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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Il polo vaccinale di Pratobuscante, come abbiamo detto più volte, sta funzionando a pieno ritmo (oltre 400 dosi giornaliere con punte di 600), e così sarà sino al 30 giugno prossimo, visto che poi la struttura sarà lasciata libera in quanto l'intera area, come ogni anno, dovrà essere delimitata per l'avvio del cantiere della Sagra delle Sagre, condizione ben specificata dalla Comunità Montana nel momento in cui si è accordata con l'ATS.

In attesa di sapere dove dovranno recarsi a ricevere la seconda dose (o la prima) i cittadini della valle (e non solo, visto che si è capito che l'area di competenza della Fornace è molto vasta), abbiamo chiesto a Silvia Artusi, che con i suoi eccezionali colleghi medici di base della medicina di rete della Valsassina si è messa a disposizione per la campagna vaccinale, un breve punto sulla situazione. 

"A mio parere - dice la dott.ssa Artusi che anche sabato ha lasciato lo Spazio Valsassina alle otto di sera - sta andando tutto molto bene. Le attese sono tutto sommato brevi e la gente sembra soddisfatta".

E il rapporto con AstraZeneca?

"Stiamo incontrando davvero tanti timori - spiega - peraltro infondati se solo si applicassero la logica e la semplice matematica. Spesso,dopo un colloquio più approfondito, le persone si sentono rassicurate e ,'accettazione verso questo vaccino".

Ma non sempre è così, però.

"Già, perchè a volte, rare per fortuna, iniziano lunghe conversazioni prive di senso e di timore anche verso medici, ed è un peccato perché si sta cercando di dare tutto e anche di più, ma abbiamo indicazioni precise e davvero non possiamo derogare. E poi, accettare di non prescrivere AstraZeneca senza che sussistano validi motivi sbilancia molto le scorte residue e ci metterebbe in forte difficoltà tra poche settimane!"

E adesso arriva anche Johnson & Johnson.

"Lo Janssen, sviluppato dalla Johnson & Johnson è un vaccino a vettore virale, come AstraZeneca, per intenderci. Come tutti gli altri vaccini, fornisce al nostro corpo le istruzioni per riconoscere la proteina spike di SARS-cov-2. La grande novità è che si tratta di un vaccino a somministrazione unica per il quale non serve richiamo: la protezione la si raggiunge dopo 2 settimane dalla somministrazione del vaccino".

Ed è efficace come gli altri?

"L’efficacia è buona. Parliamo nel 67% dei casi di prevenzione dell'infezione. Ed è in grado di prevenire la grave malattia da covid nel 76% dei casi dopo 14 giorni e del 85% dopo 28 giorni. Insomma: un’altra ottima arma nel nostro arsenale per raggiungere il prima possibile l’immunità si gregge!"

E da quando e a chi verrà somministrato?

"Dovremmo iniziare domani (lunedì 10 maggio n.d.r.) e la popolazione target per questo vaccino sono gli over60, come per AstraZeneca".

Il messaggio dei nostri medici è dunque molto chiaro. Non importa il nome del vaccino, l'importante è vaccinarsi, solo così saremo in grado, come ci ha spiegato Silvia Artusi, di raggiungere il prima possibile l'immunità di gregge, che sarà anche un paragone poco simpatico ma è l'obiettivo a cui dobbiamo, tutti insieme, tendere.

“Riprende la campagna vaccinale anti-Covid per il mondo della scuola della Regione Lombardia. Da venerdì 7 maggio partiranno gli Sms con l’indicazione dell’appuntamento per la seconda dose del personale scolastico. A seguire sarà invece aperto il portale per il personale scolastico che era già stato inserito nella ‘White list’ prima delle modifiche del piano vaccinale del personale scolastico. In fase di prenotazione, sarà possibile scegliere la data e il centro vaccinale dove ricevere la prima dose”.

Lo comunica la Direzione generale Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione.

Seconde dosi

A partire dal 7 maggio, dunque, il personale scolastico che ha già effettuato la prima dose riceverà un Sms con l’appuntamento per la seconda dose. Si sta completando la definizione dei calendari con i centri vaccinali.

