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Domenica, 04 Febbraio 2024 18:00

RIPRESA LA FORMAZIONE PER LA SQUADRA FORRA DEL CNSAS LOMBARDO

Sono ripresi gli appuntamenti di formazione e mantenimento per la squadra forra regionale del Cnsas lombardo.

Nella sede di Stezzano (BG), messa gentilmente a disposizione dalla IX Delegazione speleologica lombarda, è in corso una serie di serate a tema, grazie alla disponibilità di un istruttore regionale sanitario membro della squadra, in cui i nostri soccorritori analizzano e ripassano l’impiego di tecniche e presidi sanitari da utilizzare in scenari reali.

Durante il fine settimana, venerdì 2 febbraio 2024, sempre con un istruttore sanitario di soccorso in forra, si è tenuta una serata su ambienti freddi e ipotermia, propedeutica all'uscita del giorno seguente, sabato 3 febbraio, quando i tecnici si sono spostati in provincia di Sondrio e, con mute stagne, hanno percorso il torrente Rabbiosa a Campodolcino.

In questo caso, hanno prestato particolare attenzione a possibili scenari di evacuazione, integrando gli armi dove necessario. Erano presenti un istruttore tecnico e un istruttore sanitario del Cnsas.

I tecnici di soccorso in forra devono essere pronti anche a intervenire in scenari inusuali e ostili, come peraltro già successo, per operazioni di soccorso e ricerca in torrenti ghiacciati o innevati. Gli appuntamenti dedicati alla formazione proseguiranno anche nei prossimi mesi, per mantenere sempre alto il livello di questa specialità.

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Domenica, 04 Febbraio 2024 09:41

CALDO "STRANO"? NON STANDO AL TERMOMETRO DI UN ANNO FA...

Indubbiamente fa caldo e non sarebbe stagione.

Infatti, "non sarebbe", ma lo è: guardate cosa segnava questo termometro esattamente un anno fa, il 4 febbraio 2023. 

Non sono più o meno le stesse di ieri e che oggi si prevede possano replicare? 

Intanto, come potete vedere dalla foto in copertina, qualcuno, per rinfrescarsi, sta già mettendo i piedi nel Lago...

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Domenica, 04 Febbraio 2024 09:38

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA PENULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

in Cultura

E’ la domenica detta della divina clemenza. Leggendo il Vangelo subito viene da pensare che la parola clemenza commenti benissimo quello che accade tra Gesù e la prostituta e la parabola che racconta a Simone. Ed è così certamente. Vorrei però aggiungere una cosa. La divina clemenza traspare anche nel modo di porsi di Gesù verso Simone.

Gesù accetta l’invito al banchetto da parte del fariseo Simone.  Sa benissimo che verrà osservato attentamente in quello che farà, sarà ascoltato con criticità e anche con un bel po’ di pregiudizi. Gesù non scappa dai farisei, non gira alla larga da loro, si lascia trovare. È commovente comprendere dai vangeli come Gesù non li abbia evitati anche se lo tormentavano, anche se volevano cercare in tutti i modi di mortificarlo e svilirlo agli occhi della gente. Non è fuggito perché sempre animato da una grande speranza nei loro confronti: che riuscissero a comprenderlo, ad accoglierlo, ad aprirsi anche loro alla novità del Vangelo.

Alla reazione di Simone nei confronti dei gesti della donna Gesù potrebbe tacere, per convenienza, opportunismo o diplomazia. Poteva far finta di nulla, sarebbe stato un modo per godersi il banchetto. Invece no! 

Racconta la parabola del creditore. Le parabole sono un modo di comunicare la verità rispettando la libertà di chi ascolta, un modo coinvolgente che aiuta ad essere liberi e protagonisti interlocutori nel dialogo stesso.

Poteva concludersi così il dialogo con Simone.

Gesù invece continua ad amarlo e non si sottrae a qualcosa di più impegnativo. Vive nei suoi confronti quella correzione fraterna che proporrà ai discepoli come strumento straordinario di fraternità e di comunione. Parla a Simone in modo franco aiutandolo, tra l’altro, a entrare ancora di più dentro la stessa parabola. Gli parla anche cercando di fargli capire che quella donna può essere un dono anche per lui. Da lei può imparare tanto. Ricordando tutto quello che ha fatto può comprendere cosa davvero piace a Dio. Più che l’ubbidienza legalistica della legge Dio desidera aver a che fare con chi sa amare davvero, tanto e in modo anche esagerato. Desidera aver a che fare con uomini che hanno un cuore come il suo. Persone che dimostrano di essere ben consapevoli della loro miseria, delle loro fragilità ma conquistati davvero dalla certezza che Dio è stupendamente clemente.

Contempliamo in Gesù la divina clemenza e lasciamo che ci avvolga teneramente.

