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Martedì, 19 Gennaio 2021 06:29

MIGRANTI E IMPRENDITORI

La Camera di Commercio partecipa al progetto FUTURAE – Imprenditoria di migranti, un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con Unioncamere. L’obiettivo condiviso è di sostenere la creazione, lo sviluppo e il consolidamento dell’imprenditoria migrante.

“Per gli impianti di risalita condividiamo le richieste di ristori che le associazioni di categoria hanno avanzato al Governo percorrendo il solco tracciato dalla Francia. Per quanto concerne le altre attività coinvolte dalle chiusure e i lavoratori, stiamo affinando una nostra proposta di documento dove chiediamo al Governo ristori, tempestivi immediati e proporzionati. Stiamo parlando di una richiesta che ammonta ad alcuni miliardi di indennizzi”.

Ad annunciarlo sono Massimo Sertori (assessore alla Montagna di Regione Lombardia), Antonio Rossi, (sottosegretario di Regione Lombardia), Daniel Alfreider, (vicepresidente Provincia Autonoma di Bolzano), Luigi Giovanni Bertschy (vicepresidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta), Sergio Bini (assessore al Turismo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia), Federico Caner (assessore al Turismo della Regione Veneto), Roberto Failoni (assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento), Fabrizio Ricca (assessore allo Sport della Regione Piemonte) e Daniele D’Amario (assessore al Turismo della Regione Abruzzo), che si sono riuniti per approfondire ulteriormente la questione ristori, in particolare legati turismo invernale.

Secondo gli esponenti delle Regioni si tratta di una condizione legata alla sopravvivenza. “Normalmente – sottolineano – la gente di montagna tende a lavorare e non a essere assistita, ma di fronte ad un periodo così difficile come quello che stiamo vivendo, non ci sono le condizioni per poter resistere alla crisi economica. Aggravata da un livello di indeterminatezza che rende impossibile programmare qualsiasi tipo di attività”.

“Il Governo – continuano – non sa o fa finta di non capire che, a pandemia terminata, molte di queste attività non avranno più la forza di ripartire. Bloccare il turismo invernale è paragonabile al chiudere gli stabilimenti balneari nei mesi estivi con conseguenze economiche drammatiche per imprese, lavoratori e famiglie. Il Governo chiarisca se vuole aiutare la montagna o assistere alla scomparsa della sua economia”.

Il comparto del turismo invernale coinvolge 75.000 lavoratori diretti, ai quali vanno sommati tutti quelli della filiera. “L’auspicio è che il Governo – rimarcano – si renda conto della criticità della situazione e possa porvi rimedio in modo tempestivo. Del resto, altre nazioni che svolgono le medesime attività legate al turismo montano, come Svizzera, Francia, Germania e Austria, hanno già provveduto a salvaguardare questo comparto fondamentale”.

“Ribadiamo a gran voce – concludono i rappresentanti delle Regioni alpine e delle Province autonome – che dall’Esecutivo serve assoluta chiarezza sulla data di ripartenza. Prendendo atto che, per come si è sviluppata negativamente la situazione, la stagione invernale è in gran parte compromessa. Le Regioni e le Province Autonome sono disponibili a un confronto immediato con il Governo per illustrare le proposte”.

Giovedì, 14 Gennaio 2021 10:28

RECOVERY PLAN: ULTIMA VERSIONE

In allegato, per chi fosse interessato, l`ultima versione del Recovery Plan ( o meglio Next Generation) preparato dal Ministro dell`Economia Roberto Gualtieri, anche per scongiurare la crisi politica voluta da Matteo Renzi.

Mercoledì, 13 Gennaio 2021 17:14

LA PROTESTA DI BAR E RISTORANTI

“Programmazione, chiarezza e ristori adeguati e immediati sono le urgenze per far sopravvivere un settore importante”.

“Ristoranti e bar chiedono di poter tornare a lavorare basandosi su quanto era stato deciso fin dall’inizio dal Ministero della Salute e dal Comitato Tecnico Scientifico. Avevano infatti previsto tutta una serie di requisiti e protocolli sanitari per l’intera categoria affinché potessero continuare a operare in piena sicurezza. A questo punto, c’è da capire se il Governo vuole smentire sé stesso oppure è semplicemente contro i ristoratori“.
Lo ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi in merito alla protesta di alcuni ristoratori e commercianti. Gli imprenditori hanno annunciato per venerdì 15 gennaio l’apertura delle loro attività nonostante i divieti previsti dall’attuale Dpcm.

“Dall’Esecutivo – ha detto ancora l’assessore – serve assoluta chiarezza su aperture ed eventuali chiusure. Il Governo non può continuare a cambiare decisioni ogni settimana in quanto, così facendo, si creano ulteriori disagi a tutto il comparto già flagellato dagli effetti di questa crisi pandemica. Decidere chi può lavorare e chi no, dall’oggi al domani, con cambiamenti continui, crea ulteriori problemi economici. Il settore ha la necessità di programmare le sue attività senza dover rischiare di sprecare le forniture con un conseguente aggravio economico”.

 

Martedì, 12 Gennaio 2021 10:10

Capodanno, spesa in calo di oltre il 30%

E via ai “saldi” solo per gli acquisti alimentari
Fino al 70% di sconto per cotechini, panettoni e torroni. A Como e Lecco veglione a casa propria
(e ai fornelli) per oltre il 90% dei cittadini: solo il 10% ha ordinato il cenone da asporto

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