Ripresa della campagna di vaccinazione – Prima dose, platea in White List che ha aderito, ma non ancora vaccinata

La platea di personale scolastico che aveva già aderito alla vaccinazione potrà prenotare l’appuntamento per il vaccino tramite il portale delle Poste https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/

Platea in White List che non ha aderito

La platea di personale scolastico i cui codici fiscali erano già stati precaricati IA in White List (in seguito alla raccolta dei flussi provenienti dal Ministero e dalla mail dedicata) e che ancora non aveva aderito alla campagna di vaccinazione può farlo tramite il portale di Poste https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/

Il sistema di Poste verificherà automaticamente che chi procede alla prenotazione sia ricompreso in White List, permettendo esclusivamente a tali platee di accedere alla prenotazione dell’appuntamento.

Canale informativo dedicato al personale scolastico

È attivo un canale del Call Center dedicato alle informazioni sulla campagna di vaccinazione anti Covid-19 per il personale scolastico, raggiungibile con queste modalità:

– Numero Verde Coronavirus di Regione Lombardia al numero 800.894545; digitare il tasto 1 ‘Campagna di Vaccinazione anti-Covid-19 di Regione Lombardia’; digitare il tasto 3 per accedere al canale dedicato al personale scolastico. Si verrà quindi indirizzati direttamente ad un operatore.

Proseguono a ritmo serrato le vaccinazioni in Lombardia ed anche in Provincia di Lecco dove, come noto, sono stati istituiti tre poli: Palataurus a lecco, l'azienda Technoprobe a Cernusco Lombardone e lo Spazio Valsassina al Pratobuscante di Barzio.

Dopo un inizio tutto sommato tranquillo, con il passare dei giorni (e del numero di "convocati") si è assistito al formarsi di code aldifuori della palazzina della Fornace dove sono stati convogliati anche cittadini provenienti dalla Brianza, dal lago e perfino dalla Valtellina, mentre molti valligiani hanno dovuto scendere al Palataurus per ricevere la loro prima dose.

Da quel che abbiamo potuto osservare di persona, uno dei motivi è che non semrba esserci riguardo per gli orari di presentazione indicati. Si arriva, ci si mette in coda ad attendere il proprio turno e, almeno per nostra esperienza diretta, una volta giunti sulla soglia della palazzina non viene chiesto l'orario dell'appuntamento. 

Detto che sarebbe opportuno apporre qualche rimedio, l'importante è che il programma di vaccinazioni continui il più velocemente possibile, quindi anche un'attesa più o meno lunga, visto quel che sembra ci stiamo lasciando alle spalle, è solo un dettaglio.

Ma quante dosi sono state iniettate in valle? Qui sotto trovate una tabella riepilogativa per 15 comuni presi in considerazione: 3.549 le prime dosi, 1.589, invece, le persone che a fine settimana avevano già fatto anche il richiamo, pari all'11,65% della cosiddetta "popolazione target" (cit. "L’intera popolazione cui un ricercatore è interessato e per la quale desidererebbe generalizzare i risultati dello studio".

Per numero di seconde dosi Introbio, Moggio e Premana hanno le maggiori percentuali. In una logica di priorità si potrebbe pensare che in questi tre paesi la popolazione è più anziana rispetto ad altri.

Corre l'obbligo di evidenziare come non ci siano vincitori o perdenti in questa "classifica": essa rappresenta unicamente lo specchio di una situazione che ci racconta che il 26% della popolazione ("target") ha ricevuto almeno una prima dose (e in questo caso la percentuale più elevata la detiene Casargo con oltre il 32%) e che la strada è ancora lunga.

Intanto l'indice RT si è mosso leggermente al rialzo dopo la prima settimana in giallo. Non possiamo che ribadire il solito concetto: dal Covid19 non ne siamo fuori ed un passo falso potrebbe costare veramente caro a tutti, soprattutto a quanti hanno appena riaperto le loro attività nella speranza di non dvoerle più chiudere.

