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DECANATO DELLA VALSASSINA: TUTTE LE FUNZIONI DELLA
Grazie alla collaborazione delle varie Comunità/Unità Pastorali della Valsassina, pubblichiamo gli orari delle funzioni religiose della Settimana Santa (o Settimana…
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CORTENOVA: LA
La "Madona di Crott", uno dei simboli di Cortenova e che nella foto vedete imballata in una grande cassa di…
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UNITRE VALSASSINA: LO SCRITTORE GOZZANO RICORDATO DALLA PROFESSORESSA CASSANI
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GIOVEDI' 4 E LUNEDI' 8 APRILE DUE RIUNIONI SULLA FUSIONE CORTENOVA-PRIMALUNA
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ANCHE LA SAGRA DELLE SAGRE TRA I BENEFICIARI DEI CONTRIBUTI REGIONALI PER IL SISTEMA FIERISTICO LOMBARDO
Anche quest'anno la Sagra delle Sagre beneficerà del contributo che Regione Lombardia ha stanziato per il sostegno al sistema fieristico…
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GEMELLAGGIO VALSASSINA - LA ROCHE VINEUSE: ECCO IL PROGRAMMA
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LA PROTEZIONE CIVILE DI CORTENOVA HA FESTEGGIATO I SUOI PRIMI VENT'ANNI
Grande festa sabato scorso a Cortenova per il ventesimo compleanno del gruppo di Protezione Civile, costituitosi nel 2004 sull'abbrivio dell'esperienza…
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AZIONE LECCO PRESENTE ALL’ASSEMBLEA REGIONALE DI AZIONE UNDER30 A VOLTA MANTOVANA
Cosa spinge un centinaio di ragazzi da tutta la Lombardia a dirigersi verso Volta Mantovana per passare una giornata a…
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RIFUGIO BRIOSCHI: CHIUSO IL LOCALE INVERNALE A CAUSA DELL'INCURIA DI QUALCUNO
Si pensa che chi va in montagna, soprattutto su certe montagne, abbia il senso del rispetto. Purtroppo sono molti i…
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UNA BOCCATA D'ARIA PURISSIMA
Arriva da Introbio una bella testimonianza di solidarietà e amicizia: un bel gruppetto di Alpini e Amici (dove la "A"…
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In un bell'articolo di Giuseppe Figini pubblicato ieri su Tuttobiciweb abbiamo ritrovato la storia di Massimo Codol, ciclista professionista (ora…
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A CORTENOVA E PRIMALUNA DUE INCONTRI SULLA FUSIONE DEI COMUNI
"Sbrigate" le pratiche amministrative e dato il via ad un processo che vedrà coinvolta anche Regione Lombardia, è giunta l'ora…
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DA DUE NONNI UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO ALL'ASILO VENINI DI INTROBIO
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Pubblicato in Opinioni

BOSNIA UMANITA’ DERELITTA

Domenica, 24 Gennaio 2021 07:27 Scritto da  Vincenzo Andraous

Stavo guardando il telegiornale con poca voglia di impegnare la mia attenzione tanto è il fastidio per le solite urticanze politiche. Poi ecco la Bosnia invadere la mia casa e calpestare la mia cena, il mio sonno a pochi passi dal piatto ormai finito. Bosnia e umanità derelitta come un pugno sparato dritto alla pancia, il fiato che non esce, i polmoni rattrappiti in una apnea asfissiante, immagini che non hanno pietà della stessa pietà che implorano.

Migliaia di uomini in mezzo alla neve, assaliti da un freddo terribile, in strada, nei campi, nei casolari abbandonati, senza acqua e senza luce, senza alcuna possibilità di riscaldarsi. A piedi nudi, nei sandali malandati, con una coperta, picchiati, maltrattati, dalla polizia, messi da parte perfino dalla popolazione che non consente alcuna vicinanza, li caccia via come fossero appestati. In epoca remota, apparentemente trapassata dalla storia, nell’Amerika razzista come nei lander nazisti, c’erano i mezzi di trasporto adibiti soltanto a questa tipologia di umanità serie Z a loro dire. Eppure è come se il passato fosse ritornato con gli scarponi chiodati della modernità, anche adesso in Bosnia hanno istituito mezzi di trasporto e percorsi speciali unicamente per queste persone, le quali non debbono contaminare la popolazione autoctona con la loro devastante disperazione.

Un brivido giù al basso della schiena, una frustata fredda come la lama di un coltello, un po’ di sbieco me ne stavo seduto a guardare lo schermo, a cercare di comprendere l’incomprensibile. Tra me e me pensavo si sarebbe levato il solito coro massmediatico di indignazione pelosa, che stigmatizza l’operato di un paese, con un copione già visto un sacco di volte.

No, neppure questo è accaduto, solamente un silenzio contorto, come se quanto sta avvenendo in Bosnia è un accadimento a cui non è possibile porre rimedio, dunque rimanga a debita distanza, ben lontano dalla mia dimora.
Lo Stato dovrebbe applicare la giustizia non praticare la più feroce indifferenza, come a dire abbiamo fin troppi problemi a casa nostra, non possiamo farci carico delle ingiustizie degli altri.

Non riusciamo più a indignarci per davvero, non riusciamo più a pretendere che le istituzioni si assumano le responsabilità in merito al vergognoso atteggiamento del potere nei riguardi dei più deboli e indifesi, non riusciamo neanche a domandarci se le garanzie Costituzionali prevedano di potere metterci di traverso, a mezzo, come ebbe a dire tempo addietro il mai dimenticato Cardinal Martini: “fare un passo in mezzo, là, dove infuria la tempesta”. Calza a pennello per quanto più disumano ora sta perpetrandosi in Bosnia. É solo una piccola riflessione e non merita altro che di essere raccolta da chi condivide il valore della Giustizia, di chi condivide il valore della solidarietà intesa come azione costruttiva, per rendersi senza timore garanti dei diritti inalienabili delle persone maltrattate e torturate ingiustamente, pretendendo l’applicazione della legge internazionale senza distinzioni e condizionamenti esterni. Forse.

Ultima modifica il Domenica, 24 Gennaio 2021 07:29
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