consente una risalita più agevole. Quest’anno, così come l’anno scorso, le scarse precipitazioni hanno creato una situazione anomala. Come si dice in gergo i canali sono ‘magri’, ossia scarichi di neve. Ciò li rende più tecnici, impegnativi e insidiosi, come nel caso del ‘Couloir Zucchi’. Un misto di neve, ghiaccio, roccia che incrementa il grado di difficoltà. Queste condizioni possono quindi richiedere anche un approccio diverso di risalita rispetto a quanto si era preventivato all’attacco”.

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Un altro aspetto fondamentale inerente l’intervento di sabato scorso che Spada tiene a precisare è stata la presenza sul posto di un volontario del Cnsas (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) appartenente alla Stazione Valsassina – Valvarrone: “Il collega era in zona e aveva notato i due impegnati lungo il ‘Couloir Zucchi’. Non vedendoli sbucare e arrivare al Rifugio Brioschi si è insospettito e si è fatto calare da un amico. Non rilevando più la presenza dei due alpinisti ha fatto scattare l’allarme, attivando la macchina dei soccorsi, restando sul posto e mettendosi a disposizione per indicare all’elisoccorso del punto esatto dove effettuare la perlustrazione dall’alto, fornendo supporto via terra. Questo è un esempio di come la presenza sul territorio dei volontari del Soccorso Alpino sia spesso fondamentale ai fini delle operazioni di soccorso”.

Una tragedia quella di sabato scorso che segue a quella di una settimana prima, quando lungo il Canale Ovest, che corre parallelo al ‘Couloir Zucchi’, aveva perso la vita un altro alpinista: Francesco Luiso.

“E’ fondamentale informarsi prima di compiere qualsiasi tipo di escursione – puntualizza Spada – E bisogna farlo come si faceva una volta, quando non c’era internet, telefonando ai rifugisti, alle Guide Alpine del posto e, al più, allo stesso Soccorso Alpino. Non basta raccogliere qualche informazione in Rete dai post sui social e da siti vari. Bisogna informarsi chiedendo a persone esperte, deputate a dare questo tipo di informazioni, che conoscono il territorio e le condizioni”.

La raccomandazione assume un valore ulteriore davanti ad un altro dato: “Su 10 persone soccorse in Valsassina 7 non risiedono sul territorio – precisa Spada – Questo denota ulteriormente la necessità di formare le persone che approcciano alla montagna le quali, per differente cultura ed educazione, hanno meno nozioni di chi in montagna ci vive e vi abita e, nel contempo, è necessario fornire informazioni utili e facilmente fruibili a tutti coloro che la frequentano”.

Il capo stazione Spada su questo punto è deciso a intraprendere un’iniziativa di sensibilizzazione lanciando un appello accorato: “Va creato un tavolo di lavoro aperto ad enti, associazioni, istituzioni, media e liberi cittadini per dare vita ad un progetto di educazione alla montagna. Non possiamo assistere inermi alle tragedie che si consumano sui nostri monti. Noi come Soccorso Alpino siamo pronti ad impegnarci in prima linea”.

(Si ringrazia Lecconotizie.com per la gentile concessione)

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