 

COMUNE N° prime dosi 1^ dose su popolazione target N° seconde dosi 2^ dose su popolazione target Popolazione target
INTROBIO 498 29,16% 268 15,69% 1.708
MOGGIO 112 28,64% 52 13,30% 391
PREMANA 542 28,83% 246 13,09% 1.880
CASARGO 230 32,03% 92 12,81% 718
PASTURO 411 24,98% 208 12,64% 1.645
BARZIO 278 25,14% 137 12,39% 1.106
CRANDOLA 70 30,43% 26 11,30% 230
PARLASCO 32 26,45% 13 10,74% 121
CASSINA 122 28,24% 46 10,65% 432
CREMENO 329 23,58% 145 10,39% 1.395
CORTENOVA 276 27,19% 103 10,15% 1.015
PRIMALUNA 427 22,34% 171 8,95% 1.911
TACENO 98 21,54% 39 8,57% 455
PAGNONA 59 18,79% 24 7,64% 314
MARGNO 65 20,44% 19 5,97% 318
TOTALI 3.549 26,02% 1.589 11,65% 13.639

Proseguono a ritmo spedito le vaccinazioni nei poli lecchesi del Palataurus, alla Technoprobe e anche allo Spazio Valsassina a Pratobuscante.

Parcheggio pieno e code tutto sommato sopportabili per raggiungere l'ingresso della sede vaccinale. All'interno in tarda mattinata erano presenti quattro medici che compilavano i formulari anamnestici. Gentilissimo il personale infermieristico. Si registra tra il pubblico qualche malumore per la trasferta in Valle, soprattutto da parte di chi arriva da Mandello e paesi limitrofi: proprio a Mandello era presente un centro vaccinale di prossimità che però non è stato ricompreso fra quelli provinciali.

Rispetto ai primi due giorni di attività, oggi è tornato in auge l'Astra Zeneca e quindi i "pazienti" hanno ricevuto il tipo di vaccino (l'altro è Pfizer) con riguardo al proprio stato di salute ed alla valutazione del medico.

Una differenza sostanziale tra i due (aldilà della composizione e del "funzionamento" sui quali non abbiamo nè titolo nè conoscenze per intervenire) è che con Pfizer la seconda dose verrà inoculata dopo tre settimane, mentre la seconda iniezione di Astra Zeneca oggi veniva programmata per il 15 luglio.

Nel frattempo la Regione annuncia con enfasi il raggiungimento dei 3 milioni di dosi somministrate.

“In poco meno di due settimane – dice il governatore Fontana – abbiamo raggiunto un doppio ambizioso traguardo che conferma la grande validità del Piano studiato e messo a punto da Guido Bertolaso. Una pianificazione che entro un paio di giorni ci farà superare la cifra record di 100.000 dosi effettuate in un giorno. Numeri che alcuni pensavano fossero irraggiungibili. Se la struttura commissariale ci garantirà adeguate forniture, il nostro sistema ha una ‘capacità di fuoco’ che ci consentirà di fare ancora meglio”.

“Intanto abbiamo superato 3 milioni dosi – prosegue Fontana – e desidero ringraziare tutti coloro che hanno permesso alla Lombardia di raggiungere questo traguardo. A partire dal personale sanitario e non, infermieri, protezione civile, esercito, volontari di tante associazioni diverse e i privati cittadini che hanno scelto di regalare un po’ di tempo per contribuire a vincere questa battaglia. Non dimentico però anche coloro che hanno messo a disposizioni fondi e strutture per allestire hub e centri vaccinali in tutta la Lombardia”.

Lunedì sarà il gran giorno della Fornace. Nello Spazio Valsassina, tutt'ora in allestimento, verranno infatti attivate le tre linee vaccinali del terzo hub della Provincia di Lecco che andranno ad aggiungersi a quelle già operanti al Palataurus e alla Technoprobe di Cernusco Lombardone.

A Pratobuscante non convergeranno solo cittadini della valle, così come i cittadini della valle non saranno destinati d'ufficio a Pratobuscante. Lo si è capito nella notte quando è scattata la "fase 60 - 64" e in molti hanno dovuto prendere atto che la loro "destinazione" sarebbe stata Lecco o Barzio indipendentemente dal luogo di residenza.

Qualche chilometro in più o in meno a questo punto conta davvero niente: l'importante è farsi vaccinare e "contribuire" serenamente e coscientemente alla normalizzazione della vita quotidiana.

Parleremo ancora di Pratobuscante e dell'organizzazione delle vaccinazioni, ma nel frattempo diamo un'occhiata allo status quo della campagna vaccinale così come risulta dai dati pubblicati dalla Regione.

Nei quindici comuni considerati si è arrivati compleassivamente al 19,66% di prime dosi, un dato leggermente inferiore a quello provinciale (22,01%). Come potete vedere è però ampia la differenza tra il paese con la miglior percentuale (Casargo) e quello con la più bassa (Pagnona). Sopra la media della provincia troviamo solo tre comuni: Casargo, appunto, Introbio e Crandola.