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Domenica, 04 Febbraio 2024 08:55

CALCIO LECCO NON BASTANO VOGLIA E TENACIA, VINCE LA CREMONESE

in Sport

Calcio Lecco – Cremonese: 0 - 1
Lecco (4-3-3): Lamanna; Guglielmotti, Celjak, Ierardi, Caporale; Frigerio (dal 13′ s.t. Novakovich), Galli (dal 1′ s.t. Sersanti), Ionita; Listkowski (dal 13′ s.t. Lunetta), Salcedo (dal 27′ s.t. Inglese), Crociata (dal 27′ s.t. Degli Innocenti). (Saracco, Bianconi, Salomaa, Capradossi, Parigini, Lepore, Lemmens). All. Bonazzoli-Malgrati.
Cremonese (3-5-2): Saro; Antov, Bianchetti, Lochoshvili; Sernicola, Abrego, Castagnetti, Falletti (dal 24′ s.t. Afena Gyan), Zanimacchia; Johnsen, Coda (dal 24′ s.t. Tsadjout). (Brahja, Livieri, Marrone, Ciofani, Della Rovere, Rocchetti, Quagliata). Allenatore: Stroppa.
Marcatori: Coda (C) al 8′ s.t. su rigore.

Arbitro: Luca Zufferli di Udine; ass. Mauro Vincenzi, Francesco Luciani; IV uomo: Stefano Nicolini. Var: Eugenio Abbattista, ass. Var: Alberto Santoro.
Note. Ammoniti: Lochosvili, Antov, Galli, Ionita, Zanimacchia, Ierardi. Spettatori 4.098; paganti 2.159. Angoli 5-6.
Il campionato di Serie B italiano è tra i più competitivi e serrati del panorama europeo, per cui ogni partita è una vera e propria sfida difficilissima. Come se non bastasse questa premessa i Blucelesti dovevano affrontare la Cremonese, squadra tignosa, con la miglior difesa della Serie, e proveniente da un filotto di vittorie.

Quindi al Lecco è toccato uno dei peggiori avversari che si potessero affrontare per cercare di riprendersi dalla pessima figura rimediata nell’ultimo turno di campionato contro la Feralpi. Ciononostante i ragazzi di Mister Bonazzoli/Malgrati hanno sfoderato una prestazione tutta grinta, voglia, determinazione e sacrificio.
Il Lecco ha avuto un paio di occasioni per segnare, una anche clamorosa con Salcedo che ha sbagliato la deviazione a rete da pochi passi, ma di fronte ad una Cremonese ben organizzata e quadrata è troppo poco. Ottime le prestazioni di due dei nuovi arrivati. Il primo Ierardi ha trovato subito l’intesa con Celjak, per cui la difesa ne ha giovato, anche se c’è ancora da migliore la fase di disimpegno, con alcune palle sparacchiate malamente in avanti e preda degli avversari.
Il secondo Inglese, acclamato dai tifosi, che ha giocato solo una ventina di minuti circa, ma gli sono bastati per mostrare di che pasta è fatto. Bravo ad occupare gli spazi, a tener pala ed a dettare i passaggi per i compagni. Anche lui si è trovato bene con l’altra punta bluceleste Novakovich, creando scompiglio nella difesa cremonese soprattutto nelle palle da fermo. Due corazzieri di questa stazza potranno impensierire, e non poco, le difese avversarie. Peccato che abbiano potuto giocare così pochi minuti. Buono l’impatto del nuovo portiere Lamanna protagonista di una bella parta in volo, meno Sersanti che dall’inizio del girone di ritorno ha perso lo smalto della prima parte di campionato.

Da migliorare, sicuramente, il contropiede, freccia che il Lecco non ha ancora tolto dalla sua faretra. Infatti nel ripartire i Blucelesti non hanno mai mostrato una compattezza di squadra per cui si potessero vedere due o tre giocatori partire veloci verso la difesa avversaria. In questa fase di gioco il Lecco ha visto solo un attaccante partire in solitaria, quasi mai accompagnato dai compagni.
Peccato per il risultato perché se non fosse stato per lo sfortunato episodio di Frigerio che, con un tocco di mano in area, ha causato il rigore per la Cremonese che, con questo episodio e poco più, si è portata a casa i tre punti, mentre il risultato più ecumenico sarebbe stato il pareggio. Ma si sa il calcio non perdona.

L’inizio di partita è lento per entrambe le squadre che sembrano studiarsi per capire come colpire al meglio l’avversario. Nel primo tempo l’occasione più importante ce l’ha la Cremonese con di Zanimacchia, che poco prima dell’intervallo costringe Lamanna al grande intervento, con il braccio di richiamo, in angolo dopo un bel destro a giro.

Il risultato cambia a inizio ripresa quando all’8° la Cremonese si porta in avanti. Cross in mezzo dalla sinistra che Frigerio ferma maldestramente con il braccio, l’arbitro non ha dubbi rigore netto. Coda va sul dischetto e batte Lamanna.

Al 65′ la grande occasione per il Lecco. Crociata crossa perfettamente la punizione per Lunetta che gira bene di testa indirizzandola sul secondo palo, Salcedo si tuffa ma sbaglia grossolanamente l’occasionissima mandandola fuori.

Gli ospiti difendono il vantaggio e sfiorano il raddoppio a ridosso del novantesimo con la rasoiata dalla distanza di Ghiglione, a un soffio dal palo.

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