La strada, insomma è ancora lunga e questo ci deve far capire che nonostante la zona gialla in vigore da lunedì, è indispensabile che ciascuno continui a rispettare le tre famose tre semplici regole: mascherina, no assembramenti, lavaggio frequente delle mani. L'auspicio è che la zona gialla non venga interpretata come un "liberi tutti".

L'esempio della Sardegna che ha vissuto un breve periodo addirittura in bianco ed oggi è stata confermata in rosso è lì a dimostrare che il Covid c'è ancora, è vivo e vegeto e se non sapremo difenderci potrebbe ancora fare molto ma molto male.

 

COMUNE % 1^ DOSE n° PRIME DOSI Seconde dosi Popolazione target
CASARGO 26,04 187 89 718
INTROBIO 24,06 411 262 1708
CRANDOLA 23,04 53 22 230
MOGGIO 21,74 85 51 391
CORTENOVA 21,08 214 100 1015
PASTURO 19,7 324 200 1645
CASSINA 18,98 82 43 432
BARZIO 18,54 205 129 1106
CREMENO 17,99 251 142 1395
PARLASCO 17,36 21 13 121
PRIMALUNA 16,59 317 161 1911
MARGNO 15,72 50 17 318
TACENO 14,73 67 36 455
PAGNONA 14,33 45 23 314
TOTALI 19,66 2312 1288 11759

 

Durante la campagna vaccinale anti Covid-19 la Provincia di Lecco sta coordinando i volontari di protezione civile impegnati nei punti di vaccinazione del territorio.

Sin dal primo momento il servizio di protezione civile della Provincia di Lecco ha operato in supporto alla campagna vaccinale lavorando in collaborazione con il personale di Ats e Asst per coordinare le attività di assistenza alla popolazione che si presenta nei vari presidi di vaccinazione.

I volontari di protezione civile sono stati sottoposti a vaccinazione, affinché la loro attività possa essere svolta in sicurezza e nel rispetto della salute pubblica.

Nel fine settimana pasquale hanno operato ben 66 volontari presso il centro vaccinale di Lecco – Palataurus, distribuiti su tre giorni, mentre presso il centro vaccinale di Introbio, nella giornata di sabato 3 aprile, hanno operato 8 volontari.

Complessivamente oltre 250 volontari delle organizzazioni di protezione civile presenti sul territorio hanno prestato la loro opera, suddivisi secondo aree omogenee in relazione ai singoli punti vaccinali.

Nelle prossime settimane, in virtù della nuova programmazione definita da Regione Lombardia, i volontari di protezione civile opereranno nei centri vaccinali, tra cui anche quello già attivato al Palataurus di Lecco.

Questa attività viene periodicamente rendicontata alla sala operativa di Regione Lombardia, a cui vengono forniti i nominativi dei volontari e delle organizzazioni impegnati ogni giorno.

“La Provincia di Lecco – commenta il Presidente Claudio Usuelli – continua a svolgere questa funzione fondamentale per il corretto funzionamento del sistema provinciale di protezione civile. Ringrazio i numerosi volontari che quotidianamente si mettono a disposizione dei Sindaci e sono impegnati in diversi servizi a favore della popolazione. Si tratta di volontari che hanno partecipato negli anni ai corsi che la Provincia di Lecco organizza per poter disporre di nuove persone motivate e adeguatamente formate, pronte a intervenire a supporto delle attività condotte dagli enti competenti. La sfida attuale è quella di mantenere attiva la collaborazione tra il sistema sanitario e la protezione civile per continuare a garantire supporto alla campagna vaccinale secondo la programmazione attuata da Regione Lombardia e strutture sanitarie preposte”.

 
 
 

Dopo settimane di sofferenza e l'incubo della persistenza del rosso almeno sino a fine aprile, da lunedì la nostra Regione tornerà a vestirsi di arancione.

Il che significa scuole riaperte sino alla terza media e le superiori in presenza al 75%, che potremo finalmente prendere appuntamento con l'estetista e il parrucchiere ed uscire a camminare per il nostro comune senza dover avere l'assillo dell'autocertificazione (ma diteci voi dalle nostre parti se qualcuno ve l'ha mai chiesta).

Riapriranno tutti i negozi, ivi compresi quelli che non vendono beni di prima necessità, mentre resteranno ferme tutte le attività all'interno dei centri commerciali nei weekend e nei festivi e prefestivi.

Ei bar? E i ristoranti? Nulla cambia: solo asporto e consegne a domicilio e il divieto di consumazione nei pressi e, ovviamente (ma nemmeno tanto visto quel che succede in giro), all'interno.

La regola secondo cui non ci si può spostare verso altri comuni per noi che abitiamo in paesi con meno di 5.000 abitanti non vale: l'importante è restare nel raggio di 30 chilometri e recarsi in un comune anch'esso con abitanti inferiori ai 5.000.

Per chiarezza: se abito a Lecco non posso uscire da Lecco (ha più di 5.000 abitanti e non vale la scusante, per esempio, "io sono di Laorca").

Parimenti, se abito a Barzio non posso andare a Lecco. Fatte salve, per entrambi i casi, le necessità consentite.

Ci si può spostare verso le seconde case in Lombardia e in tutte le altre regioni (anche in zona rossa), tranne in quelle che con proprie ordinanze lo hanno vietato.

Sono consentite le visite a parenti e amici anche fuori comune con le stesse regole delle recenti festività pasquali: una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, due persone possono raggiungere un'altra abitazione privata. Con sé i due adulti possono portare eventualmente minori di 14 anni (figli oppure no) e persone diversamente abili che abitano con loro. Le visite sono consentite all'interno dello stesso Comune, o nel raggio di 30 chilometri per chi abita in paesi con meno di cinquemila abitanti.

Questo è quanto.

Ora dovremmo scrivere che per non rischiare di tornare in rosso a stretto giro di posta bisognerebbe rispettare le regole, mettere le mascherine, non assembrarsi davanti ai bar e non solo, evitare di andare a trovare in troppi parenti e amici, scegliere orari non di punta nei supermercati e nei negozi, lavarsi spesso le mani e via di questo passo.

Fate finta che le due righe quassopra non esistano e pensate a quello che è successo da più di un anno a questa parte, al Covid se lo avete preso, ai vostri familiari e amici che magari non ci sono più, alle rianimazioni e , in generale, a tutte le sofferenze che questo dannato virus ci ha portato.

Pensate a chi ha dovuto tener chiusa la propria attività, a chi ha perso il posto di lavoro, a chi sta aspettando "ristori" che non arrivano e se arrivano sono ridicoli confronto alle perdite. 

Per un momento, insomma, pensiamo che se ci comportassimo tutti assieme appassionatamente secondo buon senso tra qualche settimana, una volta (speriamo!) che saremo stati vaccinati in tanti, potremo considerarci quasi liberi e goderci l'estate senza la preoccupazione di ripiombare nell'incubo.

Proviamoci stavolta a non fare gli stessi errori. Costa poco, solo un briciolo di buona volontà e intelligenza. 

P.S.: dimenticavamo: vale sempre il coprifuoco dalle 22 alle 5.

 

La Giunta della Regione Lombardia, su proposta del presidente Attilio Fontana, di concerto con la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, ha deliberato l’assegnazione gratuita al Coni Lombardia di 20.000 tamponi rapidi antigenici nasofaringei per la rilevazione della Sars-CoV-2 da utilizzare per lo sport regionale. I tamponi saranno distribuiti tra le federazioni sportive per le verifiche necessarie in vista della ripresa delle attività, dopo il blocco resosi necessario per il contenimento della pandemia da Covid. “Si tratta – sottolinea Antonio Rossi, sottosegretario regionale allo Sport, alle Olimpiadi 2026 e ai Grandi eventidi un aiuto vero e concreto per la ripartenza veloce e in piena sicurezza dell’intero movimento sportivo lombardo”.

Momento importante per migliaia di persone

“Lo sport – osserva Letizia Moratti – rappresenta un importante momento di socialità. Oltre che veicolo fondamentale per il benessere psico-fisico delle persone. E, questo, attraverso le varie discipline praticate da migliaia di tesserati. Era quindi fondamentale dare un aiuto per la ripresa in sicurezza dell’attività sportiva nelle varie realtà presenti sul nostro territorio. La ripartenza del Paese e la vittoria nella difficile battaglia al Covid passa anche dalla ripartenza di questo straordinario contenitore di valori e di energie positive come è il mondo dello sport. Qualità e doti che vanno anche oltre gli importanti risultati della pratica agonistica”.

Controlli per atleti e personale

I test saranno destinati ai controlli degli atleti e del personale delle federazioni sportive affiliate al Coni Lombardia. “L’intero movimento sportivo nazionale – spiega Rossi – ha sofferto molto in questi mesi a causa del Covid. La ripresa a pieno regime delle attività regionali degli atleti è fondamentale per la tenuta del sistema. Per questo, la Giunta ha deciso di mettere in campo quest’importante misura, affiancandola alle numerose già deliberate in precedenza a favore delle società sportive e dello sport regionale“.

Ripresa più serena di allenamenti e gare

“I test rapidi – evidenzia, quindi, Rossi – sono uno strumento efficace per garantire le attività sportive in sicurezza. E, inoltre, per individuare e circoscrivere con tempestività eventuali focolai. Il loro utilizzo sistematico permette agli atleti di affrontare con serenità allenamenti e gare. Questi test hanno, però, un costo che può rivelarsi proibitivo per le federazioni più piccole. Con questa prima fornitura Regione Lombardia vuole sostenere una ripresa più serena delle attività da parte degli atleti e dell’intero movimento sportivo regionale”.

Uno stanziamento di 32,4 milioni di euro per aiuti a famiglie in difficoltà a causa del Coronavirus, con figli minori, rispondendo ai bisogni di natura socio-economica legati al perdurare della situazione emergenziale.
Lo prevede la delibera relativa all’attuazione del bando ‘Protezione Famiglia’ approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli.

Famiglie in difficoltà per il Coronavirus

“Mettiamo a disposizione dei nuclei familiari – spiega Locatelli – un contributo a fondo perduto di 500 euro. Possono beneficiarne le famiglie con almeno un figlio minore, che maggiormente hanno subito le conseguenze della crisi pandemica e la compressione del reddito.

Sostegno economico

“Si tratta di un sostegno economico – aggiunge l’assessore – che in un momento di grave difficoltà, come quello che stiamo vivendo, può soddisfare alcuni dei bisogni più urgenti ed essenziali. La misura verrà applicata utilizzando l’algoritmo del ‘Fattore Famiglia’. In tal modo, nel riparto del contributo si potrà tener conto del numero dei figli”.

L’impegno di Regione

“Per Regione Lombardia quello assunto oggi – prosegue Locatelli – è un grande impegno economico. A conferma della volontà della Giunta di mettere al centro delle proprie politiche di sostegno le famiglie lombarde, con aiuti concreti e immediati. Anche grazie alla semplificazione dei requisiti di accesso e delle procedure di concessione. Le difficoltà e la gravità del momento storico attuale impongono, infatti una maggiore tempestività nell’agire e nell’attivazione di misure di sostegno specifiche”.

I destinatari

“Le risorse sono destinate a nuclei familiari con un Isee minore o uguale a 30.000 euro, che hanno registrato una riduzione dell’attività lavorativa. Sono inclusi anche i titolari di Partita Iva. Regione Lombardia – conclude Alessandra Locatelli – continuerà a lavorare anche nelle prossime settimane. L’obiettivo è mettere a disposizione risorse a favore delle attività estive di bambini e ragazzi. Ma anche per garantire un supporto ai tanti enti del terzo settore che si trovano in grave difficoltà”.

Le domande vanno presentate sul sito www.bandi.regione.lombardia.it a partire dalla seconda metà di aprile

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“Saranno circa 700 i volontari della Protezione civile impegnati ogni giorno nel fine settimana di Pasqua  presso i centri vaccinali dislocati sul territorio regionale”. Lo comunica l’assessore regionale alla Protezione civile, Pietro Foroni.

Centri vaccinali, i 700 volontari sono valore aggiunto

Il sistema di vaccinazione lombardo – ha commentato l’assessore Pietro Foroni – sta funzionando e questo anche grazie all’impegno capillare e costante dei volontari della Protezione civile impiegati presso i centri vaccinali. Un valore aggiunto per cui non possiamo che ringraziare le persone coinvolte e alle quali va tutto il nostro sostegno. Lo ribadiamo, si tratta di volontari che gratuitamente dedicano il loro tempo alla collettività anche nei giorni pasquali”.

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